Ciao a tutti!!!
E dopo la Minolta, ecco che mi è arrivata in regalo una Canon 1000 FN con due obiettivi, CANON, uno 35/80 e un'altro 80/200.
Che mi dite di questa macchina???
Grazie a tutti
Canon 1000 FN
Moderatore: etrusco


Re: Canon 1000 FN
ciao
nessuno mi da la sua opinione su questa macchina o sugli obiettivi?
piu che altro vorrei capire quale obiettivo mi é piu utile essendo la prima reflex.
nel senso che: quelli che ho vanno bene?
35/80 1:4 - 5.6
80/200 1:4.5 - 5.6
(che significa 1:45 5.6???)
manca qualcosa? mi interessa utilizzare la macchina per foto in giro ma anche per quando vado a vedere le partite... Eheh direte voi che scifo eheh ... ma a me piace molto ... e avrei bisogno di uno zoom che mi permetta di fare foto decenti anche allo stadio.
p.s. ho anche un flash metz mecablitz 32 CT 7 , system sca300
questo è quello che c'è scritto sopra!!!
è quello in foto:
grazie!


nel senso che: quelli che ho vanno bene?
35/80 1:4 - 5.6
80/200 1:4.5 - 5.6
(che significa 1:45 5.6???)

manca qualcosa? mi interessa utilizzare la macchina per foto in giro ma anche per quando vado a vedere le partite... Eheh direte voi che scifo eheh ... ma a me piace molto ... e avrei bisogno di uno zoom che mi permetta di fare foto decenti anche allo stadio.
p.s. ho anche un flash metz mecablitz 32 CT 7 , system sca300

è quello in foto:

