Revisionare Durst 450

Discussioni su ingranditori e tecniche di stampa

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Bludiprua
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da Bludiprua »

E' sempre un piacere leggere questi post!!!



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-Sandro-
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da -Sandro- »

Maurizio, non posso fare altro che ringraziarti per quello che hai scritto, dal canto mio so di aver fatto assai poco, si tratta di elementari conoscenze di elettrotecnica che qualunque riparatore degno di tal nome dovrebbe avere. La parte del leone l'hai fatta tu, che ti sei sgroppato mille chilometri in un solo giorno (beata gioventù, se lo facessi io il giorno dopo sarei in coma), e di fronte ad un impegno del genere, il minimo era farti la pasta al pesto!
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MassimoDP
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da MassimoDP »

emigrante ha scritto:Trovi lo schema elettrico nella sezione documenti del forum

Scusami se non lo allego direttamente ma dal telefono non ci riesco

Ciao
Marco
dove è la sezione documenti del forum?

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-Sandro-
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da -Sandro- »

E' qui:

http://www.analogica.it/schema-elettric ... 11703.html

ma penso tu debba arrivare a 5 interventi per poterlo scaricare.
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-Sandro-
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da -Sandro- »

Riprendo questa discussione per aggiornare sullo stato della riparazione, nel caso possa essere utile a qualcuno che si trovi nello stesso frangente.

Nella riparazione precedente non avevo proceduto con la sostituzione del relé perché nonostante i dati di targa indicassero che la bobina doveva essere alimentata a 110V, ed io avevo acquistato un nuovo relé per questa tensione, durante le prove misurai una tensione di 22 volts a vuoto e 19 volts sotto carico. Ciò mi fece presumere che i dati di targa fossero errati, e siccome in quel momento non avevo in casa un relé con queste caratteristiche, né potevo sperare di trovarlo nel corso della giornata, con Maurizio a casa mia , procedetti riparando il relé originale lucidandone i contatti e ripristinando un contatto mobile bruciato. Feci la stessa cosa sul disgiuntore termico che sfrigolava. Sapevo bene che la riparazione non poteva essere duratura.

Infatti qualche mese dopo Maurizio mi ha scritto, raccontandomi ciò che immaginavo: il difetto si era ripresentato: sfiammata sui contatti e bruciatura della lampada, e sfrigolio del disgiuntore termico.
Non restava altro che sostituire il relé ed il disgiuntore con pezzi nuovi, e chiesi a Maurizio di spedirmi il materiale a casa.

Nel frattempo pensavo a che razza di relé avrei potuto montare in luogo di quello originale con una tensione di lavoro così insolita. Avevo ipotizzato di rifare una linea di alimentazione nuova usando una tensione differente prelevata dal trasformatore (che ha uscite con tensioni diverse), o addirittura usare un trasformatore di servizio separato.

Arrivati i pezzi ho cominciato ad analizzare lo schema per capirlo a fondo, questo mi ha permesso di comprendere come funziona l'originale sistema di ventilazione della lampada: quando essa raggiunge una temperatura elevata, le ventole continuano a girare anche con la lampada spenta, in modo da smaltire il calore.

Ciò è stato ottenuto con un sistema semplice e spartano.

In parallelo alla lampada è montata una resistenza di potenza ceramica da 63 Ohm/5W, sulla quale è montato un termostato fumi per caldaie tarato ad 80°C. Quando la lampada lavora ed assorbe corrente, anche la resistenza è percorsa da corrente, e genera calore, fino al punto in cui il termostato scatta, ed alimenta la ventola in parallelo con una tensione che non dipende dall'interruttore lampada. In questo modo sino a quando la resistenza (ed anche la lampada) non si raffredda, la ventola continua a girare, anche a lampada spenta, fino allo smaltimento del calore. Arrivati alla temperatura prevista il termostato scatta e ferma la ventola.

Il problema spinoso è stato trovare un relé che funzionasse a 21-22 volts. Poiché non l'ho trovato, ho fatto un esperimento: ho provato a collegare ugualmente il relé che avevo comprato, funzionante a 110V, al posto di quello originale, e per un motivo che non ho assolutamente capito, ha funzionato. Quindi i dati di targa erano veritieri, ma perché le tensioni misurate a vuoto e sotto carico, con tre tester diversi, indicavano una tensione cinque volte minore? C'è qualche raffinato tecnico elettronico capace di spiegarmelo? Ho riparato impianti industriali per decenni, ed una cosa del genere non mi era mai capitata.

Scoperto questo fatto curioso, ho semplicemente rifatto le connessioni per il nuovo relé, un undecal su zoccolo da 10 ampére commerciale, e quindi sostituibile quando sarà usurato dal lavoro senza nessun intervento particolare se non sfilarlo dallo zoccolo e sostituirlo con quello nuovo.

