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Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 27/04/2017, 20:25
da chromemax
Ciao a tutti, finalmente ho trovato un po' di tempo per testare questa pellicola e condivido qui i miei risultati per metterli a confronto con i test, le prove e le impressioni degli altri utenti.
Le mie prove sono ancora parziali, mi riprometto di aggiornare il post quado avrò un quadro più completo, infatti le prove "sul campo" e di stampa di negativi che ho potuto fare sono ancora troppo poche, inoltre sono relative solo al formato 135, non avendo ancora potuto fare un confronto con la stessa pellicola in formato 120.

Test sensitometrico
Per adesso è limitato al D-76 1+1 e allo R09 One-Shot 1+25. Mi ero ripromesso di testare anche l'HC-110 dil. B, ma il mio concentrato comincia ad essere vecchiotto e ho avuto qualche dubbio sulla ripetibilità dei risultati. Mi sforzo il più possibile per far si che i miei test siano il più possibili "neutri", nel limite delle mie capacità e delle mie attrezzature e, anche se non riportato in questa sede, ogni parametro del test è annotato e tenuto costante, ma evito di tediarvi con questa mole di informazioni, comunque nel caso (o per curiosità) tutti dati del test sono disponibili.
i dati riportati sul grafico sono nell'ordine: tempo di sviluppo, sensibilità effettiva. gradiente medio e gamma di contrasto del soggetto (SBR) espresso in stop (soggetto N=7 stop)
i dati riportati sul grafico sono nell'ordine: tempo di sviluppo, sensibilità effettiva. gradiente medio e gamma di contrasto del soggetto (SBR) espresso in stop (soggetto N=7 stop)
Curve Contrasto/Sviluppo e Sensibilità Effettiva/Sviluppo
Curve Contrasto/Sviluppo e Sensibilità Effettiva/Sviluppo
i dati riportati sul grafico sono nell'ordine: tempo di sviluppo, sensibilità effettiva. gradiente medio e gamma di contrasto del soggetto (SBR) espresso in stop (soggetto N=7 stop)
i dati riportati sul grafico sono nell'ordine: tempo di sviluppo, sensibilità effettiva. gradiente medio e gamma di contrasto del soggetto (SBR) espresso in stop (soggetto N=7 stop)
Curve Contrasto/Sviluppo e Sensibilità Effettiva/Sviluppo
Curve Contrasto/Sviluppo e Sensibilità Effettiva/Sviluppo
La Pancro 400 è una pellicola tosta da sviluppare, ci vogliono sviluppi aggressivi per raggiungere forti annerimenti e per tempi di trattamento che "brucerebbero" le normali pellicole; il D-76 1+1 in caso di sviluppi N+ deve essere lasciato agire per tempi improponibili, tanto che imho l'uso di questo sviluppo a questa diluizione è utilizzabile solo in caso di scene ad alto contrasto.
Dalle curve si evince anche che, come normale, la sensibilità effettiva della pellicola è più bassa di quella nominale e si nota anche come l'R09 (più o meno l'ex rodinal) sia abbastanza "scarso" nello sfruttamento della sensibilità delle pellicole.
Comunque esponendo la pellicola a 400 iso i negativi sono ancora ben stampabili anche se quelli esposti a EI 200 hanno un contrasto locale e delle ombre più alto, rendendo la stampa di "squillante".
Quello che mi ha lasciato perplesso di questa pellicola è la grana; nel D-76 1+1, che ha un qualche effetto finegranulante nonostante la diluizione, la grana è grande ma soprattutto "brutta", con un pattern disordinato e discontinuo. Non ho stampato negativi trattati in R09, per cui non so come come è la grana con questo sviluppo, ma vista la fama dello R09, non credo che possa migliorare molto rispetto al D-76.
stampa senza crop su foglio 24x30
stampa senza crop su foglio 24x30
"microfotografia" della stampa fatta con un microscopio giocattolo
"microfotografia" della stampa fatta con un microscopio giocattolo
stessa "microfotografia" ma di una stampa da negativo Tri-X ad un fattore di ingrandimento praticamente identico, anche se la gradazione era più morbida
stessa "microfotografia" ma di una stampa da negativo Tri-X ad un fattore di ingrandimento praticamente identico, anche se la gradazione era più morbida
Mi riprometto di aggiornare presto il post con delle nuove prova, intanto aspetto i vostri commenti e le vostre esperienze con questa pellicola.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 27/04/2017, 20:51
da pollospiedo
Come sempre complimenti!
Ho anche io 4/5 rulli 120 ma non ho avuto ancora la possibilità di fare qualche prova...
Mi spiace che già con il d76 abbia dato una grana poco piacevole e molto presente a che se grana non significa necessariamente brutto...
Hai fatto qualche stampa?

Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 27/04/2017, 20:59
da -Sandro-
Per le foto al microscopio mi offro volontario. :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 27/04/2017, 21:33
da dispe
Bel lavoro, complimenti

Cosa ti ha spinto a provare questa pellicola ?



Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

Re: RE: Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 27/04/2017, 23:58
da chromemax
-Sandro- ha scritto:Per le foto al microscopio mi offro volontario. :)
Immagine Immagine Immagine
Le "microfotografie" sono state fatte alle stampe, ci potresti riuscire?

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 0:18
da chromemax
pollospiedo ha scritto: Hai fatto qualche stampa?
Si, poche e solo con pellicola sviluppata in d-76; non ho pubblicato stampe perché le differenze sono poco percepibili a monitor e perché per un mio errore non è possibile confrontare i risultati tra le stampe di negativi esposti con sensibilità diverse, la prossima sessione di stampa dovrò essere più attento :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 0:22
da chromemax
dispe ha scritto: Cosa ti ha spinto a provare questa pellicola ?
Il fatto che adesso è disponibile in formato 135 e 120. E' da tanto che volevo provarla in lastra ma da una parte il fatto di dover far fuori più di mezza scatola per i test e dall'altra le troppe pellicole dello stesso formato prossime alla scadenza, mi hanno sempre fatto desistere.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 8:49
da karlo
Sembrerebbe una pellicola da non comprare .......

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 9:19
da fenolo
Anche a me non mi dice nulla . Grazie per i test

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 13:23
da chromemax
karlo ha scritto:Sembrerebbe una pellicola da non comprare .......
Sicuramente è diversa, poi devo ancora provare la 120 che è stesa su pet (come le lastre) e forse qualcosa cambia.

Re: RE: Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 18:44
da -Sandro-
chromemax ha scritto:
-Sandro- ha scritto:Per le foto al microscopio mi offro volontario. :)
Immagine Immagine Immagine
Le "microfotografie" sono state fatte alle stampe, ci potresti riuscire?
Penso di si!

Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 28/04/2017, 18:45
da fenolo
Mi rendo disponibile anche io se Sandro non riesce le faccio io tranquillamente al microscopio

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 02/05/2017, 10:16
da franz
chromemax ha scritto: ogni parametro del test è annotato e tenuto costante, ma evito di tediarvi con questa mole di informazioni, comunque nel caso (o per curiosità) tutti dati del test sono disponibili.
Buon giorno Diego

Complimenti per il nuovo test che - devo ammetterlo - mi piacerebbe leggere per intero. Mi incuriosisce molto e vedo dai numeri di pagina che dovrebbe essere abbastanza corposo. Se vuoi inviarmelo... ^:)^

Osservando i grafici e quando hai scritto mi vengono in mente un paio di considerazioni.