grazie!
Nader
Minolta Hi-Matic 7s II
Canon Eos 1000FN + 35/80 1:4 5.6 + 80/200 1:4.5 5.6
Minolta Hi-Matic 7s II
Canon Eos 1000FN + 35/80 1:4 5.6 + 80/200 1:4.5 5.6
Re: Canon 1000 FN
Ciao, non ho esperienza diretta di prodotti Canon, quindi non posso esprimermi sulle cose in tuo possesso in questo senso.
Quello che posso fare, però, dato che mi pare di capire che tu sia proprio alle primissime armi, è cercare di chiarirti qualche altro piccolo dubbio.
35-80 e 80-200 sono le lunghezze focali delle ottiche in tuo possesso espresse in mm (millimetri).
Sono due obiettivi zoom, questo significa che hanno la possibilità di variare la propria lunghezza focale, rispetto ad altre ottiche dette “fisse”, appunto da 35 a 80mm e da 80 a 200mm, senza soluzione di continuità. In pratica è cose se avessi un 35, un 36, un 37, ecc fino ad 80 e così anche da 80 a 200.
Le differenze di lunghezza focale implicano, a parità di supporto di registrazione (sullo stesso formato di pellicola), un differente angolo di campo inquadrato. Questo angolo che, a meno che non venga espressamente dichiarato differentemente, si intende sempre espresso per la diagonale e non in orizzontale o verticale, comporta che, con i tuoi zoom, puoi coprire da un medio grandangolare ad un teleobiettivo.
Questi due termini si intendono riferiti sempre ad una focale detta “normale” che, per un dato formato, è rappresentata da quella lunghezza focale che, in mm, corrisponde alla lunghezza della diagonale dello stesso. In parole povere, per il formato 35mm, i cui lati sono 36x24mm e la cui diagonale quindi è poco più di 40mm, tutte le lunghezze focali inferiori possono essere definite grandangolari e quelle superiori teleobiettivi.
Un poco per convenzione, poi, nel formato 35mm è il 50mm ad essere definito “il” normale. Questo per tutta una serie di ragioni dettate, in primis, da esigenze progettuali.
A parità di punto di osservazione, poi, mentre con un grandangolare riuscirai ad includere più cose nell’inquadratura a discapito delle dimensioni delle stesse che vedrai rimpicciolite rispetto all’occhio nudo (dal medesimo punto di osservazione) e mentre con un tele otterrai l’effetto opposto, con un normale le cose ti appariranno, approssimativamente, delle stesse dimensioni con le quali puoi osservarle ad occhio nudo (dal medesimo punto di osservazione).
Veniamo ad i numeretti che seguono.
4,5 -5,6 indicano il valore di diaframma massimo che l’obiettivo è in grado di coprire (il diaframma più aperto selezionabile). Sono due, e non uno, perché nei tuoi zoom al variare della lunghezza focale non corrisponde un uguale valore di diaframma massimo. Per tutte le focali fisse, così come per molti zoom professionali, invece, il diaframma massimo, pur al variare della lunghezza focale, è uno solo.
Questa differenza, naturalmente, le tue ottiche se la portano dietro durante tutto l’arco della loro escursione. Impostando il diaframma più aperto a 80mm, f4,5, e non toccandolo più, anche al solo variare della lunghezza focale questo si ridurrà in maniera graduale fino a raggiungere 5,6 una volta selezionata la lunghezza di 200mm.
Anche i diaframmi più chiusi, poi, risentiranno di questa cosa, tanto che avrai, ad esempio, come diaframma minimo a 35mm un f16 e un f27, diciamo, a 200mm. Così anche per quelli intermedi.
Il diaframma è, con il tempo di scatto e con la sensibilità della pellicola (che è variabile solo al momento del caricamento della macchina con una pellicola piuttosto che con una differente), uno dei tre fattori che contribuiscono al giusto passaggio della luce attraverso l’ottica al fine di impressionare l’emulsione sensibile.
Per altre cose specifiche, ma riguardanti più che altro dubbi generici e non inerenti in modo particolare alla tua attrezzatura, ti consiglio di aprire discussioni apposite, così da facilitare la lettura e l’eventuale intervento di altri frequentatori del forum.
Per una qualche informazione sui tuoi prodotti, ti segnalo questo link.
http://www.canon.com/camera-museum/camera/index.html
La tua macchina, che come 1000Fn non mi sembra essere segnata, è probabile che appaia sotto il nome americano Rebel qualche cosa.
Marcello
Quello che posso fare, però, dato che mi pare di capire che tu sia proprio alle primissime armi, è cercare di chiarirti qualche altro piccolo dubbio.
35-80 e 80-200 sono le lunghezze focali delle ottiche in tuo possesso espresse in mm (millimetri).
Sono due obiettivi zoom, questo significa che hanno la possibilità di variare la propria lunghezza focale, rispetto ad altre ottiche dette “fisse”, appunto da 35 a 80mm e da 80 a 200mm, senza soluzione di continuità. In pratica è cose se avessi un 35, un 36, un 37, ecc fino ad 80 e così anche da 80 a 200.
Le differenze di lunghezza focale implicano, a parità di supporto di registrazione (sullo stesso formato di pellicola), un differente angolo di campo inquadrato. Questo angolo che, a meno che non venga espressamente dichiarato differentemente, si intende sempre espresso per la diagonale e non in orizzontale o verticale, comporta che, con i tuoi zoom, puoi coprire da un medio grandangolare ad un teleobiettivo.
Questi due termini si intendono riferiti sempre ad una focale detta “normale” che, per un dato formato, è rappresentata da quella lunghezza focale che, in mm, corrisponde alla lunghezza della diagonale dello stesso. In parole povere, per il formato 35mm, i cui lati sono 36x24mm e la cui diagonale quindi è poco più di 40mm, tutte le lunghezze focali inferiori possono essere definite grandangolari e quelle superiori teleobiettivi.
Un poco per convenzione, poi, nel formato 35mm è il 50mm ad essere definito “il” normale. Questo per tutta una serie di ragioni dettate, in primis, da esigenze progettuali.
A parità di punto di osservazione, poi, mentre con un grandangolare riuscirai ad includere più cose nell’inquadratura a discapito delle dimensioni delle stesse che vedrai rimpicciolite rispetto all’occhio nudo (dal medesimo punto di osservazione) e mentre con un tele otterrai l’effetto opposto, con un normale le cose ti appariranno, approssimativamente, delle stesse dimensioni con le quali puoi osservarle ad occhio nudo (dal medesimo punto di osservazione).
Veniamo ad i numeretti che seguono.
4,5 -5,6 indicano il valore di diaframma massimo che l’obiettivo è in grado di coprire (il diaframma più aperto selezionabile). Sono due, e non uno, perché nei tuoi zoom al variare della lunghezza focale non corrisponde un uguale valore di diaframma massimo. Per tutte le focali fisse, così come per molti zoom professionali, invece, il diaframma massimo, pur al variare della lunghezza focale, è uno solo.
Questa differenza, naturalmente, le tue ottiche se la portano dietro durante tutto l’arco della loro escursione. Impostando il diaframma più aperto a 80mm, f4,5, e non toccandolo più, anche al solo variare della lunghezza focale questo si ridurrà in maniera graduale fino a raggiungere 5,6 una volta selezionata la lunghezza di 200mm.
Anche i diaframmi più chiusi, poi, risentiranno di questa cosa, tanto che avrai, ad esempio, come diaframma minimo a 35mm un f16 e un f27, diciamo, a 200mm. Così anche per quelli intermedi.
Il diaframma è, con il tempo di scatto e con la sensibilità della pellicola (che è variabile solo al momento del caricamento della macchina con una pellicola piuttosto che con una differente), uno dei tre fattori che contribuiscono al giusto passaggio della luce attraverso l’ottica al fine di impressionare l’emulsione sensibile.
Per altre cose specifiche, ma riguardanti più che altro dubbi generici e non inerenti in modo particolare alla tua attrezzatura, ti consiglio di aprire discussioni apposite, così da facilitare la lettura e l’eventuale intervento di altri frequentatori del forum.
Per una qualche informazione sui tuoi prodotti, ti segnalo questo link.
http://www.canon.com/camera-museum/camera/index.html
La tua macchina, che come 1000Fn non mi sembra essere segnata, è probabile che appaia sotto il nome americano Rebel qualche cosa.
Marcello
Re: Canon 1000 FN
giusto per curiosità .. ma il Metz ha la piedinatura per la Canon ??
perchè ho lo stesso flash, ma da quanto sole EOS richiedono lo SCA 3000 e non il 300
perchè ho lo stesso flash, ma da quanto sole EOS richiedono lo SCA 3000 e non il 300
Re: Canon 1000 FN
Io avevo lo zoom 80/200 f4,5/5,6 che montavo sulla mia gloriosa e plasticosa EOS 500, ma sulla focale 200mm non mi aveva mai soddisfatto pienamente. Troppo poca incisione anche al centro e con il BN erano sempre fotogrammi di mediocre livello.
Macchina e zoom sono finiti in Marocco scambiati con altro materiale, non fotografico.
ryo
edo
Macchina e zoom sono finiti in Marocco scambiati con altro materiale, non fotografico.

