Analogica.it

Una delle cose più belle che regala la vita invecchiando è la capacità di rendersi conto che in gioventù si sono dette e fatte un sacco di stronzate, per immaturità, per impreparazione, per spavalderia, e per un sacco di altri motivi.
Se però sulle cose dette e fatte ci si è costruito un personaggio, che poi è diventato un mito, diventa molto, molto difficile smentirle se si è cambiato idea nel frattempo, ci si potrebbe rovinare la fama, e quindi gli incassi. E questo spiega mille e mille incoerenze di personaggi famosi che in gioventù dicono una cosa, ed in vecchiaia, tra le righe, velatamente, e malcelatamente si smentiscono.
Sinceramente prendere un volumetto e farlo assurgere a bibbia della fotografia, difendendo strenuamente anche oltre ogni buona fede ammissibile quelle idee mi fa tanta, tanta tenerezza.

-Sandro- ha scritto:Una delle cose più belle che regala la vita invecchiando è la capacità di rendersi conto che in gioventù si sono dette e fatte un sacco di stronzate, per immaturità, per impreparazione, per spavalderia, e per un sacco di altri motivi.
Se però sulle cose dette e fatte ci si è costruito un personaggio, che poi è diventato un mito, diventa molto, molto difficile smentirle se si è cambiato idea nel frattempo, ci si potrebbe rovinare la fama, e quindi gli incassi. E questo spiega mille e mille incoerenze di personaggi famosi che in gioventù dicono una cosa, ed in vecchiaia, tra le righe, velatamente, e malcelatamente si smentiscono.
Sinceramente prendere un volumetto e farlo assurgere a bibbia della fotografia, difendendo strenuamente anche oltre ogni buona fede ammissibile quelle idee mi fa tanta, tanta tenerezza.

Ciao Sandro, vedi, le tue parole sono il sintomo di quanto sia difficile a volte far capire un concetto attraverso ESEMPI. Dopo più volte aver scritto che si prende un personaggio ad ESEMPIO e non MODELLO, l'idea è quella di mostrare un esempio (di altri Mile che si possono fare) di come si POSSA (e non si deva) tranquillamente fotografare senza un espksimetro. C'e scritto in quel libro come in mille altri. L'anno fatto e lo fanno migliaia e migliaia di fotografi, fra conosciuti e sconosciuti, e nessuna Bibbia del tecnicismo fine a se stesso può cambiare questa cosa.

A me fa tenerezza l'idea che per qualcuno sia più importante che nell'ombra si veda proprio tutto o che quella luce sullo sfondo non sia bruciata, senza poi chiedersi altro su una foto. Davanti ad una foto di Salgado a me non interessa proprio come è stata esposta, se ha usato il Matrix o lo spot, interessa guardarla e leggere la storia che racconta.

Grazie per le tue considerazioni!

Inviato dal mio GT-N8000 utilizzando Tapatalk

Sia per indole, che per carattere, sono portato a distinguere la "pratica dalla teoria", di un pittore, un fotografo, uno scultore... m'interessano le opere, molto meno gli scritti, e/o le interviste, ma leggo pure quello. Non ho "bibbie", a parte la Bibbia, che non considero "bibbia".
Dal punto di vista "teorico", apprezzo molto di più AA che HCB, condivido in pieno il suo "Le fotografie si fanno, non si prendono" ed anche il suo continuo sottolineare che, l'obbiettivo non fa nulla che il fotografo non gli faccia fare, con buona pace del carpe diem, o moment decisif, che dir si voglia.
Non condivido invece il suo considerare la fotografia come "dichiarazione fatta con la massima nitidezza e perfezione possibile", personalmente ritengo che, con tali intenti, si sacrifichi il messaggio alla tecnica, qualcuno potrebbe obbiettare che sia la tecnica a divenire il messaggio, ma, il mezzo che diventa fine, è comunicazione di cosa?,

andreasoft ha scritto:A me fa tenerezza l'idea che per qualcuno sia più importante che nell'ombra si veda proprio tutto o che quella luce sullo sfondo non sia bruciata, senza poi chiedersi altro su una foto. Davanti ad una foto di Salgado a me non interessa proprio come è stata esposta, se ha usato il Matrix o lo spot, interessa guardarla e leggere la storia che racconta.

a parte il portare sempre ad esempio i fotografi-star (perchè non Nick Brandt che ha molto più lirismo di Salgado?), io in nove pagine quanto affermi non l'ho letto da parte di nessuno di quelli che sostengono l'uso dell'esposimetro...anche perchè se mi chiedi "serve l'esposimetro?" la risposta non può essere "gran messaggio nella foto"...a domanda tecnica rispondo tecnicamente "si"

