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Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 11/12/2011, 15:20
da Mike7186
Ciao a tutti!
Piccola premessa prima di entrare nel vivo: la mia conoscenza della produzione fotografica di AA si ferma alle foto presenti sulla sua trilogia, mi mancano quindi nozioni su quali siano le sue serie fotografiche.
Se io volessi descrivere solo su queste basi i contenuti, cioè ciò che voleva "raccontarci", delle sue fotografie, mi fermerei ad una - forse troppo semplicistica - interpretazione della realtà fine a se stessa, tesa a mostrarci le meraviglie della Natura, che mi sa tanto di clichè. Lungi da me screditare il suo lavoro, che ritengo comunque esemplare e fantastico, mi chiedo se e quali altre importanti serie di foto abbia prodotto e quali fossero i temi affrontati.
Forse bisognerà tenere anche conto del periodo in cui lui ha lavorato, dove forse il suo tipo di fotografia risultava nuovo e interessante. In questo caso dovrei riconsiderare l'uso precedente della parola clichè, perchè sarebbe da considerare un pioniere di quel tipo di forografia.
Ripeto, io ho 25 anni, e nonostante questo pongo il suo stile nella Top 3 dei miei preferiti, più di una volta ne ho preso spunto, e quando parlo di bianco e nero con qualcuno lo prendo sempre come esempio. Fondamentalmente lo stimo parecchio come fotografo, ma mi interrogo sulle sue doti di comunicatore (non perchè mi sembri carente, ma perchè proprio non ho basi per argomentare).
Voi che dite in merito?
R: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 11/12/2011, 20:30
da Minoltista
Comunicatore lui?
" Quando le parole diventano poco chiare, io focalizzo con la fotografia. Quando le immagini diventano inadeguate, mi accontento del silenzio."
Ansel Adams
---------
Michele
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 11/12/2011, 21:29
da guarrellam
Mike,credo che Adams,sia il più grande fotografo paesaggista,che sia esistito.
Non me nè volere,se esordisco così.La sua produzione,và ben oltre le foto pubblicate,
sulla trilogia.Pensa che ha alle spalle,una "carriera" fotografica,lunga 70 anni,a cui
si annoverano,7 portfolio straordinari.A lui si deve,il perfezionamento(se non l'invenzione)e la
divulgazione a livello mondiale,del sistema zonale.Adesso,io non sò cosa intendi,quando dici
che non ti sembra un comunicatore.Nella sua Fotografia,traspare la famosa "wilderness",o come piace
a me,il "sensucht" dei tedeschi,nei confronti della natura.La "straight photography" che usava,
era solo il mezzo,per arrivare alla sua visione personale della fotografia.
Naturalmente,questa è la mia opinione. ;)
A proposito,se Adams e il terzo,chi sono i primi due?
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 11/12/2011, 23:44
da Silverprint
Discorso non semplice in verità...
Personalmente ritengo i ritratti di Adams il suo lavoro meno soggetto ad invecchiare e più di ricerca, ed in ciò sono eretico... ;)
Trovo affascinante il tentativo di sfuggire la contingenza del "momento" e la dittatura dell'espressione per cercare un ineffabile traccia della personalità nei segni del tempo. Anche se ammetto che potrebbe esserci un che di lombrosiano...
Mentre trovo la sua teoria delle "form and shapes" (intraducibile e che è il fondamento delle sue foto di paesaggio) alquanto superata.
In questa teoria (molto in breve) l'artista illuminato è in grado di svelare nelle caotiche forme della natura la traccia della volontà divina che l'artista rivela trovando in essa e mettendo in immagine forme organizzate. Religiosità a parte sono chiare le (tardive) influenze surrealiste, a loro volta teoricamente assai deboli e frutto di plagi poco ligi
. A proposito di plagi dobbiamo sempre ricordare che molte delle immagini di Adams (e molte delle più famose) sono fatte sulla falsariga (quando non quasi identiche) a quelle di Carleton E. Watkins che Adams considerava un maestro. Va notato anche che quasi sicuramente Adams poté visionare il suo archivio prima che andasse distrutto e che quindi è verosimile ritenere il suo debito nei confronti di Watlkins ancora più grande. Superato era anche un certo pittorialismo cui Adams non riusciva a sottrarsi e che si manifesta nel suo esibizionismo tecnico (ovvero nel rendere palese l'intervento tecnico).
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 11/12/2011, 23:57
da zioAlex
guarrellam ha scritto:Mike,credo che Adams,sia il più grande fotografo paesaggista,che sia esistito.
aggiungo: L'UNICO E IRRIPETIBILE!
Per la sua esperienza aveva una conoscenza totale su macchine... Obiettivi.. Pellicole.. Carte fotografiche... Chimici... I loro diversi comportamenti....
