Analogica.it

Cinecitta', Sono giorni che seguo gli eventi e la lotta, si puo' dire dei miei ex "" colleghi"" per la conservazione del posto di lavoro ,e il tentativo di non fare chiudere ciò che rappresenta la STORIA della cinematografia ITALIANA ,e perche no anche in un certo senso della FOTOGRAFIA , CINECITTA' dovrebbe far parte delle nostre ISTITUZIONI ,delle belle Arti dentro in questo luogo c'è tutta la CULTURA della nostra storia cinematografica da ANTONIONI,COMENCINI, i DE FILIPPO,IL GRANDE TOTO, PASOLINI,VISCONTI ;LEONE ,I DE SICA EC:ec.ec.si son girati milioni di chilometri di 35mm si son scattate miliardi di fotografie, sopratutto il nostro insuperabile B.N. TENETE DURO RAGAZZI.. avete tutta la mia solidarietà e se posso vengo a ROMA per unirmi a voi e lottare con voi contro quei bastardi che non devono e non possono distruggere La Storia, le professioni,le tecniche che ci anno insegnato e tramandatoi nostri predecessori solo per costruirci un centro Commerciale , che schifo di paese non si ha rispetto nemmeno della memoria Storica di chi era parte integrante e a reso GRANDE CINECITTA. VI assicuro che quando intrapresa la notizia mi e venuto l'amaro in bocca ,e stato come se il mio mondo mi crollasse adosso ,e parte di ciò che e stato in un certo senso la mia vita ,distruggerlo. TENETE DURO RAGAZZI..anche se sono di MILANO mi sento parte di voi ....Ciao ATTILIO

Già! Terribile...

I proprietari fanno di tutto per boicottare il lavoro cinematografico, con complicità di alto livello, in modo da avere giustificazioni per cambiare destinazione alla proprietà e venire meno ai loro obblighi... Abete e Della Valle . Speculatori scandalosi.

Il nostro Nepalese ne sa qualcosa, purtroppo.

Anche io sono vicino a tutti loro... Cinecittá è un mausoleo vivente, distruggerla un crimine contro l'umanità.

Davvero un peccato. Anche perché la mostra "cinecittà si mostra" da temporanea è diventata fissa per il grande afflusso di pubblico. Mc curry ci ha fatto anche un reportage per natgeo!

Andrea

cinecittà, i cantieri navali di castellamare, che esistono da 300 anni, l'irisbus, l'ultima fabbrica italiana che produceva autobus.. e altri ancora.. quando avranno venduto o chiuso tutto, per per trasferire in cina o in romania, grazie agli stipendi da fame che pagano lì, cosa rimarrà in Italia, il sole il mare e.. la disperazione