Pagina 1 di 1
Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 22:01
da Alessandro_Roma
Ciao a tutti,
questa domanda a dire il vero l'ho già posta in un altro contesto, ma decisamente diverso... Facebook e l'esito è stato disastroso, nel senso che, vuoi perché posso aver scritto male io, vuoi che possono aver capito male gli altri, fatto sta che invece che aiutarmi a capire, si è scatenato un inutile putiferio
Spero che qui non succeda, perché non ho intenzione di criticare, ma come già detto, vorrei capire
Il tema è lo scanner legato alla fotografia analogica, che è un qualcosa che io non riesco a capire.
Parto da un assunto, tanto per fare gli accademici (forse inutilmente) e cioè che ciò che è analogico, resta tale fino a quando non diventa digitale. Detto questo, vi chiedo di spiegarmi che senso ha usare lo scanner per scannerizzare negativi, invece che stamparli sotto l'ingranditore.
Secondo me, ripeto secondo me, quello che nasce analogico tale dovrebbe restare e dire di scattare in analogico per fermarsi al rullino credo sia una mezza fotografia
Proverei a definirlo un processo ibrido, che fonde due tecnologie che, in teoria, sono una l'opposto dell'altra.
Non voglio criticare chi scannerizza, vi prego non alziamo un polverone che non avrebbe senso, piuttosto vorrei capire a cosa porta questo passaggio. Sicuramente costa molto meno che stampare, sicuramente ci vuole molto meno tempo che stampare, sicuramente ci vuole molto meno spazio che stampare
Ma la domanda che mi continua a ronzare in testa è... ma se il tuo fine è digitale, perché non usare una modernissima D850 o quel che l'è e partire subito da digitale? La scansione, per quanto perfetta, non introduce degli artefatti? Insomma, non voglio tirare in ballo i miei trascorsi universitari, ma per digitalizzare devi passare per una frequenza di campionamento ed un convertitore ADC, che sono tutti passaggi che introducono una perdita...
Sono ben consapevole che la stampa non è altro che una istanza del negativo e che al cambio di un parametro, ad esempio da carta politenata a baritata, si ha completamente un'altra immagine, ma "almeno" si resta nei processi propri della tecnologia.
Ripeto, io ho una visione parziale della cosa, è un mio limite che non mi permette di capire cosa c'è dall'altra parte del muro.
Grazie a tutti per le vostre risposte
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 22:13
da -Sandro-
Sono inutili sofismi. A VOLTE può far comodo mostrare qualcosa a qualcheduno, ed in questi casi lo scanner è utile. Altre volte ci sono persone che non hanno la benché minima voglia di impiastrarsi le mani per stampare, o non hanno spazio, o hanno problemi di famiglia, bambini, suocere, ed altre seccature, e preferiscono scansionare.
E' una discussione che può velocemente degenerare, quindi meglio mettere subito un bel paletto: ognuno fa un po' come gli pare.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 22:47
da Alessandro_Roma
ma per carità, non sto a sindacare sul fatto che ognuno possa fare come gli pare, ci mancherebbe altro

Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 22:54
da Alessandro_Roma
visto che non voglio accendere micce, se pensi sia meglio chiudere, fai pure

Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 23:32
da NikMik
No, perché chiudere? Vediamo se si è capaci di essere civili.
Dalla pellicola in bianco e nero non faccio scansioni perché lo stampo in casa. In quel caso ti do ragione.
Ma le pellicole a colori - che non sono in grado di stampare in nessun modo - le faccio scansionare per:
1) farmi qualche stampina casalinga senza pretese, giusto per avere qualche 13x18 da mettere negli album ricordo.
2) nel caso di voler stampare qualche fotogramma in bianco e nero, così per divertimento, sempre senza pretese.
Certo, se voglio una stampa seria da pellicola a colori, mi rivolgo a gente seria (per es. il suapparso Sandro).
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/09/2017, 23:48
da ammazzafotoni
Beh, tecnicamente il discorso regge: se si vuole quale output un file, perchè non usare una fotocamera digitale che fa quello per "mestiere"?
La scannerizzazione, o altra digitalizzazione, può essere certamente utile per avere un archivio digitale delle proprie foto, per avere dei "preview" delle stampe, per creare internegativi di maggiori dimensioni per stampe a contatto o per tecniche antiche (ad es. Platino-Palladio), per inviare scatti già effettuati in analogico a concorsi o riviste che accettino solo file (poco utile e sicuramente non apprezzato in questo caso stampare e scansionare le stampe).
Però è anche vero che svariate persone hanno proprio tagliato di netto la catena allo scanner, senza proprio pensare all'ingranditore; questa è una cosa poco sensata secondo me, è come fare un bel bozzetto di una statua con tutti i crismi classici e poi stamparla in 3D invece di scolpirla, quasi qualsiasi variabile scelta o introdotta nello sviluppo diviene "de-fondamentalizzata", alterabile e alterata in scansione. Lo sfizio di usare una macchina "vintage"? Certamente. Però, questo per me è quasi un dogma, la foto è la stampa.
Riguardo lo spazio: non scendo nei particolari, ma, personalmente vi assicuro, il problema dello spazio si supera.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/09/2017, 9:23
da -Sandro-
ammazzafotoni ha scritto:Beh, tecnicamente il discorso regge: se si vuole quale output un file, perchè non usare una fotocamera digitale che fa quello per "mestiere"?
L'esperienza di vita mi ha dimostrato che nel caso della mente umana, la via più breve tra due punti non è mai la linea retta. Perché arrovellarsi per comprenderla, incasellarla, giustificarla o deplorarla in qualche modo? Va bene così!
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/09/2017, 9:58
da Montag
ammazzafotoni ha scritto:Però è anche vero che svariate persone hanno proprio tagliato di netto la catena allo scanner, senza proprio pensare all'ingranditore; questa è una cosa poco sensata secondo me, è come fare un bel bozzetto di una statua con tutti i crismi classici e poi stamparla in 3D invece di scolpirla, quasi qualsiasi variabile scelta o introdotta nello sviluppo diviene "de-fondamentalizzata", alterabile e alterata in scansione. Lo sfizio di usare una macchina "vintage"?
In realtà il trend sui social network (Instagram in particolare) è quello degli "analog photographers" che principalmente pubblicano foto *delle* macchine e, orgogliosi, dei rulli tornati dallo sviluppo al lab del supermercato: la catena è tagliata molto prima dello scanner. Qui non si sta parlando della necessità di mandare la foto alla nonna su whatsapp o pubblicare della roba sul proprio sito per esigenze professionali (e i professionisti che usano ancora la pellicola scansionano le stampe finite, ovviamente). La mia paura è che a trainare la ripresa del settore sia questo pseudo-movimento pompato sui social network: se fosse così, si tratterebbe di una brutta bolla, inevitabilmente destinata a scoppiare.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/09/2017, 12:14
da Kirk84
Io personalmente non ho niente contro la digitalizzazione,la vedo un'alternativa. Per la condivisione fra amici,parenti e perfetti sconosciuti su internet....aumenta la visibilità delle foto,la vedo un'ottima cosa. Poi ovviamente preferisco stamparmi il b/n in camera oscura e godermi le dia al proiettore.....su questo non ci piove. Ma poter digitalizzare per far avere ad un amico la foto,e questo amico oggi come oggi tollera le foto solo al pc,la vedo una buona via. Detto questo non spendo per comprarmi scanner. Piuttosto che spendere centinaia d'euro per questi apparecchi costosi,preferisco con quei soldi prendermi un signor proiettore per dia per esempio... Le digitalizzo artigianalmente con una compatta digitale,e anche se la qualità fà schifo non mi interessa....per facebook e altro basta e avanza....quando voglio la qualità accendo il proiettore ;-)
Quindi si all'ibrido come cosa in più.....ma il vero "analogico" è altro....
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/09/2017, 22:42
da Emerson
Montag ha scritto:ammazzafotoni ha scritto:Però è anche vero che svariate persone hanno proprio tagliato di netto la catena allo scanner, senza proprio pensare all'ingranditore; questa è una cosa poco sensata secondo me, è come fare un bel bozzetto di una statua con tutti i crismi classici e poi stamparla in 3D invece di scolpirla, quasi qualsiasi variabile scelta o introdotta nello sviluppo diviene "de-fondamentalizzata", alterabile e alterata in scansione. Lo sfizio di usare una macchina "vintage"?
In realtà il trend sui social network (Instagram in particolare) è quello degli "analog photographers" che principalmente pubblicano foto *delle* macchine e, orgogliosi, dei rulli tornati dallo sviluppo al lab del supermercato: la catena è tagliata molto prima dello scanner. Qui non si sta parlando della necessità di mandare la foto alla nonna su whatsapp o pubblicare della roba sul proprio sito per esigenze professionali (e i professionisti che usano ancora la pellicola scansionano le stampe finite, ovviamente). La mia paura è che a trainare la ripresa del settore sia questo pseudo-movimento pompato sui social network: se fosse così, si tratterebbe di una brutta bolla, inevitabilmente destinata a scoppiare.
