carta ilford addio??

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Minoltista
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carta ilford addio??

Messaggio da Minoltista »

Ciao a tutti,
Stasera ho provato la carta ilford perla che leggendo in giro dovrebbe dare neri profomdi e bianchi brillanti....
Dopo la deludione della opaca (che ingrigisce sia i neri, sia i bianchi a meno di usare filtri dal 4 in su) e della lucida ( supergicie troppo plastificata) l' ultima possibilita in casa ilford( parliamo di politenate) era appunto la perla...
Ebbene, grigi smorti amche con questa!!!
Ho fatto diverse prove con lo stesso fotogramma con le diverse carte e tempi.... E poi ho provato la foma matte che avevo preso quasi per sbaglio....
Ebbene neri profondi e bianchi brillanti: quello che mi sarei aspetyato dalla ilford!!! Cpn filtro 3 1/2 un contrasto bello forte come uno ci si aspetta!!!
Sto ancora facendo asciugare le stampe, ma se dovessero essere confermate le impressioni mi sa che diró addio alla ilford per le carte politenate....
Qualcun altro ha avuto la mia stessa imperessione? Esperienze simili o opposte?
Oppure sbaglio io qualcosa con la ilford???
Grazie
Michele



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etrusco
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Re: carta ilford addio??

Messaggio da etrusco »

Ciao,
ti dico la mia di esperienza.....

Anche io ho provato tutte le ilford politenate possibili....dalla perla alla lucida. Non ho mai auto risultati fantastici ma neanche delusioni cosi come capitato a te...Ho provato anche la Foma e visto il prezzo ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.

La differenza però l'ho notata passando alla baritata (ilford); ho provato sia la multi grade che la Galerie e devo dire che ad oggi sono le mie carte preferite. Ho provato la foma baritata ma non mi ha entusiasmato.

Alcune precisazioni:

- Attenzione al contrasto....inizialmente anche io (venendo dal digitale) lo cercavo quasi spasmodicamente....alla fine arrivavo a fare delle stampe che non avevano alcuna tonalità di grigio, ma solo bianchi e neri! Vedrai che con il passar del tempo impererai ad amare il nero, il bianco ma anche e soprattutto le varie tonalità di grigio. Solo con l'esperienza e con tante tante prove e pazienza riuscirai ad ottenere risultati soddisfacenti, per l'ottimo c'è invece TANTO da studiare ed imparare.la fotografia FIne Art bianco e nero non è cosa da poche sessioni di CO.

- Attenzione alla carta.... politenata e baritata, a mio personalissimo avviso, fanno la differenza sostanziale tra una buona stampa ed una stampa soddisfacente per non dire ottima. La Baritata però è più compressa da trattare, per cui anche in questo caso è necessario tanto tanto studio ed applicazione.

- Attenzione ai chimici...... devono essere sempre freschi, a temperatura e soprattutto agitare sempre la bacinella....anche in questo caso la differenza c'è ed è molta.

Leggendo Way Bejound Monochrome lo scrittore fa una osservazione che a mio avviso è illuminante e che vorrei sottoporti....nel processo chimico in BN le variabili sono moltissime, se ad ogni variabile in gioco (dall'esposizione allo sviluppo e per finire con la stampa) compi un piccolo errore, alla fine la somma di tutti questi "piccoli" errori produrrà una stampa scadente ecco perchè è fondamentale governare TUTTE le variabili del processo, partendo dalla previsualizzazione per finire con l'asciugatura.

Ricorda sempre che un buon negativo lo si dovrebbe stampare con gradazione 2 e che in CO la regola "esponi per le ombre e stampa per le luci" diventa "esponi per le luci e regola le ombre con il contrasto".

Ciao
ImmaginePssss, Hei! ... Ti sei ricordato di registrare la tua camera oscura su darkroom locator?

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Minoltista
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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Minoltista »

Ciao e grazie per la risposta....
circa le variabili ti dico solo che nella bacinella ho un termametro con termostato a 20°! :-)
Concordo in toto con quanto scritto ma la cosa che mi delude di più è che nelle ilford il nero non è un nero profondo con foma si.
Non che io voglia un contrasto spinto, ma dove volgio il nero ci deve essere il nero!
L'unico dubbio che ho ancora è sul rivelatore: usandone un altro (magari ornano) otterrei neri più densi anche con le ilford??
Qualcuno ha esperienza proposito?

non voglio passare alla baritata: già ho poco tempo, con la baritata farei invidia ad un eremita!
Inoltre nella mia CO non ho l'acqua corrente, il risciacquo lo faccio in una lettiera per gatti piena d'acqua!


