franny71 ha scritto:... la pre-velatura mi è oscura come quando ho la luce di sicurezza spenta....

Eppure ora che hai due ingranditori sarebbe veloce e pratico farla ;) .
È una tecnica fondamentale in camera oscura. È anche semplice

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Ogni materiale sensibile ha un livello di soglia, ovvero può ricevere un tot di luce senza che siano visibili le conseguenze. In fase di stampa significa che la carta può ricevere un tot di luce senza che una volta sviluppata sia visibile alcun annerimento.
Da un altro punto di vista significa che perché si veda qualcosa sulla stampa occorrerà almeno luce sufficiente a superare il livello di soglia.
Immagina di avere una stampa con le alte luci più chiare di quanto le vorresti, questo significa che certe aree della stampa sono sotto il livello di soglia (ovvero hanno esposizione insufficiente). La pre-velatura aggiunge un tot di luce (che da solo non produrrebbe annerimento), tot che si sommerà a quello (anch'esso da solo insufficiente) che la carta riceve durante l'esposizione. La somma dei due tot di luce, della pre-velatura e dell'esposizione (entrambi singolarmente insufficienti) avrà molta più probabilità di essere sufficiente a produrre un annerimento adeguato.
Immagina di avere una stampa con le alte luci un più chiare di quanto le vorresti, per risolvere il problema ci sono tre soluzioni (o combinazioni di esse):
1 - Usare un contrasto più basso.
2 - Fare una bruciatura localizzata, eventualmente con contrasto più basso (il limite è una stampa split).
3 - Pre-velare. Anche parzialmente, o in unione alla bruciatura, eventualmente fatta col contrasto più basso.
La pre-velatura diventa necessaria quando nel caso 1 non sia opportuno intervenire su tutta l'immagine e nel caso 2 quando non si possa fare una bruciatura senza che l'intervento interessi le aree adiacenti. È anche molto utile nel caso in cui non si voglia bruciare con contrasto più basso, o per ridurre il tempo necessario alla bruciatura, etc...
Per determinare il tempo di pre-velatura si fa un normale provino (senza negativo) scalare, tenendo l'ingranditore tutto alzato e l'obbiettivo col diaframma più chiuso. Occorre ricordarsi quale è l'esposizione massima data al foglio perché le parti con esposizione minore non saranno visibili.
Esposto lo si svilupperà a fondo (ca. 20 volte il TdC), una volta asciutto si valuterà quale è il tempo più lungo di esposizione che NON ha prodotto annerimento visibile, esso sarà il tempo massimo di pre-velatura. Naturalmente la pre-velatura è regolabile, dando il tempo massimo l'effetto è notevole.