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Che tecnica usate per abbassare la temperatura dei bagni?

Frigo da campeggio, acqua per coprire la tank, la temperatura la abbasso mettendo a bagnomaria un paio di mattoncini refrigerati e le bocce dei chimici (usando il D76 1+1 lo diluisco con acqua di frigo a 5°subito prima dello sviluppo), una volta arrivata a 19,8-20°, essendo coibentato sia per il caldo che per il freddo, si mantiene bene, se i tempi di sviluppo sono lunghini sarà, probabilmente, necessario inzupparci ancora un pò un mattoncino freddo.
Ho un termometro digitale con sonda staccata che lascio in immersione così da poter controllare l'andamento della temperatura.
Faccio così, è un pò laborioso ma una volta presa la mano mi trovo bene.

Preparo le caraffe con acqua prebagno,rivelatore, stop, fix e hypolav nel quantitativo per la tank 290 o 500cc (35mm o 6x6) poi metto il tutto a bagno maria con acqua del rubinetto e mattoncino freezer. In poco tempo arrivo in temperatura 19,5 gradi. L'utilizzo di un termometro digitale a sonda è davvero comodo, basta inserirlo in una delle caraffe a caso e avere l'accortezza di agitare sempre la sonda prima di leggere la temperatura. Quindi parto con il prebagno, poi il rivelatore e contestualmente tolgo le altre caraffe dal bagno maria, altrimenti nel frattempo scendono sotto i 18 gradi. Tieni presente che nella mia CO attualmente la temperatura è sui 28 gradi, quando stampo invece accendo il condizionatore almeno 4 ore prima ma questo per evitare di fare la sauna, per cui i chimici per stampa me li ritrovo già alla temperatura ottimale, ma in stampa non è così tassativa la regola dei 20 gradi...

Metto un po' d'acqua di rubinetto in frigo il giorno prima, preparo la soluzione di lavoro con quella (e lo stock a temperatura ambiente) e, mentre preparo gli altri bagni, aspetto che arrivi in temperatura da sola.

Stanco di fare il piccolo chimico, ormai sviluppo sotto il climatizzatore creando una zona franca a 20°C spaccati. Riempio tante bottiglie di acqua più una di demineralizzata e le pongo in zona franca un'oretta prima. Monitoro la temperatura con un termometro digitale il cui sensore è sempre immerso in una di queste bottiglie. Più che altro è comodo per gli sviluppi che richiedono molto tempo.

Ho la fortuna di allestire la camera oscura nella tavernetta dove ho anche lo studio e in questo momento ci sono 22 gradi; usando la Jobo metto nella vasca un paio di mattoncini da frigo portatile.

Io invece, stanco di inseguire la temperatura, da qualche mese uso questa tabella coi coefficienti di correzione.
In pratica preparo subito la quantità di sviluppo con l’acqua come esce dal rubinetto e lascio che si stabilizzi con la temperatura ambiente, ne frattempo carico il rullo è faccio tutte le altre cose di preparazione. Infine misuro la temperatura dello sviluppo e applico il coefficiente. Per i valori intermedi interpolo.
Devo dire che mi ci ritrovo abbastanza con il contrasto desiderato.

Lollipop ha scritto: ↑

21/07/2020, 10:54

Io invece, stanco di inseguire la temperatura, da qualche mese uso questa tabella coi coefficienti di correzione.

Ma temperatura più alta non equivale anche a sviluppo più energico? O i risultati sono sempre uniformi? Interessante questa soluzione.

Altra domanda: quella tabella va bene per tutte le Foma?

.ila. ha scritto: ↑

21/07/2020, 12:37

Lollipop ha scritto: ↑

21/07/2020, 10:54

Io invece, stanco di inseguire la temperatura, da qualche mese uso questa tabella coi coefficienti di correzione.

Ma temperatura più alta non equivale anche a sviluppo più energico? O i risultati sono sempre uniformi? Interessante questa soluzione.