Ciao,
Michele

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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Coglians79 »

Come carta politenata multigrade prova la foma: costa poco e si difende bene. Io ormai uso solo quella, neri profondi e bianchi brillanti. Altrimenti trovo entusiasmante la tetenal work, solo che è a grad. fissa
Non importa quante volte vai al tappeto. L'importante è rialzarsi e continuare a combattere.[/i]

http://www.flickr.com/photos/43126698@N02/

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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Minoltista »

Allora: ottengo "quasi" le stesse tonalità di bianco,grigio,neri con la foma e filtro 2 1/2 e ilford mg perla con filtro 3 1/2.

Non mi piace lavorare con filtri cosi spinti.
preferisco un filtro più lieve (che non mi ammazza i dettagli) e brucio ioo dove voglio i neri.

Detto cio ho preso 150 fogli 18x24 di Foma e 100 10x15 pr i provini.
:-)

Ciao,
Michele

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Re: carta ilford addio??

Messaggio da chromemax »

Uso le carte Ilford sia politenate che baritate da decenni e devo dire che sono sempre state delle carte eccellenti, sotto tutti i punti di vista.
Non riesco a capire perché non riesci ad ottenere i risultati che cerchi. Le superfici non lucide è normale che presentino un contrasto un pelo più basso e concordo con te che l'aspetto della politenata lucida può apparire un po' troppo plasticoso. Ma ti posso garantire che il nero della multigrade "spacca".
Un filtro 3,5 non è poi così spinto e poi perché un filtro più lieve ti ammazza i dettagli?

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Minoltista
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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Minoltista »

No no, ho detto che un filtro meno lieve (piu forte) mi ammazza i dettagli.

Cmq, devo rettificare il tutto: ho visto le prove fatte sotto un' "altra luce" (scusate la battuta!) ed ho provveduto a cambiare l'ordine.
200 Fogli di Carta Perla!

Il fatto è che non riuscivo a capire come mai io non ottenessi i neri mentre tutto il popolo di internet è entusiasta della perla....
semplice: bisogna vedere se nel negativo ci piccoli dettagli o no.
Ebbene la zona dove io volevo il nero nel negastivo ha un dettalgio minimo (visto con la lente di ingrandimento) che è pari pari quello che ottengo con la perla e filtro 3 1/2. Con la foma avrei dovuto usare un filtro 2 ma con la conseguenza che avrei avuto grigi più blandi.....

Ecco.

Grazie a tutti per le risposte che mi hanno fatto ripensare e ripensare portandomi al giusto metro di giudizio.


Ciao,
Michele

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Emanuele
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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Emanuele »

Mi aggiungo un po' in ritardo alla discussione, ma mi sono appena iscritto al forum.

Giusto per dire che condivido in pieno il parere di chromemax: uso da anni la carta perla Ilford MG che giudico ottima, sia per la qualità del contrasto che per la sua splendida finitura superficiale (baritate a parte, ovviamente). ;)
Quanto alla Foma MG, riconosco che ha una resa molto simile alla Ilford, anche nei fattori filtro e nei tempi di esposizione, tant'è che la uso per i provini; però, la Foma non produce la finitura "perla"... :(
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin

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Re: carta ilford addio??

Messaggio da Minoltista »

Riporto "alla luce" questo thread solo per dire che in effetti usavo dei negativi non ben sviluppati.
Ho provato a scattare come recita il maestro e poi sviluppare un Hp5+ sovraesponendolo (N+1 direbbe sempre il Maestro Ansel) e devo dire i neri spaccano! i binachi son bianchi anche se quando le stampe asciugano diventano grigi chiari chiari.....
ma va molto bene. anzi benissimo! :-)

Quindi, come i veterani insegnano: la fotografia analogica consta di vari passi: tutti devono essere perseguiti con il giusto criterio! :-)

Ciao,
Michele

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