chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

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berri.zolonte
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da berri.zolonte »

Interessante...
Io feci qualche esperimento qualche anno fa, ma non ricordo i particolari...mi pare di ricordare che utilizzassi come primo sviluppo un normale sviluppo BN e l'inversione la facevo con luce daylight esponendo la carta dentro la bacinella, poi mettevo tutto nel drum e andavo avanti col processo RA4 standard. Ricordo che dopo qualche ora di tentativi abbandonai perché le stampe venivano come macchiate e sbavate, però non ricordo dei filtraggi strani ma se la memoria non mi inganna usavo i filtri C e M non il Y...boh



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Marco Leoncino II°
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da Marco Leoncino II° »

Avete aggiornamenti su questo procedimento?

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-Sandro-
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da -Sandro- »

No, ma ho provato a rifotografare una diapositiva per ottenere un negativo da stampare.

E non è venuta affatto male.

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Marco Leoncino II°
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da Marco Leoncino II° »

Si ho gia´ letto e commentato :-)

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-Sandro-
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da -Sandro- »

Non mi sono dimenticato di questo post, ma avevo bisogno di un po' di tempo per fare sperimentazioni appropriate.

Premessa: La carta da stampa RA4 è una carta ad alto contrasto, che male si sposa col contrasto nativo delle diapositive, e questa perplessità l'avevo già espressa, anche se non in modo esplicito.

Ciò detto, ho riflettuto a lungo sui problemi avuti da chi mi ha preceduto (Diego, Berri), ossia le macchie sulle stampe.
Ho ritenuto che questo fosse dovuto all'uso del tamburo jobo. Inoltre ho riflettuto sulla grana eccessiva riscontrata, ed ho ritenuto che fosse dovuta allo sviluppo per l'argento ed alla temperatura.

Fatte queste riflessioni ho pensato anche di evitare l'altra possibile causa di macchie, ossia la seconda esposizione alla luce, e l'ho sostituita con velatura chimica.

Per il primo sviluppo ho preparato una formula diversa, quella usata da Bellini nell'inversione delle pellicole bianco e nero, e parimenti ho preparato la velatura chimica dalle stesse formule (che però non posso divulgare).

Per il procedimento ho optato per un sistema misto: primo sviluppo e velatura in tamburo jobo, alla temperatura di 20°C, e poi una volta asciugata la stampa dopo il lavaggio successivo alla velatura, l'ho messa dentro la macchina da stampa RA4.

Questo intanto ha spazzato via la grana (che non c'è) e le macchie, che parimenti non ci sono, le stampe sono pulite.
Per correggere la mancanza della maschera integrale colore, che la carta si aspetta, ho messo nell'ingranditore, sopra la diapositiva, un filtro gelatina kodak CP40M + un filtro CP20Y. Sono risultati idonei e non mi hanno mandato fuori scala le filtrature successive, che poco si sono discostate da quelle standard.

Prima di iniziare ho effettuato una stampa diretta della diapositiva su carta RA4 previo provino scalare e poi l'ho sviluppata normalmente, ottenendo la stampa negativa della diapositiva, ai fini di valutare il contrasto generale di tutto il processo.

Come prevedibile, il contrasto è risultato altissimo.
IMG_2559.JPG
Quindi ho esposto un altro foglio, per lo stesso tempo che mi ha dato la stampa negativa "corretta".
L'ho messo al buio nel tamburo jobo ed ho sviluppato a 20°C per 7 minuti, poi ho fatto un lavaggio in tamburo con un litro d'acqua per 1 minuto, seguito dalla velatura chimica per 2 minuti e da un lungo lavaggio, sempre in tamburo per 5 minuti, per evitare la contaminazione della chimica RA4 da parte della velatura.
In piena oscurità ho passato la stampa bagnata nell'asciugatrice (non posso introdurre stampe bagnate nella macchina da stampa) e poi l'ho avviata al processo RA4.