Poiché il relé originale era da 15 ampére, ed il consumo delle lampade è di circa 11, il relé da me comprato appariva inadeguato perché sopporta un carico da 10 ampére.
Allora ho usato due dei tre contatti, in parallelo tra loro per suddividere il carico delle lampade sui contatti, che a questo punto sono diventati un sistema da 20 ampére. Il terzo contatto del relé pilota il ventilatore.

Durante i test, per non affaticare e consumare la preziosa lampada (24V-250W), ho montato in serie due alogene dicroiche da 12V, azionandole diverse centinaia di volte. Quando ho avuto la certezza della riuscita, ho montato la lampada originale azionandola decine di volte, e non si è più bruciata.
Ho comunque mantenuto il condensatore antiscintillìo, per evitare sovraccarico al relé.

Problema risolto.

Ecco qualche foto del lavoro ed un video.
IMG_2526.JPG
Il controllo della pulizia sulla tensione di alimentazione della lampada.

IMG_2531.JPG
Il nuovo relé e dietro il condensatore. Notare i fili in rame rigido sullo zoccolo che ho usato per ripartire il carico su due contatti.

IMG_2534.JPG
Il nuovo termostato fumi montato sulla resistenza.

IMG_2535.JPG
Il trasformatore durante le prove finali di accensione con le lampade originali.



https://youtu.be/D0ZnaPmKpRM
Il video della medesima prova (il condensatore ancora non era montato)
Ubi maior minor cessat.

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emigrante
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da emigrante »

Grazie per la condivisione, al momento il mio sembra lavorare bene ma dovesse farmi lo stesso problema saprò cosa dire al riparatore (nel senso che gli farò leggere il tuo post ).

Ciao
Marco

vngncl61 II°
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da vngncl61 II° »

Baciamo le mani al coetaneo B-)
Sto lavorando anch'io su un ingranditore, un Omega 8"x10", con testa colore, la rottura è che monta componenti custom, di difficile reperibilità, ha pure 3 relais tipo il tuo, ma a 24V DC.
A proposito delle tensioni di targa, i carriponte, preistorici :ymblushing:, in ditta, montano teleruttori di potenza con comando a 110 V AC, che vanno, perfettamente a 24 V, lo so perché li ho revisionati personalmente, prima di pagarli.
Allegati
I 3 relais sulla scheda dell'ingranditore.
I 3 relais sulla scheda dell'ingranditore.
Nicola


Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.

effegi61
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da effegi61 »

Ciao Sandro, premetto che da quello che scrivi non ho nulla da insegnarti, ma per i tuoi dubbi ho una ipotesi.
Come anche tu affermi non è così semplice trovare un relè con bobina a 24 volt che tenga più di 10 ampere, induttivi per giunta. L'ipotesi è che questa difficoltà l'abbia avuta anche Durst ai suoi tempi e che per questo ne abbia selezionato uno con bobina a 110 ma con corrente di interruzione maggiore. Saprai di certo che tutti i relè hanno per così dire un ampia isteresi di funzionamento sulla bobina, nel senso che scattano molto prima di raggiungere la tensione nominale (in effetti tra 110 e 22 è tanto !); quello che cambia è la velocità con cui lo fanno, parliamo di millisecondi ovviamente, che possono però fare la differenza di tenuta del relè nel tempo, perchè più lento è l'intervento e maggiore è la possibilità che il contatto sfiammi.
La tua soluzione è valida ma non validissima, valida perchè ripartisci il carico (attenzione, a regime!) su due contatti e perchè in caso di guasto, avendo zoccolato il relè, si cambia i un attimo; non validissima perchè a causa della non assoluta contemporaneità dell'intervento dei due contatti, allo scatto ci sarà sempre uno che si becca tutta la corrente prima che arrivi l'altro, con conseguente degrado anticipato. Immagino che avrai problemi di spazio perchè una soluzione definitiva è sicuramente quella di utilizzare due relè in cascata uno da 24 volt e anche solo 1 ampere di portata che alimenta anche direttamente con la 220 un piccolo teleruttore da qualche decina di ampere. Altra soluzione, forse neppure tanto costosa, sarebbe quella di utilizzare un relè allo stato solido.
Fabio
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da graic »

effegi61 ha scritto:Altra soluzione, forse neppure tanto costosa, sarebbe quella di utilizzare un relè allo stato solido.
Fabio
Questa sarebbe sicuramente la migliore soluzione, fidandosi della produzione estremo orientale neppure per nulla costosa ecco un modello da 25A
https://www.aliexpress.com/item/1-pcs-S ... be35fcccda
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

effegi61
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Re: Revisionare Durst 450

Messaggio da effegi61 »

Però! Dall'ultimo che comprai ne deve essere passata d'acqua sotto i ponti! Mi ricordo che costavano un botto! Bisognerebbe vedere la qualità comunque.
Fabio
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