Bene, approfitto del riuppo per vedere se si trova la soluzione ad un problema che sto incontrando. Il thread risale a quasi un anno e mezzo fa e nel frattempo ho usato abbastanza sistematicamente la sbianca locale. Al contrario di quanto suggerisce Silverprint (uso il nick per far capire meglio a chi legge il thread) io non passo direttamente dal fissaggio ma sciacquo la stampa in acqua e poi uso un tubicino con acqua corrente per stoppare l'azione della sbianca. Dopo gli interventi ripasso la stampa nel fissaggio e poi riprendo la normale successione dei bagni.
La sbianca locale, come detto, aumenta il contrasto, ed ho trovato molto comodo l'uso, anche in soluzione più concentrata, sulle ombre, proprio per aumentare la lettura e la separazione in quest'area critica. Sono stato molto contento dei risultati, in effetti le ombre acquistano presenza e contrasto senza impazzire troppo. Il problema che ho è che nel viraggio al selenio le aree sbiancate virano molto più velocemente del resto dell'immagine (i granuli sono più piccoli) e quello che viene fuori è un viraggio split con un risultato finale abbastanza schifoso (ombre marroni e mezzitoni e alteluci più o meno neutre).
L'unica soluzione che ho trovato è quella di evitare il viraggio quando uso questo tipo di trattamento, rinunciando però anche ai vantaggi che il selenio comporta sull'immagine finale. Avete riscontrato problemi simili? Potete darmi qualche suggerimento?
Carta e Sviluppo
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Re: Carta e Sviluppo
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Re: Carta e Sviluppo
Uhmm...chromemax ha scritto:Bene, approfitto del riuppo per vedere se si trova la soluzione ad un problema che sto incontrando. Il thread risale a quasi un anno e mezzo fa e nel frattempo ho usato abbastanza sistematicamente la sbianca locale. Al contrario di quanto suggerisce Silverprint (uso il nick per far capire meglio a chi legge il thread) io non passo direttamente dal fissaggio ma sciacquo la stampa in acqua e poi uso un tubicino con acqua corrente per stoppare l'azione della sbianca. Dopo gli interventi ripasso la stampa nel fissaggio e poi riprendo la normale successione dei bagni.
La sbianca locale, come detto, aumenta il contrasto, ed ho trovato molto comodo l'uso, anche in soluzione più concentrata, sulle ombre, proprio per aumentare la lettura e la separazione in quest'area critica. Sono stato molto contento dei risultati, in effetti le ombre acquistano presenza e contrasto senza impazzire troppo. Il problema che ho è che nel viraggio al selenio le aree sbiancate virano molto più velocemente del resto dell'immagine (i granuli sono più piccoli) e quello che viene fuori è un viraggio split con un risultato finale abbastanza schifoso (ombre marroni e mezzitoni e alteluci più o meno neutre).
L'unica soluzione che ho trovato è quella di evitare il viraggio quando uso questo tipo di trattamento, rinunciando però anche ai vantaggi che il selenio comporta sull'immagine finale. Avete riscontrato problemi simili? Potete darmi qualche suggerimento?
No sono un gran seleniatore, di sbianca locale invece ne faccio uso corrente. Il problema non mi si è mai presentato, però.
Se provassi a lavorare di sbianca col fissaggio invece che con l'acqua?
Sbianca e acqua è come fanno a Parigi. Non mi ha mai convinto, sia perché l'azione della sbianca ci mette di più a fermarsi (e lavorarci i toni più chiari è triboloso), sia perché a guardarci bene, qualche volta, qualcosina che non viene come dovrebbe esce: leggeri cambi di colore, iridescenza. Anche senza virare.
Per lavorare con la sbianca tengo in una caraffa grandicella del fix rapido 1+9, e lo uso a pennello (pennellesa da 6 cm, sempre senza metalllo). Sbianco un pochino e fisso immediatamente, se non basta ri-tolgo l'eccesso di fissaggio, ri-sbianco e ri-fisso.
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Re: Carta e Sviluppo
???Sbianca e acqua è come fanno a Parigi.
Ti riferisci alla sbianca usata con l'acqua o alla sbianca in genere? (Nel senso che se usata invece con il fissaggio i cambi di colore, iridiscenza ecc. non ti si sono mai manifestati).qualcosina che non viene come dovrebbe esce: leggeri cambi di colore, iridescenza. Anche senza virare.
Aggiungo che il problema si manifesta di più con la Ilford Multigrade FB, una delle carte più "gnucche" e refrattarie ad ogni tipo di trattamento, ma anche la Oriental Select VC presenta lo stesso problema. Farò una prova col fissaggio, anche se non riesco a spiegarmi quale potrebbe essere la differenza sul mio problema specifico, l'inerzia della sbianca con l'acqua mi è chiara e la metto in preventivo tenendomi un po' indietro durante la sbianca.
L'idea che mi sono fatto è che il ferrocianuro scioglie il granulo d'argento, rendendolo più piccolo e sottile, da qui la colorazione più calda se una zona è stata trattata con un certo vigore anche senza viraggio, e anche l'iridescenza, per interferenza della luce con le particelle più microscopiche. Questo spiegherebbe anche la differente velocità di viraggio, le particelle più piccole vengono trasformate più velocemente prendendo il caratteristico colore marrone-prugna del selenio.
