Finis digitalis

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PIERPAOLO
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Re: Finis digitalis

Messaggio da PIERPAOLO »

la produzione tra macchine analogiche e digitali è profondamente diversa e richiede attrezzature e macchinari specifici, oltre che maestranza specializzate, basta smontare due apparecchi per rendersene conto: qualche decina di pezzi per una, diverse centinaia per le altre. E dietro ci devono essere dei tecnici pronti alla riparazione.
Non facile ricominciare: occorre volerlo fortemente o esserci costretti. E poi: chi comprerebbe una macchina meccanica di precisione 'made i Taiwan o in Vietnam'?

Pierpaolo

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occorre ricordare che le Rollei 35 Singapore, assolutamente identiche alle made in Germany, sono sempre state viste con supponenza e quotate meno? e Singapore è un posto civilissimo....



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chromemax
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Re: Finis digitalis

Messaggio da chromemax »

PIERPAOLO ha scritto:E poi: chi comprerebbe una macchina meccanica di precisione 'made i Taiwan o in Vietnam'?
E anche... chi tra i pellicolari sarebbe disposto a spendere 2-3000 € per un corpo macchina analogico nuovo? :ymdevil:

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bafman
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Re: Finis digitalis

Messaggio da bafman »

PIERPAOLO ha scritto: - il fatto che i manager attuali neanche sanno come sono fatte le macchine analogiche, e non vogliono ammetterlo
:ymdevil: mi hai fatto tornare in mente il neo-boss ne I sogni segreti di Walter Mitty

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lo_Spocchioso
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Re: Finis digitalis

Messaggio da lo_Spocchioso »

bafman ha scritto: :ymdevil: mi hai fatto tornare in mente il neo-boss ne I sogni segreti di Walter Mitty
"Barbetta" :D
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr

A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura.

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manalog
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Re: Finis digitalis

Messaggio da manalog »

Penso che il declino della vendita dei prodotti fotografici digitali sia un fatto assolutamente necessario e prevedibilissimo già da diversi anni.
Ormai tutto quello che prima si faceva con le compatte digitali e prima ancora con le compatte analogice e usa/getta è stato quasi totalmente sostituito da smartphone e tablet. E questa è una grandissima fetta della fotografia, diciamo "fotografia di famiglia", a cui non interessa più di tanto la qualità (anzi, molti di questi fotografi sono totalmente ignari delle tecniche fotografiche) ma l'immortalare momenti che passano. In questo modo la fotografia viene privata di ogni passione/arte "in se" ma diventa piuttosto un utile e fondamentale mezzo per cercare di fermare il tempo.
Questi utenti chiaramente si sono sposati prima dalle Istamatic, poi alle analogiche P&S 100% automatiche, poi alle compattine digitali e adesso utilizzano gli smartphone, avendoli sempre a portata di mano.
Paradossalmente penso che nel giro di qualche anno potrebbe essere più facile imbattersi in una delle tante persone che usa una compatta analogica (caricandola con i Color Plus 200 e talvolta con i Gold), magari perchè ci è affezionata, oppure vuole stampare tutte le foto per evitare che rimangano per sempre chiuse in archivi digitali.
Non voglio soffermarmi su quanto questo possa essere un bene/male per la fotografia, è solamente un fatto abbastanza concreto.

In questo modo l'utenza che continua ad acquistare materiale fotografico è esclusivamente quella foto-amatoriale e professionale, riducendo già così di molto gli introiti delle aziende. A questo punto, vuoi la crisi, vuoi il fatto che il progresso della tecnica si è naturalmente ridotto mi sembra lecitissimo che le aziende della fotografia digitale sono in crisi.

E infatti una differenza che trovo fondamentale tra il "vecchio" modo di concepire la tecnologia e quello attuale è la mancanza in quello odierno di elementi "consumabili". Fino a poco tempo fa il minor consumo di beni "grandi" era in parte compensato da una miriade di consumabili atti a far funzionare questi beni (rullini, audio cassette, video cassette, floppy...) mentre adesso ll'oggetto tecnologico basta quasi sempre a se stesso. In questo modo diciamo che se non ci fosse il tipico "spreco" del consumismo l'economia sarebbe davvero bloccata (dal momento che in realtà gli oggetti tecnologici potrebbero avere una durata enorme rispetto al tempo in cui li utilizziamo).
Quindi se stagna la produzione di apparecchi fotografici digitali stagnerà tutto il mercato fotografico, perchè questo è ormai totalmente identificato con gli apparecchi fotografici.

Per l'analogica il discorso è diverso. Quì si assiste all'effetto collaterale della grande robustezza degli oggetti del passato.
Le reflex meccaniche sono praticamente immortali, dunque la loro richiesta resterebbe sempre bassa, anche perchè l'utente analogico odierno ha le competenze per capire che una buona reflex di 40 anni fa non ha nessun problema a competere con una di oggi (escludendo il discorso ottiche) e dunque acquistarla nel mercato dell'usato spuntando prezzi vantaggiosi.
In effetti sarebbe un modello più che giusto di economia (niente sprechi, niente inquinamento, niente smania da consumo), ma assolutamente problematico dal punto di vista occupativo. E quì mi fermo perchè purtroppo non ho abbastanza competenze in materia e farei scivoloni imperdonabili.

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