Fotografare ed affidare i rulli al laboratorio per lo sviluppo e la stampa è nè più nè meno la catena che ha fatto prosperare il mondo fotografico per tutto il novecento e che ha contribuito a far viaggiare a gonfie vele il settore fino all’avvento della fotografia digitale riempiendo i cassetti di quasi tutte le case di foto e ricordi che costituiscono ancora oggi un patrimonio difficilmente sostituibile.
Onestamente non avrei tutta questa preoccupazione verso quelli che la camera oscura non ce l’hanno e si accontentano dei risultati che riescono ad ottenere ricorrendo ai laboratori o agli scanner pur di alimentare la propria passione.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/09/2017, 23:59
da ammazzafotoni
D'accordo.
Ma quante foto oggi vengono stampate?
Nessuna preoccupazione comunque, al massimo un pochetto per il destino dei nuovi foto-ricordi di molte persone.
Posto che molti ricordi del passato giacciono a pacchi di centinaia in vendita a pochi spiccioli, negli scatoloni di alcuni svuotacantine ai mercatini.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 9:55
da amonxxx
Se ci rifletti qualsiasi cosa, prima di diventare digitale è analogica. Diventa digitale nel momento in cui passa attraverso un A/D. Tecnicamente anche le fotografie digitali sono “analogiche” fino a un certo punto, poi diventano digitali. In parole poverissime, i fotorecettori presenti in un sensore trasformano la luce in un segnale elettrico la cui natura è analogica se vogliamo, che poi viene digitalizzato.
Io adoro entrare in camera oscura a stampare, nonostante sia ancora un novellino e sto imparando, però per poter condividere sui social gli scatti che faccio devo inevitabilmente digitalizzare o la stampa o il negativo.
Ti riporto questa intervista a silverprint (fantastica a mio avviso)
https://youtu.be/6f5zhkLHanU
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 12:42
da Crisci
A me pare - forse sbaglio - che la partigianeria abbia preso il sopravvento sull'equilibrio che invece in questo video ritrovo. Mi capita spesso di sentire discorsi da talebani pro/contro l'uno o l'altro sistema, infarciti di dati ed esperienze appiccicate alla bell'e meglio solo per giustificare la propria appartenenza all'uno o all'altro partito, tutti ovviamente declamati come fossero una Verità assoluta. Peraltro tra chi preferisce il digitale adesso ci sono le fazioni pro/contro cellulari pro/contro reflex/mirrorless etc...etc... proprio vero che la mente umana resta l'unico baratro insondabile...
A.

Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 16:32
da goarally
Gli integralismi sono sempre, in ogni campo, forieri di "disgrazie". Uno fa quello che gli piace e trova comodo per i suoi scopi. Io per esempio scatto a pellicola principalmente perché mi piace la materialitò della dia, del negativo e della stampa e, soprattutto, trovo impagabile usare le vecchie macchine (infatti non ho neanche le autofocus), il rumore dei meccanismi, la manualità delle operazioni, l'accortezza con cui si scatta per non restare senza fotogrammi, ecc. insomma il piacere di usare oggetti ben fatti e che durano nel tempo. Poi non disdegno di usare un Nokia 1020, in assenza di fotocamera, per fare foto e devo dire che in pieno giorno ho tirato fuori degli scatti niente male. L'importante è essere consapevoli di ciò che si vuole e otterrà. Per quanto mi riguarda non sviluppo e stampo più perché non ho più voglia di applicarmi in camera oscura e quindi scansiono senza problemi per condivisione e archivio e uso anche, orrore, pellicole cromogene, sapendo che i risultati ottenuti saranno inferiori. Se voglio risultati di livello mi rivolgo a professionisti della stampa per quei pochi fotogrammi degni di nota.
P.s. bellissima l'intervista a Silverprint.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 17:15
da Kirk84
Bellissima intervista,non l'avevo vista!!!!!
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 17:44
da ammazzafotoni
La parola "integralismo" mi sembra corretta, ma non in un'accezione negativa.
Si tratta solamente di eseguire un'attività in maniera integrale, dall'inizio alla fine; gli eventuali sforzi fanno parte del "pacchetto". Chi vuole e può lo fa, chi non vuole o non può non lo fa. Però, quantomeno, non diamo lo stesso nome a due cose diverse o a due cose diverse da una terza più di quanto non lo siano tra loro; non è una mania dell'etichetta o dell'inscatolamento, semplicemente l'atto logico di mantenere quanto possibile una biunovocità nella relazione "nome-significato".
P.S. L'integralismo al di fuori di sè non è mica esclusivo: anche io, come molti, quando capita fotografo e anche con risultati decenti con uno smartphone.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 18:12
da leodec120
intervista molto interessante
Il sistema Mamiya 645
Inviato: 20/09/2017, 18:27
da leodec120
Ciao a tutti,
Avrei una domanda banale ma non completamente stupida , che e' gia' qualcosa.
Ho una mamiya 645 SUPER ( cosi' c'e` scritto ) che monta un 80, un 210 e uno splendido 45 shift .
Volevo sapere se avete idea se queste lenti potrebbero essere montate su tutto il sistema 645 o devo andare a caccia di adattatori ?
Quindi anche su 645 PRO, J, M, 1000( non mi ricordo la sigla completa )
Mi risparmiereste una ricerca , p

oi ste ricerche ... non si sa mai.
grazie
Re: Analogico e scanner
Inviato: 20/09/2017, 19:14
da Alessandro_Roma
Beh che dire, il video di Andrea ha risposto alla mia curiosità e mi ha fatto capire! Ora ho la mia risposta, indubbiamente ben chiara. Video veramente notevole
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Re: Analogico e scanner
Inviato: 16/10/2017, 21:41
da Giacomo Sardi
argomento molto stuzzicante e complesso.
Personalmente scannerizzo le 35mm , interpolo il file e le stampo 70x100 senza troppi problemi. Il risultato è più o meno quello che ottengo con una nikon d800 da 36 megapizze.
il vero problema è quanti sono disposti a stampare in grande formato? Perchè i francobolli fino al 30x45 si fanno bene con qualsiasi macchinetta... è dopo che cominciano i problemini...
saluti
Re: Analogico e scanner
Inviato: 16/10/2017, 23:49
da chromemax
Giacomo Sardi ha scritto:il vero problema è quanti sono disposti a stampare in grande formato?
Il vero problema, almeno per me, è che non saprei che farci con le "lenzuolate" da 1 metro, inoltre piccolo è (più) bello

Re: Analogico e scanner
Inviato: 16/10/2017, 23:58
da areabis
Io ho una co e ho uno scanner come si deve .... mi piace fare le stampe in co ma mi piace avere anche dei buoni file..... e , delle volte, il file può anche togliere dai pasticci perché se il negativo è sottoesposto l’unica maniere per tirare fuori una stampa decente (almeno con la mia esperienza) e farla dal file.... e ho anche una macchina digitale perché in alcune situazioni il digitale è meglio .... poi ognuno la pensa come vuole ma se si ha la possibilità dimconoscere più tecniche si dovrebbe anche avere la capacità di scegliere quale tecnica di adatta meglio al risultato che si vuole
Ottenere .
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 5:11
da Softbox
Ed io straquoto AreaBis...tranne che per lo scanner che devo ancora comprare.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 5:52
da Tomash
chromemax ha scritto:Giacomo Sardi ha scritto:il vero problema è quanti sono disposti a stampare in grande formato?
Il vero problema, almeno per me, è che non saprei che farci con le "lenzuolate" da 1 metro, inoltre piccolo è (più) bello


Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 8:55
da herma
areabis ha scritto:Io ho una co e ho uno scanner come si deve .... delle volte, il file può anche togliere dai pasticci perché se il negativo è sottoesposto l’unica maniere per tirare fuori una stampa decente (almeno con la mia esperienza) e farla dal file....
Quoto! Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
ps. però il mio scanner è un po' della mutua (CanoScan 9000F) ma tanto non faccio "lenzuolate" e la qualità mi è sufficiente in quei pochi casi
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 10:03
da -Sandro-
herma ha scritto:
Quoto! Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
Un bel corso di tecniche di camera oscura presso Andrea Calabresi, e poi lo scanner non lo userai più.
Come si diceva una volta: garantito al limone verde.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 10:33
da emmeffepi
-Sandro- ha scritto:Un bel corso di tecniche di camera oscura presso Andrea Calabresi, e poi lo scanner non lo userai più.
...e non solo...
herma ha scritto: Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
basterebbero pochi accorgimenti...ad esempio se non si è sicuri dell'esposizione meglio uno stop in più che male non fa al negativo...oppure usare il bracketing per gli scatti davvero importanti...usare una fotogamera digitale se si vuol pensare meno ;)
l'uso di un sistema ibrido dovrebbe a mio parere essere fatto con cognizione...ossia una scelta "artistica" ben precisa e non una via per salvare ciò che non andrebbe salvato...
Gursky è forse l'esempio più fulgido di sistemi ibridi...ma non lo usa per salvare gli scatti bensì come forma espressiva vera e propria
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 10:36
da emmeffepi
chromemax ha scritto:Il vero problema, almeno per me, è che non saprei che farci con le "lenzuolate" da 1 metro, inoltre piccolo è (più) bello

Bravo Diego ;)
In quelle due parole scambiate con Kenna due anni fa mi disse che lui non arriva agli 8"x 8" per la maggior parte delle sue stampe ;)
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 12:38
da Giacomo Sardi
lenzuolate mi sembra davvero eccessivo... I 100x70 sono stampe che si vedono comunemente alle mostre di fotografia. A forza di contare pixel sul web purtroppo si è portato il fotografo a stampare sempre meno.... siamo alla filatelia digitalizzata e si perde il contatto con la realtà, con la luce, con la carta. Inutile parlare di summicron , di lenti iper risolventi per poi finire con una stampina che non ti fa apprezzare i particolari di una fotografia.
