Buon esempio di condivisione di scatti

Racconta un tuo scatto, le scelte prese, l'inquadratura, il soggetto, la tecnica di sviluppo e la metodologia di stampa...

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zone-seven
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da zone-seven »



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kiodo
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da kiodo »

Io credo che volendo parlare di fotografia, al di là della tecnica fotografica, potrebbe essere più utile (e meno doloroso, meno "esplosivo") mostrare fotografie di autori non presenti sul forum, che ci hanno colpito, e spiegare perchè. Ciò costringerebbe a ragionare, e a trasformare in parole le emozioni. Potrebbe essere un buon esercizio per costringerci a leggere una fotografia. E leggere cose interessanti è il primo passo per scrivere cose interessanti. Che ne pensate? Se a qualcuno interessa, avrei già una foto da commentare, magari in un nuovo thread.
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effegi61
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da effegi61 »

Kiodo, ma esiste gia! E mi sembra che funzioni poco ma bene, sto parlando di "La poetica dei grandi" . Magari questo che vorresti proporre è grande per te anche se sconosciuto ai più.
Fabio
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Andrea67c
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da Andrea67c »

Vero! Vai, @kiodo , non esitare oltre!

A.

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fabriziog
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da fabriziog »

La risposta di Diego credo contenga degli aspetti interessanti.
La condivisione delle immagini su LargeFormatPhotography comporta una discussione "critica" tra utenti minimale se non inesistente, altrettanto stringata si può dire anche la presentazione degli scatti da parte degli autori stessi.
Non credo che abbia a che fare con il mondo anglosassone o meno, ma con il fatto che è solo una vetrina dove si mette una foto alla stregua di un social, solo un social con un numero ristretto di utenti, e gli spettatori dedicano lo stesso tempo a guardare la foto come su Instagram and Co, e i commenti sono alla stregua di quelli che trovi sui social, ne piu ne meno.
Lì (su LFP) uno mette il suo scatto, magari in sezioni tematiche, e lì finisce; il massimo è qualche complimento, a volte manco quello
Nessuno, ripeto nessuno, su LFP scrive tutto quel popo' di spegazione che è stata scritta qui per la fotografia del ciclista, come nessuno si lancia in commenti critici articolati e complessi, però in questo modo la condivisione delle foto funziona e chi vuole può navigare in una galleria fotografica eterogenea fatta di scatti belli e brutti;

