Analogica.it

Mah. Al di là delle preferenze soggettive, veramente un'analisi molto debole. Paragona mele e pere.
E poi parla di costi alti del grande formato, senza dire che tutta l'attrezza necessaria per il grande formato a pellicola costa come il corpo di una discreta full frame usata....

Quando lavoravo per Fotografare ho avuto il piacere di intervistare Marco Campanini di CastorScan, lo studio di scansione a cui affida i propri negativi di ultra grande formato Massimo Vitali (quindi non proprio la copisteria sotto casa). Le scansioni a tamburo a 12000 dpi (sì, dodicimila) delle lastre Portra 11x14 pollici di Vitali avevano in effetti una risoluzione mostruosa, ma parliamo di un formato enorme. Mi ha mostrato poi anche diverse scansioni di lastre 4x5", quasi tutte Velvia e Provia. Mesi più tardi Phase One ci inviò per un test il suo dorso IQ250 con sensore da 50 Megapixel. Parlando di sola risoluzione non c'è storia, vince il dorso. Vi dirò di più, neanche i file della Nikon D810 (sensore 24x36mm da 36 Megapixel) sfigurano per mera risoluzione di fronte a una scansione a regola d'arte di una lastra 4x5".
Perché prendersela per quella che ormai è un'evidenza?
Noi, mi auguro, non scattiamo con le lastre solo per la risoluzione...giusto?
Altrimenti mi tocca pensare che anche qui siamo affetti da quel "celodurismo" tipico di forum come JuzaPhoto, tanto per citarne uno.

mah, che articolo inutle e vecchio. A parte che una pellicola piana tipo diapositiva oltre ad avere una risoluzione incredibili ha ache colori che il digitale se li sogna. Ma poi è sempre lo stesso discorso tecnico che non se ne frega nessuno, nè chi ama la pellicola, nè chi ama il digitale...
Non è solo una questione di megapixel, dipende da i gusti personali, da quello che si cerca di creare...io ieri stavo facendo delle foto di still life con un flash e una pellicola gold 200, usavo una digitale per determinare l'esposizione del flash che era azionato dal trigger, ebbene quando ho sviluppato e visto le immagini per me erano superiori a quelle di prova fatte con la digitale, ovviamente la gold ha molta grana e quello che vuoi, ma i gusti son gusti.
Poi si può fare un discorso di tipo professionale; in questo caso ha senso usare una dslr per velocità e rsparmio.

Il giudizio comparato e razionale dei mezzi porta a quella conclusione lì, e li finisce lì capitolo della storia.
Ovviamente si potrebbe contestare al compratore di una Ferrari, l'inutilità dell'ingente esborso di denaro per un veicolo difficile da parcheggiare per la scarsa visibilità posteriore, portabagagli piccolo con piano di carico troppo alto e consumi spropositati.
Si potrebbe chiedere a chiunque porti un orologio perché ostacola la traspirazione del polso con un oggetto che restituisce, spesso in maniera approssimativa, un informazione universalmente disponibile su smartphone.
Bisognerebbe fare un discorso veramente serio con tutti quelli che passano ore a ricomporre il le migliaia di tasselli di un puzzle per ricavarne un immagine tutta rovinata dalle sagome dei pezzetti.
Di fatto l'essere umano è irrazionale, e necessita per sopravvivere (e divertirsi) di complicazioni e sfide.
Come dice Matteo Virili l'hobbista (per esempio io) fotografa per divertirsi, ed a seconda dei suoi gusti usa il mezzo che gli sembra più idoneo (e per lo stesso motivo può decidere di seguire un incredibile quantità di comportamenti irrazionali, come cambiare in modo, che può apparire schizofrenico, e/o secondo una logica razionale/funzionalistica assolutamente inconcludente macchine fotografiche, rullini scelti a seconda del colore della scatola, sviluppi dal nome esotico ecc).

Quello che trovo veramente stucchevole in queste argomentazioni di (certi/molti) professionisti è l'idea che siccome loro hanno cambiato modo allora tutti debbano fare altrettanto. Quasi come quello che dopo essersi fatto finalmente convincere dalla moglie (marito....) ad abbandonare la sua amata Saab decappottabile con il tettuccio che faceva acqua da tutte le parti, cerca di convincere tutti che l'unica via sia la familiare perche è molto ma molto più comoda.
(È poi indubbio che per andare a divertirsi portandosi 3 tavole da surf e 10 vele la familiare sia effettivamente meglio, non è mai una questione di bianco e nero).

Anche volendo giudicare la fotografia a partire dalla "qualità" (cosa è effettivamente?) dei "risultati" bisognerebbe appunto limitarsi a giudicare i risultati e non il metodo o peggio i mezzi usati per ottenerli. Da questo punto di vista il procedimento scelto può essere più o meno adatto allo scopo, efficiente ma anche stimolante o noioso.
Un processo stimolante,ancorché tecnicamente inefficiente, può eventualmente portare a risultati migliori. Allo stesso modo limiti tecnici possono scoraggiare o rendere semplicemente impossibile alcuno tipi di ripresa.