Grazie
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Re: Carta e Sviluppo
Ciao!
Gnucca!!! Che bella definizione. È gnucca, che la usi a fare? Ogni tanto mi tocca, eh... Ma che antipatia! Però, carattere gnucco a parte, non mi ricordo di problemi con la sbianca.
L'Oriental invece mi piaceva, ma sono anni che non la tocco. Per cui non so.
Comunque tendo a pensare che il problema sia nel modo in cui usi la sbianca, magari non è neanche l'acqua...
È l'uso di Pictó. Un laboratorio di Parigi. Ci ho passato qualche mattinata con Peyram, che ne dirigeva il reparto B/N, a vederlo stampare Koudelka e Bresson (stampacce, ma fa scena dirlo! ).chromemax ha scritto:???Sbianca e acqua è come fanno a Parigi.
Mi riferisco alla sbianca usata con l'acqua, a Parigi avevano il problema. Col fissaggio può succedere, ma a me è capitato di rado. Alle volte mi si è lucidata un po', in senso letterale: superficie più lucida; rarissimamente ho notato fenomeni d'iridescenza, quasi mai cambi di colore. È sempre stato un fenomeno sporadico, e quasi esclusivamente verificatosi nei più toni scuri. Potrebbe essere che succeda se la sbianca è troppo concentrata? Sui toni scuri viene voglia di farla tosta per far prima.chromemax ha scritto:Ti riferisci alla sbianca usata con l'acqua o alla sbianca in genere? (Nel senso che se usata invece con il fissaggio i cambi di colore, iridescenza ecc. non ti si sono mai manifestati).qualcosina che non viene come dovrebbe esce: leggeri cambi di colore, iridescenza. Anche senza virare.
Io non me lo spiego... neanche ci provo! Sono più d'esperienza che di teoria. Io sono felicissimo che lo facciano i super-tecnici come te! Poi leggo, tengo bene in mente e son grato.chromemax ha scritto:Aggiungo che il problema si manifesta di più con la Ilford Multigrade FB, una delle carte più "gnucche" e refrattarie ad ogni tipo di trattamento, ma anche la Oriental Select VC presenta lo stesso problema. Farò una prova col fissaggio, anche se non riesco a spiegarmi quale potrebbe essere la differenza sul mio problema specifico...
Gnucca!!! Che bella definizione. È gnucca, che la usi a fare? Ogni tanto mi tocca, eh... Ma che antipatia! Però, carattere gnucco a parte, non mi ricordo di problemi con la sbianca.
L'Oriental invece mi piaceva, ma sono anni che non la tocco. Per cui non so.
Comunque tendo a pensare che il problema sia nel modo in cui usi la sbianca, magari non è neanche l'acqua...
Boh? Potrebbe essere che lavorando col fissaggio l'argento non più ossidato venga rimosso subito e non trovi modo di rimanere li nascosto a dar fastidio al selenio? Non mi pare proprio di aver mai notato differenze sul modo in cui vira con e senza sbianca.chromemax ha scritto:L'idea che mi sono fatto è che il ferrocianuro scioglie il granulo d'argento, rendendolo più piccolo e sottile, da qui la colorazione più calda se una zona è stata trattata con un certo vigore anche senza viraggio, e anche l'iridescenza, per interferenza della luce con le particelle più microscopiche. Questo spiegherebbe anche la differente velocità di viraggio, le particelle più piccole vengono trasformate più velocemente prendendo il caratteristico colore marrone-prugna del selenio.
Grazie
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Re: Carta e Sviluppo
Anche questo è il bello della fotografia, ogniuno la pratica come meglio glio piace (o gli serve). Per fortuna io non mi guadagno il pane con la fotografia e posso permettermi il lusso di giocareIo non me lo spiego... neanche ci provo! Sono più d'esperienza che di teoria. Io sono felicissimo che lo facciano i super-tecnici come te! Poi leggo, tengo bene in mente e son grato.
Poi io non sono un super-tecnico, ma mi piace capire come funzionano le cose. Confesso che mi importa abbastanza poco del lato "artistico" delle mie foto, trovo molta più soddisfazione ad arrivare a concretizzare sulla stampa la mia idea (sistema WYIWYMG --What You Image is What You Must Get-- ). Dopo di chè quella immagine per me perde importanza, butto la stampina lì nel mucchio, spesso la perdo o si rovina, altre volte qualcuno (parenti, amici) se la prende. La conseguenza è che quando qualcuno mi chiede "fammi vedere le tue foto" mi sento un po' in imbarazzo
Dopo vent'anni in Brianza parlo un miscuglio di romanesco-lombardo poco comprensibile Che la uso a fare?... Perché in fondo è una bella carta, un classico come il grigio, va bene su tutto o come il pane, non è molto saporito ma quando non c'è se ne sente la mancanza .Gnucca!!! Che bella definizione. È gnucca, che la usi a fare?
Farò una prova col fissaggio e vedremo.
Grazie
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