Ci spieghiamo la street photography?

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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mjrndr
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Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da mjrndr »

Visto che spesso ci sono post in cui si spiegano delle tecniche, vediamo se riusciamo a fare qualcosa anche sugli stili...

Capisco che sia una cosa più complessa, ma magari ne esce qualcosa di interessante.

Se mi chiedessero che stile prediligo risponderei street...
...
Ma che quarzo è sta street photography?

Leggendo in giro sembra che la tecnica preveda obbligatoriamente bianco e nero, obiettivo (moderatamente) grandangolare fisso, macchine poco invasive.
E fin qui se ne parla diffusamente con infinite diatribe.

Quando poi si parla (raramente) degli elementi che la contraddistinguono si fanno solo accenni oscuri al cogliere l'attimo, come se fossero tutti dei novelli HCB in agguato come giaguari per le strade, ma nulla di concreto...

Per quello che ho capito io è una fotografia che ritrae l'uomo e ciò che è opera dello stesso. Spesso in relazione tra di loro.

Chi prova ad aggiungere qualcosa?





Andrea



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Silverprint
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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da Silverprint »

Il discorso sarebbe lunghissimissimo e queste quattro righe a seguire son solo una piccola provocazione poco seria.
Ma seriamente il campionario è vasto e mi auguro che NON ridurremo i "generi" a dei cliches; a delle discipline su cui misurarsi secondo più o meno ben dette regole perché quello è il campo dello sport, non dell'espressività.


Mah... per me street vuol dire proprio fatta per strada! :))

Con estremi estetici abbastanza variegati da William Klein a Philip Lorca di Corcia, tanto per mettere due inutili paletti.

Klein mette in immagine il manifesto del surrealismo con una trentina d'anni di ritardo (scrittura automatica = fotografia automatica), ancor più del suo predecessore ideologico che sarebbe HCB che forse è semplicemente più affezionato alla seconda topica freudiana con l'estensione surrealista-hegeliana di confondere spirito ed inconscio, ma troppo legato ad un modernismo benpensante ed educato per essere surrealista fino in fondo. Sul filone naturalmente si sviluppa una infinita progenie, con Robert Frank nel mezzo e forse Richard Billingham alla fine... (avrà mai fine?). Anche la vena Pop di Martina Parr, è in fondo, intrisa di street classica di matrice culturale europea.
Personalmente ritengo tutti i discorsi sul cogliere l'attimo solo fumo, una scelta estetica e non una realtà, che sfrutta delle mezze idee nazional popolari per ottenere una patente di veridicità aggiunta di cui evidentemente sente il bisogno (è tutto dire :ymdevil: ), ma io sono molto radical... :)) e preferisco la street "americana" (magari saltando una buona parte della marchetta della farm security) da Lewis Hine a Weegee alla street "inventata" di Lorca di Corcia...
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da mjrndr »

Ah...
Si...
Certo...
Eh?!?!?!?!
...
Ok, meglio un 35 o un 50 per la street ? :D :D
...

Battute a parte purtroppo non ho abbastanza cultura fotografica per capire ciò che hai detto, a parte hcb, wee gee e le commissioni della farm security (Dorotea lange, giusto?) il resto del discorso me lo sono perso in pieno.

Da quel poco che ho visto la street mi piace perché è una fotografia che parla dell'uomo e che, man mano invecchia, assume anche un significato storico di documentazione.




Andrea

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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da Silverprint »

Ciao carissimo codice fiscale!

Beh... intanto una ricerca sui nomi con google?

Il senso del post, oltre l'invito a non dare regolette estetiche (sempre inutili ed inevitabilmente rivolte al passato), era per sottolineare che la street è fortemente ideologizzata (come tutto, forse... :)) ), con forse due filoni più appariscenti (imho), uno legato al surrealismo, cioé HCB e variegata progenie (includendo molto di Magnum), ed uno di discendenza un po' più socialista (con derive populiste prima maniera).

Vengono prima le idee o le immagini? :-\
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da mjrndr »

Si, i nomi ho già cominciato a cercarli, purtroppo mi mancava la conoscenza per capire i concetti che volevi esprimere con quei nomi.

Per quel poco che ho visto hcb proprio non lo capisco, erwitt invece (non so manco se è street) mi affascina e mi ricorda magritte in alcune cose.

Poi ho visto l'anno scorso Leonard Freed in una mostra dedicata all'Italia e quello mi sembrava più sociologico (o socialista, come dici tu)

A volte mi sembra che ci sia una street fatta di foto in cui il fotografo si limita a fotografare (con buon occhio) un soggetto interessante, altre in cui invece il soggetto è il fotografo stesso e il suo modo di vedere la realtà

Ok, non sono sicuro di essere riuscito a spiegarmi, in fondo sono cose che intuisco più che capire...