Se lo scopo di postare una foto riceve qualche complimento allora possiamo chiudere qui la discussione, se è passato questo messaggio siamo completaente fuori strada.
Io ho anche una mia idea del perché non ci sono molte "spiegazioni" (che poi come dice il buon Andrea, non devono esserci spiegazioni ma le motivazioni dell'autore). Secondo me perché nella maggioranza dei casi motivazioni non ci sono , se non di imitazione, del fare quello che già si è visto che siano aspetti formali od estetici. Non sto dicendo che non vada bene, dipende solo da un cosa si aspetta dalla fotografia, quale ruolo copre nella propria vita.
Io ho partecipato ad un paio di giri di cartoline, ma poi ho smesso proprio per la mancanza di veri feed back che giustificassero (per me) di partecipare al giro. Del commento, bella foto, stampata bene, carta interssante, contrasto mi piace, ecc. mi interessava poco. Ripeto non dico che sia sbagliato, solo che per me un feed back del genere era poco motivante.
al fruitore la scelta, libera soprattutto dall'imperativo di dover lasciare a tutti i costi il segno del proprio io con una "recensione".
Questo non l'ho capito, anche in una discussione qualsiasi vale la stessa cosa, se uno vuole scrive, altrimennti tira dritto in base al proprio interesse. Oppure ogni volta che qualcuno scrive in una discussione normale lo fa per contribuire, se invece scrive un parere su una foto lo fa per lasciare il segno del proprio io?
Nel "nostro" modo, quello dei fotoclub e dei forum nostrani, quello "chiacchierato", pieno di parole, iperboli linguistiche, riferimenti culturali (BTW che è il tomo di RA???), spiegazioni concettuali e pippe mentali, tempo zero parte il flame o, nella migliore delle ipotesi, un fiume di parole che, punto di vista assolutamente personale, trovo poco interessante.
Qui secondo me si entra nell'aspetto più brutto della questione per due motivi. Il primo perché si osserva una fotografia credendo che essa debba essere giudicata, criticata. Non si riesce a fare lo step successivo che invece dovrebbe essere l'interpretazione, e come tale non è ne giusta ne sbagliata, ma al massimo corrispondente o meno con l'idea dell'autore.
Il secondo, perché quando si da questo giudizio spesso lo si da con lo stesso metodo che si una in una valutazione tecnica, la foto è giusta o sbagliata, zero oppure uno. Questo può valere per l'aspetto tecnico ma non dovrebbe prevalere un giudizio tecnico sull'interpretazione dell'immagine.
A @effegi61, giustamente, interessava sapere se l'interpretazione che da chi vede la foto corrisponede con la sua idea. Evidentemente trova l'informazione utile per proseguire con il suo lavoro tarando un pò il tiro. Mi chiedo, se non c'è questo passaggio con altre persone, come fa la propria fotografia a progredire? Come si può avere un feed back se si è nella direzione giusta, se un autore non si accontenta di avere i toni al posto giusto, i bianchi bianchi, neri neri ed i grigi grigi?
Dalle parole di Diego questo aspetto mi sembra sia considerato come iperbole linguistiche e pippe mentali, che niente hanno a che fare con la fotografia. Per me invece è l'opposto e tutte e due le concezioni di fotografia sono valide. La domanda è, ci sono altri utenti che hanno una concezione più pippomentale della fotografia, e vi va di discuterne qui in qualche sezione (semre che qualcuno legga questo posto :D )?

La fotografia è una bruta bestia a differenza della scrittura, pittura, scultura o altro. Tutti sanno fare una foto per cui si sentono in diritto di giudicare a volte anche in malo modo, perché secondo loro, farebbbero la foto più bella, perché la regoletta che si è imparata non è rispettata, ecc. So fare una foto anche io per cui giudico gli altri in base a come io farei la foto, e l'unico modo corretto di fare la foto è il mio.
Siccome la maggior parte del pubblico non è scrittore o pittore, quando si trova davanti ad un quadro o legge un libro, da un giudizio molto più personale e non assoluto (non mi è piaciuto, non ho capito, ecc.) perché c'è un rispetto reverenziale verso qualce cosa che non si sa fare, e di conseguenza, se non lo so fare allora è difficile.

@kiodo condivido l'idea, sono curioso di vedere cosa posti

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kiodo
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da kiodo »

Ok, dopo posto qualche foto che per me è stata stimolante.
Prima vorrei fare qualche commento a questo thread, un po' in disordine.

"Spiegare" le proprie foto: per me NO. Spiegare una mia foto è come spiegare una barzelletta: se non ti ha fatto ridere, non è che spiegandola la faccenda migliora. Una foto sta tra il fotografo e il lettore: può funzionare, non funzionare, funzionare, ma non nel modo previsto. Una foto può funzionare anche in assenza della volontà del fotografo, per esempio per un evento imprevedibile capitato durante lo scatto. Oppure può non funzionare per quanto il fotografo si arrovelli.

"Metti in mostra le tue foto, quindi non ti devi arrabbiare per i commenti negativi": per me NI. Ossia: non mi arrabbio se il commento non è sciocco, fuori tema, o se si concentra su argomenti pregiudiziali, senza "vedere" la foto. Se faccio una mostra in una galleria, al novanta per cento dei visitatori le mie foto potrebbero non dire niente, ma nessuno verrà a dirmelo. E se qualcuno mi commenta un orizzonte storto, non ha tenuto conto del fatto che ho deciso di mostrare la foto così com'è, con l'orizzonte storto.