La pellicola viene presentata come High Resolution e grana fine ma non mi sembra proprio che questi due parametri siano presenti.
La sensibilità è piuttosto bassa - meno di 200 - e considerando che hai utilizzato come punto di sensibilità il valore 0,10 direi piuttosto ottimistica.
Questo valore è ottimale come parametro per i test, ma sul campo - specialmente per il medio e grande formato - è piuttosto basso. Con un più realistico valore fra 0,15/0,20 la sensibilità scenderebbe ancora.
La berger non è nuova a queste impostazioni troppo generose di sensibilità: già la vecchia BRF200 data per 200 ISO era sotto dei 100.

Il piede della pellicola eccessivamente lungo e la qualità della grana mi fanno pensare male...ad una "qualsiasi" "vecchia" pellicola ben differente in resa a una Tmax 400 e Ilford Hp5. Non mi sembra che si avvicini a queste minimamente.

Una altra perplessità mi viene dallo sviluppo R9 che dovrebbe essere simile (uguale?) al vecchio Rodinal.
Ho usato spesso il Rodinal - quello con la bottiglia in vetro - e alla diluizione 1+25 ci si poteva sviluppare la carta tanto era "potente".
Vedere una curva cosi "moscia" tanto da non differenziarsi troppo da quella del D76 1+1 (che non è il massimo di potenza) mi fa pensar male.
Ma forse mi sbaglio io.

Ancora complimenti per il lavoro

Francesco :-h :-h

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 02/05/2017, 13:09
da chromemax
Negli scorsi due giorni ho provato il 120, il tempo di riordinare le idee e integro il post.
Grazie e ciao

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/05/2017, 16:09
da gioffry
Ciao Chromemax, anche io ho effettuato alcuni test su questa pellicola (molto meno dettagliati e più maccheronici dei tuoi) ... con risultati piuttosto simili ai tuoi tranne che per la grana.
Io ho notato che invece è davvero contenuta e omogenea. Com'è possibile? Preciso che, diversamente da te, io ho eseguito gli sviluppi in rotazione continua.
Cmq, al di là dei test, a me è piaciuta tantissimo ... ora voglio provarla in condizioni estreme e vediamo come si comporta.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/05/2017, 16:53
da isos1977
Grazie Diego per queste informazioni!

Io sono molto pigro e tendo a usare solo le pellicole che ho già testato, senza avventurarmi su nuovi test.... ma questa pellicola mi ispirava e pensavo di provarla... nel caso con HC110 o Hydrofen, che magari si comportano in modo diverso sulla grana.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 05/05/2017, 20:07
da chromemax
Come promesso integro il post con qualche test pratico in più.
In questi giorni ho avuto modo di provare la pellicola in formato 120, l'emulsione è stesa su PET, anche abbastanza spesso, supporto che a me sta un po' antipatico per la sua rigidità e perché è una vera e propria calamita per la polvere, trovo l'acetato del 135 più "simpatico"; l'unica cosa positiva di questo supporto è stato che la pellicola si è praticamente caricata da sola sulla spirali in acciaio, grazie alla sua rigidità è stato sufficiente semplicemente ruotare la spirale, senza alcuna manovra aggiuntiva :)

Per il formato 120 ho deciso di fare un po' di prove esponendo la pellicola col sistema zonale, utilizzando i dati dei grafici ottenuti dal test della pellicola in formato 135. Il tempo di sviluppo quindi è stato adattato al contrasto della scena ripresa e per cui non mi è stato possibile fare un confronto diretto sul contrasto delle emulsioni nei due differenti formati, ma dalle prove in stampe il contrasto dovrebbe essere piuttosto simile.

La illustrazioni che seguono sono state attenute da scannerizzazioni di stampe escludendo tutte le correzioni automatiche del software di scansione, per cui la qualità delle immagini è quella che è, ma almeno è possbile fare dei confronti dato che il degrado della digitalizzazione dovrebbe essere uguale per tutte le immagini. Ricordo sempre che i (grandi) limiti imposti dalla digitalizzazione e dalla visione a schermo no permettono un esame accurato e obbiettivo dei risultati, comunque sempre meglio che niente.

La Pancro 400 ha una sensibilità effettiva più bassa dei 400 iso dichiarati e, come è stato già sottolineato, un piede piuttosto lungo, il che comporta che la resa dei toni scuri è piuttosto "cupa". Proprio il piede lungo della pellicola suggerisce di dare esposizioni abbondanti ma in qualche modo "compensa" gli effetti della sottoesposizione, dato che il dettaglio tende a scemare di contrasto in maniera graduale.

Per la "prova sul campo" ho scelto un soggetto con contrasto N e, con la macchina sul cavalletto, ho effettutao due esposizioni successive: una usando la sensibilità effettiva trovata attraverso l'analisi delle curve caratteristiche, l'altra usando la sensibilità dichiarata dal fabbricante.
Bergger Pancro 400 è stata esposta sulle ombre usando la sensibilità (160) trovata dall'analisi delle curve caratteristiche per uno sviluppo N.<br />La stampa è stata eseguita usando la minima esposizione per il massimo annerimento
Bergger Pancro 400 è stata esposta sulle ombre usando la sensibilità (160) trovata dall'analisi delle curve caratteristiche per uno sviluppo N.
La stampa è stata eseguita usando la minima esposizione per il massimo annerimento
La stampa del negativo esposto a EI=160 è stata fatta usando la Adox MCC 110 e una filtratura M30 che, con il mio ingranditore a luce diffusa, dà un ISO-R di 100, che considero la mia gradazione normale. Il tempo di esposizione è stato trovato facendo un provino a scalare confrontando la densità base+velo della pellicola con una zona senza pellicola, in modo da trovare il minimo tempo di esposizione per il massimo annerimento.

L'esposizione della stampa del negativo esposto a EI=400, che era meno denso, è stata regolata chiudendo il diaframma fino ad azzerare la lettura integrata dell'analizzatore Lici Colorstar 3000 sul valore precedentemente registrato per il negativo scattato a EI=160.
Ho adottato questa procedura di stampa per simulare, pur mantenendo una cornice di oggettività del test, il comportamento di un fotografo che abbia esposto la pellicola al valore di sensibilità nominale e si trovi poi a dover gestire un negativo con le ombre "leggere" in stampa.
In questa immagine la Pancro 400 è stata esposta sulle ombre usando la sensibilità suggerita dal fabbricante (400 iso) e sviluppando per un contrasto del soggetto N. La stampa è stata esposta compensando la minore densità generale del negativo.
In questa immagine la Pancro 400 è stata esposta sulle ombre usando la sensibilità suggerita dal fabbricante (400 iso) e sviluppando per un contrasto del soggetto N. La stampa è stata esposta compensando la minore densità generale del negativo.
Come si vede dalle immagini allegate, anche se i dettagli in ombra sembrano simili (il lungo piede della pellicola, appunto), il nero della stampa EI=400 è meno denso e il contrasto locale più basso; i dettagli delle foglie in ombra in alto a dx sono più impastati.
L'erba è più scura, dato che l'intera gamma tonale è shiftata verso il piede della curva, mentre i toni medi e alti sono pressoché identici.
Se questo negativo fosse stato stampato per raggiungere la D-Max della carta, gli effetti della sottoesposizione sulle ombre sarebbero stati molto più evidenti, come si vedrà in un immagine sotto.

