Analogica.it

mezzostop ha scritto: io prima di testare un'accoppiata ... devo capire cosa faccio !

Eh, eh! è proprio il contrario! Se non testi l'accoppiata, non capisci cosa fai... se non vuoi seguire procedure di test sistematici (cosa sempre raccomandabile), l'unica allora è prendere una pellicola, scattare esponendo con criterio (a circa metà della sensibilità nominale), svilupparla con un rivelatore per un certo tempo (ricavato da bugiardini, da bisbiglii web o in sedute spiritiche) e provare a stampare.
Se riesci a stampare i dettagli che vorresti nelle ombre, vuol dire che hai esposto bene; se senza impazzire, con un contrasto non troppo lontano dal 2, in stampa vengono contemporaneamente anche i dettagli nelle luci, vuol dire che hai anche sviluppato bene.
Altrimenti prendi contromisure per la volta dopo, in esposizione (aumentando o diminuendo gli ISO) e/o in sviluppo (aumentando o diminuendo il tempo).
Ma se non fai, non sai!
Vai, bùttati!

NikMik ha scritto:

mezzostop ha scritto: io prima di testare un'accoppiata ... devo capire cosa faccio !

Eh, eh! è proprio il contrario! Se non testi l'accoppiata, non capisci cosa fai... se non vuoi seguire procedure di test sistematici (cosa sempre raccomandabile), l'unica allora è prendere una pellicola, scattare esponendo con criterio (a circa metà della sensibilità nominale), svilupparla con un rivelatore per un certo tempo (ricavato da bugiardini, da bisbiglii web o in sedute spiritiche) e provare a stampare.
Se riesci a stampare i dettagli che vorresti nelle ombre, vuol dire che hai esposto bene; se senza impazzire, con un contrasto non troppo lontano dal 2, in stampa vengono contemporaneamente anche i dettagli nelle luci, vuol dire che hai anche sviluppato bene.
Altrimenti prendi contromisure per la volta dopo, in esposizione (aumentando o diminuendo gli ISO) e/o in sviluppo (aumentando o diminuendo il tempo).
Ma se non fai, non sai!
Vai, bùttati!

Condivido! E prepara il sacco nero (quello grosso, da pattumiera condominiale).

eeeevvvai !!!

avete ragione !
altrimenti che gusto c'è ?!?!

torno sul pezzo per una domandina facile facile ...

usando bacinelle da 25x30 per i provini a contatto
e
usando bacinelle da 14x19 per le stampe,

le bottiglie a soffietto per la conservazione dei liquidi
servono da 2 litri o da 1 litro ?

Le bottiglie a soffietto sono il “male assoluto” ... impossibili da pulire a fondo e con i tappi che non tengono.

Usa normali bottiglie dell’acqua ... non sono belle ma costano zero e le puoi schiacciare per far uscire l’aria di troppo.




Inviato dal mio C64

dispe ha scritto:Le bottiglie a soffietto sono il “male assoluto” ... impossibili da pulire a fondo e con i tappi che non tengono.

Usa normali bottiglie dell’acqua ... non sono belle ma costano zero e le puoi schiacciare per far uscire l’aria di troppo.




Inviato dal mio C64

Non esageriamo... io uso da anni una bottiglia a soffietto da 2 litri per lo sviluppo carta: il tappo tiene benissimo e la lavo abbastanza bene con acqua calda. Per il fissaggio e il selenio uso delle bottiglie da 2 litri, non a soffietto. Per l'arresto uso acido citrico e lo butto ogni volta.
Saluti

Luca Ghedini ha scritto:Non esageriamo... io uso da anni una bottiglia a soffietto da 2 litri per lo sviluppo carta: il tappo tiene benissimo e la lavo abbastanza bene con acqua calda. Per il fissaggio e il selenio uso delle bottiglie da 2 litri, non a soffietto. Per l'arresto uso acido citrico e lo butto ogni volta.
Saluti

Anche io ho avuto la stessa esperienza di dispe, passando un dito dentro la bottiglia, tra le pieghe, il dito esce fuori nero. Il tappo, quando la bottiglia è molto schiacciata (quando serve di più togliere l'aria), non tiene la compressione e dopo qualche giorno torna ad allungarsi lasciando aria sopra il liquido. Dopo qualche tempo la plastica tende a fessurarsi dove ci sono le pieghe.
Magari sono stato io sfortunato oppure tu usi bottiglie di qualità migliore.

chromemax ha scritto:

Luca Ghedini ha scritto:Non esageriamo... io uso da anni una bottiglia a soffietto da 2 litri per lo sviluppo carta: il tappo tiene benissimo e la lavo abbastanza bene con acqua calda. Per il fissaggio e il selenio uso delle bottiglie da 2 litri, non a soffietto. Per l'arresto uso acido citrico e lo butto ogni volta.
Saluti

Anche io ho avuto la stessa esperienza di dispe, passando un dito dentro la bottiglia, tra le pieghe, il dito esce fuori nero. Il tappo, quando la bottiglia è molto schiacciata (quando serve di più togliere l'aria), non tiene la compressione e dopo qualche giorno torna ad allungarsi lasciando aria sopra il liquido. Dopo qualche tempo la plastica tende a fessurarsi dove ci sono le pieghe.
Magari sono stato io sfortunato oppure tu usi bottiglie di qualità migliore.

Ho un'unica bottiglia da 2 litri a soffietto della Kaiser. Va detto, però, che la uso per lo sviluppo carte, quindi, tipicamente, vi conservo il rivelatore solo per la successiva sessione di stampa, poi butto tutto, lavo con acqua calda, quindi non ho mai il soffietto molto "schiacciato".
Saluti.

Io le ho, due, e ci tengo solo il d76 in stock.
In tutta onestà solo in una occasione un tappo ha lasciato passare aria e problemi di contaminazione con prodotto vecchio non ne ho avuti.
A pensarci, certo, le economiche, anzi di recupero, bottiglie in PET fanno lo stesso mestiere ma avendo pagato caro le due a soffietto mi piange il cuore buttarle via.
Finché durano..

dispe ha scritto:Usa normali bottiglie dell’acqua ... non sono belle ma costano zero e le puoi schiacciare per far uscire l’aria di troppo

Bottiglie dell'acqua vuote ... non c'ero arrivato !!!

... è come morire di freddo perché non c'è un giubbotto della tua misura ... sono tutti più grandi !

eeeh ... quando la testa è da un'altra parte non c'è nulla da fare.

ne deduco che i bagni non soffrono la luce,
il fatto che le bottiglie a soffietto siano tutte nere è solo un caso.