Scrisse poco + di una trentina di libri...
É stato tra i fondatori del gruppo "f/64"...
Insegnante di fotografia...
Come fotografo paesaggistica e non solo, ha sempre lottato tutta la vita per la salvaguardia della natura...
Ora nello Yosemite un parco e una vetta che scalò per primo a 19 anni portano il suo nome...
Un comunicatore non comunica solo con parole e scritto ma anche con ciò che fa! ;)
per me Ansel Adams é al top e basta, senza 3! Perché é assolutamente unico e non saprei con chi affiancarlo ai suoi altissimi livelli.
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 10:56
da Mike7186
ALT! Un momento!
Ansel Adams non era un fotografo, era IL Fotografo, e su questo non ci piove!!
Mi stavo solo chiedendo cosa avesse fatto sotto il punto professionale, non perchè non mi sembri un granchè, ma perchè proprio non lo conosco al di fuori della sua trilogia! E non posso certo giudicarlo da dei libri pensati ed impaginati per insegnmare... Perchè oltre la foto in sè stessa, sono importanti un sacco di altre cose in una serie, tipo l'impaginazione, la dimensione delle foto, l'ordine in cui sono presentate, ecc ecc, giusto? Quindi io vi chiedo, senza presunzione alcuna, ma solo perchè non ho mai visto un suo portfolio, "secondo voi, che argomenti affronta(va) AA?"
Non sto mettendo in dubbio le sue capacità! E' che ne vorrei sapere di più! ;) ;) ;)
In risposta a chi me lo ha chiesto, sotto il punto di vista stilistico, parlando di b/n, sono Koudelka e Mappletorphe (oddio, si scrive così?).
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 11:14
da stormy
Senza nulla togliere ad A. A. secondo me ha avuto il pregio (o la fortuna) di essere il primo, un pioniere, a sperimentare il famoso sistema zonale, ma diciamo "fotograficamente" o anche "artisticamente" non mi dice molto.
Lo stimo molto, ed è stato un grandissimo fotografo, però in poche parole, vredo che il suo successo sia dovuto in modo rilevante dalla padronanza della tecnica, piu che dal fattore "artistico".
Credo di essermi espresso malissimo, ma vabbè spero si capisca,,,
Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 11:25
da etrusco
Mike,
Non devi aver 'paura' ad esprimere le tue opinioni/sensazioni ... Anzi! Ben vengano post di questo tipo che stimolano l'analisi e ha critica.
Vorrei ricordare che critica altro non è che ricerca continua di verità ... Su questo forum una cosa deve essere libera e quella cosa è la critica.
Purtroppo ultimamente il termine 'critica' viene usato solo nella sua accezione negativa ... Nel 'mio' mondo il termine critica è il più alto e nobile, mi piacerebbe che lo fosse anche in questo forum, per cui accettiamo tutti i pareri/idee/pensieri con eleganza e rispetto.
Fatto questo pistolone rinnovo il mio augurio a che tu ti senta libero di esprimerti senza aver paura di essere 'aggredito' solo perché hai esposto un dubbio su Ansel adams.
Ciao
Etrusco.
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Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 11:44
da Mike7186
stormy ha scritto:Senza nulla togliere ad A. A. secondo me ha avuto il pregio (o la fortuna) di essere il primo, un pioniere, a sperimentare il famoso sistema zonale, ma diciamo "fotograficamente" o anche "artisticamente" non mi dice molto.
Lo stimo molto, ed è stato un grandissimo fotografo, però in poche parole, vredo che il suo successo sia dovuto in modo rilevante dalla padronanza della tecnica, piu che dal fattore "artistico".
Credo di essermi espresso malissimo, ma vabbè spero si capisca,,,
Beh sicuramente sotto il punto di vista tecnico, soprattutto in quegli anni, credo che rappresentasse il meglio. Una dote non da tutti la previsualizzazione, almeno secondo me: richiede l'assoluta conoscenza di ogni singolo parametro, i suoi effetti su quelli successivi, nonchè un'esperienza che secondo me si può acquisire solo in qualche decennio di attività continuativa.
Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 12:01
da ryo
Interessantissima discussione.
Per quel che mi riguarda, non essendo un grande amante del genere fotografico a cui Adams si è dedicato con maggior impegno, penso di ricordarlo principalmente per la sua attività didattica. Per me, quindi, decisamente un, il, maestro di tecnica. Non amo, in fotografia, parlar troppo di arte e comunicazione e non mi sento di attribuirle o negarle ad Adams e ai suoi lavori; quello che gli preferisco non credo sia capace, in assoluto, di comunicare di più o meglio, ma lo trovo semplicemente più affine alla mia visione della fotografia.
Questo solo per dire che non escludo la possibilità che un appassionato di paesaggi possa leggere un'infinità di cose negli scatti di Adams.