"Voglio capire se il messaggio arriva, così da aggiustare il tiro per le prossime foto": NO. Ma scusa, hai qualcosa da mostrarmi, così come lo hai visto, o stai correndo dietro allo share? Se hai qualcosa da dire, e a me non arriva, peggio per me... Cambiare ill modo di scrivere in funzione del lettore può essere una strategia commerciale valida, ma sicuramente non è la strada per comunicare qualcosa di personale.

Il forum di LFP: scusate se lo dico, ma tra quelle linkate non ho visto fotografie toccanti. Sono immagini in genere eseguite in maniera tecnicamente superba, ma non ci vedo nulla di interessante. Sembrano lavori di affermati fotografi professionisti, ritratti da matrimonialista, pose "belle", ma un po inutili. Per me, le foto interessanti devono avere qualcosa che lì non c'è. E' solo il mio parere, eh? Nessuno si senta offeso.
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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da Andrea67c »

C'è molto di condivisibile in ciò che dici @kiodo , praticamente tutto. Però ciò non toglie che se uno vuol postare una foto, lo fa e basta, sapendo che gli potranno arrivare commenti ben più sciocchi di quelli che lui stesso avrebbe mai potuto immaginare. Ecco, direi: chi posta roba propria deve necessariamente porsi nell'atteggiamento di far fronte a tutto: è la solita, becera, regola non scritta della comunicazione sul web. Quindi il web non è una mostra, non è un libro fotografico, non c'e praticamente nessun filtro di quelli che abitualmente conosciamo, nella proposta e nella fruizione artistica. È bello? È brutto? Non so. Sicuramente è "di più" di quando eravamo piccoli, lo hanno ricordato in tanti, citando i pochi libri di tutti-fotografi o gli arrivi per posta di edizioni costosissime dagli USA. Io da piccolo facevo musica, non fotografia, ed è andata anche in quel campo allo stesso identico modo. Con youtube i giovani di adesso, quelli che sanno scegliere (e ce ne sono!) possono farsi una cultura musicale a buon mercato di dimensioni tali che ai tempi era impossibile.
Chi non vuole sottoporsi a questo tritacarne mediatico, come si diceva qualche mese fa, fa bene a non farlo. Ma il tritacarne ha i suoi lati positivi, bisogna ammetterlo. Ora possono tutti finire in polpette! Prima solo alcuni tra i privilegiati.

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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da kiodo »


Andrea67c ha scritto:... se uno vuol postare una foto, lo fa e basta, sapendo che gli potranno arrivare commenti ben più sciocchi di quelli che lui stesso avrebbe mai potuto immaginare.
Hai ragione @Andrea67c , e questa è proprio la ragione per cui non credo che una galleria sul forum sia una buona idea.
Meglio ragionare su opere di autori non coinvolti nel dialogo/rissa!


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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da Andrea67c »

Ora, chiacchierando con te, penso di aver capito tua posizione e quella di altri scettici, Gaetano: dispiace che il forum si volgarizzi in una comunicazione di bassa qualità. È così? Anche questo è condivisibile. Io sono tendenzialmente possibilista, penso che ci può stare questo e quello assieme. Il commento illuminante dell'utente competente insieme al commento sciocco, diciamo meglio ingenuo, dell'incompetente. In fondo questo accade già nei post a carattere tecnico. Grave sarebbe che una sistematica produzione di idiozie annoiasse e allontanasse i contributi di qualità alta. Su questo siamo tutti d'accordo. Mi fido che il forum sarebbe in grado di autoregolarsi, come già sa fare. Sono troppo ottimista?

