asciugatura baritata
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- Attilio Canella
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Re: asciugatura baritata
sto utilizzando ilford multigrade, perchè?Attilio Canella ha scritto:Franco scusa che bagno di sviluppo utilizzi?
- Attilio Canella
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Re: asciugatura baritata
per i neri profondi prova il bromor st (((SE ricordo bene))) della ornano ,((il nome e una cosa simile))
Re: asciugatura baritata
si, c'è ancora, si chiama st-50... è quello?
- Attilio Canella
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Re: asciugatura baritata
ST 50 e a tono piu caldo se mi ricordo aveva il nome del bromuro ((non mi viene in mente)) tieni a mente l'ultima parola forse silverprint lo ricorda
- Attilio Canella
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Re: asciugatura baritata
comunque franky quando vai dal tuo fornitore ((sempre che capisca quello che chiedi)))) chiedi uno sviluppo a tono freddo avrai neri neri...sai una volta c'era una miriade di sviluppi e i nomi purtroppo:::::::mi sto facendo vecchio franky ........ il mio personale che utilizzavo era proprio quel nome che ti dicevo .Comunque ST 50 e un ottimo bagno... CIAO
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Re: asciugatura baritata
Me lo ricordo, Ornano Bromor st-50. Non mi piaceva, ottenevo risultati migliori con altri rivelatori, ma ero ancora ragazzino e non posso giurare che lo stessi usando a modo.
Ogni tanto viene fuori questa storia del nero che non è abbastanza nero...
Secondo me è per i soliti motivi: esposizione errata e/o sviluppo insufficiente.
Nel caso di Franco, se effettivamente il tempo di comparsa era intorno ai 40" (lunghetto, che diluizione era?) ed ha sviluppato per 120" lo sviluppo che ha fatto è vicino al minimo possibile se non proprio insufficiente.
Qualche carta ad un fattore 3 ci arrivava, ma la maggior parte delle altre che ho testato ha tempi minimi intorno ad un fattore 4. Da notare che fattori così ridotti si possono usare solo con carte reattive, con le carte poco o non reattive i fattori sono molto più alti.
Ogni tanto viene fuori questa storia del nero che non è abbastanza nero...
Secondo me è per i soliti motivi: esposizione errata e/o sviluppo insufficiente.
Nel caso di Franco, se effettivamente il tempo di comparsa era intorno ai 40" (lunghetto, che diluizione era?) ed ha sviluppato per 120" lo sviluppo che ha fatto è vicino al minimo possibile se non proprio insufficiente.
Qualche carta ad un fattore 3 ci arrivava, ma la maggior parte delle altre che ho testato ha tempi minimi intorno ad un fattore 4. Da notare che fattori così ridotti si possono usare solo con carte reattive, con le carte poco o non reattive i fattori sono molto più alti.
Re: asciugatura baritata
lo sviluppo era a 1+9 ed era freschissimo, infatti ci ho fatto le sole 2 stampe.
come ti dicevo ne ho fatto un litro in una vaschetta 24x30, la carta è una bergger baritata lucida, non ricordo esattamente il nome...
l'esposizione è stata fatta sulle ombre, il negativo è mediamente denso, con un contrasto medio-basso.
ora non so se la carta mi abbia fregato o meno, la provinatura l'ho valutata da bagnata e con le luci che ti dicevo...
può essere che abbia sbagliato l'esposizione sotto l'ingranditore, poiché anche la provinatura, una volta asciutta mi ha dato gli stessi risultati.
per capirci mi manca un pò nei bianchi e un pò nei neri...
magari bastava utilizzare un filtro diverso, io ho utilizzato un 3 e 1/2.
l'errore comunque è stato fatto principalmente per mancanza di esperienza nella valutazione della stampa bagnata.
cosa che con le RC utilizzate non mi aveva dato problemi.
come ti dicevo ne ho fatto un litro in una vaschetta 24x30, la carta è una bergger baritata lucida, non ricordo esattamente il nome...
l'esposizione è stata fatta sulle ombre, il negativo è mediamente denso, con un contrasto medio-basso.
ora non so se la carta mi abbia fregato o meno, la provinatura l'ho valutata da bagnata e con le luci che ti dicevo...
può essere che abbia sbagliato l'esposizione sotto l'ingranditore, poiché anche la provinatura, una volta asciutta mi ha dato gli stessi risultati.
per capirci mi manca un pò nei bianchi e un pò nei neri...
magari bastava utilizzare un filtro diverso, io ho utilizzato un 3 e 1/2.
l'errore comunque è stato fatto principalmente per mancanza di esperienza nella valutazione della stampa bagnata.
cosa che con le RC utilizzate non mi aveva dato problemi.
