Ancora sulla fotografia di matrimonio

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zone-seven
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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da zone-seven »

mi associo a [mention]Ri.Co. [/mention]ed [mention]Pierpaolo B [/mention]

Aggiungo che giudicare un fotografo, una persona, un matrimonio da una sola foto e peggio da un articolo strampalato (seppur vero ma è da dimostrare) è come minimo raccapricciante .
Associazioni scritte sopra sono davvero dubbie e pure a livello personale rispecchiano quanto di peggio ci possa essere a livello umano .
Si può ridere o forse anche deridere ci mancherebbe ma come scritto in altro post : si inizia dal linguaggio e poi si scivola nel nazismo, che nulla ha a che vedere con le idee politiche seppur comprendo la difficoltà (in realtà non difficile è non è neppure indicizzante) nell’ apprendere sta frase .

Ps: Tempo fa feci un servizio per uno che addestrava cavalli (quarter) … è stato bello, edificante e sopratutto istruttivo e mi ci sono anche fatto una foto con l’addestratore e cavallo .

PPS: perché risulta accettabile farsi fotografare vicino o dentro ad una schifosissima Rolls d’epoca e non con un cavallo ?


-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]

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luix
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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da luix »

zone-seven ha scritto:
24/04/2022, 12:36
Ps: Tempo fa feci un servizio per uno che addestrava cavalli (quarter) … è stato bello, edificante e sopratutto istruttivo e mi ci sono anche fatto una foto con l’addestratore e cavallo .
Eh niente, se hai fatto la foto da solo col cavallo la simbologia parla chiaro, vuoi fare sesso col cavallo. :))
Andrea67c ha scritto:
24/04/2022, 11:31
Pensare che arrivare ultimi e prendere in mano una fotocamera significhi potersi svincolare da letture multidimensionali è ingenuo.
Tornando seri, non è che uno si svincola dalle letture multidimensionali, è che quello che a te rimanda ad un concetto è probabile che ad altri non faccia lo stesso effetto, non so come spiegarmi meglio, di simboli universali non ne esistono, la svastica prima dell'avvento del nazismo aveva un significato positivo per molte culture, dopo il nazismo tutti l'associano a qualcosa di molto negativo, se vai da un aborigeno e gli mostri una svastica probabilmente ti dirà "embè?!? che vor dì??" (se ci sono aborigeni in ascolto mi scuso in anticipo per averli usati).
Ogni cultura ha i suoi simboli ed i ragazzi di oggi hanno una cultura nettamente diversa dai ragazzi di ieri, sarebbe bello poter sentire i soggetti degli scatti e chiedere come mai hanno scelto di farsi fotografare con i loro animali, sono sicuro che non hanno in mente quello che hai in mente tu.

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Andrea67c
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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da Andrea67c »

luix ha scritto:
24/04/2022, 22:15

Tornando seri, non è che uno si svincola dalle letture multidimensionali, è che quello che a te rimanda ad un concetto è probabile che ad altri non faccia lo stesso effetto, non so come spiegarmi meglio, di simboli universali non ne esistono, la svastica prima dell'avvento del nazismo aveva un significato positivo per molte culture, dopo il nazismo tutti l'associano a qualcosa di molto negativo, se vai da un aborigeno e gli mostri una svastica probabilmente ti dirà "embè?!? che vor dì??" (se ci sono aborigeni in ascolto mi scuso in anticipo per averli usati).
Ogni cultura ha i suoi simboli ed i ragazzi di oggi hanno una cultura nettamente diversa dai ragazzi di ieri, sarebbe bello poter sentire i soggetti degli scatti e chiedere come mai hanno scelto di farsi fotografare con i loro animali, sono sicuro che non hanno in mente quello che hai in mente tu.
Ok, provo a spiegarmi, anche se l'intento era quello di ridere un pò e non di fare l'esegesi della simbologia della coppia.
È chiaro che ogni persona percepisce un fenomeno in base al proprio bagaglio culturale. Lo sappiamo tutti, lo sapevo io pure. Se le culture che si tenta di affiancare, di confrontare, sono molto diverse (un aborigeno di fronte ad un finlandese), ci si blocca subito, perché non si trovano legami o punti di contatto sufficienti. Conviene studiare o affrontare ciascuna di queste due culture separatamente, di per sé.
Se invece le culture che vengono in qualche modo a contatto sono vicine (ottimo il tuo esempio del salto generazionale, altri ottimi esempi potrebbero essere la cucina francese e quella italiana, oppure il modo di pensare di un impiegato e quello di un imprenditore, ecc), allora si possono creare delle situazioni, magari non volute, ma quantomeno interessanti da analizzare. Le due culture, non lontane, riescono ad avvicinarsi per gli aspetti comuni (la lingua, i fondamenti sociali, ad es. l'istituto del matrimonio, alcuni valori di base condivisi, ecc), ma può succedere che con la vicinanza si creino malintesi, incomprensioni o simili. La categoria del ridicolo nasce proprio da situazioni di questo tipo. Per fare un esempio, quando si giocava in era pre-covid al telefono senza fili, si arrivava a ridere perché un segnale trasmesso in linguaggio comune , veniva rovinato da un disturbo (la pronuncia sottovoce), che causava una diversa decodifica nel passaggio peer 2 peer. Anche una leggera differenza culturale può generare una diversa decodifica tra chi lancia il segnale e chi lo riceve. Quindi una differenza culturate può ben generare una percezione di ridicolo. Che il sentimento del ridicolo nasca negli occhi di chi guarda è pacifico, su questo mi pare che siamo tutti d'accordo, leggendo i msg precedenti. Il ridicolo lo vede la parte, tra le due, che ritiene l'altra involontariamente goffa. In alcuni malintesi può anche accadere che le due parti si vedano reciprocamente ridicole, perché ciascuno vede l'altro involontariamente goffo. Ci sta, è nelle cose delle relazioni, non c'è nulla di raccapricciante o di prevaricante. Anzi, ci può facilmente essere empatia e comprensione tra le parti, che pensano ciascuna che oggi l'altro è ridicolo, ma ieri i ruoli erano scambiati. Al più si tratta di un campanello, come a dire: ma lo sai che se dici o fai questo e quest'altro ci può essere qualcuno che penserà così e colà? Chi invece nega il ridicolo, si pone in un atteggiamento, non prevaricante, ma quantomeno giudicante: non c'è niente da ridere, ci sono gli atteggiamenti giusti e quelli sbagliati, le cose giuste vanno supportate, le sbagliate vanno condannate. La cultura è una, la mia. Se vuoi è l'odierno politicamente corretto all'ennesima potenza. Me ne distacco volentieri e spero invece di trovare compagni di risata, che sappiano soprattutto ridere di me, come io di loro.

