Erminio Garotta ha scritto:il senso è quello della "trasmissione della forza" quindi una biella sola soletta faticherebbe a dare questo senso.
l'asta della biella che arriva da dietro e "spinge" , e le ruote ferrate che danno la collocazione mi parevano buoni indicatori...
ciao.
Premesso che siamo più o meno tutti capaci di
criticare (da me si dice "
fare la cacca sulle ortiche con il sedere degli altri"...), questo il mio modestissimo parere:
intanto lo sfocato (del quale vien spesso voglia di "abusare" e che viene "scolasticamente" insegnato come uno dei difetti tipici del principiante poichè da la sensazione di...immagine
professional): oltre a dare la sensazione di...miopia, non fa percepire bene a chi o cosa viene trasmessa questa forza, isolando troppo la biella e relegandola sola soletta proprio come invece volevi evitare di fare...poi lo sfocato da una sensazione di...flou, di morbido, di etereo. Con la forza c'entra veramente poco, anzi.
la posizione dell'asta: le linee orizzontali tutto suggeriscono meno che forza, potenza, dinamicità. Sembra piuttosto in posizione di assoluto riposo...Il taglio verticale poi (sempre secondo me, eh !?) mal si sposa con questa orizzontalità delle linee che (malamente) cercano di convergere verso sinistra. (
Malamente non per un motivo...geometrico, ma perchè tu vuoi simboleggiare
la trasmissione della forza: il punto di incontro delle linee è a mio avviso il
punto di applicazione di questa forza e l'averlo "appena fuori" l'inquadratura disturba parecchio).
E' vero che molto probabilmente volevi "enfatizzare" e simboleggiare la suddetta forza con il taglio verticale, ma il contenuto mal vi si adatta.
Poi quel "pipino" in estremo basso a destra disturba veramente di brutto.
Io proverei a:
inquadrare in orizzontale,
diaframmare di più,
spostarmi un pò più di traverso (affiancandomi ancora di più al treno),
alzarmi un pò di più (meno inginocchiato...)
cercando così di includere nell'inquadratura il punto dove le 2 linee convergono (possibilmente facendolo cadere nel rispetto della banale regola dei terzi). componendo le linee in una sorta di "zeta rovescia", che già è accennata nella foto originale.
Così avrei, oltre ad una maggiore "legittimità geometrica e compositiva", le 2 linee rappresentate dall'asta e dall'altra sbarra visibile sotto ben più "cariche di forza", inquadrate da posizione leggermente rialzata quindi non orizzontali ma "spioventi", proprio nel gesto di "caricare" le ruote e convergenti verso un qualcosa di più definito (
non sfocato): le ruote...appunto...
...scusate...
