Diversi professionisti che conoscevo usavano pellicola diapositiva anche per grande formato quando gli scanner erano ancora da inventare. Soprattutto chi faceva cataloghi usava lastre invertibili.
Purtroppo non ricordo il perchè.... forse per ragioni tipografiche
Chimici invertiti
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Re: Chimici invertiti
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Re: Chimici invertiti
Le dia sono bellissime proiettate (il motivo per cui esistono è quello) e questo puoi ancora farlo, con soddisfazione.
Aveva anche utilizzatori in alcuni campi specifici per via dell'accuratezza del colore, ma non erano lavori destinati alla stampa diretta, bensì alla resa tipografica.
La stampa da Dia è sempre stata problematica, il Cibachrome (Ilfochrome) era un materiale estremamente difficile da lavorare (troppo contrasto) e per fare cose decenti richiedeva grande abilità e notevolissimo impegno... difatti di belle stampe se ne vedevano molto poche. Il sistema positivo Kodak non era allo stesso livello.
Alla fine spesso si riproducevano in negativo (con pellicola apposita) per evitare le rogne di quel tipo di stampa.
Il Cibachrome aveva degli estimatori in campo artistico, ma li aveva per via della grande durata stimata delle stampe, molto superiore a quella ottenibile con il processo RA4. Cosa per la quale si era anche disposti a fare dei sacrifici, o sul costo, o sulla qualità.
Chiaramente per quanto riguarda la stampa abbiamo ora una situazione molto diversa, da una parte la durata notevolmente migliorata delle stampe RA4, dall'altra la durata e anche la versatilità della stampa ink-jet.
Insomma se lo scopo è (o era) la stampa non ha (ne aveva) molto senso partire dalla diapositiva.
Aveva anche utilizzatori in alcuni campi specifici per via dell'accuratezza del colore, ma non erano lavori destinati alla stampa diretta, bensì alla resa tipografica.
La stampa da Dia è sempre stata problematica, il Cibachrome (Ilfochrome) era un materiale estremamente difficile da lavorare (troppo contrasto) e per fare cose decenti richiedeva grande abilità e notevolissimo impegno... difatti di belle stampe se ne vedevano molto poche. Il sistema positivo Kodak non era allo stesso livello.
Alla fine spesso si riproducevano in negativo (con pellicola apposita) per evitare le rogne di quel tipo di stampa.
Il Cibachrome aveva degli estimatori in campo artistico, ma li aveva per via della grande durata stimata delle stampe, molto superiore a quella ottenibile con il processo RA4. Cosa per la quale si era anche disposti a fare dei sacrifici, o sul costo, o sulla qualità.
Chiaramente per quanto riguarda la stampa abbiamo ora una situazione molto diversa, da una parte la durata notevolmente migliorata delle stampe RA4, dall'altra la durata e anche la versatilità della stampa ink-jet.
Insomma se lo scopo è (o era) la stampa non ha (ne aveva) molto senso partire dalla diapositiva.
Re: Chimici invertiti
se non ho capito male è perché il processo garantiva molta più precisione soprattutto nei colori, ma non mi è mai stato chiaro il processo di trasferimento e composizione su carta senza scanner, quindi non saprei spiegare.
(anzi, sarei molto interessato a capire come funzionava)
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Re: Chimici invertiti
In maniera basic:
Dalla diapositiva si creavano con processo fotografico le "pellicole" per i retini tipografici, filtrando ognuna in base alla successiva tecnica di stampa, tricromia, per es.
Dalla diapositiva si creavano con processo fotografico le "pellicole" per i retini tipografici, filtrando ognuna in base alla successiva tecnica di stampa, tricromia, per es.
Re: Chimici invertiti
ah ok: quindi simile al cinema si faceva un internegativo che veniva poi usato per la stampa.
Allora immagino avesse molto senso la facilità di partire dalla diapositiva invece che da una negativa con maschera arancio da riprodurre in positivo, poi negativo, poi stampare, con i colori che nel frattempo andavano dove volevano loro...
Allora immagino avesse molto senso la facilità di partire dalla diapositiva invece che da una negativa con maschera arancio da riprodurre in positivo, poi negativo, poi stampare, con i colori che nel frattempo andavano dove volevano loro...
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Re: Chimici invertiti
Esisteva un'apposita pellicola per la duplicazione..... poi erano bravi..... i colori rimanevano ok.
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Re: Chimici invertiti
Quando il Cibachrome era disponibile (a caro prezzo) ogni tanto mi facevo fare qualche stampa. C'era un laboratorio qui a Napoli, Copyright, che lavorava solo diapositive ad un livello qualitativo molto alto, sia come sviluppo che come stampa. Beh, quelle poche stampe che mi sono potuto permettere, sono fra le più belle in mio possesso... Avessi avuto i mezzi, avrei dovuto farmene fare molte altre.Silverprint ha scritto: ↑02/11/2022, 15:19La stampa da Dia è sempre stata problematica, il Cibachrome (Ilfochrome) era un materiale estremamente difficile da lavorare (troppo contrasto) e per fare cose decenti richiedeva grande abilità e notevolissimo impegno... difatti di belle stampe se ne vedevano molto poche. Il sistema positivo Kodak non era allo stesso livello.
Alla fine spesso si riproducevano in negativo (con pellicola apposita) per evitare le rogne di quel tipo di stampa.
Concordo sul fatto che il sistema Kodak, per quanto più economico, non fosse all'altezza di quello Ilford. Quando uscì, mi feci stampare qualche cosa, per prova. Ma rimasi un pò deluso, niente a che vedere con il Cibachrome.
Se impari a saltare 2m, salti anche 1,5m. (R. Fiorenza)
Re: Chimici invertiti
Cito:
La stampa da Dia è sempre stata problematica, il Cibachrome (Ilfochrome) era un materiale estremamente difficile da lavorare (troppo contrasto) e per fare cose decenti richiedeva grande abilità e notevolissimo impegno... difatti di belle stampe se ne vedevano molto poche. Il sistema positivo Kodak non era allo stesso livello.
Alla fine spesso si riproducevano in negativo (con pellicola apposita) per evitare le rogne di quel tipo di stampa.
Grazie Silverprint per tutta la tua profusa e accurata spiegazione.
Piccola curiosità ancora…qual era quella pellicola apposita che si usava per riprodurre in negativo la diapositiva?
Ancora grazie!
La stampa da Dia è sempre stata problematica, il Cibachrome (Ilfochrome) era un materiale estremamente difficile da lavorare (troppo contrasto) e per fare cose decenti richiedeva grande abilità e notevolissimo impegno... difatti di belle stampe se ne vedevano molto poche. Il sistema positivo Kodak non era allo stesso livello.
Alla fine spesso si riproducevano in negativo (con pellicola apposita) per evitare le rogne di quel tipo di stampa.
Grazie Silverprint per tutta la tua profusa e accurata spiegazione.
Piccola curiosità ancora…qual era quella pellicola apposita che si usava per riprodurre in negativo la diapositiva?
Ancora grazie!
Re: Chimici invertiti
C'era la Kodak Edupe, ma quella era appunto una diapositiva che serviva per duplicare altre diapositive. Neanche io ricordo come si chiama quella pellicola negativa, se Silver lo ricorda farebbe piacere anche a me.
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Re: Chimici invertiti
L'ultima versione prodotta credo fosse questa:
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PaTerson, una sola T!
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