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Re: Buon esempio di condivisione di scatti

Messaggio da effegi61 »

Indubbiamente troppa carne al fuoco Kiodo, ma significa anche che le persone partecipanti hanno molto interesse sull'argomento, molte idee da esprimere molti ragionamenti da fare e pure molto articolati e probabilmente lo spazio di un forum è troppo stretto.
Per primo vorrei rispondere a Diego Chromemax, ho dato più volte un occhio a LFP, non mi piace, non mi interessa. Secondo me è "manieristico" il "Nice!" che spesso si vede su LFP e pragmatico il
la mia interpretazione della foto, senza la tua spiegazione, non sarebbe mai riuscita ad arrivare alla tua idea
di fabriziog che ringrazio ancora. A riguardo del popò di spiegazione mi scuso ancora se ho ammorbato, ma era solo come esempio, in realtà se uno avesse postato un commento del tipo: Stai forse parlando del tempo? Per il mio ego di fotografo era più che suff. Poi è questione di gusti, ho letto ad esempio con grande interesse l'ntervento di Andrea silverprint qui: esperimenti-t5080.html davvero molto interessante, questo non significa che io sia d'accordo con tutto quello che dice, non sono interventuto solo perchè sinceramente non ho tutti i riferimenti che lui cita, (l'equivalente nel linguaggio parlato e/o scritto per quello che intendevo dire con mancanza di conoscenze previe per leggere una fotografia), indubbiamente, siccome la cosa mi interessa, un invito a documentarmi.
Poi ci sono delle questioni base da risolvere che, dagli interventi che vedo, intuisco essere abbastanza diverse per ognuno di noi. Tre prima di tutto: Cosa intendo per fotografia, perchè fotografo, perchè mostro o perchè non mostro le mie foto. Dalla risposta a queste domande le risposte a Kiodo, che saranno diverse a seconda del modo di sentire di ognuno. Spiegare si o spiegare no: Kiodo mi immagino ma potrei anche sbagliarmi, che tu fotograficamente non sia di primo pelo...credo ti sarà successo su alcune foto, che quando hai iniziato non le capivi e che magari adesso qualcosa ti dicono.....il passaggio come è avvenuto? Libri, mostre, incontri con l'autore....questo non significa che quella foto che magari non ti interessava adesso ti interessi, ma almeno che adeso ci trovi un senso, e sei vuoi contestarla, adesso che l'hai capita ti puoi anche permettere di farlo, se ti interessa farlo ovviamente, non trovi? (era il mio esempio dei Becher). Mettere in mostra le proprie foto: da quel momento li la foto non è più tua, devi essere disposto ad accettare di tutto, è un pò come se facessi la pastasciutta per tutti e magari quel giorno li ti scivola il sale....nessuno sano di mente ti giudicherebbe un cattivo cuoco per una pastasciutta un pò troppo salata. Cè un sacco di gente fuori di testa in effetti, ma questo a me piace, fa colore!
Sul discorso "Voglio capire se il messaggio arriva, così da aggiustare il tiro per le prossime foto":
NO. Ma scusa, hai qualcosa da mostrarmi, così come lo hai visto, o stai correndo dietro allo share? Se hai qualcosa da dire, e a me non arriva, peggio per me... Cambiare ill modo di scrivere in funzione del lettore può essere una strategia commerciale valida, ma sicuramente non è la strada per comunicare qualcosa di personale.
Non credo sia esattamente così, un conto è il messaggio: c'è il mio, il tuo e quello di ognuno di noi, un conto è il modo di veicolarlo. Qualche post addietro avevo pubblicato una foto con due campi, uno bianco ed uno nero, pensando di mostrare "tutto il bene ed il male del mondo", ovviamente senza la spiegazione nessuno l'avrebbe capita. Quindi se, come nel mio modo di pensare, (ma ce ne sono anche altri) fotografia = linguaggio; linguaggio = insieme di segni atti a comunicare; comunicare = fare comune, (idea,fatto,pensiero,azione), ed io voglio davvero trasmettere il mio pensiero, o trovo un linguaggio più comprensibile ovvero mi invento una foto diversa, o magari ho anche la fortuna di trovarla (e la bravura di vederla) per strada, oppure divento così famoso e di conseguenza studiato e quindi capito, da potermi permettere da riassumere il tutto in linee, punti e superfici. Allo stato attuale delle cose propenderei per la prima ipotesi.
Su LFP potrei fare copia e incolla di quello che dici.
Comunque non sarebbe obbligatorio nè postare nè commentare
Fabio
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