Sfido chiunque a preferire un paesaggio delle colline toscane stampato 24x36 ad uno stampato 70x100 . Quando ci sono i dettagli si apprezzano e vanno evidenziati con la giusta tecnica. A volte anche i bayer da 24 megapixel vanno in crisi su stampe A3 rispetto ad un negativo.
Ho consegnato dei 60x90 alla biennale di Firenze ma non mi sembrava di essere in un negozio di biancheria per la casa e le dimensioni delle foto erano davvero importanti, alcune anche oltre i 100 cm.
Il fatto che ci siano delle difficoltà maggiori nella dimensione di stampa oltre al 30x45 in camera oscura rispetto alla stampa a getto d'inchiostro non vuol dire che "piccolo è più bello", vuol dire che stampare un metro di lato in camera oscura è molto difficile, ma non impossibile . Avere la possibilità di scansionare un negativo ad alta risoluzione per poi postprodurlo in lightroom e adattarlo ai propri gusti di contrasto e tonalità e stamparlo in 10 minuti per poi vederlo su carte cotone, baritate , matte o glossy con pannello incorniciato è francamente di una comodità ed efficienza indiscutibile, com'è indiscutibile che riuscire a farlo in camera oscura da molte più soddisfazioni , non lo metto in dubbio. Più che una cosa è difficile, in meno la sanno fare e diventa motivo d'orgoglio... allora più che misurare i lenzuoli bisognerebbe misurare l'orgoglio?
Io credo che ottenere il massimo dai due supporti tradizionale a pellicola e digitale, tenendo presente anche costi, tempi e fattibilità , sia una delle strade da seguire, come tante altre, e tutte ti portano a destinazione.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 13:51
da areabis
Giacomo Sardi ha scritto:lenzuolate mi sembra davvero eccessivo... I 100x70 sono stampe che si vedono comunemente alle mostre di fotografia. A forza di contare pixel sul web purtroppo si è portato il fotografo a stampare sempre meno.... siamo alla filatelia digitalizzata e si perde il contatto con la realtà, con la luce, con la carta. Inutile parlare di summicron , di lenti iper risolventi per poi finire con una stampina che non ti fa apprezzare i particolari di una fotografia.
Sfido chiunque a preferire un paesaggio delle colline toscane stampato 24x36 ad uno stampato 70x100 . Quando ci sono i dettagli si apprezzano e vanno evidenziati con la giusta tecnica. A volte anche i bayer da 24 megapixel vanno in crisi su stampe A3 rispetto ad un negativo.
Ho consegnato dei 60x90 alla biennale di Firenze ma non mi sembrava di essere in un negozio di biancheria per la casa e le dimensioni delle foto erano davvero importanti, alcune anche oltre i 100 cm.
Il fatto che ci siano delle difficoltà maggiori nella dimensione di stampa oltre al 30x45 in camera oscura rispetto alla stampa a getto d'inchiostro non vuol dire che "piccolo è più bello", vuol dire che stampare un metro di lato in camera oscura è molto difficile, ma non impossibile . Avere la possibilità di scansionare un negativo ad alta risoluzione per poi postprodurlo in lightroom e adattarlo ai propri gusti di contrasto e tonalità e stamparlo in 10 minuti per poi vederlo su carte cotone, baritate , matte o glossy con pannello incorniciato è francamente di una comodità ed efficienza indiscutibile, com'è indiscutibile che riuscire a farlo in camera oscura da molte più soddisfazioni , non lo metto in dubbio. Più che una cosa è difficile, in meno la sanno fare e diventa motivo d'orgoglio... allora più che misurare i lenzuoli bisognerebbe misurare l'orgoglio?
Io credo che ottenere il massimo dai due supporti tradizionale a pellicola e digitale, tenendo presente anche costi, tempi e fattibilità , sia una delle strade da seguire, come tante altre, e tutte ti portano a destinazione.

Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 15:25
da ilmioalias
emmeffepi ha scritto:-Sandro- ha scritto:Un bel corso di tecniche di camera oscura presso Andrea Calabresi, e poi lo scanner non lo userai più.
l'uso di un sistema ibrido dovrebbe a mio parere essere fatto con cognizione...ossia una scelta "artistica" ben precisa e non una via per salvare ciò che non andrebbe salvato...
Non credo venga scelta la strada della digitalizzazione solamente per una scelta artistica ma anche, e penso soprattutto, per comodità; in molte mostre importanti le foto scattate su pellicola sono scansionate, elaborate e stampate; ad esempio le foto di larry fink di andy warhol esposte allo spazio damiani a bologna hanno subito questo procedimento, stessa cosa molte delle foto esposte a foto/industria sempre a bologna; non vorrei sbagliare ma anche alcune foto panoramiche di paolo pellegrin, per l'esposizione in coppia con alex majoli "congo", sono passate attraverso sistema ibrido.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 16:04
da emmeffepi
Ecco cosa accade quando si quota "ad minchiam" decontestualizzando...
quanto hai quotato era riferito a
herma ha scritto:Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
che non c'entra un tubo con tutto il resto...mostre o non mostre...che invece hanno più a che fare con l'arte contemporanea (anche intesa come mercato della-) ;)
per quanto riguarda Pellegrin e Majoli credo che siano semplicemente stampe da files digitali nativi
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 16:12
da photo8x10
Sinceramente non ci trovo niente di male ad un sistema ibrido. Il mio lavoro primario è solo di stampe a contatto, ma scansiono i miei negativi sia per archivio, sia quando mi sono richieste stampe più grandi(mostre o altro). Per il colore, che è una parte piccolissima del mio lavoro, qui vado solo di ibrido, scansione e stampa inkjet.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 16:24
da chromemax
Giacomo Sardi ha scritto:enzuolate mi sembra davvero eccessivo... I 100x70 sono stampe che si vedono comunemente alle mostre di fotografia.
Non volevo essere sprezzante, avevo messo anche le virgolette, è che semplicemente in genere non si vive o lavora in una galleria, le 100x70 saranno comuni nelle mostre (di oggi, già qualche anno fa i formati erano in genere più piccoli), non penso nell'appartamento medio italiano.
Piccolo è più bello non solo per un discorso meramente tecnico ma anche e soprattutto "fotografico"; gli acquerelli della campagna inglese, altrettanto bella di quella toscana, sono apprezzabilissimi anche perché "piccoli", olii di piccole o medie dimensioni sono capolavori assoluti come quadri grandi come pareti, alcuni haiku possono commuovere tanto quanto un romazone russo di 1500 pagine, ecc.
Non è questione di biancheria e il "piccolo" è altrettanto difficile da fare che il grande.
Il punto potrebbe essere invece un altro; ad esempio, mi domando, la tendenza (relativamente recente) all'ipertrofia fotografica delle "lenzuolate", potrebbe essere causata dalla necessità di colmare un vuoto di "valore" dell'opera fotografica? La fotografia digitale, con tutta la sua facilità (o anche "comodità") di ripresa, correzione e stampa, non è che rende anche meno "preziosa" la fotografia stessa, svuotandola di fatto di quella parte di valore dell'abilità manuale/artigianale -anch'essa arte- del dare forma materica all'opera fotografica? La necessità di "ibridare" i processi può nascere dall'esigenza di trasferire il "valore" dell'argento della pellicola alla stampa digitale? Perché io non vedo motivo del processo ibrido quando la qualità
in toto della catena ripresa/postproduzione/stampa digitale è oggettivamente superiore a quella della fotografia analogica, almeno fino al 6x6.
Perché sbattersi con il negativo digitale per fare delle stampe al platino quando tutto il processo non aumenta di un bit la qualità della stampa, se non che è la preziosità del platino stesso e della stampa manuale a dare il valore, anche commerciale, dell'opera "fatta a mano" e quindi potenzialmente unica, ad un sistema -il digitale- che nella capacità di riprodurre se stesso, sempre perfetto, identico e all'infinito, il suo punto di forza?
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 17:16
da ilmioalias
emmeffepi ha scritto:Ecco cosa accade quando si quota "ad minchiam" decontestualizzando...
quanto hai quotato era riferito a
herma ha scritto:Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
che non c'entra un tubo con tutto il resto...mostre o non mostre...che invece hanno più a che fare con l'arte contemporanea (anche intesa come mercato della-) ;)
Non mi pare il caso di agitarsi, non ho quotato "ad minchiam" mi pare, ho seguito tutto il discorso, volevo riferirmi proprio a quella tua frase (in particolare al termine "artistica"); la tua opinione estrapolata dal discorso, tanto è netta, mi pare mantenga il significato originario, cioè che secondo te la scelta di un sistema ibrido dovrebbe essere per prima, forse unica, cosa una scelta "artistica", una scelta espressiva e che altre motivazioni magari più tecniche non siano contemplate. Non mi pare di aver decontestualizzato nulla, anche perché sei stato tu il primo a citare grossi nomi, ho solo espresso il dubbio che probabilmente ci possano essere altri motivi più spiccioli, di comodità oltre quello puramente artistico.
