Un appassionante Dubbio....
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Re: Un appassionante Dubbio....
Nell'89 feci un lavoro di laboratorio, e poi uno sviluppo teorico, in associazione con un altra persona, finalizzato all'analisi del comportamento dell'immagine latente. Sia come si forma, sia come si deteriora. Ne uscirono risultati sperimentali sulla formazione, e deduttivi sulla durata. Per quest'ultima si potrebbe azzardare che il deterioramento è dovuto solamente a fattori ambientali, se non ci fosse tutto ciò che è esterno all'immagine latente (gelatine, supporti, aria, agenti atmosferici, umidità, sbalzi termici, ecc...) l'imagine latente sarebbe quasi eterna. Slavo un degrado statistico molto lento, fuori scala per le generazioni umane.
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- ghiro1985
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Re: Un appassionante Dubbio....
Lessi anche io questa storia. Credo che sia la spedizione dell'esploratore britannico Ernest Shackleton sulla Endurance.ammazzafotoni ha scritto:A tal proposito, il famoso caso dei rulli di cent'anni fa ritrovati tra i ghiacci (reato sul vago, non ricordo bene i contorni della vicenda...) da cui sono state tratte immagini ancora leggibili.
Per quanto non sia particolarmente affidabile ne hanno parlato anche su Focus http://www.focus.it/natura/endurance-e- ... l-polo-sud
- ammazzafotoni
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Re: Un appassionante Dubbio....
Dovrebbero essere queste.
Mi commosse il fatto che, forse quando già si furono dati per spacciati, qualcuno continuò a scattare...
Mi commosse il fatto che, forse quando già si furono dati per spacciati, qualcuno continuò a scattare...
Re: Un appassionante Dubbio....
continuò a scattare mentre faceva anche lui la stessa fine, le lastre sono state ritrovate postume, l'emulsione doveva essere su supporto di vetro e, congelandosi per bene, ha resistito. Tra l'altro, secondo me, ha resistito come fosse nuova, perché l'emulsione congelata non dovrebbe subire alterazioni se non minimissime. Bisogna vedere quando e come le lastre son state poi sviluppate ...
Re: Un appassionante Dubbio....
Cito una mia esperienza personale.
Nel 2008, trovai, in mezzo ai negativi che mio suocero scattava negli anni '60 in famiglia, un rullo formato 127 ancora avvolto nella carta e con la scritta, in bella evidenza, "EXPOSED": era evidente che ci si era dimenticati di farlo sviluppare, all'epoca.
Si trattava di una vecchia pellicola Ferrania di cui, nonostante tutte le mie ricerche, non fu possibile individuare i parametri di sviluppo.
Comunque, interpolando i tempi di trattamento per pellicole di pari sensibilità ed usando un ID-11 o D-76 (tanto, non cambia), provai lo stesso a sviluppare, per la prima ed ultima volta in vita mia, il rullo 127, peraltro utilizzando la stessa soluzione impiegata subito prima in un normale sviluppo (dubitavo, infatti, che si fosse salvato qualcosa nella pellicola).
Il risultato fu sorprendente ed emozionante: vennero fuori 14 foto bellissime, scattate nella loro campagna all'incirca nel 1966, a giudicare dall'età di mia moglie e dei miei futuri cognati. Unico problema, una progressiva infiltrazione di luce ai bordi del rocchetto, che ha interessato gli ultimi fotogrammi e che, comunque, non pregiudicava la lettura dell'immagine. Fu un'esperienza davvero emozionante: un pezzo del passato che ritornava miracolosamente alla luce dopo ben 42 anni!
Quando mai la fotografia digitale permetterà una cosa del genere?
Allego un paio di esempi.
Nel 2008, trovai, in mezzo ai negativi che mio suocero scattava negli anni '60 in famiglia, un rullo formato 127 ancora avvolto nella carta e con la scritta, in bella evidenza, "EXPOSED": era evidente che ci si era dimenticati di farlo sviluppare, all'epoca.
Si trattava di una vecchia pellicola Ferrania di cui, nonostante tutte le mie ricerche, non fu possibile individuare i parametri di sviluppo.
Comunque, interpolando i tempi di trattamento per pellicole di pari sensibilità ed usando un ID-11 o D-76 (tanto, non cambia), provai lo stesso a sviluppare, per la prima ed ultima volta in vita mia, il rullo 127, peraltro utilizzando la stessa soluzione impiegata subito prima in un normale sviluppo (dubitavo, infatti, che si fosse salvato qualcosa nella pellicola).
Il risultato fu sorprendente ed emozionante: vennero fuori 14 foto bellissime, scattate nella loro campagna all'incirca nel 1966, a giudicare dall'età di mia moglie e dei miei futuri cognati. Unico problema, una progressiva infiltrazione di luce ai bordi del rocchetto, che ha interessato gli ultimi fotogrammi e che, comunque, non pregiudicava la lettura dell'immagine. Fu un'esperienza davvero emozionante: un pezzo del passato che ritornava miracolosamente alla luce dopo ben 42 anni!
Quando mai la fotografia digitale permetterà una cosa del genere?
Allego un paio di esempi.
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin
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Re: Un appassionante Dubbio....
Che meraviglia! proprio questo intendevo con "appassionante".
Certo i limiti tecnici del degradamento dell'immagine sono inevitabili, è comunque possibile però godere di questi ritrovamenti in forma di instantanee foto-ricordo, senza richiedere particolari requisiti tecnici.
Si conferma per mè la grandezza della fotografia analogica, sia come mezzo artistico, che puramente documentaristico-storico.
Certo i limiti tecnici del degradamento dell'immagine sono inevitabili, è comunque possibile però godere di questi ritrovamenti in forma di instantanee foto-ricordo, senza richiedere particolari requisiti tecnici.
Si conferma per mè la grandezza della fotografia analogica, sia come mezzo artistico, che puramente documentaristico-storico.
Re: Un appassionante Dubbio....
Ho ritrovato la vecchia discussione su Flickr dove ho raccontato la vicenda:
https://www.flickr.com/groups/87193594@ ... 803103772/
Ma le foto non ci sono più quindi le aggiungo qui di seguito:
https://www.flickr.com/groups/87193594@ ... 803103772/
Ma le foto non ci sono più quindi le aggiungo qui di seguito:
Re: Un appassionante Dubbio....
Nel tuo caso, che pellicola era ed a quali anni risalgono queste foto?-Sandro- ha scritto:Ho ritrovato la vecchia discussione su Flickr dove ho raccontato la vicenda:
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin
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Re: Un appassionante Dubbio....
La pellicola era una verichrome presumibilmente impressionata nel 1960-1961
Re: Un appassionante Dubbio....
tutto questo è semplicemente fantastico
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