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Re: asciugatura baritata
Penso anche io che il problema nasca dall'osservazione della stampa bagnata con luce inadeguata.
Le carte baritate si scuriscono un po' quando asciugano, le polienate si schiariscono. Quanto dipende dai materiali in uso, ma comunque sulle carte baritate è più evidente.
Il tempo di comparsa va calcolato dal momento in cui appare qualcosa, proprio appena appena si vede qualcosa. Quindi forse il tempo di comparsa è un po' più breve dei 40" secondi suddetti (spero). La Berger non è molto reattiva (ma saranno 4/5 anni che non la uso e non so se ci sono stati cambiamenti) ed un fattore 3, mi pare pochino. Mi pare.
Esposizione e contrasto vanno calcolati insieme... Cioè non sono cose indipendenti.
Lo strumento di valutazione è il provino scalare su cui vanno cercate le strisce giuste come densità agli estremi (giammai sui toni medi).
Si procede partendo da un estremo, per esempio i toni più scuri (ma si può benissimo partire dai chiari). Di seguito la procedura.
Si cerca il tempo più breve con cui vengono bene i toni più scuri, si controlla come sono i toni chiari con quel tempo e quel contrasto e si presentano tre possibilità:
1) I toni chiari vengono bene con quel tempo li = contrasto giusto
2) I toni chiari vengono bene con un tempo più lungo = il contrasto è troppo alto e va abbassato.
3) I toni chiari vengono bene con un tempo più breve = il contrasto è troppo basso e va alzato.
Quando si cambia il contrasto va rifatto un provino scalare ed utilizzata la stessa procedura di valutazione finché non si arriva al caso 1, ovvero fino a quando con lo stesso tempo di esposizione vengano bene sia i toni chiari che quelli scuri.
Naturalmente non sempre è agevole partire dai toni più scuri e quindi si può benissimo ragionare partendo dai toni più chiari, la procedura è la solita, ovvero: si cerca il tempo con cui i toni più chiari vengono bene e si presentano 3 possibilità.
1) I toni scuri vengono bene con quel tempo li = contrasto giusto (attenzione però che bisogna sempre controllare che con tempi più brevi i toni scuri siano effettivamente troppo chiari).
2) I toni scuri vengono bene con un tempo più lungo = contrasto basso, va alzato.
3) I toni scuri vengono bene con un tempo più breve = contrasto alto, va abbassato (attenzione perché è più difficile da valutare).
Seguendo questa procedura è impossibile (se si valuta correttamente il provino) avere toni chiari o scuri non soddisfacenti.
Se invece non si lavora sugli estremi, ma (sbagliando) si lavora sui toni medi si lasciano gli estremi in balia del caso. Proprio del caso! È infatti sempre possibile su qualunque grado di contrasto ottenere dei toni medi adeguati, basta aggiustare l'esposizione.
Il tipico errore del principiante (non solo purtroppo ) è proprio questo, scelta a casaccio del contrasto, scelta di un tempo adeguato sul provino scalare in base ai toni medi (sempre possibile), stampa di prova... risultato sbagliato a meno che non si abbia avuto fortuna, e poi (invece che aggiustare il contrasto) si comincia una serie lunga e scriteriata di mascherature e bruciature di correzione...
Quante volte l'ho già scritto? Il forum non ha memoria, è la sua natura?
Le carte baritate si scuriscono un po' quando asciugano, le polienate si schiariscono. Quanto dipende dai materiali in uso, ma comunque sulle carte baritate è più evidente.
Il tempo di comparsa va calcolato dal momento in cui appare qualcosa, proprio appena appena si vede qualcosa. Quindi forse il tempo di comparsa è un po' più breve dei 40" secondi suddetti (spero). La Berger non è molto reattiva (ma saranno 4/5 anni che non la uso e non so se ci sono stati cambiamenti) ed un fattore 3, mi pare pochino. Mi pare.
Esposizione e contrasto vanno calcolati insieme... Cioè non sono cose indipendenti.