C'è una bella intervista a majoli fatta da quelli di noc, la trovate sul tubo, in cui spiega l'uso (ibrido) che faceva della pellicola prima del passaggio al digitale.
I miei due centesimi.
emmeffepi ha scritto:
per quanto riguarda Pellegrin e Majoli credo che siano semplicemente stampe da files digitali nativi
No, pellegrin ha usato la pellicola per le foto panoramiche, majoli ha usato sicuramente il digtale (ma non sono sicuro se per tutte le foto).
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 17:29
da areabis
-Sandro- ha scritto:herma ha scritto:
Quoto! Anch'io con il file riesco a recuperare scatti sottoesposti PER ME instanpabili in CO
Un bel corso di tecniche di camera oscura presso Andrea Calabresi, e poi lo scanner non lo userai più.
Come si diceva una volta: garantito al limone verde.
sandro mi spiace non è così alcune cose si riescono a fare in co altre n0, ma non c'è niente di male anche perchè alla fine se il negativo è ben fatto una stampa da medio formato ha sempre il suo innegabile fascino ... io il corso da Andrea l'ho fatto ma in questi casi di foto sottoesposte (per fortuna molto poche fra le mie ) l'unica maniera è quella di digitalizzare ..
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 18:39
da Tomash
chromemax, come non quotarti, il punto è proprio quello.
Una stampa di Ansel Adams è un pezzo quasi unico, ne girano molte fatte dai suoi discepoli e si vede la differenza (ho visto più di una mostra).
Da un file digitale si possono ricavare infinite copie perfettamente identiche e in vari formati, tanto le dimensioni dipendono solo dalla lunghezza del carrello del plotter (cioè da quanto costa, o ce l'hai o non c'e l'hai) e non dalla bravura dello stampatore.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 17/10/2017, 19:46
da Silverprint
Un breve intervento sulla misura delle immagini.
Il fatto che la fotografia permetta di fare ingrandimenti a piacere è cosa che non va presa alla leggera.
Credo che una immagine dovrebbe nascere con una sua dimensione già pensata in origine.
Penso alle stampe piccole e seriali dei Beker, o alle grandi stampe delle grandi biblioteche della Höfer, per es.
Al Paris Photo del 1996 vidi delle bellissime stampe minuscole di un russo (di cui da tempo cerco il nome perduto) che non avrebbero avuto alcun senso in altre misure.
Tra i tanti motivi per stabilire in anticipo la misura delle immagini (almeno grossomodo) trovo fondamentale ragionare sulla resa prospettica. Accertata la tendenza e la possibilità di guardare da vicino stampe grandi e viceversa l'impossibilità ad avvicinarsi troppo a quelle piccole non possiamo ragionare come se la distanza di osservazione delle stampe sia sempre proporzionale alla misura delle stesse. Nel mio piccolo ho sempre cercato di fare stampe che potessero permettere una certa resa prospettica, e quindi un certo grado di immersione nell'immagine, stabilendo, già dalla fase di ripresa, lunghezza focale e misura delle stampe.
Mi trovo un po' a disagio per avere fatto una serie di stampe "piccole" (50x50) delle mie Lune, commercialmente funzionano, si possono mettere in dittici e trittici e così facendo acquistano delle qualità cinematiche interessanti, ma non è quello che avevo inizialmente pensato e faccio fatica a non considerarle "riproduzioni" delle stampe "vere" (120x120).
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 6:10
da Tomash
Silverprint, giusto quello che dici, ma non penso che molti fotografi di oggi facciano ragionamenti così raffinati.
Spesso in fotografia il mezzo influenza sia il contenuto che lo stile e di conseguenza il "formato finale".
La disponibilità dei plotter rende molto facile realizzare stampe di grandi dimensioni e di conseguenza queste vanno di moda.
E' una cosa che va di pari passo par la moda dei colori esasperati e finti, delle vignettature introdotti a piene mani e di tutti quei fotoritocchi e manipolazioni che per me si fanno solo perché la tecnologia li rende disponibili e non per reali esigenze espressive o estetiche.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 8:54
da graic
Come non essere d'accordo con gli ultimi interventi di chromemax e di silverprint?
Del resto è innegabile che ognuno è libero di fare un pò quel che gli pare, ci mancherebbe altro, perlaltro la storia e l'esperienza ci insegnano che ciò che ha una effettiva valenza creativa e una sostanza artistica si distinge solo alla lunga perchè è capace di essere apprezzato nel tempo. vedremo (anzi vedranno) un pò questi "manifesti pubblicitari" che popolano le mostre attuali, come se la caveranno con i posteri.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 10:12
da Giacomo Sardi
chromemax ha scritto:Giacomo Sardi ha scritto:enzuolate mi sembra davvero eccessivo... I 100x70 sono stampe che si vedono comunemente alle mostre di fotografia.
Non volevo essere sprezzante, avevo messo anche le virgolette, è che semplicemente in genere non si vive o lavora in una galleria, le 100x70 saranno comuni nelle mostre (di oggi, già qualche anno fa i formati erano in genere più piccoli), non penso nell'appartamento medio italiano.
Piccolo è più bello non solo per un discorso meramente tecnico ma anche e soprattutto "fotografico"; gli acquerelli della campagna inglese, altrettanto bella di quella toscana, sono apprezzabilissimi anche perché "piccoli", olii di piccole o medie dimensioni sono capolavori assoluti come quadri grandi come pareti, alcuni haiku possono commuovere tanto quanto un romazone russo di 1500 pagine, ecc.
Non è questione di biancheria e il "piccolo" è altrettanto difficile da fare che il grande.
Il punto potrebbe essere invece un altro; ad esempio, mi domando, la tendenza (relativamente recente) all'ipertrofia fotografica delle "lenzuolate", potrebbe essere causata dalla necessità di colmare un vuoto di "valore" dell'opera fotografica? La fotografia digitale, con tutta la sua facilità (o anche "comodità") di ripresa, correzione e stampa, non è che rende anche meno "preziosa" la fotografia stessa, svuotandola di fatto di quella parte di valore dell'abilità manuale/artigianale -anch'essa arte- del dare forma materica all'opera fotografica? La necessità di "ibridare" i processi può nascere dall'esigenza di trasferire il "valore" dell'argento della pellicola alla stampa digitale? Perché io non vedo motivo del processo ibrido quando la qualità
in toto della catena ripresa/postproduzione/stampa digitale è oggettivamente superiore a quella della fotografia analogica, almeno fino al 6x6.
Perché sbattersi con il negativo digitale per fare delle stampe al platino quando tutto il processo non aumenta di un bit la qualità della stampa, se non che è la preziosità del platino stesso e della stampa manuale a dare il valore, anche commerciale, dell'opera "fatta a mano" e quindi potenzialmente unica, ad un sistema -il digitale- che nella capacità di riprodurre se stesso, sempre perfetto, identico e all'infinito, il suo punto di forza?
chromemax non sei stato sprezzante, diciamo che è quel dibattere virtuale che rischia di degenerare facilmente sulla tastiera di un forum.... anche io ci casco spesso e me ne accorgo solo quando rileggo ma ormai è troppo tardi..... sinceramente penso che i grandi paesaggisti che scattavano in bianco e nero si siano orientati al medio e grande formato perchè avevano bisogno di dettagli in più e avevano bisogno di stampare più grande.
Io scatto a pellicola non per lavoro ma solo per me , per i miei viaggi. Perchè mi cambia l'approccio ai soggetti, alle storie, rifletto di più, scatto meno e lo scatto ha un sapore diverso, una resa che, per quanto riguarda il bianco e nero trovo che sia difficilissima da ricreare o simulare col digitale. Poi mando a sviluppare il rullino, scansiono e stampo inkjet. Ho rinunciato alla camera oscura e tutti i prodotti chimici per una questione legata ai permessi necessari allo smaltimento dei chimici.... ho dovuto darci un taglio.
Nel mio studio ho anche una parte espositiva che era strutturata in modo da accogliere inizialmente oltre 32 foto 50x70 + vetrina con ingrandimento, poi sono sceso a 22 50x70 + vetrina con ingrandimento. Viaggiando un po' per l'Europa nelle varie gallerie ho notato alcuni lavori rappresentati con 12-16 foto di cui 3-4 ingrandimenti 100x70 e le restanti in formato A2. Le ho trovate semplicemente favolose, ne sono rimasto estasiato. Quando sono tornato dalle vacanze ho deciso di sostituire nella mostra diciamo "provvisoria" cioè quella tra una mostra e l'altra, 12 foto 50x70 con 3 foto 100x70 , corredate da cornici e passepartout, lasciando solo 8 foto 50x70+ 3 100x70 e una vetrina 100x70. I commenti positivi della gente e gli sguardi di meraviglia quando indagano nei particolari dei soggetti ritratti mi hanno convinto che ho fatto la scelta giusta.
