davide2k ha scritto:...Intendi dire che tu butti via i chimici ogni volta che fai una stampa? Ma così spendi una fortuna negli acidi...
In che senso rigenerare il fissaggio? Io ne uso due e il secondo fissaggio lo faccio diventare il primo quando quest'ultimo si sta esaurendo...
No, non sempre, ma...
Il rivelatore carta è facile esaurirlo in una singola sessione.
Va considerato esaurito quando il tempo di comparsa raddoppia. Una volta esaurito andrebbe gettato o "rinfrescato" (
se il rivelatore consente, bisogna provare) aggiungendo un tot di prodotto un po' più concentrato alla soluzione in uso. La quantità necessaria è quanto basta a ri-ottenere il tempo di comparsa della soluzione fresca.
Il bagno di arresto lo faccio "delicato" - che mandi via il viscidino in una 15ina di secondi - e lo rinnovo spesso, dato che la concentrazione è poca.
Il fissaggio in due bagni non andrebbe usato - impone tempi di lavaggio più lunghi - a meno che non sia inevitabile, per esempio su gigantografie con carta in rullo dove i tempi di trattamento sono lunghi per forza. Meglio usare un fissaggio rapido concentrato (procedura Ilford). Per una eventuale rigenerazione, da farsi se il prodotto consente e solo se si fanno sessioni di stampa in rapida successione, le concentrazioni e quantità sono riportate nelle istruzioni. Se non prevedo sessioni di stampa in rapida successione lo getto.
In generale la "spesa" è la carta. I due litri e mezzo ca. di chimico che vanno in una bacinella 30x40 costeranno quanto un paio di fogli. Insomma se per risparmiare chimico si rovina la carta...