Ricordo, comunque, di aver letto, qualche anno fa, di una serie di scatti fatti da Adams, e non ritraenti i suoi tipici soggetti, che sarebbero stati fati oggetto di una mostra o di una pubblicazione. Ho fatto uno sforzo di memoria, oltre che di ricerca su internet, per cercarli, ma non ho avuto successo.
Marcello
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 15:25
da chromemax
Imho bisogna separare gli ambiti, a me la fotografia di Adams piace e molto ma questo non mi impedisce di esprimere un giudizio critico sulla sua opera che è fondamentalmente appiattito su quanto ha già detto Silverprint.
Ed anche dal punto di vista tecnico non mi sento di sperticarmi in lodi eccessive; di fatto ha incorniciato in un contesto razionale e analitico il "modus photographandi" a cui approdano --magari istintivamente o meno razionalmente-- tutti i fotografi dopo una certa esperienza. Il Sistema Zonale nasce non tanto come strumento di produzione quanto come strumento didattico, nel momento in cui Adams ha cominciato la sua carriera di insegnante. Dalle interviste dei suoi assistenti esce un ritratto di Adams molto più "umano" e forse più simpatico, che spesso, e giustamente, "derogava" alle precise istruzioni che lui stesso aveva scritto sui suoi libri, anch'essi in primis testi per gli studenti di fotografia.
Tornando al quesito di Mike7186, è difficile "raccontare" le fotografie su un forum, peggio ancora dare un giudizio su un "corpus" senza che siano ben presenti le immagini a cui si fa riferimento: cioè "raccontami la Cappella Sistina" è un po' dura
Adams ad un certo punto della sua vita ha aperto uno studio fotografico e come fotografo commerciale ha fatto molti lavori su commissione, ha lavorato a colori, sia negativo che invertibile, è stato testimonial della Kodak e dell'Hasselblad e anche in questo contesto ci si allontana poco dal lavoro su commissione, ha lavorato per alcune commissioni governative, è stato tra i fondatori dell'f64, presidente del Sierra Club ma soprattutto ha fotografato le sue escursioni in montagna
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 12/12/2011, 22:30
da Silverprint
Per precisare...
La mia critica è rivolta al lavoro fotografico, non alla tecnica.
Avendo insegnato il Sistema Zonale dal 1996, ed avendolo appreso da chi toccò con mano, riconosco ad Adams molti meriti, in primis il
concetto di pre-visualizzazione e poi il suo
approccio emipirico e visivo. Perché va detto che gli stessi risultati si possono ottenere in vari modi, comunque meno "immediati" per la maggior parte delle persone. Il vecchio adagio "esporre per le ombre, sviluppare per le luci" esisteva già, la
sua organizzazione pratica e l'invenzione di una terminologia abbastanza adatta, no.
Mi hanno creato invece molti problemi la scarsa propensione di Adams ad una scrittura chiara (pochi lettori escono indenni, e tocca a noi docenti ri-ri-ri-ri-spiegare), alcune ingenuità tecniche (mettere i valori numerici, etc...
) e un certo linguaggio tipicamente americano che chiamo il "professionalese" che di sicuro non aiuta la comprensione, ma esalta la percezione del sé dello scrivente...
È un altro discorso, ma un po' fastidio mi da che non volle riconoscere i meriti di Ben Archer, studioso di sensitometria cui si deve molto della messa a punto del S.Z. o che sconsiglia alcune pratiche da lui usate estesamente (sbianca locale, per es).
Insomma sicuramente un personaggio cruciale (senza SZ, credo non sarei quel che sono, e vale per molti), ma al contempo una personalità dai molti lati ambigui ed estremamente competitiva.
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 14/12/2011, 23:23
da Willy985
Aldilà dei gusti personali, credo che Adams vada giudicato artisticamente guardando delle sue stampe dal vivo nella dimensione per cui erano concepite e non dalle striminzite pagine di un libro. Premetto che non ne ho mai vista una ma credo che sia difficile non farsi coinvolgere emozionalmente da una stampa di Ansel Adams, di sicuro mi andrei a vedere molto volentieri qualche mostra
R: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 15/12/2011, 8:57
da Minoltista
Altra non lasciarti sfuggire la sua mostra a modena. credimi ne vale la pena.
---------
Michele
Re: R: Ansel Adams ed i suoi
Inviato: 15/12/2011, 12:42
da Mike7186
Minoltista ha scritto:Altra non lasciarti sfuggire la sua mostra a modena. credimi ne vale la pena.
Dove e quando?
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 15/12/2011, 12:56
da franny71
Silverprint ha scritto:Per precisare...
La mia critica è rivolta al lavoro fotografico, non alla tecnica.
