MassimoPiana ha scritto:Che dire , il sistema zonale di Adams non andrebbe neanche preso in considerazione per chi come noi lavora con 36 esposizioni diverse su un unico rullino .
Avendo 36 situazioni diverse non possiamo compensare con sovrasvliluppo o sottosviluppo a seconda dei casi , a meno che non facciamo 36 pose identiche .
Tutto ciò che possiamo fare è decidere se avere un soggetto grigio al 18% , più chiaro oppure più scuro , ingannando l'esposimetro a nostro piacimento.
Adams usava pellicole piane di grande formato , dove poteva intervenire sulla singola immagine .
Senza contare che oggi la latitudine di posa delle pellicole è migliorata a dismisura da quelle che usava Adams , oggi pellicole come la FP4 ti permettono di avere una ottima scala di grigi con neri profondi e bianchi puri senza particolari accorgimenti .
Semplificando di molto il lavoro in fase di stampa.
Per cui il gusto e la finezza personale rimangono ancora alla base della fotografia Fine Art
Non concordo, e sai perchè? Perchè io il SZ col piccolo formato lo approccio così: ho preso una bobinatrice e carico una diecina di fotogrammi su ogni piccolo corpo macchina che mi porto appresso (almeno 4, o 5, o 6) di cui uno è solo dedicato al colore e gli altri 4 a:MassimoPiana ha scritto:Che dire , il sistema zonale di Adams non andrebbe neanche preso in considerazione per chi come noi lavora con 36 esposizioni diverse su un unico rullino .
Avendo 36 situazioni diverse non possiamo compensare con sovrasvliluppo o sottosviluppo a seconda dei casi , a meno che non facciamo 36 pose identiche .
Tutto ciò che possiamo fare è decidere se avere un soggetto grigio al 18% , più chiaro oppure più scuro , ingannando l'esposimetro a nostro piacimento.
Adams usava pellicole piane di grande formato , dove poteva intervenire sulla singola immagine .
Senza contare che oggi la latitudine di posa delle pellicole è migliorata a dismisura da quelle che usava Adams , oggi pellicole come la FP4 ti permettono di avere una ottima scala di grigi con neri profondi e bianchi puri senza particolari accorgimenti .
Semplificando di molto il lavoro in fase di stampa.
Per cui il gusto e la finezza personale rimangono ancora alla base della fotografia Fine Art
1- b&n, esposizioni standerd;
2- b&n, esposiz. N+1
3- b&n, esposiz. N-1
4- b&n, esposiz. N-2
5- b&n, altro (infrarosso o anche una pellicola a diversa sensibilità da scegliere di volta in volta).
Con questa procedura non solo puoi fare il SZ col piccolo formato ma lo puoi fare meglio che con un corpo medio formato che non consenta i magazzini intercambiabili (tipo le mie Pentax) perchè, visto il peso, non srebbe proponibile.... :mrgreen: e comunque anche portar dietro 5/6 magazzini intercambiabili pesa forse più che portar dietro i miei minuscoli corpi ME super o Chinon CE 4.
Ciao,
Osvi.