Dire che se può fare a meno poi è una banalità estrema: ovvio che si possa, ovvio che si possa fare buona fotografia senza...ma tutto è tanto ovvio come dire che lo stesso aiuti a fare fotografie tecnicamente più corrette

la domanda "si può vivere senza esposimetro?" a mio parere ha solo una risposta "miliardi di persone vivono senza tante altre cose molto più importanti, figurarsi di un esposimetro" ;)

vngncl61 II° ha scritto:Non condivido invece il suo considerare la fotografia come "dichiarazione fatta con la massima nitidezza e perfezione possibile",

perdonami Nicola ma nella sua fotografia quella è una conditio sine qua non...quindi a mio parere è semplicemente la sua fotografia a non piacerti...non l'uso o meno dell'esposimetro...il messaggio non conta molto nell'economia della discussione, imho

andreasoft ha scritto: A me fa tenerezza l'idea che per qualcuno sia più importante che nell'ombra si veda proprio tutto o che quella luce sullo sfondo non sia bruciata, senza poi chiedersi altro su una foto. Davanti ad una foto di Salgado a me non interessa proprio come è stata esposta, se ha usato il Matrix o lo spot, interessa guardarla e leggere la storia che racconta.

Secondo me tacciando di ottusità qualcuno, rischi di cadere nel medesimo errore. Conoscere la tecnica che ha portato a certi risultati ti aiuta a leggere la storia che racconta un fotografo con più cognizione di causa, oltre a formarti una competenza e una cultura utile anche per il tuo. Ogni immagine andrebbe infatti contestualizzata il più possibile, anche dal punto di vista tecnico. A questo proposito ti consiglio "Leggere la fotografia" di Pieroni, sono sicuro che lo troverai utile. Anche per Bresson vale un discorso analogo, perchè in questo caso una certa povertà tecnica è funzionale ad una sua (presunta) concezione, e puoi rilevare una sorta di coerenza di fondo facendo appunto una valutazione tecnica. Che peraltro sarebbe ancora incompleta. Se tu potessi ad esempio vedere i provini per capire come realmente lavorava, ti accorgeresti magari che i suoi momenti nello scatto erano tutt'altro che decisivi: la decisione la si faceva a valle di migliaia di scatti e crop, con il supporto dello stampatore. Provini sapientemente cestinati, avendone salvati solo alcuni per la gloria. Ammessa poi sempre la buonafede di chi fotografa un passante che a un certo punto stabilisce di percorrere una pozzanghera con uno slancio da acrobata, la stessa acrobata ritratta sul manifesto, finendo per atterrare comunque nell'acqua...avrei voluto vederlo poi tutto bagnato
Ma illazioni a parte l'atteggiamento secondo me maturo è quello di chi pensa la tecnica e la visione in modo armonico. Parlare tra l'altro di mancanza di visione per me non ha davvero alcun senso. Se voglio ottenere ombre con tutti i particolari visibili, ebbene quella è la messa in atto di una mia visione, non vedo perchè dovrebbe generare tenerezza, ognuno è libero di approcciarsi con una sua filosofia, o no?
Per questo all'utente del forum che ha chiesto se fosse indispensabile o meno l'esposimetro gli ho risposto che dipende da quello che vuole fare, mi pare ovvio. Se non gli frega niente di rischiare di chiudere ombre o bruciare luci, ebbene può fare senza e imparare a occhio! Qual è il problema se invece c'è chi la pensa al contrario?

emmeffepi ha scritto:perdonami Nicola ma nella sua fotografia quella è una conditio sine qua non...quindi a mio parere è semplicemente la sua fotografia a non piacerti...non l'uso o meno dell'esposimetro...il messaggio non conta molto nell'economia della discussione, imho

Che non mi piace la fotografia di AA l'ho scritto parecchio più su, riguardo al peso del mio intervento, leggi TUTTI gli altri , e poi spiegami perché solo il mio con conta.

emmeffepi ha scritto:a parte il portare sempre ad esempio i fotografi-star (perchè non Nick Brandt che ha molto più lirismo di Salgado?), i

Magari perché non è il "lirismo" ad interessare, e magari anche perché Salgado non è soltanto Genesis.

vngncl61 II° ha scritto: riguardo al peso del mio intervento, leggi TUTTI gli altri , e poi spiegami perché solo il mio con conta.

il messaggio di una fotografia (ossia quel riferimento portato in questa discussione più volte...e imho off topic)...non il peso del tuo intervento... ;)

così capisci che li ho letti TUTTI...anche perchè non mi arrogo alcun diritto di intervento otherwise ;)

Adesso ho capito, l'italiano è una lingua splendida, ma complessa, specialmente se scritta, parlandoci non sarei caduto nell'equivoco.
Dal tuo punto di vista, possiamo anche chiudere il topic, nessuno sconsiglia l'uso dell'esposimetro, alcuni lo ritengono elemento discriminante, qualcuno consiglia il non abuso.

Ringraziando per gli innumerevoli spunti di riflessione, mi sembra di di poter notare che, a parte qualche, peraltro episodica, difficoltà di comunicazione "interreligiosa" si intraveda un sostanziale accordo di fondo:-)
Saluti
L