Lo strumento di valutazione è il provino scalare su cui vanno cercate le strisce giuste come densità agli estremi (giammai sui toni medi).
Si procede partendo da un estremo, per esempio i toni più scuri (ma si può benissimo partire dai chiari). Di seguito la procedura.
Si cerca il tempo più breve con cui vengono bene i toni più scuri, si controlla come sono i toni chiari con quel tempo e quel contrasto e si presentano tre possibilità:
1) I toni chiari vengono bene con quel tempo li = contrasto giusto
2) I toni chiari vengono bene con un tempo più lungo = il contrasto è troppo alto e va abbassato.
3) I toni chiari vengono bene con un tempo più breve = il contrasto è troppo basso e va alzato.
Quando si cambia il contrasto va rifatto un provino scalare ed utilizzata la stessa procedura di valutazione finché non si arriva al caso 1, ovvero fino a quando con lo stesso tempo di esposizione vengano bene sia i toni chiari che quelli scuri.
Naturalmente non sempre è agevole partire dai toni più scuri e quindi si può benissimo ragionare partendo dai toni più chiari, la procedura è la solita, ovvero: si cerca il tempo con cui i toni più chiari vengono bene e si presentano 3 possibilità.
1) I toni scuri vengono bene con quel tempo li = contrasto giusto (attenzione però che bisogna sempre controllare che con tempi più brevi i toni scuri siano effettivamente troppo chiari).
2) I toni scuri vengono bene con un tempo più lungo = contrasto basso, va alzato.
3) I toni scuri vengono bene con un tempo più breve = contrasto alto, va abbassato (attenzione perché è più difficile da valutare).
Seguendo questa procedura è impossibile (se si valuta correttamente il provino) avere toni chiari o scuri non soddisfacenti.
Se invece non si lavora sugli estremi, ma (sbagliando) si lavora sui toni medi si lasciano gli estremi in balia del caso. Proprio del caso! È infatti sempre possibile su qualunque grado di contrasto ottenere dei toni medi adeguati, basta aggiustare l'esposizione.
Il tipico errore del principiante (non solo purtroppo ) è proprio questo, scelta a casaccio del contrasto, scelta di un tempo adeguato sul provino scalare in base ai toni medi (sempre possibile), stampa di prova... risultato sbagliato a meno che non si abbia avuto fortuna, e poi (invece che aggiustare il contrasto) si comincia una serie lunga e scriteriata di mascherature e bruciature di correzione...
Quante volte l'ho già scritto? Il forum non ha memoria, è la sua natura?
Re: asciugatura baritata
accidenti, questo intervento vale una fortuna!
fortunatamente ho utilizzato il sistema da te indicato, valutando i neri (fortunato nel ragionamento).
unica cosa, ho pensato non si potesse fare, era lavorare sui bianchi utilizzando il contrasto.
pensavo che per alzare un pò le luci dovessi aumentare il tempo di esposizione e mascherare le ombre in modo leggero, per averci un pò di dettaglio...
questo il ragionamento da me fatto.
credo che alla fine mi stamperò questo topic e me lo appiccicherò in CO, vale molto più di parecchie cose lette.
anzi, ora che ci penso devo rispolverare la trilogia di AA... non ho ancora letto l'ultimo volume.
il tono medio non lo ricerco nemmeno in ripresa, a meno ché non abbia da fare un primo piano di un ritratto.
effettivamente ho fatto parecchi errori da principiante, ma alla fine quello sono...
certo, grazie a voi sto crescendo un pò più in fretta....
fortunatamente ho utilizzato il sistema da te indicato, valutando i neri (fortunato nel ragionamento).
unica cosa, ho pensato non si potesse fare, era lavorare sui bianchi utilizzando il contrasto.
pensavo che per alzare un pò le luci dovessi aumentare il tempo di esposizione e mascherare le ombre in modo leggero, per averci un pò di dettaglio...
questo il ragionamento da me fatto.
credo che alla fine mi stamperò questo topic e me lo appiccicherò in CO, vale molto più di parecchie cose lette.
anzi, ora che ci penso devo rispolverare la trilogia di AA... non ho ancora letto l'ultimo volume.
il tono medio non lo ricerco nemmeno in ripresa, a meno ché non abbia da fare un primo piano di un ritratto.
effettivamente ho fatto parecchi errori da principiante, ma alla fine quello sono...
certo, grazie a voi sto crescendo un pò più in fretta....
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