Il test successivo è stato fatto in maniera analoga ma con scatti fatti con la Bregger Pancro 400 in formato 35mm di una scena completamente in ombra, ma che ha un buon contrasto tonale; anche in questo caso il contrasto della scena era normale. La stampa è stata fatta con ingranditore a luce condensata e per compensare l'aumento di contrasto dovuto anche al maggior tempo di sviluppo, è stata usata una gradazione di contarsto più morbida (#1).
Pacro 400 in formato 135, confronto tra stampe ottenute da negativi esposti sulle ombre usando la Sensibilità Effettiva e la sensibilità suggerita dal fabbricante.
Pacro 400 in formato 135, confronto tra stampe ottenute da negativi esposti sulle ombre usando la Sensibilità Effettiva e la sensibilità suggerita dal fabbricante.
Si vede chiaramente come la stampa ottenuta dal negativo esposto per EI=160 abbia un contrasto locale più alto, sia in genere più brillante e i dettagli tonali sono meglio definiti.

Dagli esempi sopra potrebbe sembrare che le differenze di qualità esponendo questa pellicola per 160 o 400 iso non siano, tutto sommato, così grandi e tali da perdere più di uno stop.
Di seguito quindi pubblico due stampe fatte usando un sistema di esposizione più "grossolano" rispetto al SZ, infatti i negativi sono stati esposti misurando la luce con un esposimetro in luce incidente ma di una scena con un contrasto relativamente alto.
Usare la sensibilità effettiva della pellicola, invece che affidarsi al valore suggerito dal fabbricante, porta a risultati migliori anche quando non si usa il Sistema Zonale, per cui il mio consiglio è... aprite di uno stop quel diaframma!
Usare la sensibilità effettiva della pellicola, invece che affidarsi al valore suggerito dal fabbricante, porta a risultati migliori anche quando non si usa il Sistema Zonale, per cui il mio consiglio è... aprite di uno stop quel diaframma!
Le stampe sono state esposte per lo stesso tempo; chiaramente si può ottenere una stampa decente anche dal negativo esposto a 400 ISO, ma le tribolazioni in camera oscura non saranno poche per riuscire a recuperare dettaglio e contrasto sulle ombre e mantenere una buona modulazione sulle luci.

Infine la grana; ribadisco che la grana di questa pellicola non è fine. Le stampe 24x30 da negativi 6x6 mostrano una grana accettabile mentre le stampe dello stesso formato ricavate dai negativi 24x36 hanno una grana ben pronunciata rispetto a pellicole di altre marche.
Di seguito riporto due particolari di incarnato da stampe ingrandite dello stesso fattore, una da Pancro 400 e l'altra da Tri-X, trattate nello stesso sviluppo.
Grana: Pancro 400 vs Tri-X
Grana: Pancro 400 vs Tri-X
Ribadisco che la stampa del negativo Bergger è stata fatta usando la gradazione #3, per cui il maggior contrasto evidenza la grana stessa, ma essa rimane in ogni caso più grande e visibile. Per togliere ogni dubbio spero presto di poter pubblicare le microfotgrafie fatte al microscopio da Sandro, non appeno mi dò una mossa a spedirgli i negativi.

Il mio giudizio su questa pellicola rimane ancora in sospeso, sicuramente è un prodotto diverso da quello che offrono altri produttori, ha un comportamento "singolare" in sviluppo --25 minuti in D-76 1+1 per un N+1,5!!-- e una resa un po' "vintage", per la lunga curva del piede, che ricorda un po' pellicole oramai andate (Tri-x 320??). Mi piacerebbe provarla nel ritratto maschile ma in ogni caso credo che abbia bisogno di un po' di tempo e dei soggetti giusti per essere apprezzata.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 08/05/2017, 11:07
da Arbogast
Voglio ringraziare pubblicamente Diego per il lavoro approfondito e appassionato che sta condividendo con noi. Ricordo quando le riviste di fotografia
si dedicavano ai test delle pellicole (che poi finivano con l'essere solo ed unicamente delle pubblicità occulte). Grazie Ancora Diego.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 08/05/2017, 11:50
da chromemax
Grazie !

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 08/05/2017, 13:15
da Gian_luca
Grazie Diego. Ammetto che buona parte del tuo lavoro non é per me comprensibile ma é uno stimolo a studiare... Oltre che a togliermi la curiosità di provare sta pellicola :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 08/05/2017, 14:52
da chromemax
Gian_luca ha scritto:Grazie Diego. Ammetto che buona parte del tuo lavoro non é per me comprensibile ma é uno stimolo a studiare... Oltre che a togliermi la curiosità di provare sta pellicola :)
Probabilmente la colpa è mia, che infilo troppa roba tutta insieme, ma penso che sia abbastanza semplice e utile per tutti; al di là delle curve caratteristiche, che possono interessare o meno, i garfici veramente utili sono quei 6 che rappresentano il contrasto e la sensibilità; questi grafici rappresentano le stesse informazioni ma in formato diverso, i tre in alto sono relativi al contrasto, i tre in basso alla sensibilità effettiva.
Nel primo grafico in alto a sx si ha il tempo di sviluppo in base allo scarto di luminosità del soggetto (SBR=Subjet Brightness Range), un soggetto di contrasto normale ha 7 stop di differenza tra il bianco e il nero (comprendendo il nero assoluto e il bianco assoluto della carta si hanno le 9 zone del sistema zonale).
Nel secondo grafico in alto al centro si ha la stessa cosa ma riferita al gradiente medio (G), quindi come varia il gradiente rispetto al tempo di sviluppo; è praticamente lo stesso grafico che si trova sui foglietti della Kodak.
Nel terzo grafico in alto a dx invece dello scarto di luminosità del soggetto (SBR) o del gradiente (G), vengono usati i valori "N" del Sistema Zonale, dove N è un contrasto normale del soggetto.
Si usa il grafico che rappresenta l'unità di misura a cui uno è abituato.
I grafici sotto sono la stessa cosa ma indicano la sensibilità effettiva della pellicola da impostare sull'esposimentro in base al tempo di sviluppo utilizzato.
Non c'è bisogno di usare il Sistema Zonale per trarne informazioni preziose per tutti: faccio un esempio.
Personalmente stampo con un ingranditore a condensatori e so già che, per soggetti con contrsto normale, devo sviluppare i miei negativi per avere un gradiente medio (G) di 0.44 (questo valore è simile per tutti gli ingranditori a condensatore, poi con l'esperienza si può rifinire meglio). E' una bella giornata di sole, vado a fare un gita al mare, carico la macchina con la Bregger Pancro 400, che svilupperò in Rodinal 1+25, vado sul grafico in alto al centro, quello del gradiente (G) e vedo che per avere un gardiente di 0,44 devo sviluppare la pellicola all'incirca 6 minuti e 30 secondi; vado sul grafico sotto e vedo che sempre per un G=0.44 devo impostare sull'esposimetro della macchina la sensibilità a 125.
Quando torno a casa e sviluppo la pellicola, i negativi saranno più facilmente stampabili su una carta di gradazione 2/2,5 (con un ISO-R=1, il valore si trova sui datasheet della carta). Se in alcuni scatti il contasto era più alto o più basso, ho qualche margine variando la gradazione della carta da stampa.
Con un po' di occhio e un po' di rullini, il sistema si mette facilmente a punto in base al proprio modo di lavorare e in ogni caso queste informazioni sono ben più complete e razionali di quelle che si trovano su digitaltruth o su molti bugiardini.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 08/05/2017, 15:13
da Stefano1979
Mi accodo ai ringraziamenti di chi, come me, ha letto ma ha capito poco (praticamente come negli articoli "tecnici" sono andato diretto alla voce: conclusioni :p ).
Analisi come le tue mi fan ben capire quanto NON ne sappia :(

