Il mio primo medio formato.

Discussioni sugli accessori per il medio formato

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graic
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da graic »

Patadù ha scritto:
Avevo preso anche io in considerazione la Pentacon,Six TL, girerò un altro po e poi vedrò il da farsi :)[/quote]
Tieni conto che pesa più o meno quanto tre Yashica


Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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Elmar Lang
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Elmar Lang »

Salve ancora,

pur amando la Pentacon Six quale fotocamera medio formato (soprattutto per le sue buone ottiche e per la maneggevolezza, avendo più o meno la forma di una reflex 35mm.), va tenuto conto di un fatto, prima di accingersi all'acquisto: i lubrificanti originali tendono a resinificare, con la conseguenza dapprima del rallentamento dei tempi veloci, poi ad 1/60 la prima tendina non si apre del tutto, cosa che poi avviene anche al tempo di 1/125; dopo ulteriore tempo, il 60mo ed il 125mo restano aperti come una "posa B". A questo punto, è necessaria la completa pulitura del meccanismo dell'otturatore e rilubrificazione, che va fatta con materiali moderni. Molto è assai ben spiegato in http://www.pentaconsix.com sia sulla storia dell'apparecchio, che sulle ottiche ed accessori ed anche sulla manutenzione. Io sono certo che qualsiasi (bravo) riparatore sia in grado di intervenire correttamente, ma nel caso della mia, che fu un regalo di mio padre, per ragioni puramente affettive, presentatosi il noto inconveniente la affidai al sig. Baier di Emmendingen, Germania ( http://www.baierfoto.de ): è un signore veramente gentile ed ha fatto un lavoro eccellente in tempi anche assai rapidi. Certo, il suo lavoro non è esattamente economicissimo...

Fatta questa lunga premessa e tornando alla Mat-124G, penso che se è ben funzionante, potrai avere in mano una 6x6 efficientissima, con una buona ottica di ripresa e senza il cruccio di doverti portare un carico di pesanti ottiche intercambiabili.

Le biottiche hanno il pregio della massima comodità e praticità d'esercizio, in praticamente tutte le condizioni e situazioni d'uso; non per niente questo tipo di fotocamere è stato il cavallo di battaglia di reporters, viaggiatori e fotoamatori evoluti. L'otturatore centrale tipico delle biottiche, è anche silenziosissimo, cosa questa che in certe situazioni potrebbe essere importante.

Buon divertimento,

Enzo (E.L.)

P.S. per Gianni (graic): la Yashica Mat 124G pesa 1.100 grammi, la Pentacon Six-TL, con CZJ-Biometar 8omm. f:2,8, pentaprisma esposimetro, filtro giallo originale e paraluce originale, pesa 1.796 grammi; tolto il pentaprisma TTL e messo il pozzetto, il peso scende a 1.434 g. quindi la differenza non è poi così enorme...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)

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Patadù
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Patadù »

Elmar Lang ha scritto:Salve ancora,

pur amando la Pentacon Six quale fotocamera medio formato (soprattutto per le sue buone ottiche e per la maneggevolezza, avendo più o meno la forma di una reflex 35mm.), va tenuto conto di un fatto, prima di accingersi all'acquisto: i lubrificanti originali tendono a resinificare, con la conseguenza dapprima del rallentamento dei tempi veloci, poi ad 1/60 la prima tendina non si apre del tutto, cosa che poi avviene anche al tempo di 1/125; dopo ulteriore tempo, il 60mo ed il 125mo restano aperti come una "posa B". A questo punto, è necessaria la completa pulitura del meccanismo dell'otturatore e rilubrificazione, che va fatta con materiali moderni. Molto è assai ben spiegato in http://www.pentaconsix.com sia sulla storia dell'apparecchio, che sulle ottiche ed accessori ed anche sulla manutenzione. Io sono certo che qualsiasi (bravo) riparatore sia in grado di intervenire correttamente, ma nel caso della mia, che fu un regalo di mio padre, per ragioni puramente affettive, presentatosi il noto inconveniente la affidai al sig. Baier di Emmendingen, Germania ( http://www.baierfoto.de ): è un signore veramente gentile ed ha fatto un lavoro eccellente in tempi anche assai rapidi. Certo, il suo lavoro non è esattamente economicissimo...

Fatta questa lunga premessa e tornando alla Mat-124G, penso che se è ben funzionante, potrai avere in mano una 6x6 efficientissima, con una buona ottica di ripresa e senza il cruccio di doverti portare un carico di pesanti ottiche intercambiabili.