Ciao!
A.

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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da bengi3 »

animali, oggetti o ambientazioni particolari per le foto del matrimonio sono nulla in confronto al fatto che il sacramento pare ridotto a una festa come tante. gli ultimi album che ho avuto modo di sfogliare, compreso quello della cognata, sono un tripudio di foto degli sposi in ambientazioni (location, anche il termine a me fa sorridere) particolari. ci sono un po’, non tante, foto in chiesa, e nessuna foto degli invitati. una volta l'album del matrimonio rappresentava un ricordo da sfogliare negli anni a venire: “guarda chi c'era”, “come era pettinata la Pina” etc... e per pensare a chi oggi non c'è più.
Invece vedo una serie di sfondi sfocati (altro termine che fa sorridere è bokeh, che in giapponese significa confusione...), e pose improbabili degli sposi che, dopo qualche anno, si ritroveranno tra le mani un inutile book (altro termine da ricovero) con foto finte di pose ridicole.
Al matrimonio della mia cognata il fotografo ce la mise tutta e fece anche delle foto di gruppo, ma gli sposi nel loro book misero solo le loro foto. Parliamo del 2014: lei ora è una barca, lui un papà stanco e quelle foto di appena 8 anni fa si vergognano di mostrarle.
La colpa non è dei fotografi ma di chi ha scambiato un sacramento e la firma di un contratto (col coniuge, con la società e con Dio) per una festa qualunque.
Il mio parroco, venuto a mancare pochi giorni fa, si raccomandò per il giorno del mio matrimonio: “solo un fotografo in chiesa e che faccia poco casino”, annuimmo di buon grado. Venne il grande Paolo Ficola (https://www.repubblica.it/cronaca/2017/ ... 6364924/1/) da solo e rimase a pranzo con noi e mi prestò la sua Canon per farmi fare un pò di scatti.
Ho le foto di tutti i tavoli, di tutti i presenti e a distanza di quasi 20 anni ancora le guardiamo.
Insomma, il fotografo fotografa quello che gli chiedono i clienti, ma è ridicolo vedere casalinghe disperate e impiegati atteggiarsi in pose da modelli...

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Andrea67c
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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da Andrea67c »

@bengi3
Questo non lo so, sono in quell'età, oltre la cosiddetta "mezza", in cui i nipoti ecc non sono ancora in età da sposarsi. Manca poco, eh?
Per cui non vado da tantissimo ad un matrimonio, con l'eccezione dell'anno scorso, una coppia di ex studenti che si amano dai tempi del liceo. Ma era un matrimonio in mascherine, quindi c'era poco da scherzare.

Ciao!
A.

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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da bengi3 »

Frequento alcuni fotografi e ho il polso della situazione attuale: l’album non è più un album per i ricordi, ma un book degli sposi. Non è raro imbattersi in album in cui non compare nemmeno il sacerdote

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Andrea67c
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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da Andrea67c »

Beh, se fosse davvero così, questo sarebbe un peccato. Io francamente spero che non sia così, o che lo sia sporadicamente.
Se io ho interesse ad immortalare me e la mia amata nel fiore degli anni, in modo da mettere in scacco il tempo che passa, come provò a fare Dorian Gray a rovescio (voto 11/10), posso sempre farlo, meglio, al di fuori dall'evento matrimonio. Chiamo il bravo fotografo, facciamo il set ecc. Questa possibilità, anzi, è una fortuna, per chi se lo può permettere, inoltre il fotografo può essere un partner o addirittura il protagonista creativo dell'occasione fotografica. Siamo nella zona della ripetibilità, del progettuale, del calcolato, bilanciato, ecc.
Se invece il matrimonio diventa lui un set, si perde la carica di irripetibilità dell'evento, l'enorme mole di significati impliciti ed espliciti, proiettati nel passato e nel futuro dell'occasione ecc ecc. Insomma si perde tutto ciò che rende il fotografare un matrimonio una cosa davvero difficilissima, difficoltà che siamo stati tutti d'accordo ad evidenziare in altri post sull'argomento.

