Sull'origine della pellicola se ne sono sentite tante, ma secondo me la storia più intrigante, e con forse, molto forse, anche un fondo di verità, è quella del progetto per lo sviluppo di una nuova generazione di pellicole, il nome in codice era progetto "X" che ha portato alla nascita di tre pellicole: la X a 100 iso, commercialmente ribattezzata Plus-X quando è passata ai 125 iso, la XX, Double-X, da 200 iso e la XXX, cioè Tri-X, da 400 iso. Ma non ci sono assolutamente prove che questa sia la vera storia, anche perché la lettera "X" compare in altri nomi delle pellicole Kodak ( Panatomic-X, Super-XX, Royal-X...)
Che la Doble-X sia una pellicola cine si nota subito dalle perforazioni che seguono le misure dello standard BH delle pellicole cinematografiche di ripresa, anziché il KS usato per le pellicole cine destinate alla stampa e alla proiezione e usate anche nelle pellicole fotografiche 135:
La formula del D96 è pubblica per cui è possibile prepararselo da soli da chmici sfusi, come nel caso di questo test, ma esistono anche preparazioni commerciali già pronte. Il D96 si usa stock ma nessuno vieta di diluirlo se si vuole sperimentare un po'; nel caso di questo test mi sono attenuto scrupolosamente alle istruzioni pubblicate da Kodak
Come ogni altra pellicola, anche la Doble-X può essere sviluppata con successo usando qualsiasi sviluppo e non bisogna cadere nella errata convinzione che il col D96 si ottengano risultati migliori; se qualcuno ha sperimentato con altri sviluppi lo prego di condividere qui le sue impressioni.
La Double-X è una pellicola che mi piace molto, la grana è presente e visibile ma non fastidiosa, e l'aspetto generale delle immagini rimanda alle pellicole di trent'anni fa e recentemente è stata introdotta, da Cinestill, anche nel formato 120.
COME LEGGERE I GRAFICI
Il primo grafico è la famiglia di curve caratteristiche in cui è possibile vedere come si comporta la pellicola al variare dell'esposizione e dello sviluppo.
Maggiori informazioni su come leggere e interpretare la famiglia di curve caratteristiche si possono trovare qui
Il secondo grafico è in realtà composto da due grafici interdipendenti; a sinistra è riportata la curva del gradiente di sviluppo, cioé come aumenta il contrasto della pellicola all'aumentare del tempo di sviluppo. A destra è riportata la sensibilità effettiva della pellicola.
Per chi preferisce un approccio più rapido e semplice ho inserito anche una leggenda colorata che permette di avere in maniera più intuitiva dati per fasce d'utilizzo che sebbene "arrotondati" sono sempre meglio di quello che in genere si riesce ad ottenere dalle tabelle di sviluppo dei fabbricanti.
Per finire allego anche un file pdf con gli stessi grafici per chi voglia averli in formato vettoriale e per la stampa.
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