Le biottiche hanno il pregio della massima comodità e praticità d'esercizio, in praticamente tutte le condizioni e situazioni d'uso; non per niente questo tipo di fotocamere è stato il cavallo di battaglia di reporters, viaggiatori e fotoamatori evoluti. L'otturatore centrale tipico delle biottiche, è anche silenziosissimo, cosa questa che in certe situazioni potrebbe essere importante.

Buon divertimento,

Enzo (E.L.)

P.S. per Gianni (graic): la Yashica Mat 124G pesa 1.100 grammi, la Pentacon Six-TL, con CZJ-Biometar 8omm. f:2,8, pentaprisma esposimetro, filtro giallo originale e paraluce originale, pesa 1.796 grammi; tolto il pentaprisma TTL e messo il pozzetto, il peso scende a 1.434 g. quindi la differenza non è poi così enorme...
Grazie mille Elmar, il sito sulla Pentacon Six è davvero molto interessante. Ora non mi resta solo che andare dal negozio dove ho visto la Yashica e vedere se tutto sia apposto. Spero di si, ho una gran voglia di provare questo Medio Formato. Quando avrò notizie vi farò sapere. :)

Saluti,
Luigi.

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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Rodinalforever »

Comprare in un negozio fisico, con la possibilita' di vedere di persona l'apparecchiatura usata e' sicuramente un plus da non trascurare. Le Pentacon Six costano poco, ma hanno la terribile fama di essere poco affidabili (problemi nello trascinamento della pellicola con sovrapposizione dei fotogrammi, almeno questo e' quello che si legge in rete); se spendi "solo" 150 eur per la Pentacon a cui, molto probabilmente, dovrai aggiungere altri 150 euro dal fotoriparatore inizi a entrare nella soglia di spesa per una Rolleiflex "entry level" con l'ottimo Tessar.
Vai tranquillo con la Yashica vista, toccata e provata.

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Elmar Lang
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Elmar Lang »

Salve,

infatti, se uno desidera incominciare ad effettuare riprese in medio formato, una biottica come la Mat14G è sicuramente un'ottima scelta, anche in termini di spesa (ed eventuale recupero della stessa nel caso di rivendita). Se la Yashica di cui si sta discutendo è in buone condizioni, vale di sicuro la pena prenderla.

Riguardo la Pentacon Six, sono stato un po' "tirato per la giacchetta" e quindi ne ho riferito, in merito alla mia esperienza personale con essa.

La scarsa affidabilità della 6x6 di Dresda è forse un po' esagerata (definirla "terribile" è un po' troppo, suvvia): "in rete", si legge di tutto, spesso in maniera un po' autoreferenziale; non mi stupirebbe leggere che una Pentacon Six sia stata anche trovata in un'astronave aliena, indi custodita nella famosa Area-51.

E' vero, questa economica medioformato ha un potenziale punto debole nel meccanismo della leva di trascinamento; punto debole che poi potrebbe condurre ad un'errata spaziatura dei fotogrammi. Se si tratta di difetto meccanico, ciò è quasi sempre dovuto ad un uso intenso nel quale la leva di caricamento/avanzamento sia stata azionata come su una 35mm. (grave errore!): seguendo quanto spiegato bene nelle istruzioni, la leva va avanzata dolcemente e senza strattoni, col riguardo dovuto ad un meccanismo.
Gran parte degli errori di spaziatura, sono invece dovuti ad un disattento caricamento, che nella Pentaconsix richiede calma ed un pizzico di pignoleria.
E' anche vero, e questo ce lo ricordò tempo addietro Pierpaolo Ghisetti, che gli stessi costruttori erano a conoscenza della delicatezza del meccanismo di avanzamento (da ciò la necessaria cautela nell'uso), ma al di là di raccomandare attenzione, non ovviarono mai completamente -se non con alcuni miglioramenti- a questo tallone d'Achille.