Credete però che sia semplice il formato 100x70? NIENTE DI PIU' SBAGLIATO !!!!
non so chi ha scritto che per stampare grande si deve solo acquistare una stampante grande e premere un pulsante ma è totalmente sbagliato. Denota veramente una mancata conoscenza dell'argomento e me ne dispiace parecchio. la stampa fine art inkjet è molto,molto complessa. Io ho due plotter da 112 cm con spettrofotometro incorporato , monitor calibrati, 30 tipi di carte tutte profilate da me con pazienza e tante carte e soldi spesi, per avere profili carta per ottenere dei softproof a video in grado di prevedere il comportamento dell'inchiostro su carta in base al tipo di supporto, matte, baritato, glossy, canvas. carta di bamboo, carta di riso... il tutto viene visionato su una stazione di controllo colore della Just Normlicht con luci tarate con le stesse coordinate xy del monitor, anch'esso tarato per la stampa.
Il file prima di andare in stampa va aperto, valutato, e quasi sempre interpolato da software appositi e a seconda del tipo di rumore o grana cambia l'algoritmo di interpolazione, la riduzione dell'artefatto, l'inklimit la linearizzazione, il RIP..... per un 100x70 servono 100 megapixel e file da 700 megabyte... finita qui? NOOO! Cambia l'umidità? Cambia la temperatura? Cambi le testine? Cambi le cartucce? Si deve rifare la calibrazione di tutte le carte..... passa un mese? Rifare calibrazioni..... e così via...
ecco magari la stampa fatta a "pene del miglior amico dell'uomo" sarà anche fatta pigiando un pulsantino ma la stampa degli appassionati e di chi ci sputa l'anima e passa la notte a calibrare carte o in camera oscura a respirare acidi non è certo come viene descritta sopra.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 14:25
da Tomash
Giacomo, sono io che ho scritto che oggi è facile fare dei 70x100, purché si abbia la stampante, ma io mi riferisco ai dilettanti che sono spesso anche gli utenti finali delle proprie stampe e che dopo un ritocco che pensano corretto avviano la stampa e si compiacciono del risultato.
Anche questo è un mondo che esiste, non solo quello di coscienziosi professionisti.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 14:40
da areabis
@giacomo sardi ..... mi hai già fatto venir male .... io quando stampo in digitale mi comporto esattamente come dice @Tomash .... anche se faccio solo dei modestissimi a3+ ..... però a volte mi compiaccio del risutalto e altre volte per nulla .... lol
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 15:16
da andrea.c.cala
approfitterei della discussione per togliermi un dubbio: i fotografi che lavorano completamente in analogico dalla ripresa alla stampa, mi viene ad esempio in mente Guido Guidi, quando si accingono a pubblicare un libro che presumo venga stampato in digitale, partono dalla scansione della stampa o del negativo?
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 16:04
da Silverprint
Dipende direi.
Se il fotografo è attento alle stampe e le lavora o le fa lavorare bene non ha motivo di scansionare il negativo e mettersi a post-produrre fino a farle assomigliare alle stampe, fa prima a scansionare quelle e lavorare le scansioni per una adeguata resa tipografica.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 18/10/2017, 16:18
da Giacomo Sardi
guardate, sono consapevole di essere su un forum di fotografia "analogica" e difatti non mi inserisco in altre sezioni ma ho approfittato di questa "scanner" perchè mi interessa. Se stampate così alla buona, senza profili, senza interpolazione, vi dovete accontentare... ma se vi rivolgete ai professionisti e il vostro laboratorio di stampa vi fornisce un profilo carta creato con la loro stampante le cose cambiano e di parecchio... detto ciò... ognuno faccia quello che vuole col proprio tempo e i propri soldi.
La stampa in grande formato , che sia da scansione o da file digitale , è veramente la cartina di tornasole per capire il livello tecnico dell'attrezzatura e se si ha un buon workflow . Permette di stanare, se ci fosse, l'anello debole tra scatto e stampa, quello che ci sta nel mezzo, l'attrezzatura. Un 70x100 di un paesaggio ricco di dettagli necessita di pellicole risolventi. 25, 50 o 100 asa, obiettivi altrettanto risolventi e, nel caso della scansione, scanner con una elevata risoluzione OTTICA.
Se lavorate col 35 mm e scansione preparatevi a sudare... il 70x100 è il suo limite . Col medio formato è un'altra storia , ma sulla scansione le cose si complicano per i non professionisti, e non poco visto la scarsità di scanner "amatoriali" in grado di estrapolare dettagli degni del 6x6 o 6x9.... serve scanner a tamburo, Imacon, Dainippon, roba seria .... con l'epson 850 è dura ricavarci un 100 cm di lato dal 6x6... ha circa 2100 dpi reali....
Ed ecco perchè il 70x100 è la SFIDA, il CONFINE , la stampa che ci fa capire se si ha a che fare col fotoamatore alle prime armi, il fotoamatore evoluto e il professionista. Poi una foto può essere una bruttura pazzesca o un'opera d'arte, può essere una polaroid o una "tovaglia" , ma se stampate il 100cm di lato e siete soddisfatti del risultato siete davvero arrivati ad un buon livello di scansione/stampa.
saluti!
p.s. tanto per capire vi allego una scansione fatta con un Noritsu di una rollei 80s+ nikon 28ti
https://drive.google.com/file/d/0B0dfnk ... sp=sharing sono solo 24mp... ne servono circa 100 per stampare un 70x100 a 300 dpi....
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 10:17
da Ivan
Arrivo buon ultimo e mi rifaccio al messaggio originale.
Premesso che la domanda, a mio personale parere, sia assolutamente inutile quanto polemica, senza da parte mia voler innescare nessuna ulteriore polemica.
Personalmente uso scansionare i miei negativi per archiviarli anche in digitale, per condividerli con amici e perché alle volte un file di qualità serve comunque, poi quello che mi piace si stampa con l’ingranditore, allora pongo io una domanda all’autore del post chi ha detto che scansionare vuol dire non stampare sotto l’ingranditore? È una sua libera interpretazione e provocazione?
Potrei fare numerosi esempi in cui la digitalizzazione di un negativo è stata provvidenziale se non indispensabile e la doppia archiviazione addirittura mi ha salvato almeno un paio di immagini!
Per non parlare di chi non ha la possibilità di avere una CO (tempo e spazio ad esempio), ma non vuole rinunciare all’uso di una bella macchina senza mille menù e tastini vari o comunque non vuol togliersi il piacere almeno di sviluppare una pellicola.
In sostanza perché demonizzare ed essere assolutistici? Che senso ha tutto questo post?
Certi atteggiamenti per me sono assolutamente, noiosi, deleteri e sanno di superiorità al pari della banale discussione se è migliore un’immagine Analogica o Digitale
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 10:32
da Alessandro_Roma
Ivan ha scritto:Arrivo buon ultimo e mi rifaccio al messaggio originale.
Premesso che la domanda, a mio personale parere, sia assolutamente inutile quanto polemica, senza da parte mia voler innescare nessuna ulteriore polemica.
Personalmente uso scansionare i miei negativi per archiviarli anche in digitale, per condividerli con amici e perché alle volte un file di qualità serve comunque, poi quello che mi piace si stampa con l’ingranditore, allora pongo io una domanda all’autore del post chi ha detto che scansionare vuol dire non stampare sotto l’ingranditore? È una sua libera interpretazione e provocazione?
Potrei fare numerosi esempi in cui la digitalizzazione di un negativo è stata provvidenziale se non indispensabile e la doppia archiviazione addirittura mi ha salvato almeno un paio di immagini!
Per non parlare di chi non ha la possibilità di avere una CO (tempo e spazio ad esempio), ma non vuole rinunciare all’uso di una bella macchina senza mille menù e tastini vari o comunque non vuol togliersi il piacere almeno di sviluppare una pellicola.
In sostanza perché demonizzare ed essere assolutistici? Che senso ha tutto questo post?
Certi atteggiamenti per me sono assolutamente, noiosi, deleteri e sanno di superiorità al pari della banale discussione se è migliore un’immagine Analogica o Digitale
Mi dispiace leggere quello che hai scritto, perché come ho specificato nella domanda originaria, ho chiesto per capire e non per fare polemica
Non a caso più che scrivere, leggo le vostre risposte, non capendo una cosa, c chiedo a chi ne sa.