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 09/05/2017, 19:10
da effegi61
Ciao Diego e complimenti per il lavoro prima di tutto, (non so dove tu trovi la forza e le risorse per tutto questo).
Se hai un pò di pazienza mi piacerebbe avere un paio di precisazioni.
Le curve caratteristiche mi risultano familiari e comprensibili, rappresentano l'annerimento o densità della pellicola con un certo sviluppo versus il logaritmo dell'esposizione; senonchè al di la dei numeri assoluti, mi sembrava che il numerino dell'esposizione dovrebbe essere crescente da sinistra verso destra, o mi sbaglio?
Poi, sui 6 grafici che tu definisci utili, e lo sono, io mi ritrovo solo sul terzo, quello che rappresenta gli N nuber; esempio: in una scena misuro dettaglio nelle ombre e metto in zona 3, poi misuro il dettaglio delle luci mi cade ad esempio in zona 7, ci sono 5 stop quindi N, vedo che devo impostare l'esposimetro per circa 160 iso e sviluppare per 15 minuti e mezzo; o magari se le alte luci mi risultassero 6 stop sopra (N-1), esporrei per circa 125 ISO e svilupperei per circa 11 minuti e mezzo.
Volendo invece usare i grafici in mezzo tu dici che in negativo sviluppato per un ingranditore a condensatori deve avere un gradiente di circa 0,44 e finquà mi torna, ma come faccio a rapportare una misura di contrasto, che è l'unica che posso fare in ripresa, ad un G ? E di conseguenza come faccio ad abbassare o ad aumentare il G in base al contrasto e di quanto? Infine i grafici SBR non li conosco, confrontando i grafici intuisco però che due "punti" di SBR corrispondono circa ad 1 stop, è corretto?
Grazie anticipate

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 09/05/2017, 22:39
da chromemax
effegi61 ha scritto:Le curve caratteristiche mi risultano familiari e comprensibili, rappresentano l'annerimento o densità della pellicola con un certo sviluppo versus il logaritmo dell'esposizione; senonchè al di la dei numeri assoluti, mi sembrava che il numerino dell'esposizione dovrebbe essere crescente da sinistra verso destra, o mi sbaglio?
Si hai ragione, quando si usa un sensitometro vero :) In questo caso quelle riportate in ascissa sono i valori di densità della scala di grigi stampata per contatto sulla pellicola. Di fatto si tratta di una comodità, dato che il valore di densità è già esso stesso un valore logaritmico, per cui in questo modo si popola l'asse X evitando di fare calcoli.
Ho misurato il flusso luminoso incidente sulla scala di grigi con un esposimetro, che mi può restituire una lettura riconducibile ai lux, ma un luxmetro "vero" ha tutt'altro costo; se ti interessa posso darti il valore in lux, dal quale puoi ricavarti i logaritmi dell'esposizione sottraendo le densità dei gradini di grigio della step-tablet.
effegi61 ha scritto:Poi, sui 6 grafici che tu definisci utili, e lo sono, io mi ritrovo solo sul terzo, quello che rappresenta gli N nuber; esempio: in una scena misuro dettaglio nelle ombre e metto in zona 3, poi misuro il dettaglio delle luci mi cade ad esempio in zona 7, ci sono 5 stop quindi N, vedo che devo impostare l'esposimetro per circa 160 iso e sviluppare per 15 minuti e mezzo;
Se da Zona III a Zona VII ci sono 5 stop la scena ha un contrasto N+1 (una scena N ha differenza in stop tra le letture esposimetriche uguale alla differenza tra le Zone 7-3=4) e dovrei sviluppare per uno sviluppo N-1, dovrei cioè contrarre di uno stop.
effegi61 ha scritto:Volendo invece usare i grafici in mezzo tu dici che in negativo sviluppato per un ingranditore a condensatori deve avere un gradiente di circa 0,44 e finquà mi torna, ma come faccio a rapportare una misura di contrasto, che è l'unica che posso fare in ripresa, ad un G ? E di conseguenza come faccio ad abbassare o ad aumentare il G in base al contrasto e di quanto?

Nell'esempio del post sopra, ma lo avevo anche scritto, volevo riferirmi ad un utilizzo dei dati da parte di chi non vuole o non può usare il sistema zonale, o altri sistemi che mettono in relazione il contrasto della scena con lo sviluppo, ma si limita semplicemente a seguire le indicazioni dell'esposimetro a lettura integrata della reflex e sviluppare seguendo i tempi del bugiardino o, peggio, di digitaltruth (che, per inciso, è un modo di fotografare che pratico spesso e volentieri anch'io :D :D :D ).
Anche ignorando completamente il sistema zonale e il contrasto della scena, e facendo finta che tutto l'universo abbia un contrasto N, sviluppando per un G=0.44 (condensatore) o G=0.52/0.55 (diffusione) e usando la sensibilità effettiva per quel gradiente riportata sui grafici, i negativi ottenuti sono molto meglio di quelli esposti alla sensibilità nominale e sviluppati seguendo alcuni (non tutti) bugiardini (Nota 1)

Se invece mi chiedi come relazionare il G con il contrasto del soggetto, è possibile farlo attraverso le curve caratteristiche, confrontando la gamma di esposizione in relazione alla ISO-R della carta da stampa; è una cosa che si trova nelle altre pagine del test che non ho pubblicato, ma che non penso siano molto utili, o perlomeno, per me non lo sono
effegi61 ha scritto:Infine i grafici SBR non li conosco, confrontando i grafici intuisco però che due "punti" di SBR corrispondono circa ad 1 stop, è corretto?
.
SBR sta per Subject Brightness Range, cioé gamma di luminosità del soggetto, in pratica tutti i "livelli di grigio" del soggetto dal bianco al nero compresi. Un soggetto di contrasto normale N ha un SBR di 7 stop dal bianco al nero, in pratica da Zona II a Zona VIII, se consideriamo il bianco assoluto della carta e il nero massimo della carta abbiamo le 9 Zone del Sistema Zonale, maggiori info qui


Nota1: il tempo di sviluppo suggerito dal datasheet della Bergger è per un gamma di 0.7, equivalente grossomodo a un gradiente di 0.65; se si stampa a condensatore non basta manco il doppio zero (con le relative distorsioni tonali che si porta appresso) se poco poco la giornata è un po' limpida. E senza contare una sottoesposizione di quasi uno stop e mezzo!

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 09/05/2017, 22:40
da fenolo
Insomma : CASSATA!

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 09/05/2017, 23:48
da chromemax
fenolo ha scritto:Insomma : CASSATA! Immagine
Se ti riferisci a quanto ho scritto nella nota, non è propriamente una cassata, hanno applicato un procedimento standardizzato e collaudato...da decenni... usano il gamma, la pellicola è made in Germany, probabile che i tecnici siano di scuola Agfa e a Leverkusen il contrasto dei negativi che si usava nel 1927 andava bene anche nel 2007 :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2017, 10:10
da effegi61
Scusami Diego ma sono piu’ confuso di prima...se mai fosse possibile! Per quanto riguarda le curve caratteristiche, daccordo nessuno di noi ha un sensitometro, ma il fatto di stampare per contatto su un pezzo di carta e poi misurare la riflessione con esposimetro spot dovrebbe darmi la quantita’ di annerimento da scrivere poi sulle ordinate.....mentre sulle ascisse andrei a scrivere l’esposizione che si sarebbe "beccato" quel fotogramma....non si fa cosi?