Altra domanda: quella tabella va bene per tutte le Foma?

Infatti il fattore oltre i 20 gradi applica una riduzione dei tempi per compensare la maggior energia.
Ci sono queste tabelle per tutti gli sviluppi/pellicole

Credo che la tabella riportata, così come quelle pubblicate da ILFORD e Kodak, esprima una regola generale che va bene per tutte le pellicole e tutti rivelatori.

Luca Ghedini ha scritto:Credo che la tabella riportata, così come quelle pubblicate da ILFORD e Kodak, esprima una regola generale che va bene per tutte le pellicole e tutti rivelatori.

Non trovo nulla per i nuovi rulli AgfaPhoto. Mi sa che tocca provare così e poi affinare.

Inviato dal mio ZX80 con Tapatalk

.ila. ha scritto: ↑

22/07/2020, 8:49

Luca Ghedini ha scritto:Credo che la tabella riportata, così come quelle pubblicate da ILFORD e Kodak, esprima una regola generale che va bene per tutte le pellicole e tutti rivelatori.

Non trovo nulla per i nuovi rulli AgfaPhoto. Mi sa che tocca provare così e poi affinare.

Inviato dal mio ZX80 con Tapatalk

Questi sono i tempi già corretti indicati da Kodak nel bugiardino della T-Max 400 e i rapporti di correzione sono simili.
Ovviamente, ma vale anche i tempi di sviluppo a 20*, sono (preziosissime) indicazioni, poi ognuno si regola in funzione del risultato desiderato.

https://www.ilfordphoto.com/technical-d ... ta-sheets/
in qualunque datasheet di pellicole o rivelatori c'è la tabella.

Grazie Ri.Co., Luca e Lorenzo per le dritte. La soluzione del condizionatore è certamente ideale ma brigosa, proverò in quest'altro modo.
@Lollipop, la foma200 e la foma400 - se mal non ricordo - sono prodotte con tecnologie differenti, la tabella che hai postato va bene per entrambe le pellicole?
Solitamente uso la 100 e la 400, ultimamente sto sperimentando la 200.

.ila. ha scritto: ↑

22/07/2020, 11:10

Grazie Ri.Co., Luca e Lorenzo per le dritte. La soluzione del condizionatore è certamente ideale ma brigosa, proverò in quest'altro modo.
@Lollipop, la foma200 e la foma400 - se mal non ricordo - sono prodotte con tecnologie differenti, la tabella che hai postato va bene per entrambe le pellicole?
Solitamente uso la 100 e la 400, ultimamente sto sperimentando la 200.

Foma non fa distinzioni.

Luca Ghedini ha scritto: ↑

22/07/2020, 10:52

https://www.ilfordphoto.com/technical-d ... ta-sheets/
in qualunque datasheet di pellicole o rivelatori c'è la tabella.

Ilford le ha, Agfa quando era Gevaert anche, ora che è AgfaPhoto "nuova emulsione": nulla.

Per lo sviluppo mi preparo circa un due di acqua del rubinetto (in questo periodo a 28°C) e ci metto cubetti di ghiaccio per abbassare la temperatura a circa 14°C. Poi mi preparo le soluzioni a 19,5°C mescolando altra acqua del rubinetto con la fredda. Procedo a partire dal fissaggio, poi arresto ed infine sviluppo in modo che la temperatura di quest'ultimo sia aumentata di meno rispetto agli altri bagni.
Per la stampa invece preparo tutto con l'acqua del rubinetto e poi raffreddo solamente lo sviluppo tenendo a bagno maria la bacinella con acqua e ghiaccio. Se la temperatura tende a salire, aggiungo un altro pò di ghiaccio fino ad avere il bagno a 20-22°C.

Anch'io uso le curve per determinare il fattore di correzione del tempo di sviluppo. Occhio a non andare oltre i 24°/25°, in estate, in locali non climatizzati è normale, o sotto i 18°