Probabilmente la colpa è mia, che infilo troppa roba tutta insieme, ma penso che sia abbastanza semplice e utile per tutti; al di là delle curve caratteristiche, che possono interessare o meno, i garfici veramente utili sono quei 6 che rappresentano il contrasto e la sensibilità; questi grafici rappresentano le stesse informazioni ma in formato diverso, i tre in alto sono relativi al contrasto, i tre in basso alla sensibilità effettiva.Gian_luca ha scritto:Grazie Diego. Ammetto che buona parte del tuo lavoro non é per me comprensibile ma é uno stimolo a studiare... Oltre che a togliermi la curiosità di provare sta pellicola
Nel primo grafico in alto a sx si ha il tempo di sviluppo in base allo scarto di luminosità del soggetto (SBR=Subjet Brightness Range), un soggetto di contrasto normale ha 7 stop di differenza tra il bianco e il nero (comprendendo il nero assoluto e il bianco assoluto della carta si hanno le 9 zone del sistema zonale).
Nel secondo grafico in alto al centro si ha la stessa cosa ma riferita al gradiente medio (G), quindi come varia il gradiente rispetto al tempo di sviluppo; è praticamente lo stesso grafico che si trova sui foglietti della Kodak.
Nel terzo grafico in alto a dx invece dello scarto di luminosità del soggetto (SBR) o del gradiente (G), vengono usati i valori "N" del Sistema Zonale, dove N è un contrasto normale del soggetto.
Si usa il grafico che rappresenta l'unità di misura a cui uno è abituato.
I grafici sotto sono la stessa cosa ma indicano la sensibilità effettiva della pellicola da impostare sull'esposimentro in base al tempo di sviluppo utilizzato.
Non c'è bisogno di usare il Sistema Zonale per trarne informazioni preziose per tutti: faccio un esempio.
Personalmente stampo con un ingranditore a condensatori e so già che, per soggetti con contrsto normale, devo sviluppare i miei negativi per avere un gradiente medio (G) di 0.44 (questo valore è simile per tutti gli ingranditori a condensatore, poi con l'esperienza si può rifinire meglio). E' una bella giornata di sole, vado a fare un gita al mare, carico la macchina con la Bregger Pancro 400, che svilupperò in Rodinal 1+25, vado sul grafico in alto al centro, quello del gradiente (G) e vedo che per avere un gardiente di 0,44 devo sviluppare la pellicola all'incirca 6 minuti e 30 secondi; vado sul grafico sotto e vedo che sempre per un G=0.44 devo impostare sull'esposimetro della macchina la sensibilità a 125.
Quando torno a casa e sviluppo la pellicola, i negativi saranno più facilmente stampabili su una carta di gradazione 2/2,5 (con un ISO-R=1, il valore si trova sui datasheet della carta). Se in alcuni scatti il contasto era più alto o più basso, ho qualche margine variando la gradazione della carta da stampa.
Con un po' di occhio e un po' di rullini, il sistema si mette facilmente a punto in base al proprio modo di lavorare e in ogni caso queste informazioni sono ben più complete e razionali di quelle che si trovano su digitaltruth o su molti bugiardini.