Poi, quando nella mia ipotetica scena parlo di 5 stop intendo dire che: misuro con l’esposimetro quello che stimo essere una zona 3 e l’esposimetro mi da (ad esempio) EV = 6, quindi “memorizzo” che questo sara’ 6-2, quindi 4 EV, poi misuro con l’esposimetro quello che “stimo” essere una zona 7 e l’esposimetro mi indica EV = 8, cioe' mi cade “fortunatamente” 2 stop sopra il 6 di prima. Ora daccordo che 8-4 mi da 4, ma io considero che la mia scena ha 5 zone dalla 3 alla 7 comprese, e quindi mi “conviene” sviluppare per N, cioe’ senza compressione o estensione dei toni, d’altra parte anche tu nell’esempio SBR dici :
Un soggetto di contrasto normale N ha un SBR di 7 stop dal bianco al nero, in pratica da Zona II a Zona VIII,
Cioe’ “conti” che da II a VIII ci sono 7 stop, ergo da III a VII =5 stop

Per il G ho capito, quello che non capisco e’ ....come si faccia ad usare un sistema del genere....
Anche andando a spanne non mi sembra che sia cosi’ difficile sviluppare un po’ di piu’ se e’ nuvoloso e un po’ di meno se c’e’ tanto sole...boh! Durante la prima lettura avevo stracapito che i tre sistemi di grafici fossero equivalenti per l’uso ma non e’ cosi’! Comunque daccordo, andando di bugiardino e’ anche peggio!

Per l’SBR infine, avevo solo notato che se e’ vero che, confrontando i grafici dei due sistemi, N e’ uguale a 7 (stesso tempo di sviluppo e stessa sensibilita’), sempre confrontando il tempo di sviluppo sui grafici, significa anche che N-1 = 9 (circa) ed N+1 = 5 (circa). Quindi mi verrebbe da dire che, partendo dal sistema che conosco abbastanza (l’N): se per contrarre di uno stop si sviluppa per N-1 nell’SBR per contrarre uno stop tenendo buono il tempo di sviluppo del sistema N si passerebbe da 9 a 7, ......ma sono 2 stop.....!
Grazie per il link, lo leggero' con calma.

PS neppure io ho capito CASSATA

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2017, 13:19
da chromemax
effegi61 ha scritto:Scusami Diego ma sono piu’ confuso di prima...se mai fosse possibile! Per quanto riguarda le curve caratteristiche, daccordo nessuno di noi ha un sensitometro, ma il fatto di stampare per contatto su un pezzo di carta e poi misurare la riflessione con esposimetro spot dovrebbe darmi la quantita’ di annerimento da scrivere poi sulle ordinate.....mentre sulle ascisse andrei a scrivere l’esposizione che si sarebbe "beccato" quel fotogramma....non si fa cosi?
Non so se interpreto bene la domanda ma provo a risponderti: il sensitometro è quell'apparecchio che espone ad esposizioni crescenti un campione di materiale sensibile, nella fattispecie la pellicola. Una volta sviluppato le densità sono lette con un densitometro. Io ho il densitometro ma non ho il sensitometro, per cui utilizzo la luce dell'ingranditore come sorgente di luce e stampo per contatto una scala di grigi sulla pellicola.
La luce dell'ingranditore viene filtrata dalle densità dei gradini della step-tablet generando una serie di esposizioni.
Dato che più la densità della step-tablet diminuisce, maggiore sarà l'esposizione, se si tara l'asse X usando le densità della step-tablet, i numeri scenderanno man mano che ci si sposta verso destra.
Segnare sull'asse X le densità della scala di grigi ha la stessa valenza che mettere il logaritmo delle esposizione, dato che sono quelle densità a generare l'esposizione, inoltre essendo le densità già valori logratmici, sono anche più comode. Evito di fare la matematica, per non allungare troppo il post, al limite te la mando per pm o email, (è semplice anche se noisa da scrivere :) ), ma le due misure sono assolutamente equivalenti.
effegi61 ha scritto:Poi, quando nella mia ipotetica scena parlo di 5 stop intendo dire che: misuro con l’esposimetro quello che stimo essere una zona 3 e l’esposimetro mi da (ad esempio) EV = 6, quindi “memorizzo” che questo sara’ 6-2, quindi 4 EV, poi misuro con l’esposimetro quello che “stimo” essere una zona 7 e l’esposimetro mi indica EV = 8, cioe' mi cade “fortunatamente” 2 stop sopra il 6 di prima.
Ma sul tuo ragionamento sopra c'è qualcosa che non mi quadra, da come lo leggo io mi sembra che tra Zona III e Zona VII ci siano solo 2 stop di differenza.
Situazione ipotetica: leggo le ombre, Zona III, EV=7. Leggo le luci, Zona VII, EV=11.
Zona III meno Zona VII= 4 stop
EV11 meno EV7 = 11-7=4 stop
Il soggetto è N. Espongo per Zona III, quindi per EV=9, cioé 1/15 f5,6 nel caso di pellicola 100 iso
effegi61 ha scritto:d’altra parte anche tu nell’esempio SBR [snip] “conti” che da II a VIII ci sono 7 stop, ergo da III a VII =5 stop
Si, l'ampiezza è di 5 stop, ma lo scarto è di 4 stop.
effegi61 ha scritto:Per il G ho capito, quello che non capisco e’ ....come si faccia ad usare un sistema del genere....
Il G è una misura del contrasto dello sviluppo equivalente all'Indice di Contrasto della Kodak e simile al gamma. Nei datasheet della Kodak si trovano i grafici sviuppo/I.C. e sono comodi.
effegi61 ha scritto:Anche andando a spanne non mi sembra che sia cosi’ difficile sviluppare un po’ di piu’ se e’ nuvoloso e un po’ di meno se c’e’ tanto sole...boh!
Dipende da come si fotografa :) Un rullino dal 36 pose, che rimane in macchina qualche mese, facendo quattro o cinque scatti a settimana, può avere scene con contrasti molto diversi, per cui sei obbligato a trovare un tempo di sviluppo di compromesso, che in genere è quello "normale".
effegi61 ha scritto:Per l’SBR infine, avevo solo notato che se e’ vero che, confrontando i grafici dei due sistemi, N e’ uguale a 7 (stesso tempo di sviluppo e stessa sensibilita’), sempre confrontando il tempo di sviluppo sui grafici, significa anche che N-1 = 9 (circa) ed N+1 = 5 (circa). Quindi mi verrebbe da dire che, partendo dal sistema che conosco abbastanza (l’N): se per contrarre di uno stop si sviluppa per N-1 nell’SBR per contrarre uno stop tenendo buono il tempo di sviluppo del sistema N si passerebbe da 9 a 7, ......ma sono 2 stop.....!
Grazie per il link, lo leggero' con calma.
Prova a leggere il link e a guardare con attenzione le illustrazioni :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2017, 16:08
da effegi61
Ecco il pezzo che mi mancava:
per cui utilizzo la luce dell'ingranditore come sorgente di luce e stampo per contatto una scala di grigi sulla pellicola.
Tutto chiaro adesso
Ma sul tuo ragionamento sopra c'è qualcosa che non mi quadra,
Hai ragione! La seconda lettura e’ 10 non 8!!!! Quindi avendo posto in zona III EV 4 la zona VII mi cadrebbe in EV8, l’esposizione sarebbe quindi per EV6 quindi 1/2 f5,6 sempre con 100 ISO
Il tuo esempio invece e’ corretto, comunque al fine tu tieni conto dello “scarto” io invece dell’ampiezza, ma il risultato e’ lo stesso basta capirsi.
Per l'SBR daro’ un ottenta occhiata al link, (non so quando ma ce la daro’).
Ancora grazie per la pazienza.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 12/05/2017, 15:04
da sergiot
Salve a tutti, a dire la verità contribuisco poco al forum, ma vi seguo con regolarità,
proprio un mese ho preso 10 rulli 120 di questa pellicola, che devo ancora iniziare.
Grazie per l'ottima recensione, mi saprò regolare di conseguenza.
Domanda curiosa almeno per me.
Se Bergger non produce direttamente, i propri prodotti chi produce questa pellicola?
Un saluto a tutti