Nessuna idea di fare polemica, tanto che avevo anche proposto di chiedere il post se fosse stato rischioso
Io trovo nella seconda parte che hai scritto degli spunti interessanti, alcuni non li avevo valutati e questo era il senso del post
Nessuno demonizza nessuno, salvo ovviamente code di paglia... Ma è un altro tema
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 11:34
da Ivan
Semplicemente perché parti da un’asserto sbagliato che chi scansiona non stampa personalmente proprio ora sto scansionando un rullo di dispositive Velvia 50 che il buon Sandro mi ha magistralmente sviluppato, ed il fatto che nel pomeriggio avrò i file digitali non vuol dire che nel fine settimana non mi godrò lo spettacolo proiettato. Ecco se volevi scrivere senza polemiche invece di dire che senso ha scansionarle invece di stamparle avresti dovuto scrivere quali sono le motivazioni che vi fanno scansionare un negativo o un rullo DIA? Invece di saltare a conclusioni con implicitamente già dare una condanna .....domandare è l’ecito già saltare a conclusioni è cosa ben diverso e scusa ma di questi argomenti è già stato discusso abbastanza
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 11:47
da emmeffepi
Non voglio criticare chi scannerizza, vi prego non alziamo un polverone che non avrebbe senso, piuttosto vorrei capire a cosa porta questo passaggio.
riporto dal messaggio originario...dove mi sembra chiaro nessuna critica nessun altro e, di fatto, chiede esattamente
Ivan ha scritto:quali sono le motivazioni che vi fanno scansionare un negativo o un rullo DIA
;)
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 11:48
da Alessandro_Roma
Ivan ha scritto:Semplicemente perché parti da un’asserto sbagliato che chi scansiona non stampa personalmente proprio ora sto scansionando un rullo di dispositive Velvia 50 che il buon Sandro mi ha magistralmente sviluppato, ed il fatto che nel pomeriggio avrò i file digitali non vuol dire che nel fine settimana non mi godrò lo spettacolo proiettato. Ecco se volevi scrivere senza polemiche invece di dire che senso ha scansionarle invece di stamparle avresti dovuto scrivere quali sono le motivazioni che vi fanno scansionare un negativo o un rullo DIA? Invece di saltare a conclusioni con implicitamente già dare una condanna .....domandare è l’ecito già saltare a conclusioni è cosa ben diverso e scusa ma di questi argomenti è già stato discusso abbastanza
Ma hai letto la mia domanda iniziale? Ci sono parti anche in grassetto proprio per spiegare la mia richiesta.
Scrivo in tutte le salse che non ho intenzione di condannare, tanto da indicarti un mio limite nel comprendere una cosa...
Mi sembra che tu ti sei auto condannato, arrivando a conclusioni ben lontane dalla domanda iniziale
Addirittura che non ti godi lo spettacolo, ma quando mai ho scritto queste cose? Quando mai le penso?
Sei partito per la tangente e visto che non ho alcuna intenzione di alzare polveroni, come scritto in apertura post ma forse non letto da tutti, la chiudo qua
Pensala come vuoi e ci mancherebbe che non sia così, ma non snaturare quanto da me scritto in apertura post. Se avessi voluto fare polemica avrei risposto ad ognuno, invece che leggere più di quanto scrivo
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 15:26
da Ivan
Auto condannato a cosa



non sapevo di essere in un tribunale!!!
Invece fatti due domande come mai tutti ti fraintendono? Sei una povera vittima? Gli altri cattivoni o forse poni male la domanda e nelle risposte leggi quello che vuoi?
Re: Analogico e scanner
Inviato: 19/10/2017, 15:27
da Ivan
Hai ragione su una sola cosa meglio chiuderla qui i solito post inutile comunque
Re: Analogico e scanner
Inviato: 12/12/2017, 23:37
da seiunozero
Il mondo è bello perché è vario.
Lo scanner nel modo analogico lo vedo con un uso occasionale e in effetti ci sono molti aspetti che che lo possono avvalorare come abbiamo visto nei commenti. Salvare i negativi scannerizzandoli come prassi del proprio lavoro, secondo me ha poco senso, molto meno di qualche foto destinata alla condivisione su internet.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 15/12/2017, 13:49
da riccardo1982
io lo scanner non ce l'ho, però sto provando a fotografare i negativi 35 mm col cell e poi ne faccio il negativo direttamente dal telefono (vedo la foto positiva quindi). Sto provando a vedere se questo metodo mi consente di scegliere meglio i fotogrammi da stampare con ingranditore, una sorta di preview piu grande rispetto ai provini a contatto (che comunque faccio). Comunque anche a me incuriosisce il perchè dell'accoppiata analogica/digitale che qualcuno adotta e non vedo motivo di creare polemiche. Avevo provato il processo 'inverso'...da qualche bella foto sul cellulare, mettendolo nell'ingranditore, proiettarne l'immagine negativa su carta baritata.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 25/12/2017, 21:28
da edoardo
boni ragazzi state boni che è natale e sotto l albero potete trovare magari uno scanner o un corpo analogico..

...
scherzi a parte mi riallaccio anch io all ultimo post di Riccardo..il poter previsualizzare i negativi e scegliere gli scatti migliori. per la stampa..uno dei molti usi dello scanner o della duplicazione digitale di pellicole...
confesso che da un pò di tempo anch io sono in balia, del conflitto mentale scanner o corpo digitale fullframe..eproduzione totalmete digitale..mentre srcivo ho davanti a mè il plasticone che contiene dei negativi efke sviluppati ieri..i veterani di questo forum saprebbero già come rispondermi..e a giusta ragione aggiungo io anche per un affezione verso i gesti e i procedimenti che si compiono in C.O...da molto tempo..come rovesciare una tank o cercare invano di spianare un foglio di baritata sul piano di stampa..
confesso ripeto che però sono attratto dalle stampe a colori digitali fatte a regola d arte estratte da FF digitali..ovviamente parlo di soggetti belli e interessanti..rispetto a quelle da scansioni di dia o negativi colore..non me ne vogliate ma una dia riesco ad apprezzarla solo in controluce al sole..ed è veramente unica e irripetibile..sotto ogni aspetto tecnico e visivo..
ecco non vorrei dire amenità ma una stampa a colori digitale fatta con i crismi da file nativo full frame..è una sorta di cibachrome dell era attuale..ovviamente non per la durata della stampa..per carità..ma è il miglior modo di vedere una immagine stampata a colori..escludendo la visualizzazione a monitor che io non considero..quindi la stampa e la proiezione di dia..
forse sono ancora afflitto nel subconscio dal morbo del "culto dell oggetto" ma non credo forse invece cerco praticità..al posto di un processo quello A\D...che per coerenza deve rimanere analogico..
tutto questo senza alcuna polemica..IMHO..
dimensioni stampe analogiche..
riallacciandomi anche al discorso di Silver..
io ho attualmente un attrezzatura che può stampare per via delle bacinelle stampe 24x30 essendo partito molti anni fà per imparare con i 10x12 e 18x24 agfa..ho aumentato le dimensioni non per esigenze di mostra perchè non ne ho mai fatta una
(esperienza che dovrei fare per crescere davvero..) però con un formato più grande mi dà la sensazione quando lo guardo di stare più dentro l immagine..propio per una esigenza mentale e visiva di cercare i particolari più grandi..e sono pienamente d accordo con lui che la selta di una focale è legata al fomato di stampa oltre che alla propia ricerca in termini di inquadratura..
Re: Analogico e scanner
Inviato: 28/12/2017, 14:30
da Lollipop
Dopo la giovinezza passata con l’analogico, pur in maniera passiva perché mandavo tutto in laboratorio, come molti sono passato al digitale, come molti per l’opportunità di controllare l’intero processo in camera bianca. Sempre come molti poi ho seguito la deriva dei semprepiùmegapixel e come molti meno, ad un certo punto, ho fatto un downgrade di pixel prima (12mpx bastano e avanzano per l’uso amatoriale di posting e condivisione) e di tecnologia dopo (da cmos a ccd).
Da qualche mese, sempre troppo pochi, ho riscoperto l’analogico ma le condizioni domestiche, come con efficace pragmatismo ha ricordato Sandro in prima risposta, mi impediscono la stampa.
Ovvio che mi piacerebbe un mondo farla ma proprio non si può.
Un po’ per curiosità e un po’ perché sono un trafficone, mi sono realizzato un duplicatore negativi e dia, partendo da una Ricoh GXR con attacco M, una serie di adattatori, un Mamiya C 80/4 macro, su una struttura telescopica autocostruita in alluminio e con una faretto led a luce diffusa 4000K che permette la duplicazione dal formato Leica fino a 6x8. Un mostriciattolo insomma ma che mi consente di mantenere costante l’esposizione in fase di duplicazione, con parametri calcolati per i tre formati che uso: 24x36, 645 e 6x6.
So che molti non vedono di buon occhio la duplicazione, ponendo invece come riferimento la scansione, ma ripeto sono un trafficone.
Non ho uno scanner fotografico pertanto non posso fare confronti diretti ma in linea teorica si possono mettere giù i pro e contro della duplicazione.
Tra i pro senza dubbio, almeno a confronto degli scanner piani e su piccolo formato, la risoluzione dell’immagine digitale e la disponibilità di un file RAW contro l’output JPEG della scansione.
Tra i contro bisogna mettere in conto di avere a che fare con una curva di contrasto “base” che i progettisti di fotocamere digitali applicano al sensore.
Sto realizzando, a tentativi, una curva di PS che neutralizzi la prima ma per un lavoro fatto bene dovrei prendere un grayscale calibrato per correggere i livelli rgb in modo appropriato.
Sul medio formato il vantaggio in risoluzione della duplicazione vs lo scanner piano a mio avviso si annulla.
È bene poi sottolineare che il presunto vantaggio economico delle duplicazione non esiste, anche possedendo già una fotocamera digitale con obiettivo macro.
Infatti la realizzazione della struttura, il cui costo in materiale è comunque modesto (sui 50 euro), richiede un po’ di lavoro e manualità e siccome il tempo non è gratis senza la “vocazione” lo scanner piano è la scelta più razionale.
Il ritorno all’analogico, pur “ibrido”, mi ha riempito di entusiasmo: scatto, sperimento e mi diverto senza alcuna pretesa di passare alla storia fotografica.