ryo
scusa ryo, ma sei sicuro di ciò che scrivi? io credo che il diaframma minimo resti sempre invariato. Ma forse mi sbaglio.Anche i diaframmi più chiusi, poi, risentiranno di questa cosa, tanto che avrai, ad esempio, come diaframma minimo a 35mm un f16 e un f27, diciamo, a 200mm. Così anche per quelli intermedi.
edo
Re: Canon 1000 FN
Ciao Edoardo, ne sono sicuro; comunque basta che provi per rendertene conto.
Marcello
Marcello
Re: Canon 1000 FN
confermo anche ioche è così ..edoardo72 ha scritto:scusa ryo, ma sei sicuro di ciò che scrivi? io credo che il diaframma minimo resti sempre invariato. Ma forse mi sbaglio.
solo che nel caso di quello zoom i valori saranno f/22 e f/32
Re: Canon 1000 FN
Insisto:
l'apertura massima si può solo chiudere a piacimento. Nemmeno automaticamente può essere aperta oltre.
l'apertura minima si può solo aprire a piacimento. Nemmeno automaticamente può essere chiusa oltre.
E' una questione di matematica, di fisica e di logica.
Ciò che accade invece, è soltanto una perdita di luce con l'aumentare della lunghezza focale. Ma il diaframma, anche se evindenziato, non può chiudersi oltre al minimo valore predeterminato in progettazione.
Ciò che invece é importante segnalare é che gli zoom manuali a focale variabile , a differenza di quelli fissi, perdono il fuoco tutte le volte che si varia la lunghezza focale.
Ciò non si verifica con l'AF.
edo
l'apertura massima si può solo chiudere a piacimento. Nemmeno automaticamente può essere aperta oltre.
l'apertura minima si può solo aprire a piacimento. Nemmeno automaticamente può essere chiusa oltre.
E' una questione di matematica, di fisica e di logica.
Ciò che accade invece, è soltanto una perdita di luce con l'aumentare della lunghezza focale. Ma il diaframma, anche se evindenziato, non può chiudersi oltre al minimo valore predeterminato in progettazione.
Ciò che invece é importante segnalare é che gli zoom manuali a focale variabile , a differenza di quelli fissi, perdono il fuoco tutte le volte che si varia la lunghezza focale.
Ciò non si verifica con l'AF.
edo
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Re: Canon 1000 FN
Ragazzi qui c'è un po' di confusione!
1 - Zoom e piano di messa a fuoco. Le ottiche zoom di qualità, autofocus o no, mantengono il fuoco al variare della lunghezza focale. Ultimamente approfittando dell'autofocus qualche costruttore per risparmiare ha messo in produzione qualche ciofeca che al variare della lunghezza focale non mantiene il piano di messa a fuoco. Di ciofeche si tratta, da evitare.
2- Zoom ed apertura del diaframma. Le ottiche di maggior pregio mantengono il valore del diaframma al variare della lunghezza focale, ciò consente ad esempio l'uso dell'esposimetro separato. Altre non lo mantengono, vale a dire che il diametro del foro rimane uguale, ma dato che cambia la lunghezza focale il valore numerico del diaframma cambia. Vi ricordo che il diametro del diaframma è rappresentato dalla formula f:numero del diaframma . Dove f è la lunghezza focale. Se cambiamo la lunghezza focale lasciando il foro inalterato cambia il valore numerico del diaframma.
3- Lunghezza focale Normale. Questa definizione è solamente una convenzione. Non c'è nulla di "normale" -se ci riferiamo alla visione umana- nel rapporto di ingrandimento, in come si possa vedere nel mirino o in come sia resa la prospettiva in un ottica "normale".