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 15/06/2017, 11:36
da gioffry
chromemax ha scritto:Io ho il densitometro
vorrei comprarne uno ... tu quale hai? hai suggerimenti per l'acquisto?
grazie

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 15/06/2017, 20:45
da chromemax
Non è importante quale densitometro ho, tanto non se ne trovano due che misurino gli stessi valori :D (ne ho due e ne ho provato qualcun'altro).
Per l'acquisto non saprei, dipende da cosa ci devi fare, io ho preso un densitometro (quando te li tiravano dietro) perché mi sono tarato la mia catena usando il sistema BTZS (Beyond The Zone System) che è pesantemente incentrato sull'analisi sensitometrica dei materiali.
Siccome sono un fotografo mediocre mi diverto coi tecnicismi, ma per usare il sistema zonale non è necessario un densitometro o la curva caratteristica, anzi, rischia di creare problemi se uno vuole fotografare sul serio :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 15/06/2017, 23:48
da gioffry
Mmmh

Vorrei acquistare un densitometro per misurare la densità di un negativo. Poi se fa anche il caffè buono, meglio.


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Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/06/2017, 0:00
da emigrante
Qualche anno fa alcuni utenti avevano usato, mi pare con successo, degli esposimetri per fare letture densitometriche.
Non lo scrivo per dirti di non comprare il densitometro, ma solo perché mi è tornato in mente l'aneddoto.

Ciao
Marco

Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/06/2017, 0:07
da gioffry
Ciao Marco, si è vero e c'è anche un articolo molto approfondito su Nadir che spiega come fare. Sandro però me lo ha sconsigliato in quanto i risultati pare siano moooolto superficiali


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Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/06/2017, 0:35
da chromemax
Se è solo per le pellicole basta un densitometro a trasmissione. Heiland, Macbeth, Barbieri, X-rite (che poi gleli faceva Barbieri da quanto ne so) sono le prime marche che mi vengono in mente. Nuovi sono costosi, usati bisogna vedere come stanno e lo si sa solo leggendo un campione calibrato, costoso anch'esso se non fornito assieme alla macchina e comunque in genere sono talmente vecchi che anche i campioni di taratura possono non essere affidabili. Forse possono andare bene anche quelli di uso radiologico, non saprei sinceramente, non ne ho mai visto uno.
Può andare bene anche un buon esposimetro da camera oscura, anzi alcuni hanno proprio una funzione apposiita.
L'importante non è tanto l'accuratezza della misura quanto la precisione, quindi meglio che sia lineare, anche se poi il valore di densità è un po' sballato, dato che entrano in gioco anche i diversi sistemi di lettura delle cellule. E poi, come dicevo prima, dipende da quello che si deve fare.

Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/06/2017, 6:32
da gioffry
Grazie. Non andrei oltre perché rischiamo di snaturare l'argomento della discussione. Eventualmente creo un altro thread.

Comunque io ho un minolta flash meter III con accessorio 5 gradi che forse sono un po' troppi per una misurazione di questo genere.


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Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/06/2017, 9:41
da photo8x10
Io ho un densitometro, mi pare x-rite, che non uso... ora sono in pieno trasloco... appena messo un poco a posto... vi faccio sapere, tanto non lo uso, magari lo metto nel mercatino... per i miei pochissimi test uso un sistema più pratico che tecnico, ma per me funziona, quindi è un oggetto che è lì e magari a qualcuno potrebbe servire.. Comunque interessante test della pellicola, mi sembra comunque interessante, mi piacerebbe provarla al più presto, e vedere come reagisce in ABC pyro e stampa a contatto. Appena la camera oscura tornerà completamene funzionale vedrò di provarla..

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 14:26
da _Alex_
Una domanda:
per ottenere un risultato decente in termini di grana con questa pellicola, potrebbe avere senso esporla a 100iso ed inzupparla in un rivelatore superfinemicrogranulante come il Perceptol (del Microdol-X cosa ne dite? E dello Spur? Qualcuno li ha provati?)?

Magari si stampa al massimo 13x18, ma almeno ci si risparmia i grani grossi come ceci....

In caso contrario sarò felice di regalare due rulli di Bergger 400 in formato 35mm....

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 14:47
da gioffry
io in d76 stock non ho visto grana su stampa 30x30. Neanche in diluizione 1+1 su stampa 24x30

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 17:48
da _Alex_
Ma dal 35mm?

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 18:05
da gioffry
No 6x6, il 35mm della bergger non l'ho mai stampato a più di 18x24

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 22:24
da _Alex_
Ah, ecco....
Potresti mostrare un crop di una scansione di una stampa da 35mm?

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 04/07/2017, 22:36
da gioffry
Certo ma non prima di domenica

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 12/07/2017, 16:36
da Rockdamned
gioffry ha scritto:io in d76 stock non ho visto grana su stampa 30x30. Neanche in diluizione 1+1 su stampa 24x30
e in hc110 secondo te cosa c'è da aspettarsi? io stampo solitamente 18x24 e 20x30

Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 12/07/2017, 19:31
da gioffry
Non l'ho provato con questa pellicola.

Intanto mi scuso con Alex se non sono riuscito ancora a fare quanto promesso

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 12/07/2017, 21:43
da _Alex_
Tranquillo, non ho fretta :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 30/11/2017, 21:47
da amonxxx
Riapro un attimo questo post. Diego innanzitutto complimenti per i test. Ho però una domanda: ma è possibile che la sensibilità effettiva vari così tanto al variare del tempo di sviluppo? Pensavo rimanesse più “costante”.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 02/12/2017, 18:43
da chromemax
amonxxx ha scritto:Riapro un attimo questo post. Diego innanzitutto complimenti per i test. Ho però una domanda: ma è possibile che la sensibilità effettiva vari così tanto al variare del tempo di sviluppo? Pensavo rimanesse più “costante”.
La sensibilità effettiva più che altro non sale aumentando lo sviluppo, mentre scende anche tanto in caso di sviluppi brevi (se lo sviluppo non viene lasciato agire le densità non si generano, neanche quelle sul piede sulle quali si misura la sensibilità effettiva).
La Bergger è una pellicola particolare, lo sviluppo non la "intacca" e i grafici sono relativamente "compressi". Con questa pellicole per riuscire ad avvicinarsi ai suoi limiti sarebbero stati necessari tempi di sviluppo biblici e personalmente non ho punto voglia di stare ad agitare la tank per una mezz'ora intera.
Con altre pellicole dal comportamento più normale in sviluppo, con cui il test è riuscito ad avvicinarsi ai limiti "strutturali" del film, è abbastanza evidente sul grafico sviluppo/sensibilità il repentino appiattimento della curva oltre una certa soglia.
temp-001.jpg
C'è anche da considerare il fatto che è perfettamente inutile dal punto di vista fotografico una pellicola che cresce di sensibilità aumentando il tempo di sviluppo quando il contrasto è a livelli ingestibili, per cui sarà di fatto il gradiente di contrasto a stabilire la sensibilità effettiva, come ad esempio la Ferrania P30 la cui curva sensibilità /tempo di sviluppo comincia ad appiattirsi intorno ai 50 iso ma con un tempo di sviluppo tale da avere già un gradiente medio superiore a 0,9.(un buon negativo per la stampa ha un gradiente medio di 0,45-0,5)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 11/12/2017, 11:10
da franz60
Buongiorno, sono nuovo del blog anche se vi seguo da un pò. un mio personale omaggio a Chromemax ed a Silverprint, da sconosciuto, perchè dai loro suggerimenti operativi ritengo di aver imparato molto, e magari avessi imparato di più. Le lezioni di fotografia sono stampate e sulla mia scrivania. E mi sono sempre trovato bene a seguire i flussi di lavoro che si ricavano dalla lettura approfondita. Detto questo vi vorrei sottoporre un procedimento per la Bergger pancro 400 che mi sono procurato in 135mm. Non devo fare nessun lavoro particolare, al solito vado a zonzo e scatto quello che mi interessa.Dato per assodato che la esporrò a 200 ISO con una M4 e 28 -o -35 summicron, regolazione di esposimetro a mano sulle ombre per ottenere la zona 2 ancora leggibile, in esterni; Ho a disposizione il D76 ed il Rodinal. Io vorrei usare il Rodinal e in quel caso userei una diluizione 1+25 per 6/7 minuti con agitazione solita 5 capovolgimenti ogni minuto dopo i 30 iniziali continui. in alternativa il D76 1+1 a 12/13 minuti come suggerito da Chromemax. La grana non mi spaventa, di solito la gradisco per aumentare la definizione, e non mi dà fastidio. Per la stampa mi rivogerò ad un amico per i provini a contatto su carta gradazione 2. Vorrei sapere se è un procedimento giusto/abbastanza giusto/ sbagliato e se ci sono correzioni da fare. Da come ho lavorato finora con TR-x, Tmax e Hp5 sono portato a pensare che sia un modo giusto di approcciare questa pellicola. Vi ringrazio per le cortesi risposte che senza dubbio saranno portatarici di riflessioni. a presto