Trovo che lo sviluppo anche della sola pellicola sia qualcosa di magico e quando apro la tank.. beh insomma, è un’emozione.
Trovo poi preziosa l’esistenza di questo forum dedicato all’analogico, perché le competenze espresse sono notevoli e preziose (ho letto tutto il lunghissimo thread sull’esposizione sulle ombre) e sarebbe culturalmente un disastro se andassero perse. Capisco quindi la focalizzazione del forum sull’intero processo analogico.
Per quanto mi concerne, nel mio stato “ibrido”, voglia di provare pellicole c’è ma attualmente mi sto concentrando su Kentmere 100 e 400 per il piccolo formato e Fomapan 100/400 per il medio. Anche come rivelatore al momento mi limito e mi faccio le ossa con uno dei tanti rodinal in commercio, il Paranol S.
Insomma, vi leggo con attenzione.

Re: Analogico e scanner
Inviato: 27/03/2018, 10:07
da davidpn
stavo cercando informazioni varie in questa sezione, e sono incappato in questa discussione, che mi son letto con gusto. sono anche io un frequentatore di vecchia data del sistema "ibrido", e la ragione è che scatto per il 99% negative colore e perdipiù ho passato anni a cambiare casa un giorno sì e l'altro pure, quindi dotarsi di una CO per il colore era impensabile. Dovendo fare di necessità virtù, e dovendo applicare la necessità alla situazione più rognosa, ovvero la digitalizzazione di pellicole negative colore, mi sono reso conto di quanto complessa sia la procedura.
Onestamente, per quanto possa suonare un po' come una bestemmia qui, vedo più analogie che differenze rispetto al procedimento analogico puro che ho praticato con il bianconero fino al passaggio al colore, e mi riferisco al numero di accortezze richieste per avere un risultato soddisfacente. Oltretutto, perlomeno in via teorica, entrambi i procedimenti prevedono il passaggio attraverso un sistema ottico per arrivare alla stampa finale, ed esattamente come si può discettare di quale sia la migliore lente per stampare, anche per quel che riguarda lo scanner ci si ritrova a dover fare valutazioni simili.
Volendo fare i puristi a oltranza, e di nuovo in linea puramente teorica, a me verrebbe da pensare che in una terna stampa a contatto/stampa da ingranditore/stampa da scansione, solo la prima incarni quell'idea di analogico senza compromessi, e che le altre due siano meno distanti di quanto si pensi, e che forse la misura di quella distanza stia più nelle mani del fotografo/stampatore/scansionatore, che nel procedimento in sè (fatte salve ovviamente le specifiche necessità di ognuno).
Re: Analogico e scanner
Inviato: 27/03/2018, 13:07
da -Sandro-
davidpn ha scritto:
Volendo fare i puristi a oltranza, e di nuovo in linea puramente teorica.
Volendo fare i puristi ad oltranza, ed in linea totalmente pratica, c'è da fare solo una cosa: dello stesso negativo colore far fare una stampa totalmente tradizionale (ingranditore e sviluppo RA4) e poi affidarla alla scansione (fatta da sé o dal laboratorio) e farla stampare in digitale.
Il raffronto delle due stampe fornirà validi ed inoppugnabili elementi di giudizio, tutto il resto, ma proprio tutto, è soltanto aria fritta.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 27/03/2018, 13:25
da chromemax
Sinceramente non vedo alcun vantaggio, ne pratico ne qualitativo ne economico ne estetico, nel processo ibrido. Non ho ancora trovato nessuno che mi spighi in maniera convincente del perché si dovrebbe stampare a contatto un Pictorico (o chi per esso) quando il massimo che si può ottenere sarà lo stesso che ci sarà in una stampa inkjet; e allora qual è la differenza con una (ottima) stampa ink-jet tutta digitale? (E c'è anche chi ci fa il platino/palladio 8) )
Personalmente la trovo solo una complicazione di una cosa semplice.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 27/03/2018, 16:12
da davidpn
chromemax ha scritto:Non ho ancora trovato nessuno che mi spighi in maniera convincente del perché si dovrebbe stampare a contatto un Pictorico
mi riferivo alla stampa a contatto di un negativo di grosse dimensioni, per esempio un 8x10, ovvero una situazione nella quale tra la carta e il negativo non c'è nessun elemento ottico, cosa che invece, in misure diverse, troviamo sia nel caso di proiezione del negativo da un ingranditore, che di acquisizione tramite uno scanner. che poi questo o quel sistema abbiano potenzialità diverse non lo metto in discussione.
ad ogni modo, mi sembra di intendere che il tasto del procedimento ibrido sia abbastanza sensibile, ma non ho bandiere e battaglie da portare avanti e procedo di volta in volta secondo il sistema che trovo più efficiente per quel che mi interessa fare, quindi nessun problema : )
Re: Analogico e scanner
Inviato: 27/03/2018, 16:26
da davidpn
-Sandro- ha scritto:davidpn ha scritto:
Volendo fare i puristi a oltranza, e di nuovo in linea puramente teorica.
Volendo fare i puristi ad oltranza, ed in linea totalmente pratica, c'è da fare solo una cosa: dello stesso negativo colore far fare una stampa totalmente tradizionale (ingranditore e sviluppo RA4) e poi affidarla alla scansione (fatta da sé o dal laboratorio) e farla stampare in digitale.
Il raffronto delle due stampe fornirà validi ed inoppugnabili elementi di giudizio, tutto il resto, ma proprio tutto, è soltanto aria fritta.
non penso di aver detto questo, e ho fatto stampare parecchi negativi con il procedimento tradizionale. il percorso è già imboccato e non ho alcuna ragione per cambiarlo, e difatti non era questo il punto di quanto dicevo nel commento. molto banalmente, vedevo molta attenzione alla "regola d'arte" nel procedimento di stampa tradizionale, e non c'è nulla di discutere, e una certa sufficienza nel considerare quello di digitalizzazione del negativo, come fosse un processo semplice dove basta premere un bottone e quel che arriva arriva.
il confronto tra i due non era quindi meglio questo meglio quello, a ognuno il suo. era un rimarcare il fatto che come ci possono essere stampe tradizionali fatte da cani, lo stesso può valere per una scansione, perché entrambe passano attraverso l'intervento di un operatore umano.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 05/04/2018, 9:26
da Chimico88
Alessandro_Roma ha scritto:Ciao a tutti,
questa domanda a dire il vero l'ho già posta in un altro contesto, ma decisamente diverso... Facebook e l'esito è stato disastroso, nel senso che, vuoi perché posso aver scritto male io, vuoi che possono aver capito male gli altri, fatto sta che invece che aiutarmi a capire, si è scatenato un inutile putiferio
Spero che qui non succeda, perché non ho intenzione di criticare, ma come già detto, vorrei capire
Il tema è lo scanner legato alla fotografia analogica, che è un qualcosa che io non riesco a capire.
Parto da un assunto, tanto per fare gli accademici (forse inutilmente) e cioè che ciò che è analogico, resta tale fino a quando non diventa digitale. Detto questo, vi chiedo di spiegarmi che senso ha usare lo scanner per scannerizzare negativi, invece che stamparli sotto l'ingranditore.
Secondo me, ripeto secondo me, quello che nasce analogico tale dovrebbe restare e dire di scattare in analogico per fermarsi al rullino credo sia una mezza fotografia
Proverei a definirlo un processo ibrido, che fonde due tecnologie che, in teoria, sono una l'opposto dell'altra.
Non voglio criticare chi scannerizza, vi prego non alziamo un polverone che non avrebbe senso, piuttosto vorrei capire a cosa porta questo passaggio. Sicuramente costa molto meno che stampare, sicuramente ci vuole molto meno tempo che stampare, sicuramente ci vuole molto meno spazio che stampare
Ma la domanda che mi continua a ronzare in testa è... ma se il tuo fine è digitale, perché non usare una modernissima D850 o quel che l'è e partire subito da digitale? La scansione, per quanto perfetta, non introduce degli artefatti? Insomma, non voglio tirare in ballo i miei trascorsi universitari, ma per digitalizzare devi passare per una frequenza di campionamento ed un convertitore ADC, che sono tutti passaggi che introducono una perdita...
Sono ben consapevole che la stampa non è altro che una istanza del negativo e che al cambio di un parametro, ad esempio da carta politenata a baritata, si ha completamente un'altra immagine, ma "almeno" si resta nei processi propri della tecnologia.
Ripeto, io ho una visione parziale della cosa, è un mio limite che non mi permette di capire cosa c'è dall'altra parte del muro.
Grazie a tutti per le vostre risposte
Io iniziai a sviluppare rullini e non avendo all’ inizio tutta L’ attrezzatura ( ingranditore e carta ) vedevo il risultato portando le mie pellicole al fotografo che col minilab me le stampava. È vero che passa per il digitale ma se la risoluzione dello scanner è maggiore della grana che il negativo tira fuori allora non ci si accorge che la stampa è digitale dal punto di vista della granulosità della foto e questo consente a chi non ha modo di stampare di vedere se almeno è stato corretto lo sviluppo dei negativi ! Potrebbe essere un metodo veloce ed economico per fare i provini ad esempio !
