Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Harold Barrel
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Harold Barrel »

Silverprint ha scritto:È la stessa ipotesi che faccio io, infatti.

Ci sono rivelatori che danno, a parità di contrasto, qualche frazione di stop di S.E. di differenza. Nelle formulazioni più comuni questa può essere dovuta al dosaggio dell'antivelo che quando è più alto si mangia un po' di sensibilità e viceversa. Poi esistono rivelatori particolari come quelli al solvente o i monobagno dove si ha una perdita di sensibilità decisa.
Perfetto, mi sembra che il quadro si stia chiarendo! :)
Se invece vogliamo rimanere nell'ambito del Fomadon LQN, ipotizzando che l'ISO indicata dalla Foma nel grafico sia quella effettiva... allora variando il tempo di sviluppo tra i 4 e i 12 minuti si passa da una S.E. minima di 180 ISO ad una S.E. massima di 320 ISO; se non sbaglio sarebbero circa 3/4 di stop e quindi la cosa sembra plausibile. Cioè la sensibilità effettiva della pellicola può venire sfruttata in modo diverso anche nell'ambito dello stesso sviluppo - le conseguenze sul contrasto sono però terribili e quindi consideriamo come S.E. soltanto quel valore di sensibilità che ci dà un valore di contrasto accettabile per la stampa. Correggimi se sbaglio.

Ti disturbo solo con un'ultima domanda, si tratta del gamma. Dalle varie spiegazioni non sono riuscito a capire esattamente a cosa corrisponda. È il rapporto tra la parte più densa e meno densa della pellicola sviluppata?
Inoltre non mi è chiaro se quel parametro, riferito alla pellicola, sia un parametro assoluto. Cerco di spiegarmi: mettiamo che io faccia, sulla stessa pellicola, una foto con un contrasto della scena altissimo e una con contrasto di scena medio. Se poi sviluppo questa pellicola con un gamma pari a 0.50, allora poi entrambe le foto sulla pellicola avranno lo stesso contrasto? O perlomeno avranno entrambe un contrasto non superiore ad una certa soglia, data appunto dal gamma pari a 0.50?
Qualcosa mi dice di averla sparata grossa, ma questo dubbio mi assilla non poco. 8-|


Infine, anche per non stressarti ulteriormente, vorrei chiederti di consigliarmi dei riferimenti bibliografici per approfondire tutto ciò di cui si è parlato finora. Io ho pensato alla trilogia di Adams, mi dà l'impressione di essere molto completa, ma accetterò di buon grado qualsiasi altro consiglio. Compreso 50 sfumat... no, scherzo :D


Grazie :)

Michele



PS: farò i test da te suggeriti con i vari contrasti e i vari tempi di sviluppo.



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any_random_guy
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da any_random_guy »

salve,
per prima cosa complimenti per il thread, veramente illuminante. fino ad ora ho sempre fotografato usando l'I.E e mi si è aperto un modo.
però ancora ho un dubbio e nonostante siano giorni che ci ragioni non mi è chiara una cosa... il concetto dell' esporre per le ombre mi rimane facile da capire in luce continua o naturale, prendo la zona più in ombra che voglio far risultare scura nella stampa e sulla base della lettura che mi da l'esposimetro tolgo 2 o 3 stop (molto in generale). Però se fotografo in studio usando il flash come mi devo comportare? cioè se volessi fotografare un soggetto su sfondo nero illuminandolo lateralmente con un flash in modo da avere per esempio il volto soggetto illuminato e far ricadere l'ambiente diciamo in zona 1 o meglio 0 è sufficiente fare una lettura dello sfondo e sottoesporre di 5 stop e poi impostare il flash in modo che la potenza del lampo dia una corretta esposizione del soggetto con la coppia tempi e diaframmi selezionata? inoltre così facendo sto praticamente lavorando in luce incidente no? mentre per applicare correttamente il sistema zonale dovrei fare letture di luce riflessa o sto sbagliando di nuovo?

Grazie :)

Lorenzo
Ma devi pensare che, se funziona male una pellicola per dilettanti, nove volte su dieci l'utente pensa che sia colpa sua; o se no, al massimo ti manda qualche accidente, che non ti arriva per insufficienza di indirizzo.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da ziofrancotto »

L'ho letto tutto, non ho l'esperienza per capire un qualche discorso ma è stata una lettura interessante che mi ha dato qualche spunto di riflessione su un mondo ler me nuovissimo emsconosciuto.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da foto apprendista »

Mi sono riletto nuovamente il thread (una faticaccia :wall: ),i ringraziamenti sono d'obbligo a chi ha dedicato tempo per insegnare a noi zucconi.
credo di avere tutto abbastanza chiaro,ne approfitterò più avanti appena mi cimenterò nei test.

:-h

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da dainemac »

mi associo ovviamente ai complimenti ad andrea, che ha messo a disposizione il suo sapere ed in particolare per la sua pazienza.
davvero un ottimo lavoro!
vi chiedo: è errato il metodo di lavoro per cui scelgo la gradazione della carta, cerco da provini il tempo per avere il nero di riferimento, stampo una copia con quel tempo e controllo i bianchi? bianchi che probabilmente dovranno essere "tirati su" attraverso una mascheratura?
ho sempre lavorato così e mi sembrava un buon metodo...

luca

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

dainemac ha scritto:... è errato il metodo di lavoro per cui scelgo la gradazione della carta, cerco da provini il tempo per avere il nero di riferimento, stampo una copia con quel tempo e controllo i bianchi? bianchi che probabilmente dovranno essere "tirati su" attraverso una mascheratura?
In pratica NON scegli il contrasto, o lo scegli solo a metà. Come metodo è errato. ;)

In questo video spiego come usare i provini scalari come guida per la scelta del contrasto.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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dainemac
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da dainemac »

grazie andrea, per la risposta e per il link.
in effetti partivo dalla scelta della gradazione per poi proseguire come descritto.
vabbè...cambierò metodologia. ci vorrà solo un po' di tempo per assimilarla e farla...."mia".

