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Walter ha scritto:
Macchina a telemetro e macro son due cose poco compatibili
si ma non dirglielo … che dopo aver speso du reni per poi scoprire che sono minolta e non possono fare le macro poi corriamo il rischio di averli sulla coscienza
Pierpaolo B ha scritto:
....vuoi mettere una reflexaccia con un tamronaccio 90 macro..... tutt'altra storia.
Insomma la macro va fatta in reflex.
....e il fotografare la bocca è macro
ps: quel 90 è bellissimo … ormai ne ho due
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
Grazie a tutti per i commenti mi avete reso l’idea, quindi l’unica cosa sarà croppare in fase di stampa.
Mi sono ricordato che in Italia ho la mia prima fotocamera, una Minolta x-300 se non erro con un obbiettivo che aveva l’opzione macro, mi sa fosse un 28-70mm (non ricordo i numeri sullo zoom).
Ecco qualora dovessi scattare per dei particolari utilizzerò la Minolta.
Volendo, anche se non si tratta di macro, ma potrebbe andare bene come soluzione per la domanda posta ci sarebbe il 50mm Summicron DR (dual range) http://www.wetzlar-historica-italia.it/SUMMIDR.html che con appositi occhialini permette la messa a fuoco a mezzo metro con correzione della parallasse.
Sposo anche io la soluzione Reflex, la più indicata.
Anche perché con gli stessi denari di un Summicron DR si può comprare una Rolleicord/Rolleiflex, la si può far revisionare e si comprano pure gli aggiuntivi per riprese ravvicinate rolleinar, che daranno una qualità di immagine su un livello totalmente diverso da qualsiasi negativo da 35mm
Devo solo riprendere dettagli, la bocca, l'occhio in realta' non mi importa il macro
Non t’importa il macro ma parli di macro.
La ripresa di un occhio si avvicina a 1:2 che è già macro.
Nel caso non volessi utilizzare oggetti per riprese macro e intendessi invece croppare….. desisti.
Il crop di un occhio ripreso alla minima distanza di maf su piccolo formato darebbe risultati piuttosto scarsi.
Chi ama la Contax a telemetro (pre- e postbellica, compresa la Kiev, suo "ramo collaterale"), sa che essa era dotata di ingegnosissimi aggiuntivi, i "Contameter" che, unitamente ad un microtelemetro corretto in parallasse, consentivano ottime foto ravvicinate o molto ravvicinate.
Poi, anche la Contax, era dotata del "Panflex" (una specie di "Visoflex"), sul quale o montare il Tessar 105mm. che consentiva tanto la foto molto ravvicinata, quanto la messa a fuoco all'infinito o, montandovi l'85/2 o il 135/4 poter fare foto di dettaglio, soprattutto nella ritrattistica, davvero interessanti.
Purtroppo ultimamente, questi accessori che fino a poco tempo fa venivano venduti a pochissimo, ora sono abbastanza ricercati con prezzi conseguentemente al rialzo.
La reflex con un'ottica "macro" (non zoom, direi), credo sia la soluzione migliore.
Circa l'osservazione di Zone-Seven, credo che tra le Leica a telemetro, la sola Leica-CL fosse un prodotto Minolta.
A presto,
Enzo (E.L.)
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
Riandando con la mente al passato come dimenticare il sistema MIrax disponibile per Leica e per Contax prodotto prima dalla Orion e poi dalla Miranda che completato con il soffietto Focabell e uno degli obiettivi Supreme, in particolare il 10.5cm 2.8 consentiva ottime riprese macro.