Vedo una signora sulla cinquantina uscire da un panettiere con una bella ciabatta sottobraccio, non è una turista, si vede. La fermo e le chiedo un buon ristorante in paese, complice quella ciabatta sottobraccio che fa la sua bella figura, la signora deve per forza essere una buongustaia.
"Dicono li si mangi bene", mi fa, indicando una enoteca ristorante un po piu su nella via.
Ci incamminiamo.
Le finestre sono "sbarrate" e il posto sembra uscito da un film horror di seconda serie.
La signorina alla porta urla allo "chef" cosa ci sia per pranzo oggi.
Sentiamo la voce dello "chef":
"C'è del cavolo che ho appena farcito e qualche finfarlo che hai portato stamattina."
Io e Claire ci guardiamo e abbiamo lo stesso pensiero, qua si mangia semplice ma bene.
Perfetto.
Entriamo.
Nessuno.
Chiedo una sedia alta per la bimba. La cameriera parte accennando un "vedo cosa trovo"..noto un cartone di vino sulla finestra, chiamo la signorina e le dico che possiamo usar quello.
C'è pure un'estintore che riposa dal secolo scorso a lato della porta. Penso che sarebbe un peccato infastidire la fauna dell'estintore e optiamo per il "vino al cartone".
Ordino un bicchiere di vino e aspettiamo. Maia vuole mangiare. Mi alzo per andare al bagno. Sfortunatamente è propio di fianco alla cucina. Mi scappa l'occhio..riprendo l'occhio e prego…faccio pipi, voglio lavarmi le mani ma vista la varietà di flora e fauna cambio idea, almeno so da dove viene.
Ritorno in sala e a Claire basta un secondo per capire..
Non chiede niente..non dico niente.
Prendo la sciarpa e lego Maia alla sedia.
Beh mi dico almeno faccio una foto non tutti i ristoranti propongono il "vino al cartone".
Mi siedo e due minuti dopo lo "chef" arriva con i piatti. Sembra aver fatto a botte con Tyson.
Il cavolo è sicuramente cotto al microonde e la quantità di pepe nella carne mi invita a non pormi ulteriori domande.
Attacco una patata..cruda. I finfarli sono come piacciono a me appena saltati, unico neo i pezzi di bruciato appiccicati delle patate "cotte" precedentemente nella stessa padella.
..nonostante tutto ho fame, cerco qualcuno per del sale ma non c'è anima viva..mi alzo e vado verso il banco. Giro un po', guardo oltre e vedo due tubi di aspirina..ritorno al mio posto senza sale.
Dopo una mezzoretta la signorina ci chiede se vogliamo dolce o caffe.
Sembra sorpresa quando gli diciamo che abbiamo appuntamento in ospedale e che andiamo di fretta…
Per fortuna in Francia esistono ancora dei posti così, da noi sarebbero chiusi da un pezzo.