"Automatizzare" il processo

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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emmeffepi
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da emmeffepi »

Oompaloompa ha scritto:Penso che se dal provino a contatto avrò già alcuni risultati decenti, procederò con quel contrasto e quel tempo di esposizione
e come fai? un provino si fa con colonna al massimo (o ad altezza tale di coprire abbondantemente il foglio) senza obiettivo e con filtro basso (1)...

no, no...quello ti serve solo per scegliere gli scatti...poi devi iniziare da uno scalare come da procedura "standard"...


Massimiliano

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Oompaloompa
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da Oompaloompa »

Eresia: ma se io lascio l'obiettivo, chiudo il diaframma al mio valore usuale e lascio un contrasto 2?

Io farei un provino scalare del provino a contatto, quindi individuerei quello che è il tempo e il contrasto "medio" per avere discreti risultati di tutta la striscia...se in questo caso mi esce per 1-2 fotogrammi già un risultato accettabile (dal provino a contatto), non posso utilizzare quei valori di tempo e contrasto per la stampina definitiva??

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emmeffepi
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da emmeffepi »

Francesco non stai ingrandendo...che ti serve l'obiettivo? ;)
Per il provino a contatto ti serve la luce e basta...la più diffusa possibile (altrimenti ti trovi differenza centro/bordi che lo renderebbero inutile)...e la ottieni solo alzando la colonna in modo che possa coprire ben oltre il foglio di carta (normalmente un 24*30)
Massimiliano

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Oompaloompa
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da Oompaloompa »

Diciamo che nella mia testa, a questo punto sbagliando, avevo in mente di mantenere le stesse impostazioni sia di contrasto che di esposizione che avrei usato nella stampa definitiva...quindi compreso il valore di apertura! :D

O meglio, se tra i provini a contatto avessi trovato uno-due fotogrammi che (esempio) a f/11, 12 s. e contrasto 2 mi fossero sembrati "buoni", avrei avuto già un'indicazione per la stampa finale...non quella artistica, appunto, ma quella discreta...
A questo punto però mi pare che ci siano davvero poche "scappatoie"...provino a contatto, provini scalari e stampe...quale che sia il formato...

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-Sandro-
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da -Sandro- »

E qui, le tue "automazioni" crollano. :)

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Oompaloompa
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da Oompaloompa »

E fanno pure un bel tonfo...:)

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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da emmeffepi »

in realtà è proprio quello l'automatismo (a meno di non comprarti un minilab :D )...non puoi scappare...
poi ovvio che se hai due scatti su un rullo che ti sembrano simili al punto di considerarli uguali potrai saltare il secondo scalare e tenerti il risultato
ma il processo è standard: contatto/scalare/stampa
Massimiliano

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-Sandro-
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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da -Sandro- »

In realtà, come ha saggiamente già scritto Paolo, il problema nasce esattamente dal "retaggio" digitale, dove tutto sembra facile soltanto perché un esercito di matematici sottopagati ha nascosto dietro un cursore centinaia di funzioni differenziali che farebbero inorgoglire Laplace e Fourier, ma che di fatto tolgono il piacere di fare le cose, e contemporaneamente impigriscono la mente portando a pensare che certe cose siano più facili di quel che realmente sono.
La migliore automazione del proprio lavoro è l'organizzazione mentale, ma questa si acquisisce soltanto dopo lunga pratica, perché occorre acquisire una visione d'assieme così vasta che se la raccontassimo tutta, in molti lascerebbero perdere. E' una sfida, almeno per me è tale; migliorare ogni giorno, guardarsi alle spalle soddisfatti del lento ma continuo miglioramento, osservare il proprio lavoro compiaciuti, anche dall'apprezzamento altrui. Sono cose che non hanno prezzo.

