Metodo Dr. Beers

Discussioni sui chimici puri e formule di preparazione delle soluzioni di sviluppo/arresto/fissaggio ed altro.

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Andrea F.
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Metodo Dr. Beers

Messaggio da Andrea F. »

Salve a tutti

Non sono riuscito a trovare nessuna discussione relativa allo sviluppo con rivelatore metodo DR. Beers. Premetto che non l'ho mai testato ma lo trovo molto,molto interessante , soprattutto per la possibilità di modulare in modo molto preciso i contrasti grazie al fatto che possono essere utilizzate 8 soluzioni diverse dalla 1 alla 8, con differenti concentrazione di Metolo e Idrochinone in grado di variare i contrasti dal tenue della sol. 1 al più marcato della sol. 8 . A me interessa essenzialmente per la stampa a contatto su carte a gradazione fissa, in quanto sarebbe in grado di variare anche di due punti la gradazione iniziale. Inoltre mi pare che oltre ai citati vantaggi sia molto economico, i componenti sono abbastanza reperibili e soprattutto con una durata delle soluzioni estremamente lunga, fino ad un anno, e il riutilizzo della soluzione per diverse sessioni di stampa maggiore di altri rivelatori.
I componenti base sono ovviamente in polvere, e nell'ordine:
-Metolo
-Idrochinone
-Sodio solfito anidro
-Sodio carbonato anidro
-Potassio bromuro

Se qualcuno lo ha utilizzato vorrei avere qualche commento in merito.
grazie



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chromemax
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da chromemax »

Mai usato ma lo trovo molto scomodo; una miriade di bottiglie in cui conservare le soluzioni, a meno di non usarele a perdere (e addio convenienza) per ottenere risultati simili a quelli dell'uso del doppio bagno di sviluppo. Le moderne carte a contrasto variabile sono di qualità elevatissima, migliori delle gradazione fissa dei tempi addietro, e con la possibilità di variare il contrasto in continuo non ha molto senso complicarsi la vita col Beer's. Se invece si usano le carte al cloruro, amidolo o A-130 e bagno d'acqua offrono una discreta flessibilità; personalmente ho avuto buoni risultati anche usando il Moersch Catechol SE-20 sia come primo sviluppo con il doppio bagno, sia da solo per un aumento di contrasto.

effegi61
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da effegi61 »

Ciao, il Beers è praticamente il solo sviluppo che uso più o meno da quando ho cominciato e quindi dai primi anni '90.
I vantaggi sono, oltre alla estrema economicità, la lunga durata sia delle due basi A e B ed anche, in misura minore, del diluito; ovviamente tenute al buio senza aria ecc. Tecnicamente mi andava perfettamente per aggiustare sia in maniera sensibile sia di fino, ed anche con il doppio bagno (per quest'ultimo uso sono daccordo che l'accoppiata dektol selectol soft è più pratica) le carte che usavo agli inizi: le Ilford Gallerie a gradazione. Adesso uso quasi sempre Ilford multigrade IV e con la multigrade questo ultimo aspetto è ovviamente venuto un pò secondario. Negli anni, specialmente alla ricerca di tonalità diverse ho provato anche altri tipi di sviluppo, ma senza mai ottenerle in maniera decisa; sono quindi poi sempre ritornato al beers. Poi mi hanno spiegato (ed ho verificato) che è la multigrade IV che mal si presta a cambiamenti tonali e non solo. Con la nuova Multigrade sembra sia diverso, appena finirò la scorta di "vecchia" multigrade, proverò. Negli anni ho poi notato che, confrontando ad esempio una stampa ottenuta con beers 5 e filtro multigrade 2, con una ottenuta con beers 8 e filtro 1 e supponendo che la combinazione filtri e sviluppo generi due stampe di identico contrasto globale, comunque, se andiamo a guardare separatamente i contrasti tra ombre grigi medi ed alte luci le stampe uguali non sono. Un pò come se cambiasse leggermente la curva caratteristica della carta. Però per il momento è una cosa buttata li, solo ultimamente ho acquisito (spero) un pò più di competenza per valutare bene queste "sottigliezze" mi riprometto di fare delle verifiche un pò più approfondite. Poi come sperimentazione personale ti dirò che sostituendo nella soluzione A al metolo il fenidone, ( in dose mi sembra di ricordare di 1/10) si ottengono tonalità un pò più caldine. Che dire, io oramai mi sono fatto l' occhio con questo, rimane l'economicità, lo considero uno standard, ma in caso di necessità sono pronto a sperimentare.
Fabio
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Andrea F.
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da Andrea F. »

Vi ringrazio per le rapide e precise repliche. Riguardo all'utilizzo di amidolo convengo che è una validissima alternativa, non fosse per la tossicità e il problema di manipolare un prodotto che "sporca" parecchio.....
Comunque Grazie....

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Bludiprua
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da Bludiprua »

effegi61 ha scritto: Che dire, io oramai mi sono fatto l' occhio con questo, rimane l'economicità, lo considero uno standard.
Fabio
Quoto, io me lo preparo in casa da parecchi anni, è l'unico sviluppo carta che uso, mi piace, mi costa poco, me lo preparo fresco quando mi serve.
Il tono delle carte mi piace.
Non ho provato tantissimi sviluppi perché non mi piace tanto sperimentare per cui non ho molti dati di confronto.

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Andrea F.
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da Andrea F. »

Per stampe a contatto ritengo possa essere una tra le soluzioni migliori, soprattutto per l'ampia possibilità di "regolare" il contrasto in modo fine fattore non indifferente in questa tipologia di stampa.

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chromemax
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Re: Metodo Dr. Beers

Messaggio da chromemax »

Andrea F. ha scritto:Per stampe a contatto ritengo possa essere una tra le soluzioni migliori, soprattutto per l'ampia possibilità di "regolare" il contrasto in modo fine fattore non indifferente in questa tipologia di stampa.
Ma le carte VC si possono usare anche con la stampa a contatto.

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