Ciao a tutti,
ho trovato un rullo di diapositive Agfachrome 50S, scattato negli anni 80 e poi abbandonato in cassetto.
Ho fatto qualche ricerca in rete, andava sviluppato con una chimica AGFA specifica che non esiste più da decenni.
C'è qualche possibilità di tirar fuori qualcosa?
Provo uno sviluppo BN?
Agfachrome 50S
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- Pierpaolo B
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Re: Agfachrome 50S
Già al tempo lasciava a desiderare....
....anche se tu tiuscissi a trovare la chimica adatta immaginati cosa è rimasto.
Comunque l'unico che può darti una risposta è @-Sandro-
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Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Agfachrome 50S
Era una delle mie pellicole preferite, ma dopo 40 anni che speri di tirarci fuori?
Re: Agfachrome 50S
Purtroppo dopo 40 anni è inservibile, forse a provarci col b/n, se il fissaggio è in grado di rimuovere i copulanti, l'argento è sempre là, ma fai conto che essendo una emulsione per positivo diretto è già piuttosto contrastato di suo e sicuramente esposto alla sensibilità nominale, ammesso che dell'immagine latente resti qualcosa! Insomma, occorrerebbe un rivelatore piuttosto energico e poco contrastato, due cose incompatibili...
Purtroppo dicevo, perchè con l'Agfachrome 50S (o CT18, Perutz & co.) ci ho fatto ottime cose (fine anni '70), all'epoca il trattamento Agfa Process-41 (24°C, ma con tempi lunghissimi anche a 20°C) era molto più praticabile del Kodak E-6 (37,8°C), almeno per me.
Se vuoi provarci... ...buona fortuna!
Purtroppo dicevo, perchè con l'Agfachrome 50S (o CT18, Perutz & co.) ci ho fatto ottime cose (fine anni '70), all'epoca il trattamento Agfa Process-41 (24°C, ma con tempi lunghissimi anche a 20°C) era molto più praticabile del Kodak E-6 (37,8°C), almeno per me.
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Scatta in digitale solo chi non ha mai visto una dia proiettata, specie 6x6 (Rollei P11)
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