1 - Zoom e piano di messa a fuoco. Le ottiche zoom di qualità, autofocus o no, mantengono il fuoco al variare della lunghezza focale. Ultimamente approfittando dell'autofocus qualche costruttore per risparmiare ha messo in produzione qualche ciofeca che al variare della lunghezza focale non mantiene il piano di messa a fuoco. Di ciofeche si tratta, da evitare.
2- Zoom ed apertura del diaframma. Le ottiche di maggior pregio mantengono il valore del diaframma al variare della lunghezza focale, ciò consente ad esempio l'uso dell'esposimetro separato. Altre non lo mantengono, vale a dire che il diametro del foro rimane uguale, ma dato che cambia la lunghezza focale il valore numerico del diaframma cambia. Vi ricordo che il diametro del diaframma è rappresentato dalla formula f:numero del diaframma . Dove f è la lunghezza focale. Se cambiamo la lunghezza focale lasciando il foro inalterato cambia il valore numerico del diaframma.
3- Lunghezza focale Normale. Questa definizione è solamente una convenzione. Non c'è nulla di "normale" -se ci riferiamo alla visione umana- nel rapporto di ingrandimento, in come si possa vedere nel mirino o in come sia resa la prospettiva in un ottica "normale".
Re: Canon 1000 FN
Ciao Edoardo, la tua "questione di matematica, fisica e logica" manca di conoscenza.
Il valore di diaframma, come sottolineato giustamente da Andrea, altro non è che il risultato di una formula. Quando uno dei parametri di questa formula varia (in questo caso la lunghezza focale), per forza di cose varierà anche il diaframma.
Marcello
Il valore di diaframma, come sottolineato giustamente da Andrea, altro non è che il risultato di una formula. Quando uno dei parametri di questa formula varia (in questo caso la lunghezza focale), per forza di cose varierà anche il diaframma.
Marcello

