Bagno di arresto

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Pierpaolo B
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da Pierpaolo B »

Se devi farlo durare diluito la soluzione di acido citrico non è molto affidabile..... succede che possa fare alghe o formazioni simili nel tempo. L'acido acetico è eterno. Ho finito una tanicha da 5 litri qualche anno fa che presi appena sposato.
Personalmente uso l'acido acetico per le pellicole e il citrico (per vinificazione costa una fischiata) per la carta.
Per misurare il PH prendi una cartina tornasole per acidi....


Mi chiamo Pierpaolo.
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onewayenzyme
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da onewayenzyme »

Faccio notare che una soluzione allo 1% di acido acetico arriva a circa pH 2.5, diluendo 1 a 6 l'aceto di alcool che si può comprare al supermercato per 0.5/0.7 euro.

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negativo
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da negativo »

Concordo, l'aceto di alcool lo uso da circa due anni e funziona molto bene.

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chromemax
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da chromemax »

onewayenzyme ha scritto:Faccio notare che una soluzione allo 1% di acido acetico arriva a circa pH 2.5, diluendo 1 a 6 l'aceto di alcool che si può comprare al supermercato per 0.5/0.7 euro.

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Per una soluzione al 2% di bagno di arresto l'aceto di alcool al 6% deve essere diluito 1+3 quindi, per fare i conti tondi ipotizzando il costo di 0,60 al litro, sono circa 20 centesimi per 1 litro di soluzione di lavoro.
L'acido acetico all'80% costa da fotomatica €11,7 al litro, per fare una soluzione al 2% se ne usano 25ml per cui il costo di 1 litro di soluzione di lavoro sono circa €0,3.
D'accordo che zio Paperone ha fondato il suo impero partendo da un decino ma a me non pare tutto questo risparmio.
Se poi vado a leggere l'etichetta di uno di questi prodotti:
14462910_10210662577265360_2106352337985044289_n-1.jpg
ci trovo pure cose poco "fotografiche".
Ogni tanto si ripropongono discussioni come questa, una volta è l'aceto, un'altra è lo shampoo, quasi che non siano bastati 180 anni per rendere gli ignari fotografi abbastanza scafati da evitare le trappole spillasoldi dei produttori fotografici :ymdevil:

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negativo
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da negativo »

Diego, ciò che sta scritto sull'etichetta stento a credere che possa provocare "danni" ad una stampa o negativo. Non siamo un laboratorio di analisi che richiede reagenti purissimi per lavori che possono subire alterazioni significative, si tratta di arrestare brevemente l'azione dello sviluppo che se poi andiamo a vedere con quale acqua di rubinetto è stato preparato probabilmente il caramello dell'aceto diventa una ... primizia :D

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chromemax
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da chromemax »

negativo ha scritto:Diego, ciò che sta scritto sull'etichetta stento a credere che possa provocare "danni" ad una stampa o negativo. Non siamo un laboratorio di analisi che richiede reagenti purissimi per lavori che possono subire alterazioni significative, si tratta di arrestare brevemente l'azione dello sviluppo che se poi andiamo a vedere con quale acqua di rubinetto è stato preparato probabilmente il caramello dell'aceto diventa una ... primizia :D
Rimane il fatto che non vedo quale debba essere la convenienza... 1 centesimo di euro ogni volta che faccio il bagno di arresto? Si spende 500 volte tanto in trasporto e tempo per andare a comprarne una scorta, dato che il "concentrato" dura 1/13 rispetto all'acido acetico fotografico, se devo fare economia preferisco sistemi più efficaci ma soprattutto più intelligenti... l'acido citrico alimentare costa 520 euro per mezza tonnellata, fanno 0,0156 euro per litro di arresto pronto all'uso e dentro non c'è il caramello :)) :)) :))

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negativo
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da negativo »

Ma sì, la convenienza economica non esiste, nel mio caso volevo solo far presente che funziona anche questo, cercando di smentire chi va dicendo orrori sul suo utilizzo. Un tempo quando stampavo più di frequente usavo l'acido acetico ma poi da quando tutto questo si è ridotto uso l'arresto a base di aceto solo per le stampe mentre per le pellicole uso l'arresto con acqua ( anche su questo ho letto dei "vade retro") perché lo sviluppo che uso non richiede l'arresto acido. E poi, sperando di non scandalizzare qualche purista, io il bagno d'arresto non lo preparo dosando l'aceto con il misurino e tantomeno scomodando il PHmetro ( che possiedo ), ne verso circa mezzo litro in 2 litri e mezzo di acqua e poi quando passo la stampa dallo sviluppo se dopo circa 15"/ 20'' dall'immersione si " sgrassa " per mè è tutto ok. Però su sviluppo e fissaggio non vado a spanne. [-x