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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da Oompaloompa »

Condivido in pieno, ma non sono esattamente dello stesso parere per quanto riguarda l'apparente "semplicità" del digitale.
Quello che sembra "semplice" nel digitale è "complicato" nell'analogico, ma esiste anche l'inverso. Sono mondi talmente differenti che richiedono un approccio quasi agli opposti, ma entrambi necessitano di anni e anni per essere "domati". Il controllo che si ha in uno scatto analogico è decisamente più completo, questo si.
Ma la "semplicità" che sta dall'altra parte è solo apparente...diciamo che è un'opzione, non la regola.
E questo, inutile dirlo, è solo il mio umile parere. :)

Tralasciate le ovvietà che ho scritto, ogni caso è a sé.
Quello che posso dire è che per quanto mi riguarda non ho mai avuto né la pretesa, né la speranza, che i processi di cui si discute su questo forum fossero semplici.

Sono estremamente affascinato da tutto quello che c'è qui dentro, ma quello che m'importa è il risultato finale.
Se il digitale potesse offrirmi il b/n che cerco (e che ho soltanto iniziato a inseguire nell'analogico), e il controllo sul processo che offre la stampa argentica, probabilmente non mi sarei lanciato nell'avventura. Tuttavia così non è...e quindi...:)

Il problema, ma è anche il piacere della sfida, è farlo da quasi autodidatta...
Penso che nessuno nell'era di internet sia "autodidatta" nel vero senso della parola, ma il percorso rimane comunque molto lungo...e il tempo invece sembra sempre meno. Insomma bisogna incastrarcisi!

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Re: "Automatizzare" il processo

Messaggio da ammazzafotoni »

Oompaloompa ha scritto:Condivido in pieno, ma non sono esattamente dello stesso parere per quanto riguarda l'apparente "semplicità" del digitale.
Quello che sembra "semplice" nel digitale è "complicato" nell'analogico, ma esiste anche l'inverso. Sono mondi talmente differenti che richiedono un approccio quasi agli opposti, ma entrambi necessitano di anni e anni per essere "domati". Il controllo che si ha in uno scatto analogico è decisamente più completo, questo si.
Ma la "semplicità" che sta dall'altra parte è solo apparente...diciamo che è un'opzione, non la regola.
E questo, inutile dirlo, è solo il mio umile parere. :)
Beh, come diceva Sandro, il digitale è molto più complesso, fosse solo per il fatto che c'è un elaboratore capace di eseguire miliardi di operazioni al secondo che sovraintende ad, appunto, organizzare numerosissime operazioni discrete, nascoste dietro "semplici" slider.
Nell'analogico nemmeno una divinità potrebbe avere contezza di tutte le attività e le grandezze, virtualmente continue, che in varie permutazioni interagiscono chimicamente e fisicamente; l' "occhio" ne fa una stima, ma di certo non ne ha visibilità totale, in questo l'analogico si potrebbe definire "semplice".
Oompaloompa ha scritto: Se il digitale potesse offrirmi il b/n che cerco (e che ho soltanto iniziato a inseguire nell'analogico), e il controllo sul processo che offre la stampa argentica, probabilmente non mi sarei lanciato nell'avventura. Tuttavia così non è...e quindi...:)
Coi mezzi giusti potrebbe forse anche essere così, ovvero disponendo di una catena (a partire da uno scanner o un file fino ai pigmenti di stampa) ben affinata e costosetta
Oompaloompa ha scritto: Il problema, ma è anche il piacere della sfida, è farlo da quasi autodidatta...
Penso che nessuno nell'era di internet sia "autodidatta" nel vero senso della parola, ma il percorso rimane comunque molto lungo...e il tempo invece sembra sempre meno. Insomma bisogna incastrarcisi!
In realtà, leggendo in giro, guardando video e seguendo forum, senza seguire corsi e avere tutor dedicati, siamo tutti autodidatti!
Non penso che, in un mondo pre-internet, gli autodidatti non leggessero libri e re-inventassero tutto da soli...
La discriminante è sempre la pratica, comunque; con intenet però ci confrontiamo più velocemente e possiamo imparare più in fretta dai nostri errori.

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