pazifico ha scritto:La macchina digitale per queste cose secondo me ha indubbi vantaggi...
Non servono miriadi di rullini, e poi quando si torna a casa con poco si preparano le foto (direi che io tra selezione, catalogazione e piccole modifiche ho utilizzato una giornata intera, poi me ne sono stampate 150/170... con i rullini sarebbe stata una cosa molto più lunga anche se sicuramente più divertente)
stefnerv ha scritto:Ma se e' un viaggio spirituale che te ne fai della macchina fotografica ???
secondo me una piccola percentuale lo intraprende come viaggio spirituale.
Sicuramente la digitale è più "comoda"; ma rischia anche, con la possibilità di fare migliaia di foto quasi senza inquadrare nemmeno, di distogliere troppo spesso la mente e lo spirito dall'esperienza del cammino, che poi può essere per alcuni spirituale, per altri naturalistico, paesaggistico, podistico, conviviale, ecc...
La fotocamera analogica dà paradossalmente il valore aggiunto di pretendere una "soglia di attivazione" dello scatto ben più ampia, di fotografare poco (e bene) e di portare a casa una piccola impresa fotografica piuttosto che mille fotografie "fatte facili"; tanto, se vai con amici, le foto di gruppo o paesaggistiche senza molto a pretendere le farà qualcun altro (a meno che gli amici non siano tutti ferrei analogici!

.
Insomma, personalmente io andrei per priorità:
1) vivere a pieno il cammino
2) (o 1a) non ammazzarsi di peso
3) portare a casa un reportage non amplissimo ma fatto bene e significativo, in cui a ogni foto sia legata la fervida memoria dei lunghi secondi necessari ad inquadrare bene, prendere il tempo, farsi due conti e scattare.