Ma mezz'ora di lavaggio sarebbe sufficiente?
Ricapitolo le procedure di lavaggio della Ilford, che si sono dimostrate afficienti anche la vaglio di controlli di enti di conservazione (cercate su internet).
Carte politenate: bastano 10 minuti di lavaggio con acqua corrente o sciacqui in bacinella con frequenti cambi completi di acqua, con acqua a temperatura superiore ai 18°
Carte baritate: uso di fissaggio rapido (tiosolfato di ammonio) concentrato (1+4, 1+5) per un
massimo di 90" (compreso il tempo di sgocciolatura) quindi breve lavaggio di 5' in acqua corrente, eliminatore di iposolfito per 10 minuti seguito da un lavaggio in acqua corrente di 10 minuti (sempre con T>18°, meglio se 20°). Questa procedura assicura un residuo di fix sufficientemente basso; se si vuole abbattare ancora di più il residuo bisogna lasciare le stampe in ammollo per una nottata in una bacinella capiente riempita con acqua pulita.
Un metodo alternativo molto efficace ma molto scomodo è quello di usare una normale bacinella per il lavaggio e cambiare completamente l'acqua per 12 volte ogni 5 minuti, per un totale di un'ora di lavaggio. In questo modo si possono lavare anche più stampe insieme, basta che siano tenute separate e il volume totale dell'acqua di lavaggio deve essere rapportato alle stampe che si lavano (se una bacinella di capienza di 3-4 litri va bene per una 30x40, ce ne vuole una di 10-12 litri per lavare 3 stampe, oppure bisogna cambiare l'acqua ogni 2-3 minuti [bytheway 12*12=144 litri]).
In caso di viraggio al selenio la procedura rimane la stessa solo che il lavaggio finale deve essere prolungato a 30 minuti.
Lavare troppo le stampe fa male all'ambiente, al portafogli, alla carta e si peggiora la conservabilità della foto; è stato dimostrato che una stampa con
piccoli residui di fissaggio resiste meglio all'invecchiamento rispetto ad una stampa con residui di fissaggio nulli o quasi.
Il viraggio al selenio, al contrario di quanto si creda, aumenta la resistenza all'ossidazione della stampa solo se eseguito completamente, quindi con la stampa colorata di marrone/violaceo; un viraggio parziale aumenta la profondità dei neri, aumenta leggermente il contrasto, migliora il tono dell'immagine con alcune combinazioni carta/rivelatore, ma non migliora la conservabilità della stampa fotografica. Idem il viraggio all'oro. Il viraggio seppia è quello che garantisce la migliore conservabilità (sempre se eseguito fino in fondo e non in modo parziale), a scapito di un pesante cambiamento di colore dell'imagine.
La conservazione di una fotografia è argomento relativo e il trattamento che riserviamo alle nostre stampe deve essere ponderato in funzione di quanto noi vorremo che le nostre stampe durino; se una stampa di Weston mostra segni di deterioramento è una perdita per il patrimonio culturale mondiale, se si scolora una stampa di chromemax forse è una salvezza per il buon gusto delle persone che mi sono vicine
. Per evitare spese inutili e sprechi insensati il mio consiglio è quello di darsi un limite temporale rispetto al valore che ciascuno di noi dà alle proprie immagini e regolarsi su quello per il trattamento.