Analogica.it

ormai è qualche anno che accumulo negativi e stampe, li trovo un po ovunque, nei cassetti, in mezzo ai libri....ecc. Mi son detto che prima che l'archivio diventi troppo grande è meglio fare un po d'ordine.
Volevo chiedere agli appassionati che superano almeno i 20anni di fotografia come e quali sono i metodi migliori e cosa non bisogna dimenticare per far si che se fra 20 anni devo cercare un negativo risulti abbastanza facile ritrovarlo. Mi son gia comprato un raccoglitore apposito per i negativi richiudibile e resistente, ma i provini a contatto li bucate e li conservate con i negativi o è meglio fare una scatola apposita a parte? e se li conservate a parte come li catalogate?
Insomma come fate?

Ciao pacher. Anche io li tengo a parte. I negativi li tengo nei quaderni con pergamino. Numero ogni singola pagina e do un nome al quaderno. Lo stesso nome lo do al raccoglitore dei provini e numero il foglio del provino con la stessa numerazione della pagina negativo alla quale si riferisce.molto macchinoso a spiegarsi ma molto facile e, a mio modesto avviso, efficace....

Personalmente tengo in parallelo:

- Da una parte un raccoglitore ad anelli in formato A4 (21 x 29,7) coi pegamini numerati progressivamente in base alla data di sviluppo, anno per anno, con luogo o occasione di scatto annotati per il lungo;

- Dall'altra un altro raccoglitore ad anelli, anch'esso in formato A4 con normali fogli di carta sui quali appiccico i provini a contatto stampati su formato 18 x 24 , ordinati, numerati e classificati nel medesimo ordine del raccoglitore dei pergamini. Nello spazio a margine del provino annoto i dati di film, sviluppo e luogo o occasione di scatto.
Non differisco ulteriormente i due "canali" fra 35 mm e 120 (che ho iniziato solo recentissimamente), limitandomi a rispettare la cronologia e chiamare "rullini" i 35 e "rulli" i 120 .

- Poi tengo un normale quaderno (una sorta di diario), sempre A4, sui quali annoto ciò che combino in camera oscura ed i dati di stampa definitiva di ogni foto di ogni rullino.
Anche qui il criterio è quello cronologico.

Luciano.

Io spillo il foglio di printfile con i negativi al retro del provino tutto in uno lo trovo più pratico ma sono un casinaro e separati facevo un caos


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Silverprint ha scritto:Io li tengo a parte, nello stesso ordine e con la stessa numerazione dei negativi.

Io faccio esattamente lo stesso ( e le somiglianze fotografiche fra me e Andrea, ahimè, si fermano qui...).
Sui provini a contatto, tenuti sciolti in scatole di carta fotografica finita, appongo un'etichetta adesiva con una sigla alfabetica e progressiva: FP4 1, FP4 2, Tri-x 1, Tri-x 2, Tri-x 3, ecc. Li tengo in ordine alfabetico di pellicola e, all'interno della serie di una stessa pellicola, in ordine di numero. Esempio: Delta400 1, Delta400 2, HP5 1, HP5 2, Tri-x 1, Tri-x 2, Tri-x 3, ecc.
I negativi sono nei Printfile in un quaderno ad anelli (ora ho inaugurato il secondo), nello stesso ordine dei provini a contatto, e c'è un'etichetta adesiva identica a quella dei provini a contatto : Tri-x 1, Tri-x 2, ecc.
Metto anche etichette piccolissime sul provino a contatto (un piccolo bollino giallo) per segnare i negativi che ho stampato o che ho intenzione di stampare. Su quelli già stampati avevo pensato di scrivere "S" sul bollino, ma poi non l'ho fatto, è una distinzione per me inutile. Metterò una S soltanto a quelli stampati in modo davvero soddisfacente e definitivo, cioè finora a nessuno, le considero ancora tutte stampe provvisorie di lavoro nella migliore delle ipotesi.
Mi pare un sistema molto pratico. Invece per me non sarebbe una buona idea spillare i negativi insieme ai provini. A me piace maneggiare liberamente i provini a contatto e metterne anche più d'uno sparsi su un tavolo per guardarli con calma e confrontarli. Se i negativi fossero spillati dietro rischierei forse qualche danno. I negativi così li levo dal quaderno soltanto per stampare.

P.S: Io sono un grande casinista, ma da quando faccio così (cioè da quando sviluppo e stampo in proprio), non ho un negativo che non sappia trovare in tre secondi netti.
Se funziona per me, vuol dire che può funzionare per tutti !

ciao pacher..

ho tantissimi negativi archiviati ( anche risalenti fine anni '50 non scattati da me ovviamente)...anche a colori. io li archivio in ordine cronologico ( quelli scattati da me) e non ho mai avuto problemi particolari nel ritrovare un certo negativo.
faccio cosi:
-ogni rullo o mezzo rullo(in genere da 36 ne faccio due da 16/18) lo conservo con riportato data di scatto, rivelatore e oggetto interessato.
insieme vi consrvo un quaderno che riporta i dati di scatto, pellicola, sviluppo e tempo e diluizione relativo e macchina usata
questo lo conservo in scatole con su riportato l'arco di tempo in anni (a seconda della quantità)

i provini a contatto li conservo in un'altra scatola apposita e sul retro riporto gli stessi dati del rullino ma soprattutto la data (quelli già stampati sono segnati con un puntino rosso..e qualcuno con il disegno della reiquadratura effettuata poi dopo in fase di stampa)

in questo modo non ho mai avuto problemi particolari nel ritrovare un certo scatto...

poi in genere non segno mai i dati di stampa perchè le condizioni non possono essere sempre le stesse....non è detto che fra 5 10 ecc anni quello scatto lo stampo con lo stesso sviluppo, stessa carta, stessa lampada, stesso ingrandimento ecc ecc.......mio parere, si intente

Grazie a tutti, in effetti non c'è nessun segreto particolare, sembra il problema nel mio caso sia piu avere una certa costanza e metodo nell'archiviazione piu che nel metodo stesso. Un dettaglio che io ignoravo e che penso sia importante (grazie Silverprint) è che i negativi una volta messi nel raccoglitore ad anelli vanno conservati appesi in verticale e non appoggiati in piano.

Questa non la sapevo.....cosa succede se non stanno in verticale?

giofex ha scritto:Questa non la sapevo.....cosa succede se non stanno in verticale?

Quelli sotto si schiacciano e non "respirano"