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chromemax
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da chromemax »

negativo ha scritto:Ma sì, la convenienza economica non esiste, nel mio caso volevo solo far presente che funziona anche questo, cercando di smentire chi va dicendo orrori sul suo utilizzo. Un tempo quando stampavo più di frequente usavo l'acido acetico ma poi da quando tutto questo si è ridotto uso l'arresto a base di aceto solo per le stampe mentre per le pellicole uso l'arresto con acqua ( anche su questo ho letto dei "vade retro") perché lo sviluppo che uso non richiede l'arresto acido. E poi, sperando di non scandalizzare qualche purista, io il bagno d'arresto non lo preparo dosando l'aceto con il misurino e tantomeno scomodando il PHmetro ( che possiedo ), ne verso circa mezzo litro in 2 litri e mezzo di acqua e poi quando passo la stampa dallo sviluppo se dopo circa 15"/ 20'' dall'immersione si " sgrassa " per mè è tutto ok. Però su sviluppo e fissaggio non vado a spanne. [-x
Chiariamo un punto, che rischia sempre di creare incomprensioni; è possibilissimo, e credo che tu lo sappia, "fare" uno sviluppo che sviluppa mischiando a casaccio un po' di ingredienti che si trovano in una cucina; il punto non è "far venire qualcosa", se il fine è quello non stiamo neanche qui a discutere, R09 1+25 per 6 minuti ed esce qualcosa, sempre, con tutto (così come con qualsiasi altro sviluppo).
Tanto per rendere l'idea, la differenza che c'è tra il caffenol e l'Xtol non è nella qualità del negativo ottenuto ma nel fatto che con l'Xtol si ha la ragionelvole certezza di ottenere risultati sempre identici da qualsiasi lotto, in qualsiasi condizione, con l'acqua di qualsiasi luogo del mondo e in qualsiasi periodo compreso nei 6 mesi dalla preparazione, col caffenol no. Questa affidabilità del prodotto è costata a Kodak anni di test del team di sviluppo con spese che puoi immaginare ed è questo il motivo per cui l'Xtol è uno sviluppo infinitamente più consigliabile del caffenol.
Il punto vero è quello di ottenere risultati costanti e un sistema che dia la certezza del risultato già prima di sviluppare; per fare questo è necessario disporre di materiali e procedure affidabili, che le esperienze raccolte in quasi un secolo di pratica hanno mostrato essere tali. Usare l'acqua al posto dell'arresto può funzionare ma è dimostrato che in alcuni casi può portare a delle macchie. Discorso analogo sul sapone neutro al posto dell'imbibente, o l'uso delle dita per asciugare la pellicola o il più semplice prelavaggio (manco il film fossero lenticchie).
L'aceto di alcool può funzionare ma non si ha nessuna garanzia che poi tra 50 anni proprio quel prodotto potrà essere la causa di un qualche deterioramento; per contro ci sono immagini degli anni '20 conservate perfettamente che sono state trattate con acido acetico. Ci fosse poi un effettivo e tangibile guadagno, non solo in termini ceconomici, potrei anche capire, ma giusto per dimostrare che funziona, allora perché non usare l'acido muriatico,l'acido per batterie, o il succo di limone, oppure l'aranciata, soprattutto durante le sessioni estive.
Quando si alzano gli scudi su alcuni "consigli" non è per integralismo analogico o oscurantismo dei vecchi tempi, è, nei limiti umani, volontà di dare un'informazione il più possibile corretta ma soprattutto affidabile.

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herma
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da herma »

chromemax ha scritto:... è, nei limiti umani, volontà di dare un'informazione il più possibile corretta ma soprattutto affidabile.
ed è per questo che ti ringrazio, sempre chiarissimo

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ammazzafotoni
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Re: Bagno di arresto

Messaggio da ammazzafotoni »

Ciao

Mi attacco a questo thread per chiedere una cosa: ho appena aperto una bottiglia di "Maco Ecostop" all'acido acetico (soluzione al 60%); ho notato subito, con mia sorpresa, che la soluzione non ha il colorante indicatore di PH, come l'analogo prodotto della stessa marca basato su acido citrico, ma è incolore.
Sapete mica se con l'innalzamento del PH la soluzione acquista una colorazione o devo procurarmi le cartine al tornasole?
Se sì, in quale tipo di negozio le trovo?

Grazie.

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