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 11/12/2017, 13:13
da chromemax
franz60 ha scritto:Vorrei sapere se è un procedimento giusto/abbastanza giusto/ sbagliato e se ci sono correzioni da fare.
Solo una prova sul campo con il tuo modus operandi potrà darti le conferme che cerchi, come base di partenza mi sembra plausibile.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 11/12/2017, 22:05
da franz60
Grazie mille. starò attento al contrasto delle scene. a presto

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 9:18
da Andrea67c
chromemax ha scritto:
27/04/2017, 20:25
Ciao a tutti, finalmente ho trovato un po' di tempo per testare questa pellicola e condivido qui i miei risultati per metterli a confronto con i test, le prove e le impressioni
La Pancro 400 è una pellicola tosta da sviluppare, ci vogliono sviluppi aggressivi per raggiungere forti annerimenti e per tempi di trattamento che "brucerebbero" le normali pellicole; il D-76 1+1 in caso di sviluppi N+ deve essere lasciato agire per tempi improponibili, tanto che imho l'uso di questo sviluppo a questa diluizione è utilizzabile solo in caso di scene ad alto ....
Ciao Diego, scusa se riesumo ora questo tuo vecchio e (come sempre) ottimo lavoro.
In realtà è una scusa per farti una domanda sul metodo.

Come hai scelto i 4 tempi di sviluppo per ogni rivelatore? Sembra quasi che tu sapessi in anticipo che il d76 faceva fatica ad arrivare ad un N+1, altrimenti chi si sognerebbe di sviluppare per 25 minuti... O più semplicemente i 4 tempi da te proposti sono il distillato di 7 o 8 tempi realmente provati?

Ciao!
A.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 12:04
da chromemax
Andrea67c ha scritto:
16/11/2021, 9:18
chromemax ha scritto:
27/04/2017, 20:25
Ciao a tutti, finalmente ho trovato un po' di tempo per testare questa pellicola e condivido qui i miei risultati per metterli a confronto con i test, le prove e le impressioni
La Pancro 400 è una pellicola tosta da sviluppare, ci vogliono sviluppi aggressivi per raggiungere forti annerimenti e per tempi di trattamento che "brucerebbero" le normali pellicole; il D-76 1+1 in caso di sviluppi N+ deve essere lasciato agire per tempi improponibili, tanto che imho l'uso di questo sviluppo a questa diluizione è utilizzabile solo in caso di scene ad alto ....
Ciao Diego, scusa se riesumo ora questo tuo vecchio e (come sempre) ottimo lavoro.
In realtà è una scusa per farti una domanda sul metodo.

Come hai scelto i 4 tempi di sviluppo per ogni rivelatore? Sembra quasi che tu sapessi in anticipo che il d76 faceva fatica ad arrivare ad un N+1, altrimenti chi si sognerebbe di sviluppare per 25 minuti... O più semplicemente i 4 tempi da te proposti sono il distillato di 7 o 8 tempi realmente provati?

Ciao!
A.
Di solito quando faccio il test di una pellicola parto come tempo di sviluppo più breve da 5 minuti, dato che è anche il tempo di sviluppo minimo consigliato per evitare il rischio di sviluppo non uniforme, e da questo aumento a step del 40-45%, arrotondando per arrivare a cifra tonda; se lo sviluppo è molto energico, il tempo più breve scende a 4 minuti.
In questo caso specifico per il D-76 le curve sono solo 4 perché il tempo più berve di 5 minuti non ha prodotto uno sviluppo che consentisse di avere dei dati utilizzabili. Per il rodinal 1+25, essendo uno sviluppo energico, sono invece partito da un tempo di 4 minuti che è stato sufficiente per avere una curva utilizzabile e la famglia è composta da 5 curve invece delle 4 del D-76.
Nel caso di pellicole particolari in genere prendo come riferimento i tempi suggeriti dal produttore e da questi ricavo i tempi di sviluppo facendo una serie di valutazioni a seconda di cosa mi trovo davanti. Ci sono stati anche casi in cui ho dovuto rifare il test perché avevo cannato completamente la maggior parte dei tempi di sviluppo e quindi non potevo ottenere informazioni utili, oppure accoppiate pellicole/sviluppo che non permettevano proprio contrazioni senza scendere a tempi di trattamento di fatto ingenstibili con una tank.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 12:25
da Andrea67c
Thanx!

A.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 14:34
da Lollipop
Tra l'altro se ne parlava giusto qualche giorno fa...
Schermata 2021-11-16 alle 14.30.15.png

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 14:37
da Andrea67c
Sì, l'ho pensato anch'io, ma non vorrei che si andasse a parlare di sigari cubani, perché non fumo.

Ciao!
A.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 14:53
da Lollipop
Andrea67c ha scritto:
16/11/2021, 14:37
Sì, l'ho pensato anch'io, ma non vorrei che si andasse a parlare di sigari cubani, perché non fumo.

Ciao!
A.
Ho tracciato male la linea verde comunque cambia poco.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 16/11/2021, 20:53
da Andrea67c
Sempre per Diego @chromemax ... se incomincio a rompere troppo, mandami pure a c....are il più educatamente possibile, chessò consigliami un'euchessina ... :) E smetto subito.

Il problema è che tra Te e MarcoA mi avete corrotto col libro di P. Davis e adesso nascono i dubbi in lettura.

Vengo al punto.
Tu esponi i negativi per contatto all'ingranditore (metodo Davis, anti flare) o come esposizione controllata fai più semplicemente delle foto in 35mm come ad esempio @Lollipop , e (credo) molti di noi?
Ti chiedo un'opinione sul tema perché sono relativamente in pochi a poter montare un otturatore sull'ingranditore.