Ciao!
A.

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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da Ezio »

Andrea67c ha scritto:
25/04/2022, 11:48
Beh, se fosse davvero così, questo sarebbe un peccato. Io francamente spero che non sia così, o che lo sia sporadicamente.
Se io ho interesse ad immortalare me e la mia amata nel fiore degli anni, in modo da mettere in scacco il tempo che passa, come provò a fare Dorian Gray a rovescio (voto 11/10), posso sempre farlo, meglio, al di fuori dall'evento matrimonio. Chiamo il bravo fotografo, facciamo il set ecc. Questa possibilità, anzi, è una fortuna, per chi se lo può permettere, inoltre il fotografo può essere un partner o addirittura il protagonista creativo dell'occasione fotografica. Siamo nella zona della ripetibilità, del progettuale, del calcolato, bilanciato, ecc.
Se invece il matrimonio diventa lui un set, si perde la carica di irripetibilità dell'evento, l'enorme mole di significati impliciti ed espliciti, proiettati nel passato e nel futuro dell'occasione ecc ecc. Insomma si perde tutto ciò che rende il fotografare un matrimonio una cosa davvero difficilissima, difficoltà che siamo stati tutti d'accordo ad evidenziare in altri post sull'argomento.

Ciao!
A.
Tutto condivisibile, ma dobbiamo fare i conti con l' evoluzione del costume e della percezione delle immagini, accelerata in questi ultimi decenni.
Un giovane che si sposa oggi può avere una visione dell' evento diversa da quella che avevamo noi.

Un paio d' anni fa, una coppia di amici di mia figlia organizzarono il loro matrimonio "dark" (con lui vestito da Dracula e lei da Biancaneve). Molte foto furono elaborate e studiate come su un set. Oggi, nel loro album, c'è una foto di Dracula che risveglia Biancaneve, stesa sul letto, con un morso sul collo...
Siamo lontanissimi dall' accostamento sposa/cavallo, ma questo è quanto evidentemente volevano tramandare.

Ancora: in una chiaccherata sul confronto foto digitale / foto analogica, all' Apple Center qui a Bologna, un conoscente che vi lavora mi raccontava del suo recente viaggio di nozze alle Maldive: aveva scattato più di 5.000 foto.... Che senso ha? Non me lo ha saputo spiegare.
Forse, in certi momenti, vogliamo appropriarci dell' oggetto, come se la foto non fosse una ripresa, ma una "presa". Un poco come quando gli indiani d' America pensavano che essere fotografati togliesse l' anima.
Vogliamo associare l' unicità di un bellissimo panorama (o quello che è) alla nostra unicità, alla ricerca di un consenso, di un riconoscimento da parte degli altri, per essere riconosciuti.

Ancora: per qualche motivo, tutto questo mi ricorda una coppia che, quarant'anni fa, mi chiese (non era un matrimonio) di potersi far fotografare appoggiati alla mia moto, parcheggiata sul piazzale del musero archeologico di Agrigento (che vivissimamente consiglio a tutti).
Non ho mai capito il senso di questo "falso" palese, che ogni tanto mi ritorna in mente.

Insomma: forse per alcuni le foto (del loro matrimonio, ma non solo) sono un unicum personale che riguarderanno negli anni e condividendolo solo con pochi, intimi, per altri è solo un book originale da condividere con chiunque.
Resta il dubbio se, parallelamente, si può dare lo stesso valore al matrimonio.

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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da Andrea67c »

@Ezio
Tuttissimo più che condivisibile! Trovo la scelta del set matrimoniale in costume draculesco (che si poteva fare anche fuori dal matrimonio, in quanto set, ma evidentemente i ragazzi volevano 2 piccioni con una fava) non ridicola, perché autoironica, a differenza degli esempi a 4 zampe da me citati (per ridere!) in apertura del 3D.

Ciao!
A.

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Re: Ancora sulla fotografia di matrimonio

Messaggio da zone-seven »

luix ha scritto:
24/04/2022, 22:15
zone-seven ha scritto:
24/04/2022, 12:36
Ps: Tempo fa feci un servizio per uno che addestrava cavalli (quarter) … è stato bello, edificante e sopratutto istruttivo e mi ci sono anche fatto una foto con l’addestratore e cavallo .
Eh niente, se hai fatto la foto da solo col cavallo la simbologia parla chiaro, vuoi fare sesso col cavallo. :))
=)) erorre ... voglio fare sesso con tutti e tre... nell'attesa vediamo il prossimo che mi capita a tiro, ti metto in lista =))
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