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Re: Analogico e scanner
Inviato: 05/04/2018, 10:39
da Framane
purtroppo non è così semplice, lo scanner recupera dei dettagli nelle ombre che difficilmente riuscirai a mettere su carta attraverso l'ingranditore, di contro fatica a bucare le pellicole con i supporti tosti (tipo la Delta 3200

).
Vale sempre il detto secondo il quale un negativo adatto alla stampa può essere scansionato con successo ma non il contrario!
Se si potesse valutare i negativi dallo scanner avremmo già smesso tutti di fare i provini a contatto da un pezzo ;)
Re: Analogico e scanner
Inviato: 05/04/2018, 11:54
da davidpn
Alessandro_Roma ha scritto:Parto da un assunto, tanto per fare gli accademici (forse inutilmente) e cioè che ciò che è analogico, resta tale fino a quando non diventa digitale. Detto questo, vi chiedo di spiegarmi che senso ha usare lo scanner per scannerizzare negativi, invece che stamparli sotto l'ingranditore.
Secondo me, ripeto secondo me, quello che nasce analogico tale dovrebbe restare e dire di scattare in analogico per fermarsi al rullino credo sia una mezza fotografia
Proverei a definirlo un processo ibrido, che fonde due tecnologie che, in teoria, sono una l'opposto dell'altra.
Non voglio criticare chi scannerizza, vi prego non alziamo un polverone che non avrebbe senso, piuttosto vorrei capire a cosa porta questo passaggio. Sicuramente costa molto meno che stampare, sicuramente ci vuole molto meno tempo che stampare, sicuramente ci vuole molto meno spazio che stampare
Ma la domanda che mi continua a ronzare in testa è... ma se il tuo fine è digitale, perché non usare una modernissima D850 o quel che l'è e partire subito da digitale? La scansione, per quanto perfetta, non introduce degli artefatti? Insomma, non voglio tirare in ballo i miei trascorsi universitari, ma per digitalizzare devi passare per una frequenza di campionamento ed un convertitore ADC, che sono tutti passaggi che introducono una perdita...
se si limitasse il discorso al bianco e nero anche io penderei per un procedimento interamente analogico, anche se devo dire che almeno in parte ciò sarebbe dovuto alla mia assoluta ignoranza in fatto di stampa digitale bn. non ne conosco le potenzialità e quindi non mi pronuncio.
se però pensiamo al colore, il discorso cambia perché ci sono altri fattori da tenere a mente. per esempio per me incide molto la maggiore disponibilità di supporti per la stampa inkjet, e aldilà delle problematiche relative al procedimento, io per dirne una amo molto le photorag hahnemhule che non hanno, che io sappia, un corrispondente tra le carte "vere".
oltretutto, il discorso secondo il quale tanto varrebbe scattare in digitale dal principio regge fino a un certo punto. potrebbe essere che io sia negato per quel che riguarda la post produzione, ad ogni modo ho sempre faticato ad ottenere in digitale quel particolare tipo di resa che si ha sovraesponendo generosamente una negativa colore come per esempio la portra 400. Riesco facilmente ad ottenere una gamma abbastanza estesa, esponendo per le alte luci con il digitale, ed aprendo le ombre in seguito, ma a livello di mezzi toni quelli della portra hanno immancabilmente una spinta maggiore, li vedo più luminosi e brillanti. Che si tratti di incapacità mia o di virtù intrinseche del supporto non so dirlo con certezza, ma di sicuro mi riesce molto più semplice ottenere quel risultato con la pellicola che con il digitale.
fosse il primo caso, incapacità mia, allora dovrei contrapporre l'eventuale mia pigrizia al costo maggiore del lavorare in pellicola, ma dobbiamo aggiungere a tutto questo la possibilità di avere un supporto fisico archiviato, e non una semplice sequenza di numeri, fatto che mi risparmia a priori l'imbarazzo del dovermi porre quella domanda.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 30/04/2019, 22:50
da lorenzo1910
La scansione per me è il modo di poter vedere subito le foto... a volte stampo il B/N nel bagnetto di casa... a volte non ho voglia di montare tutto e mi limito alla scansione giusto per "vedere" le foto.
Il colore non lo sviluppo ne lo stampo... e se voglio qualche stampa a colori me le faccio stampare dal lab... ma la scansione la faccio io che viene meglio (almeno rispetto a quella del lab dove mi servo io)
Ho diverse macchine digitali che uso per comodità... ma la soddisfazione di uscire a fotografare con una macchina a pellicola e solo il 50mm è unica e non è limitata dal fatto di non poter stampare in proprio le foto...
Re: Analogico e scanner
Inviato: 24/08/2019, 16:51
da tcanossa
Buongiorno a tutti!
Molto curioso questo topic e molto curiose anche le risposte. Perchè sono qui? Ve lo spiego. Provengo dal digitale come possessore di due corpi Fujifilm di cui adoro l'esperienza di scatto in termini di piacevolezza nella gestione dei tempi, diaframmi e ISO tramite le apposite ghiere sul corpo macchina. Non amo la tecnologia troppo spinta, al massimo utilizzo la prioritá a diaframma nel caso in cui debba scattare in qualche evento.
Ah, sono un semplice appassionato. Non lo faccio per lavoro.
Se non fosse che dentro alla Fuji c'è un sensore digitale, sembrerebbe (sembra.......) di scattare quasi con pellicola. Infatti il monitor lo tengo sempre spento.
Però c'è un però: in anni di scatti ho accumulto migliaia di file che difficilmente prendo in mano per elaborarli in post produzione e stanni li ad invecchiare con il rischio che tra pochi anni non siano nemmeno piú leggibili dai futuri supporti informatici. Quindi cosa faccio? Compro una Olympus OM2 e contemporaneamente una Minolta XD-7. Belle, bellissime. Da stare in vetrina. E infatti in vetrina staranno per lungo tempo (almeno 2 anni) prima che le prenda in mano e le utilizzi seriamente. Olympus un gioiellino, Minolta invece meno intuitiva e "veloce" nell'utilizzo. Compro quindi una Pentax Ashai KM importata dal Giappone praticamente nuova (mamma mia che bella

). Me ne innamoro e metto nel cassetto le Fujifilm (e i soldi che ci ho speso sopra).
Ma adesso?? Adesso mi ritrovo giá con dieci rullini che farò sicuramente sviluppare e stampare dal buon Sandro. Vorrei però intraprendere la strada dello sviluppo, sia bn che colore (solamente negativi), nel breve termine. Rimane però il discorso della stampa che, per limitazioni di spazio ed economiche, non mi permettono di installare una camera oscura per la stampa in casa. Una cosa del digitale mi piace: i fotolibri. Ed è per questo che sono qui: la stampa con ingranditore non mi permetterebbe di creare ciò che mi piace maggiormente (i fotololibri, appunto) e quindi vorrei passare i negativi sullo scanner per poterli poi stampare da formato digitale. Blasfemia? Forse si. Forse no. Leggendo questo topic, sempre Sandro sarebbe piú propenso alla scansione della stampa piuttosto che del negativo. Non avevo mai pensato a questa opzione e potrebbe essere effettivamente interessante.
Qualcuno ha esperienza diretta nella scansione delle stampe?
Un' altra domanda: le foto che fate stampare come le archiviate.
Scusate le "poche" parole.
Un caro saluto, Thomas.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 24/08/2019, 18:59
da Lollipop
tcanossa ha scritto:
Però c'è un però: in anni di scatti ho accumulto migliaia di file che difficilmente prendo in mano per elaborarli in post produzione e stanni li ad invecchiare con il rischio che tra pochi anni non siano nemmeno piú leggibili dai futuri supporti informatici.
Io ho fatto cosi: cerca .dng => canc.
Un' altra domanda: le foto che fate stampare come le archiviate.
In genere in una scatola di recupero di quelle della carta fotografica ma quelle "speciali" le monto in un passe-partout con retro rigido (li trovi qua
https://fotomatica.it/shop/93-passepartout) che poi conservo in una scatola più preziosa (qua
https://fotomatica.it/shop/39-scatole-portafoto).
Ti assicuro che viene molto più bello di un fotolibro (Blurb ecc. ecc.) e a pari costo.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 26/08/2019, 23:25
da tcanossa
Ciao Lorenzo, grazie mille per la dritta! Non ne ero proprio a conoscenza.
A questo punto sto davvero che, a paritá di costo, se devo prendere uno scanner di qualitá posso prendere un ingranditore. Devo iniziare a studiare e a valutare sul da farsi.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 24/02/2020, 23:59
da ofargotof
Ho sempre stampato in bianco e nero, ma ho dovuto ristrutturare casa e perso lo spazio della camera oscura(purtroppo), da qualche anno che ho lo scanner per le pellicole in bianco e nero e non andare al laboratorio.
Re: Analogico e scanner
Inviato: 04/03/2020, 11:13
da MarMari
Non avendo possibiltà di stampare, anch'io mi sono rivolto agli scanner, ma da qualche tempo ho provato un sistema diverso, che mi ha dato risultati ottimi: è questo.
http://www.marmari.org/dupl.pdf
Un esempio: Konica autoreflex T - 50 mm 1,8 - FP4 - Ilfosol3 1+14
