Ansel Adams a Modena

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: chromemax, Silverprint

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chromemax
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Re: Ansel Adams a Modena

Messaggio da chromemax »

Secondo me quello che è cambiata è proprio la percezione collettiva dell'immagine. Man mano che l'immagine è diventata il medium di veicolazione principale delle informazioni è aumentato anche il "rumore di fondo" per cui per rendere "visibile" l'immagine, per farla "galleggiare" sopra il brusio visivo di tutte le altre immagini, si enfatizzano le caratteristiche che attirano di più l'attenzione: le tonalità chiare (alle quali l'occhio è più sensibilie), il contrasto, il grafismo, il colore. E così via in un giro vizioso. Rimane però che la percezione collettiva sta cambiando. Quella che cinquanta anni fa poteva considerarsi una bella immagine, adesso è vista come troppo piatta e scura.
Molti dei parametri di riferimento su cui si basano i criteri di qualità dell'immagine (come anche la colorimetria), si basano su modelli percettivi basati su dati raccolti anche molti anni fa. Non so, forse sto dicendo un sacco di castronerie, ma forse qualcosa è cambiato nel "vedere" collettivo.

I libri, imho, hanno avuto e hanno un impatto molto relativo; è vero che, soprattutto con le tecniche di stampa BN più vecchie a singolo retino, il contrasto più alto permette una riproduzione tipografica sicuramente più accettabile, ma è anche vero che i sistemi di stampa attuali, sia a retino che stocastiche a più inchiostri, permettono di ottenere gamme dinamiche molto vicine a quelle della carta fotografica. Adams era a conoscenza delle limitazioni della riproduzioni tipografiche, tanto da trattare spesso l'argomento nei suoi libri e da realizzare stampe ad hoc ottimizzate per questo trattamento. Inoltre un fotografo si può anche formare su immagini tipografiche stampate troppo compresse e troppo contrastate, ma se poi le foto di quel fotografo non incontrano il gusto del pubblico, o cambia stile o cambia lavoro.

La foto di Moonrise esposta a Modena ha fatto anche a me quella impressione, forse poca luce e troppi riflessi. Ma appiccicando il naso a cinque centimetri si vede bene la modulazione e la gradazione della parte bassa dell'immagine. Personalmente ho trovato alcune immagini forse troppo grandi; non amo le stampe grandi, sono difficili da vedere, la qualità in genere è peggiore, facilmente sono illuminate male e ti trovi sempre qualche altro visitatore nel campo visivo . Poi Silverprint mi scorticherà, ma a me 'sta mania dei metri quadri non piace proprio, le foto non sono appartamenti e forse i galleristi dovrebbero ricordarsi che non fanno gli agenti immobiliari.

moonrise... e imho è giusto che sia così :)


"They say my prints are bad, darling they should see my negatives!"
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svarfi
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Re: Ansel Adams a Modena

Messaggio da svarfi »

Ieri ci sono stato anche io....
Che dire, semplicemente fantastica!!
Per quanto riguarda i libri (che possiedo anche io) effettivamente si nota una certa diversità comunque secondo me positiva!
Nel senso che le foto del libro che mi sono guardato a lungo non mi hanno mai trasmesso ciò che ho potuto percepire ieri...
Guardando un pò tutte le sue immagini più famose era come essere lì con lui a guardare quel momento, tridimensionalità estrema...
I libri credo che siano da sempre stati un compromesso, purtroppo anche per un fatto di costi.... E non sottovaluterei comunque il fatto (per esempio della famosa triade) che rimangono libri a titolo tecnico e non di rappresentazione...

Concordo sul fatto delle gigantografie che forse erano più per far capire, all'epoca, le potenzialità e la maestria che aveva in tutte le fasi del processo di creazione della stampa...
In fondo credo che non fosse cosa da tutti gestire tali formati, e soprattutto ci sarà stato anche l'impatto che nella gente comune comunque fa vedere una gigantografia...

Ho apprezzato molto le stampe a contatto per uno studio su cosa intendeva per il "negativo perfetto"... Credo che non sia possibile poter manipolare (nel senso di CO) troppo tali stampe anche perchè forse le faceva proprio per poterne ricavare poi le eventuali mascherature/bruciature in fase d'ingrandimento....

Se ne vale la pena?????
Assolutamente si!!
E quando ricapita????
Per vedere foto di Adams non ci sono posti più vicini, e per chi ha passione per il BN non può assolutamente mancare a questo evento, per di più gratis!

Ho ancora in mente "Moon and Half Dome" strepitosa...

Matteo

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guarrellam
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Re: Ansel Adams a Modena

Messaggio da guarrellam »

Ragazzi,sbrigatevi,finisce domenica... ;)
Non mi interessano i paesaggi di bellezza disinfettata, tipo Ansel Adams.

Don McCullin



Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........

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Minoltista
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R: Ansel Adams a Modena

Messaggio da Minoltista »

Io quasi quasi andrei di nuovo!:-)

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Michele

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