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

Harold Barrel ha scritto: Perfetto, mi sembra che il quadro si stia chiarendo! :)
Se invece vogliamo rimanere nell'ambito del Fomadon LQN, ipotizzando che l'ISO indicata dalla Foma nel grafico sia quella effettiva... allora variando il tempo di sviluppo tra i 4 e i 12 minuti si passa da una S.E. minima di 180 ISO ad una S.E. massima di 320 ISO; se non sbaglio sarebbero circa 3/4 di stop e quindi la cosa sembra plausibile. Cioè la sensibilità effettiva della pellicola può venire sfruttata in modo diverso anche nell'ambito dello stesso sviluppo - le conseguenze sul contrasto sono però terribili e quindi consideriamo come S.E. soltanto quel valore di sensibilità che ci dà un valore di contrasto accettabile per la stampa. Correggimi se sbaglio.
Giusto, con l'aggiunta però, che noi useremo il contrasto del negativo adatto a compensare (secondo la nostra visione) il contrasto della scena. In pratica, in una certa catena, useremo un certo gamma minimo per le scene dal contrasto più alto e, viceversa, un certo gamma massimo per le scene di contrasto più basso. Questo risponde già in parte a quel che segue...
Harold Barrel ha scritto:Ti disturbo solo con un'ultima domanda, si tratta del gamma. Dalle varie spiegazioni non sono riuscito a capire esattamente a cosa corrisponda. È il rapporto tra la parte più densa e meno densa della pellicola sviluppata?
Inoltre non mi è chiaro se quel parametro, riferito alla pellicola, sia un parametro assoluto. Cerco di spiegarmi: mettiamo che io faccia, sulla stessa pellicola, una foto con un contrasto della scena altissimo e una con contrasto di scena medio. Se poi sviluppo questa pellicola con un gamma pari a 0.50, allora poi entrambe le foto sulla pellicola avranno lo stesso contrasto? O perlomeno avranno entrambe un contrasto non superiore ad una certa soglia, data appunto dal gamma pari a 0.50?
Qualcosa mi dice di averla sparata grossa, ma questo dubbio mi assilla non poco. 8-|
Quel qualcosa dice bene. :)
Il contrasto della scena viene compresso sulla pellicola in maniera variabile, ma viene rispettato, vale a dire che a parità di contrasto della pellicola, scene di contrasto diverso produrranno negativi di contrasto diverso. È questa caratteristica che ci consente di regolare il contrasto del negativo in base alla scena ripresa, alla catena di stampa e al nostro gusto. È il succo del discorso, non ti può sfuggire.
Il gamma rappresenta la pendenza della tangente alla parte rettilinea della curva caratteristica dato un certo intervallo di esposizione.
Harold Barrel ha scritto:Infine, anche per non stressarti ulteriormente, vorrei chiederti di consigliarmi dei riferimenti bibliografici per approfondire tutto ciò di cui si è parlato finora. Io ho pensato alla trilogia di Adams, mi dà l'impressione di essere molto completa, ma accetterò di buon grado qualsiasi altro consiglio.
In inglese c'è "way beyond monochrome", ma ti consiglierei la lettura del lavoro di Chromemax che trovi sul blog "sensitometria in 10 capitoli". È più chiaro e diretto.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

any_random_guy ha scritto:... però ancora ho un dubbio e nonostante siano giorni che ci ragioni non mi è chiara una cosa... il concetto dell' esporre per le ombre mi rimane facile da capire in luce continua o naturale, prendo la zona più in ombra che voglio far risultare scura nella stampa e sulla base della lettura che mi da l'esposimetro tolgo 2 o 3 stop (molto in generale). Però se fotografo in studio usando il flash come mi devo comportare? Cioè se volessi fotografare un soggetto su sfondo nero illuminandolo lateralmente con un flash in modo da avere per esempio il volto soggetto illuminato e far ricadere l'ambiente diciamo in zona 1 o meglio 0 è sufficiente fare una lettura dello sfondo e sottoesporre di 5 stop e poi impostare il flash in modo che la potenza del lampo dia una corretta esposizione del soggetto con la coppia tempi e diaframmi selezionata? inoltre così facendo sto praticamente lavorando in luce incidente no? mentre per applicare correttamente il sistema zonale dovrei fare letture di luce riflessa o sto sbagliando di nuovo?
Dipende da come fai le letture, se la fai in luce riflessa il ragionamento fila, se le fai in luce incidente no perché non tieni conto di quanta luce riflettano le varie superfici, ma solo di quella che le colpisce.
In pratica se usi un fondo nero, ma misuri la luce incidente su di esso NON puoi sapere quanto occorra sottoesporlo per farlo diventare una zona 0, per saperlo devi misurare la luce riflessa.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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dainemac
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da dainemac »

scusa andrea. ho letto e riletto questa lunga lezione di fotografia.
però quel che mi sfugge è quando affermi che occorre esporre per le ombre (zona II o zonaIII) e non utilizzare il grigio medio.
ok, va bene. ma se io (con un esposimetro spot) decido dove "far cadere" il grigio medio e lì decido la mia esposizione, non lavoro correttamente.
ovviamente deciso dove voglio il grigio medio controllo anche dove vanno a finire le zone in ombra e quelle chiare. con un esposimetro spot e la lettura in EV viene abbastanza facile.
spero di essermi spiegato.
grazie.

luca

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