Io possiedo due corpi Pentacon Six: il primo, regalatomi da mio padre nel 1985 (di regolare importazione "Pentacon Italia") che, come ricordato sopra, feci revisionare da Baierfoto qualche anno fa, per il tipico inconveniente provocato dall'invecchiamento dei lubrificanti originali (dopo circa trent'anni!); il secondo corpo, acquistato da me a Dresda nel 1986 (o 1987?... ah, l'età...), fu revisionato nel 2011 da un bravo riparatore italiano, sempre per il problema dei lubrificanti invecchiati. In entrambi i corpi, non ho mai avuto problemi di spaziatura se non in uno o due casi, ove avevo -per la fretta- caricato male la pellicola. Ora, funzionano senza il minimo problema. Sempre Baierfoto, può installare -a richiesta- un dispositivo di suo brevetto, che risolve in maniera definitiva il problema della incostante spaziatura, se dovuto a ragioni meccaniche.
Checché se ne dica, il "normale" Zeiss Jena Biometar da 80mm., specie nelle ultime edizioni con trattamento siglato "MC" è tra ottimo ed eccellente.
Con le ottiche a corredo, ho effettuato numerosissime riprese di documentazione in campo archeologico, ove era necessaria grande precisione e non vi è mai stato nulla da eccepire.
Va comunque detto che la Pentacon Six completa del suo pentaprisma-esposimetro TTL, diventa estremamente pesante, al punto che per riprendere senza problemi, specie se si montassero ottiche diverse dall'80mm., un appoggio o il cavalletto diventano quasi indispensabili. Dotata del semplice pozzetto, è comodissima e, per la sua categoria, leggera.

Detto questo, confermo l'assoluta comodità della biottica, accettati i suoi (accettabilissimi) limiti. A tal proposito, bastino le parole, che rasentavano quasi il lirismo, di Oscar Ghedina (che di fotografia ci capiva parecchio), da lui usate nel suo celebre "Manuale Rollei"; parole che valgono tanto per l'illustre biottica di Braunschweig, quanto per la pregevole Yashica.

E.L.
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Patadù »

Ciao ragazzi, ieri finalmente sono andato a vedere la Yashica . :x Ora sembra tutto apposto, l'unico problema è l'autoscatto che non funziona. So che non sarà importantissimo e lo userò si e no qualche volta, ma un selfie lo voglio fare . Comunque bando alle ciance volevo sapere se sapete ( scusate il gioco di parole ) quanto costerebbe farlo riparare.

Grazie a tutti :)

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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Elmar Lang »

Ti conviene portarla da un riparatore e farti fare il preventivo.

Un autoritratto (più bello, come termine, di "selfie"), te lo puoi anche fare utilizzando uno scatto flessibile a cavo lungo, magari addirittura pneumatico: questi accessori, si trovano ancora, spesso per pochi euro.

E.L.
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Patadù »

Elmar Lang ha scritto:Ti conviene portarla da un riparatore e farti fare il preventivo.

Un autoritratto (più bello, come termine, di "selfie"), te lo puoi anche fare utilizzando uno scatto flessibile a cavo lungo, magari addirittura pneumatico: questi accessori, si trovano ancora, spesso per pochi euro.

E.L.
Ciao Elmar,

Si autoritratto è nettamente meglio. Per quanto riguarda il cavetto ne ho uno a vite che lo uso sulla Pentax, spero andrà bene anche per la Yashica.

Mi sa allora che domani la prendo. :x
Poi per la riparazione dell'autoscatto aspetto un po e vedo come mi trovo con il cavetto.

Ah un ultima cosa, un buon sito dove comprare rulli ? Io fino ad ora li ho sempre presi dalla Germania, ma con pochi rulli non conviene, si pagano di più le spese di spedizione

Grazie mille :)

Luigi.

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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da Elmar Lang »

Ciao ancora,

i cavetti flessibili hanno l'attacco a vite conica detto tipo "Compur": è un attacco universale (per le fotocamere tradizionali più diffuse, solo Leica e per un periodo, Nikon, hanno usato in passato cavetti flessibili con attacco esclusivo).

Se ne hai uno lungo un paio di metri, sei a posto.

Dove acquistare rullini di pellicola: se non hai vicino qualche negozio "fisico", senza voler fare della pubblicità, credo che PFG di Milano e la trevigiana Fotomatica, vadano benissimo; c'è anche Ars-Imago, non dimentichiamolo. In definitiva, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Io, che in materia di e-commerce sono pigro, quando vado a Milano, trovo il tempo di visitare PFG (una chiacchierata fa sempre bene ed è istruttiva), altrimenti, nel capoluogo vicino a dove abito (Trento), le pellicole più usate si trovano, a prezzi non eccessivi.

E.L.
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Re: Il mio primo medio formato.

Messaggio da graic »

Elmar Lang ha scritto:Ciao ancora,

i cavetti flessibili hanno l'attacco a vite conica detto tipo "Compur": è un attacco universale (per le fotocamere tradizionali più diffuse, solo Leica e per un periodo, Nikon, hanno usato in passato cavetti flessibili con attacco esclusivo)

E.L.
Veramente proprio la Yashica biottica è una delle poche macchine a cui la scatto flessibile standard conico non si adatta. Si usano quelli con un attacco cilindrico che si avvita sulla filettatura attorno al pulsante di scatto
Saluti
Gianni


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