1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

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vngncl61 II°
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da vngncl61 II° »

Non è una "restrizione", l'otturatore delle Rectaflex è basato su quello delle Leica LTM, che hanno questa particolarità, comune a tantissime fotocamere. I possibili problemi derivanti da un uso scorretto sono spiegati qui : http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... tturatore/


Nicola


Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.

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Elmar Lang
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da Elmar Lang »

Potrebbe verificarsi un malfunzionamento all'otturatore, in modo assai simile a quello delle vecchie Leica a vite (e le russe Zorki e FED).
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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F994
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da F994 »

Molto interessante l'articolo, Nicola.

Fortunatamente mi è capitato solo una volta di cambiare il tempo a otturatore scarico ma non ho notato nessuna forzatura nell'azione e lo scatto è andato a buon fine. Da quello che ho letto l'otturatore nel corso della produzione è stato cambiato, limitandolo ad 1/500 nelle Junior e aumentandolo ad 1/1300 nella serie 250, forse avranno ovviato al problema?

Mi sono messo in contatto comunque con un giornalista che di Rectaflex ne sa parecchio, ho scoperto con mio grande stupore che queste macchine erano prodotte al Trullo, un quartiere di Roma confinante col mio quartiere, Monteverde e alcuni, seppur pochissimi, operai della ditta in questione sono ancora in vita. Sarebbe bello poter approfondire ulteriormente la questione alla radice di tutto.

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Elmar Lang
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da Elmar Lang »

Già una semplice ricerca su Internet è in grado di darci qualche informazione sulla storia e le vicende della Rectaflex.

A mio parere però, la migliore fonte rimane il magnifico volume di Marco Antonetto: "Rectaflex - La Reflex Magica", Lugano, Nassa Watch Gallery, 2001.
E' un volume che si legge come un romanzo, o un reportage giornalistico; l'apparato illustrativo è eccezionale e dettagliatissimo; in più, c'è la storia completa di un altro apparecchio nato a Roma, la cui storia si intreccia con la Rectaflex: la "Gamma" dei F.lli Rossi, che a suo modo fu una 35mm. a telemetro altamente innovativa.

I soldi spesi in libri non sono mai buttati via ed il volume di Antonetto è uno che vale tutto il suo prezzo.

E.L.
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graic
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da graic »

Elmar Lang ha scritto:la "Gamma" dei F.lli Rossi, che a suo modo fu una 35mm. a telemetro altamente innovativa.

E.L.
Certamente innovativa la Gamma era, una copia Leica che della Leica non copiava quasi nulla, non l'ho mai vista "di persona" ma mi ha sempre interessato, invece da ragazzo ho usato con molta soddisfazione una Perla con lo Xenar 2.8, altro prodotto della casa Gamma economico ma molto dignitoso.
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

F994
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da F994 »

Cercando qua e là mi sono messo in contatto con un ex dipendente del Municipio XI di Roma, ovvero quello dove aveva sede la fabbrica della Rectaflex in Via del Monte delle Capre. Mi ha passato un documento dell'amministrazione municipale molto interessante e ricco di dettagli che mi erano oscuri sulle vicende di Corsi e il suo rapporto con la CISA Viscosa, probabilmente sono argomenti trattati in modo analogo nel libro di Antonetto che in futuro comprerò. Purtroppo non posso condividere con voi il PDF essendomi stato passato confidenzialmente ma non mancherò di certo di trarne dettagli nel resoconto che pubblicherò quando avrò ripercorso il più possibile le tappe di questa meravigliosa storia.

Sono inoltre stato messo in contatto col Sig. Lucà, un gioielliere appassionato di fotografia nonché grande esperto sull'argomento, dovrei passare a trovarlo nei prossimi giorni.

Lo sapevate che lo stigmometro fu ideato da Corsi in un pomeriggio dopo essersi visto chiedere una cifra esorbitante per utilizzare il telemetro sulle sue macchine?

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Elmar Lang
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da Elmar Lang »

Infatti, dapprincipio, si pensava di applicare al vetrino di messa a fuoco, il "Telemetro di Dodin": purtroppo però, Lucien Dodin chiese una cifra pare eccessiva per concedere la licenza del suo brevetto.

Corsi si rivolse allora a Luigi Picchioni, che con lui sviluppò un sistema a lente semicilindrica che, a quanto pare, funzionò benissimo, e lo chiamarono stigmometro.

Interessanti, le ricerche che stai compiendo; comunque, ti consiglio vivamente il volume di Antonetto, che oltretutto, è affascinante.

Tra le carte di mio nonno, ho ritrovato il pieghevole pubblicitario della Rectaflex, che lui ebbe alla fiera di Milano del 1947: per fortuna lo conservò!

A presto,

Enzo
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da F994 »

Elmar Lang ha scritto:
Tra le carte di mio nonno, ho ritrovato il pieghevole pubblicitario della Rectaflex, che lui ebbe alla fiera di Milano del 1947: per fortuna lo conservò!
Sarebbe interessante vederlo!

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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da Elmar Lang »

Al mio ritorno dalla Germania (partirò domattina all'alba meno dieci), ne farò volentieri una scansione.
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Re: 1947-2017: settant'anni d'un primato Italiano

Messaggio da Elmar Lang »

Ieri son stato alla consueta fiera di Castel San Giovanni: sempre un'ottima occasione per vedere da vicino tante cose, per tutti i gusti e soprattutto, incontrare amici, conoscenti e persone interessanti.

Per quel che mi riguarda, son tornato a casa con uno Jupiter 180mm. f:2,8 (la risposta sovietica all'Olympia Sonnar della Zeiss di Jena); una stravagante Exakta 6x6 per usi militari e soprattutto, il bel volume di Patrice Hervé Pont: "Rectaflex - 'La Reflex Magica' - Un chef d'oeuvre Italien", Brinon, 1987. Un libro superato da quello scritto da Antonetto, ma pure questo, prezioso ed utilissimo.

Sempre a Castel San Giovanni, ho ammirato (con qualche serio peccato di desiderio) una Rectaflex proveniente da quello che fu il "Laboratorio Sperimentale" dell'azienda; quel reparto nel quale alcuni esemplari scelti venivano sottoposti ad ogni sorta di test ed esperimento, teso a migliorarne le prestazioni. L'esemplare che ho visto, della serie 30.000, è dotato di leva di carica, come quella che sarebbe stata adottata sulla Rectaflex "Liechtenstein". Un altra "tessera" nel mosaico che compone la storia della bella, sfortunata reflex italiana.

P.S.: presto farò le scansioni del dépliant del 1947, promesso.
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