Il primo risultato ha mostrato che la velatura chimica è incompatibile col processo RA4, i bordi della stampa sono risultati marroni ed i toni completamente posterizzati (piacerebbe ai seguaci di Wharol).
IMG_2560.JPG
Ho quindi eliminato la velatura, sostituendola ad una seconda esposizione con una lampada photolita da 250W per pochi secondi alla distanza di un metro. Occorre essere molto veloci ed attenti perché bisogna spegnere la luce prima che i bordi bianchi inizino a velarsi.
Questo secondo tentativo, a parte la dominante azzurra ed il contrasto elevato è risultato migliore.
IMG_2561.JPG
Quindi ho aggiustato il procedimento, cercando di ottenere un minor contrasto, e per fare ciò ho ridotto il tempo di stampa da 45 secondi a 30 secondi e corretto le filtrature.
IMG_2562.JPG
Questo è stato il risultato migliore che abbia potuto ottenere, ma l'aspetto generale della stampa è quello delle foto digitali in cui l'autore abbia erroneamente sottoesposto e recupera spostando i semitoni: la stampa ha una apparenza fasulla con i toni impastati e gessosi.

Non mi è stato possibile ottenere risultati migliori dopo una mattinata di tentativi, deduco quindi, anche in virtù della premessa, che il sistema non sia valido per limiti dei materiali e dei procedimenti.

La stessa diapositiva rifotografata e stampata ha una estensione tonale buona pur essendo contrastata, nonostante il ridotto tempo di sviluppo (30 secondi).
IMG_2563.JPG
Però c'è da dire che la diapositiva di partenza è sottoesposta.

Un'altra diapositiva esposta correttamente e rifotografata, permette una stampa di ben altro livello.
IMG_2557.JPG
IMG_2558.JPG
Qui, essendo una normale stampa da negativo, è ovviamente possibile fare tutti gli interventi consueti per controllare i toni delle parti troppo scure o troppo chiare.


Insomma, il CIbachrome riposi in pace, nessuno lo disturberà.
Ultima modifica di -Sandro- il 12/12/2019, 10:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da Matteo Virili »

Sandro grazie per l'impegno che ci hai messo a verificare la fattibilità di questo sistema. A giudicare dalle scansioni che hai postato il risultato sembra comunque non discostarsi in maniera abissale da quello della dia rifotografata e il salto in avanti rispetto ai risultati del pioniere Diego si vedono. Chissà che con ulteriori sperimentazioni non si riesca a fare di meglio... Tuttavia dopo lo sbattimento non pagato che necessitano questo tipo di ricerche ti capiamo se vorrai startene alla larga da altri tentativi :D

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-Sandro-
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da -Sandro- »

In realtà la differenza si nota poco perché appiattita dalla ripresa digitale, ma le due stampe viste accanto parlano chiaro.

Per quanto riguarda ulteriori sperimentazioni non voglio tagliarle a priori, ma sono un tipo pratico, se ritengo che un procedimento sia troppo oneroso a fronte dei risultati, lo casso e basta.
Con questo sistema, per ogni stampa devi anteporre il pretrattamento in tamburo, tra una cosa e l'altra occorrono 25 minuti per una stampa finita. Ed hai sempre le mani bagnate.
In 25 minuti invece rifotografo 16 scatti, e poi me li stampo normalmente, impiegando solo 5 minuti per avere una stampa finita ed asciutta. E' una questione di praticità, niente altro.
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Matteo Virili
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da Matteo Virili »

Grazie per il chiarimento @-Sandro- ;)

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tarkus
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da tarkus »

un Grazie anche da parte mia
ci speravo molto nella fattibilità del procedimento ma effettivamente è lungo dispendioso e insidioso come hai descritto
speriamo che il ciba non sia morto per sempre

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chromemax
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Re: chi mi da una mano per affinare l'inversione dell'RA-4?

Messaggio da chromemax »

Grazie mille Sandro per il tempo, i materiali e l'impegno che ci hai messo!

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