Provo a fare un esempio:

Questa foto che ho scattato in galleria a Milano

Immagine
La trovo piacevole per il soggetto curioso, i due ghisa che sono abbastanza iconici e per lo sguardo in camera.
Però io non ci ho messo nulla di mio, semplicemente ho scattato un istantanea.

Questa invece, Immagine
Che come immagine trovo peggiore, è tuttavia frutto di una mia visione delle cose.

Mi sono capito?

:D



Andrea
Ultima modifica di mjrndr il 27/10/2012, 23:31, modificato 1 volta in totale.

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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da mjrndr »

Silverprint ha scritto: Ma seriamente il campionario è vasto e mi auguro che NON ridurremo i "generi" a dei cliches; a delle discipline su cui misurarsi secondo più o meno ben dette regole perché quello è il campo dello sport, non dell'espressività.
Beh, in effetti potrebbe essere un rischio... Tuttavia anche i preconcetti possono essere un punto di partenza, anche solo per smontarli :D

Ps, ho guardato lorca di corcia su google immagini , che strano!
È molto diverso dai fotografi che ho visto fin ora: mi ricorda hopper, oltre che per le ambientazioni americane anche per una certa solitudine degli individui in città, che trovo molto diversa dalla solitudine in natura...
Essere da soli in città è negativo e esserlo in natura è positivo?



Andrea

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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da Silverprint »

:)) È sempre tutto molto fluido e molto difficile... ;)

Ci portiamo sempre dentro un bagaglio di immagini (tutte quelle che abbiamo visto) alcune le capiamo, altre le subiamo, altre le condividiamo, altre le detestiamo o le amiamo, ma tutte possiamo usarle per costruire delle immagini che ci paiono aver senso...

Immagini che siano veramente nostre, ovvero che non siano una pura riorganizzazione del database visivo, sono una vera e faticata conquista... che forse non arriva, mai. Eppure sono le immagini che non bisognerebbe mai smettere di cercare.

Io credo ci siano delle comuni trappole, in cui più o meno tutti si casca, la prima è proprio l'immediatezza: la prima cosa che viene in mente è quasi sempre una associazione di idee o immagini già viste... e bisogna provare ad andare oltre anche rischiando la non riconoscibilità "linguistica", che non è necessariamente l'incomprensibilità anche se le assomiglia.
E infatti il problema è di (anche se l'uso del termine è improprio: le immagini non hanno linguaggio propriamente inteso) carattere linguistico, ovvero alla nostra (naturale?) tendenza ad associare le immagini (o alcune caratteristiche delle immagini) ad ambiti di significato. Questa tendenza ci porta a "rifare" le immagini (non nostre) a cui in precedenza abbiamo dato un certo significato ogni qual volta che "vogliamo dire" quella certa qualcosa li... e finiamo a rimpolpare questa serie di (poche) immagini che girano e rigirano nella testa di tutti (differenziate solo per ambiente culturale o geograficamente).

C'è un problema però, gli esseri umani possono associare immagini e significati anche senza questa struttura di accumulazione (para) linguistica, ovvero esiste sempre la possibilità di fare immagini NUOVE. In fondo il bello e la sfida delle arti è proprio quella, dare infinite e sempre nuove immagini alle solite quattro umane emozioni... ;)
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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da davdesmo »

Silverprint ha scritto:Klein mette in immagine il manifesto del surrealismo con una trentina d'anni di ritardo (scrittura automatica = fotografia automatica), ancor più del suo predecessore ideologico che sarebbe HCB che forse è semplicemente più affezionato alla seconda topica freudiana con l'estensione surrealista-hegeliana di confondere spirito ed inconscio, ma troppo legato ad un modernismo benpensante ed educato per essere surrealista fino in fondo.
Voglio il nome del tuo spacciatore, assieme ai miei libri di storia dell'arte e storia della filosofia che al Liceo ho evidentemente letto (e non studiato) in maniera un po' frettolosa (ahimè)...
:wall: :wall: :wall:

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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da franny71 »

Robert Doisneau per voi è stato un fotografo street?
a me sono piaciute le sue foto che ho visto ad una mostra, lo stile intendo...
Franco
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Re: Ci spieghiamo la street photography?

Messaggio da mjrndr »

Ok, cerchiamo di riprenderci dopo esserci sentiti ignoranti con i post di Andrea :D

Credo che doisneau sia street, ma poco importa.

Facciamo così: cosa è la street per voi?
Io avevo detto un tipo di fotografia che ritrae l'uomo e ciò che è opera dell'uomo. Spesso in relazione tra loro.

Silverprint una foto scattata nelle strade.

E voi che dite?

Andrea

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