Insomma: lasciatece campa'

Il giudizio comparato e razionale dei mezzi porta a quella conclusione lì, e li finisce lì capitolo della storia.
Ovviamente si potrebbe contestare al compratore di una Ferrari, l'inutilità dell'ingente esborso di denaro per un veicolo difficile da parcheggiare per la scarsa visibilità posteriore, portabagagli piccolo con piano di carico troppo alto e consumi spropositati.
Si potrebbe chiedere a chiunque porti un orologio perché ostacola la traspirazione del polso con un oggetto che restituisce, spesso in maniera approssimativa, un informazione universalmente disponibile su smartphone.
Bisognerebbe fare un discorso veramente serio con tutti quelli che passano ore a ricomporre il le migliaia di tasselli di un puzzle per ricavarne un immagine tutta rovinata dalle sagome dei pezzetti.
Di fatto l'essere umano è irrazionale, e necessita per sopravvivere (e divertirsi) di complicazioni e sfide.
Come dice Matteo Virili l'hobbista (per esempio io) fotografa per divertirsi, ed a seconda dei suoi gusti usa il mezzo che gli sembra più idoneo (e per lo stesso motivo può decidere di seguire un incredibile quantità di comportamenti irrazionali, come cambiare in modo, che può apparire schizofrenico, e/o secondo una logica razionale/funzionalistica assolutamente inconcludente macchine fotografiche, rullini scelti a seconda del colore della scatola, sviluppi dal nome esotico ecc).

Quello che trovo veramente stucchevole in queste argomentazioni di (certi/molti) professionisti è l'idea che siccome loro hanno cambiato modo allora tutti debbano fare altrettanto. Quasi come quello che dopo essersi fatto finalmente convincere dalla moglie (marito....) ad abbandonare la sua amata Saab decappottabile con il tettuccio che faceva acqua da tutte le parti, cerca di convincere tutti che l'unica via sia la familiare perche è molto ma molto più comoda.
(È poi indubbio che per andare a divertirsi portandosi 3 tavole da surf e 10 vele la familiare sia effettivamente meglio, non è mai una questione di bianco e nero).

Anche volendo giudicare la fotografia a partire dalla "qualità" (cosa è effettivamente?) dei "risultati" bisognerebbe appunto limitarsi a giudicare i risultati e non il metodo o peggio i mezzi usati per ottenerli. Da questo punto di vista il procedimento scelto può essere più o meno adatto allo scopo, efficiente ma anche stimolante o noioso.
Un processo stimolante,ancorché tecnicamente inefficiente, può eventualmente portare a risultati migliori. Allo stesso modo limiti tecnici possono scoraggiare o rendere semplicemente impossibile alcuno tipi di ripresa.

Insomma: lasciatece campa'

isos1977 ha scritto:Mah. Al di là delle preferenze soggettive, veramente un'analisi molto debole. Paragona mele e pere.
E poi parla di costi alti del grande formato, senza dire che tutta l'attrezza necessaria per il grande formato a pellicola costa come il corpo di una discreta full frame usata....

lasciamo perdere poi le dslr medio formato...quele cstao quanto una casa

sarebbe un po' come se io, che per hobby fotografo, vado da un pittore e gli dico "scusa, ma non fai prima con l'ektar? Ha una grana finissima, sai? meglio dei tuoi pennellini più sottili"

-Sandro- ha scritto: Le persone che invecchiando si arrendono agli agi mi fanno un po' pena; forse a 55 anni non sono abbastanza vecchio, ma io al contrario cerco sempre nuove sfide; il giorno che non avrò più le forze non so cosa farò, ma sicuramente resterò coerente con me stesso.

Se sei un fotografo famoso/facoltoso hai i tuoi seguaci/discepoli che sono ben felici di farti da sherpa personale.
Altrimenti ci sono i muli da soma, e recentemente ho scoperto anche le capre da soma! Abitassi in campagna non ci penserei due volte, sono animali molto simpatici, specie le capre, e poco esigenti. Per il banco ottico di capre ne bastano due, anche perchè ho letto che preferiscono vivere in coppia soffrendo la solitudine, invece di muli ne basta uno solo.

berri.zolonte ha scritto:sarebbe un po' come se io, che per hobby fotografo, vado da un pittore e gli dico "scusa, ma non fai prima con l'ektar? Ha una grana finissima, sai? meglio dei tuoi pennellini più sottili"

questa cosa del far prima in ogni campo è una delle grandi storture di questa società

-Sandro- ha scritto:E' diventato vecchio, e girare col banco in spalla gli dura fatica. Dovrà pur giustificare la débacle in qualche modo. Che si tenesse pure la sua amata diesseerrelle da cinquanta megapizze.

Edit: anni fa (molti) lessi un suo raccontino dove narrava di come avesse deciso insieme alla moglie di andare a fare le foto ad un albero particolarmente fotogenico, ma situato in un luogo impervio. Descrisse minuziosamente tutti i lunghi preparativi sin dal giorno prima, credo, e poi anche la fatica di arrivare fin lassù. Ma arrivati sul posto si guardarono attoniti: non c'era la foto. E tornarono indietro.

Le persone che invecchiando si arrendono agli agi mi fanno un po' pena; forse a 55 anni non sono abbastanza vecchio, ma io al contrario cerco sempre nuove sfide; il giorno che non avrò più le forze non so cosa farò, ma sicuramente resterò coerente con me stesso.

che poi, dico, anche se raggiunta un'età in cui "certe cose" ti peseranno più del piacere di farle.. basterebbe l'onestà intellettuale di dire:" oh ragazzi, non je la fo' più... mi porto la digitale, faccio prima, fatico meno e almeno mi diverto lo stesso...meglio di niente!!! "
fare, invece, della teoria, trasversale a tutti, sulle proprie abitudini è una cosa che mi sta proprio sul ghezz ....