Ciao!
A

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 17/11/2021, 10:12
da chromemax
Andrea67c ha scritto:
16/11/2021, 20:53
Sempre per Diego @chromemax ... se incomincio a rompere troppo, mandami pure a c....are il più educatamente possibile, chessò consigliami un'euchessina ... :) E smetto subito.

Il problema è che tra Te e MarcoA mi avete corrotto col libro di P. Davis e adesso nascono i dubbi in lettura.

Vengo al punto.
Tu esponi i negativi per contatto all'ingranditore (metodo Davis, anti flare) o come esposizione controllata fai più semplicemente delle foto in 35mm come ad esempio @Lollipop , e (credo) molti di noi?
Ti chiedo un'opinione sul tema perché sono relativamente in pochi a poter montare un otturatore sull'ingranditore.

Ciao!
A
Non rompi assolutamente ma credo che per una migliore organizzazione del forum sia meglio aprire un thread apposito, in modo da facilitare anche le successive ricerche.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 12:36
da zone-seven
E facciamo questo resume... ;)
Solo perchè il pacco 8x10 tocca finirlo, nel bene e nel male.
@chromemax a trattarla in Microphen, un po' ci si guadagna (?)
Come punto di partenza starei sui 12 minuti stock a @20 gradi.
E, sono sempre il solito, sempre con sti sviluppi "fuori" standard di cui mancano gli starting point. :ymblushing:
E ... ho fatto la cacchiata di esporla a 400 ma non potevo fare diversamente.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 13:37
da Lionscage
zone-seven ha scritto:
10/05/2022, 12:36
E facciamo questo resume... ;)
Solo perchè il pacco 8x10 tocca finirlo, nel bene e nel male.
@chromemax a trattarla in Microphen, un po' ci si guadagna (?)
Come punto di partenza starei sui 12 minuti stock a @20 gradi.
E, sono sempre il solito, sempre con sti sviluppi "fuori" standard di cui mancano gli starting point. :ymblushing:
E ... ho fatto la cacchiata di esporla a 400 ma non potevo fare diversamente.
anche la tua Bergger ha la data 7/2022?

l'ultima volta ho usato il Tanol (24°, 14min), però siccome non esistono dei consigli sul tempo mi è venuta fuori troppo sottosviluppata. Per la prox userei almeno 21min.

Facci sapere se puoi come viene in Microphen, forse con qualche esempio :)

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 14:42
da chromemax
È una pellicola che ha bisogno di tempi di sviluppo lunghi

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 14:58
da zone-seven
chromemax ha scritto:
10/05/2022, 14:42
È una pellicola che ha bisogno di tempi di sviluppo lunghi
Si, mi sono riletto tutto... adesso faccio uno scatto e sviluppo a 12' e vedo che succede.

Lionscage ha scritto:
10/05/2022, 13:32


grazie del link!
Il tan mi piace veramente tanto. per questo che mi sono anche procurato il Tanol della Moersch. Ottimo anche nel ingranditore (almeno per me, che non sono un esperto…)

tra PMK e PyrocatHD vedi tanta differenza?
Prego ... anche io non sono esperto o quantomeno non ho le attrezzature ne la pazienza per i test specifici, che già per il lavoro abbiamo sempre apparati sotto test ecc ecc ecc...
Cmq ... si c'è differenza:
Lo stain in primo; molto più leggero con Pyrocat e praticamente quasi solo sulle luci (parti scure del negativo) e quindi a prima vista sembra di non vederlo. Mentre con PMK escono proprio marroni anche a seconda del tipo di pellicola, ma ne ho provate ancora poche, ad esempio la Fomapan400 anche in PMK ha un tan appena accennato mentre la Fomapan 200 esce marrone, anche la delta3200 esce marrone, Agfa apx100 quella vera Agfa pure esce ben tannatta, ma non fa testo perchè non la fanno più io ho una rimanenza.

Il resto ancora in fase di valutazione, ma rispetto a quanto se ne dica mi SEMBRA che nel mio caso perdo un po' più sulle ombre con il Pyrocat mentre il Pyro (PMK) lo trovo più approfondito, ma questo è solo in prima analisi, ci sto ancora lavorando. Ma data la forumlazione dovrebbe essere il contrario.

PS: Se la Bergger ti è venuta leggera, secondo me, è più probabile che sia anche un problema di esposizione perchè tra quelle poche che ho usato ed i test di Chromemax è una pellicola dura sia per la sensibilità sia con lo sviluppo.
A memoria il pacco l'ho preso due anni fa per fare degli scatti però al primo test non rimasi contento e ripiegai subito su HP5 perchè mi serviva "urgente" ed andai sul sicuro, mo però il pacco va finito e vedo di cavarci qualcosa.
E si ... posto qualcosa appena fatto.

PPS: per il pyrocat ho provato a contattare Silberra, ma stanno in zone Russe e di sti tempi vai a sapere se esistono ancora. :-?? x_x

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 20:12
da Dart
chromemax ha scritto:
10/05/2022, 14:42
È una pellicola che ha bisogno di tempi di sviluppo lunghi
Ho visto gli aggiornamenti del post e mi è venuta la curiosità: ma chi produce questa pellicola?

Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 22:12
da zone-seven
Dart ha scritto:
chromemax ha scritto:
10/05/2022, 14:42
È una pellicola che ha bisogno di tempi di sviluppo lunghi
Ho visto gli aggiornamenti del post e mi è venuta la curiosità: ma chi produce questa pellicola?
e chi può dirlo ? Foma? ilford ? kodak? Rollei che non si capisce bene che fa ?

Comunque 12 min in microphen stock si sviluppa pure il supporto … più che velo chimico c’è lo squaglio chimico Immagine

Immagine

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 22:18
da Dart
zone-seven ha scritto:
Dart ha scritto:
chromemax ha scritto:
10/05/2022, 14:42
È una pellicola che ha bisogno di tempi di sviluppo lunghi
Ho visto gli aggiornamenti del post e mi è venuta la curiosità: ma chi produce questa pellicola?
e chi può dirlo ? Foma? ilford ? kodak? Rollei che non si capisce bene che fa ?

Comunque 12 min in microphen stock si sviluppa pure il supporto … più che velo chimico c’è lo squaglio chimico Immagine

Immagine
Ah, è proprio tosta come dice Diego Immagine


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Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 10/05/2022, 22:30
da Lionscage
Mi sembra di aver letto che viene prodotto in Germania dalla ORWO per Bergger.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 11/05/2022, 14:32
da zone-seven
Lionscage ha scritto:
10/05/2022, 22:30
Mi sembra di aver letto che viene prodotto in Germania dalla ORWO per Bergger.
interessante

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 19/10/2022, 8:28
da Lionscage
Il tempo della Pancro in FD ars imago, proviene anche dai test fatti da te @Silverprint? Ho un rullo da sviluppare e soltanto o HC110 (che non vorrei usare) o Ars imago FD tra le mani…

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 19/10/2022, 9:32
da Silverprint
No. Non l'ho testata io.
È una pellicola per la quale i rivelatori energici vanno bene, per cui potrebbe anche andare. Andrà vista la grana, però, perché potrebbe venire piuttosto vistosa.
Per i tempi... devi testare tu.

Re: Bergger Pancro 400 Test

Inviato: 19/10/2022, 13:53
da Lionscage
grazie, Silverprint, della risposta! La grana della Pancro mi è venuta meno cospicua soltanto in PMK o Acurol N. Allora vedrò se svilupparla adesso in FD o meglio aspettare 1-2 settimane.