Avendo insegnato il Sistema Zonale dal 1996, ed avendolo appreso da chi toccò con mano, riconosco ad Adams molti meriti, in primis il
concetto di pre-visualizzazione e poi il suo
approccio emipirico e visivo. Perché va detto che gli stessi risultati si possono ottenere in vari modi, comunque meno "immediati" per la maggior parte delle persone. Il vecchio adagio "esporre per le ombre, sviluppare per le luci" esisteva già, la
sua organizzazione pratica e l'invenzione di una terminologia abbastanza adatta, no.
Mi hanno creato invece molti problemi la scarsa propensione di Adams ad una scrittura chiara (pochi lettori escono indenni, e tocca a noi docenti ri-ri-ri-ri-spiegare), alcune ingenuità tecniche (mettere i valori numerici, etc... ) e un certo linguaggio tipicamente americano che chiamo il "professionalese" che di sicuro non aiuta la comprensione, ma esalta la percezione del sé dello scrivente...
È un altro discorso, ma un po' fastidio mi da che non volle riconoscere i meriti di Ben Archer, studioso di sensitometria cui si deve molto della messa a punto del S.Z. o che sconsiglia alcune pratiche da lui usate estesamente (sbianca locale, per es).
Insomma sicuramente un personaggio cruciale (senza SZ, credo non sarei quel che sono, e vale per molti), ma al contempo una personalità dai molti lati ambigui ed estremamente competitiva.
effettivamente mi trovo in accordo con te andrea, infatti mi è capitato spesso di "incagliarmi" in qualche concetto, e tuttora ci sono cose lette e rilette che non capisco affatto.
probabilmente devo approfondire la mia padronanza del "professionalese", ma almeno ora sono confortato dal fatto di non esser completamente cerebroleso.
Ben Archer non lo conosco affatto, vedrò di colmare questa lacuna, innanzitutto con S. Google, poi vedrò se vi è modo di approfondire.
intanto grazie
R: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 15/12/2011, 13:19
da Minoltista
Mike7186 ha scritto:Minoltista ha scritto:Altra non lasciarti sfuggire la sua mostra a modena. credimi ne vale la pena.
Dove e quando?
C'è un post a riguardo sul forum.
È anche gratis.
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Michele
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 15/12/2011, 14:16
da chromemax
R: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 15/12/2011, 20:53
da Minoltista
Ora non hai più scuse!!!
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Michele
Re: R: Ansel Adams ed i suoi
Inviato: 16/12/2011, 1:22
da Mike7186
Minoltista ha scritto:
Ora non hai più scuse!!!
Sto già organizzando una processione con amici e colleghi!
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 16/12/2011, 1:27
da Silverprint
franny71 ha scritto:
effettivamente mi trovo in accordo con te andrea, infatti mi è capitato spesso di "incagliarmi" in qualche concetto, e tuttora ci sono cose lette e rilette che non capisco affatto.
probabilmente devo approfondire la mia padronanza del "professionalese", ma almeno ora sono confortato dal fatto di non esser completamente cerebroleso.
Ben Archer non lo conosco affatto, vedrò di colmare questa lacuna, innanzitutto con S. Google, poi vedrò se vi è modo di approfondire.
intanto grazie
Eh.... mi ricordo ancora l'incazzatura dopo il 30 in analisi I e fisica! Sarà mai possibile che AA non lo capisce neanche un discreto studente universitario? Alla ennesima lettura mi sembrò finalmente di capire...
Poi per fortuna sono stato studente di Jim Megargee, che da Adams ci ha lavorato un po' e poi qualche chiacchera con Chris Raineer (idem) hanno messo tutto a posto, con molte parolone in meno e molto più metodo.
L'Archer non era Ben (scusate l'errore), ma Fred. È brevemente citato nell'autobiografia di Adams. Qui info:
http://en.wikipedia.org/wiki/Fred_R._Archer
Archer fu il coinventore dello Zone System (parole di Adams, assai poco note)... ma nessun lo conosce. Strano, no?
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 16/12/2011, 7:04
da franny71
Thanks a lot Andy!
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 16/12/2011, 11:37
da chromemax
In alcuni testi viene riportato che il sistema zonale è di Archer/Adams. E' vero che, per quel che ho letto, Adams è piuttosto "reticente" nel nomiare Archer (se non sbaglio suo collega insegnante di fotografia).
C'è anche imho una tendenza alla semplificazione da parte delle persone e vale in molti altri campi... si trova molto più frequentemente solo la parola Linux quando ci si riferisce al sistema GNU/Linux
Re: Ansel Adams ed i suoi "argomenti"
Inviato: 16/12/2011, 17:15
da Willy985
Avevo già letto della mostra ma da Napoli a Modena è un bel viaggetto
Sicuramente se ci scappa un viaggetto a Firenze e dintorni entro gennaio mi allungo sicuramente fino a Modena per vederla