Ciao Ragazzi,
Me ne hanno dato uno da riparare della Wallner...
Ma come diavolo funzionano?
Analizzatore colore
Moderatori: Silverprint, chromemax
Re: Analizzatore colore
Ciao Paolo, nella posa delle pellicole cinematografiche c'era il video color analyzer...praticamente si posava la pellicola avendo come riferimento un monitor che simulava il risultato finale; tutte le modifiche, scena per scena, venivano registrate su un rullo di carta tramite tanti buchini sparsi, che poi si dava in pasto alla stampatrice; questa decodificava i fori e azionava i vari filtri. Non conosco la macchina di cui parli, ma il principio dovrebbe essere lo stesso...simulare una correzione colore e impostare sull'ingranditore i valori trovati.
- chromemax
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Re: Analizzatore colore
Alcuni e più sofisicati analizzatori colore avevano l'interfaccia VCNA (Video Color Negative Analyzer), che permetteva, previa taratura, di avere un'anteprima video delle correzioni da apportare, un po' il sistema fotografico di quello cinematografico descritto da Nepalese.
Non so se la Wallner abbia mai prodotto un analizzatore di questo tipo, in ogni caso non mi sembra il caso per piccoli volumi, ammesso che si riesca a rimettere su un sistema VCNA funzionante e affidabile.
Non so come funzionino con precisione gli analizzatori colori ma penso che abbiano tre celle sensibili filtrate MCY e che indichino un valore di azzeramento quando il colore della luce che li colpisce è uguale a quella su cui sono stati tarati. In pratica a forza di provini si filtra a neutro un negativo test (che so, il negativo di un cartoncino neutro), si mette la sonda sul piano e si azzera, a questo punto per le immagini successive si legge con la sonda il negativo e si cambia filtratura fino a far accendere il segnale di azzeramento, a questo punto le dominanti dovrebbero essere eliminate, ma il nostro non è un mondo perfetto e molto spesso questo non basta.
Poi su questa base si può implementare qualche caratteristica in più, tipo la correzione del difetto di non reciprocità, valori preimpostati per diversi tipi di pellicole ecc.
Imho l'analizzatore colore deve essere considerato alla stessa stregua di un esposimetro da camera oscura, cioé un aggeggio che può essere utile solo dopo un bello sbattimento per la taratura, tanta esperienza in grado di compensare gli errori che potrebbe generare ed un volume di lavoro che ne giustifichi l'uso per il tempo che farà risparmiare, ma solo dopo ore di esperienza acquisita. Se l'esigenza è quella di stampare, magari in grande, solo pochi scatti speciali e ben riusciti ai quali dedicare mascherature, bruciature, eventuale correzione cromatica locale, imho niente sostitusce un provino.
Non so se la Wallner abbia mai prodotto un analizzatore di questo tipo, in ogni caso non mi sembra il caso per piccoli volumi, ammesso che si riesca a rimettere su un sistema VCNA funzionante e affidabile.
Non so come funzionino con precisione gli analizzatori colori ma penso che abbiano tre celle sensibili filtrate MCY e che indichino un valore di azzeramento quando il colore della luce che li colpisce è uguale a quella su cui sono stati tarati. In pratica a forza di provini si filtra a neutro un negativo test (che so, il negativo di un cartoncino neutro), si mette la sonda sul piano e si azzera, a questo punto per le immagini successive si legge con la sonda il negativo e si cambia filtratura fino a far accendere il segnale di azzeramento, a questo punto le dominanti dovrebbero essere eliminate, ma il nostro non è un mondo perfetto e molto spesso questo non basta.
Poi su questa base si può implementare qualche caratteristica in più, tipo la correzione del difetto di non reciprocità, valori preimpostati per diversi tipi di pellicole ecc.
Imho l'analizzatore colore deve essere considerato alla stessa stregua di un esposimetro da camera oscura, cioé un aggeggio che può essere utile solo dopo un bello sbattimento per la taratura, tanta esperienza in grado di compensare gli errori che potrebbe generare ed un volume di lavoro che ne giustifichi l'uso per il tempo che farà risparmiare, ma solo dopo ore di esperienza acquisita. Se l'esigenza è quella di stampare, magari in grande, solo pochi scatti speciali e ben riusciti ai quali dedicare mascherature, bruciature, eventuale correzione cromatica locale, imho niente sostitusce un provino.
Re: Analizzatore colore
Tutto giusto!Imho l'analizzatore colore deve essere considerato alla stessa stregua di un esposimetro da camera oscura, cioé un aggeggio che può essere utile solo dopo un bello sbattimento per la taratura, tanta esperienza in grado di compensare gli errori che potrebbe generare ed un volume di lavoro che ne giustifichi l'uso per il tempo che farà risparmiare, ma solo dopo ore di esperienza acquisita.
Giustissimo!Se l'esigenza è quella di stampare, magari in grande, solo pochi scatti speciali e ben riusciti ai quali dedicare mascherature, bruciature, eventuale correzione cromatica locale, imho niente sostitusce un provino.
Ma che ci vuoi fare Diego? Mi piacciono queste diavolerie elettroniche!
Perché sul colore si possono fare questi interventi?....riusciti ai quali dedicare mascherature, bruciature, eventuale correzione cromatica locale, imho niente sostitusce un provino.[
Pensavo che non si potesse mascherare e bruciare.... È manco fare correzioni cromatiche....
Domani prima prova di stampa...
Dominanti fatevi sotto!!!
- guarrellam
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Re: Analizzatore colore
paolob74 ha scritto:
Perché sul colore si possono fare questi interventi?
Pensavo che non si potesse mascherare e bruciare.... È manco fare correzioni cromatiche....
Dominanti fatevi sotto!!!
Ciao Paolo puoi farlo,ma la singola zona "trattata" avrà un dominante diversa
dal resto della stampa. ;)
Non mi interessano i paesaggi di bellezza disinfettata, tipo Ansel Adams.
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........