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A distanza di circa due mesi ho ristampato una fotografia di un mezzo agricolo fatta l'estate scorsa. Volevo bruciare maggiormente il cielo sullo sfondo per mettere in risalto il soggetto della foto. Quindi ho diviso la foto in due parti: quella in basso gli ho dato la stessa esposizione della foto stampata tempo fa; quella in alto (cielo ed alberi) gli ho dato 15 secondi in più.
A foto è asciutta mi accorgo che la parte in basso che ha ricevuto la stessa identica esposizione in entrambe le foto, nella foto più vecchia è leggermente tentendente al seppia. L'effetto è molto lieve ma se si affiancano le due stampe la cosa si nota. A cosa può essere dovuta cosa? Fissaggio e lavaggio come da prassi. La carta è Fomaspeed variant 311 (
politenata).

Grazie

Se è stata lavata bene e quella che vedi è solfurazione ci sono due cause possibili.
Fissaggio troppo usato, quindi incapace di solubilizzare i suoi stessi residui che in acqua sono insolubili e/o cattive condizioni di conservazione cioè a contatto con materiali acidi e/o solventi.

In ogni caso descrivici la prassi di fissaggio e lavaggio, non si sa mai.

Il fissaggio l'avevo preparato il giorno stesso. Utilizzo il Fx-fixer universal dell'Ars imago in diluizione 1+5. La foto che presenta quella leggera tonalità seppia è stata fissata con il fix concentrato che era stato aperto 11 mesi fa mentre l'ultima foto l'ho fissata con prodotto appena acquistato. Non so se questo possa fare la differenza... Comunque fissaggio per 60'' e lavaggio in acqua corrente a filo per 4 minuti (carta politenata) dentro bacinella in plastica apposita con frequenti rotazioni e capovolgimento della foto.
Le stampe le conservo una sopra l'altra in buste di plastica trasparenti. Quelle che si trovano in cartoleria per i quaderni ad anelli.

OK. Il lavaggio è il minimo sindacale, ma va bene sicuramente se il fissaggio non è troppo usato e l'acqua non troppo fredda.
Invece le buste in PVC (quasi sicuramente) non vanno bene per niente. Non so se siano la causa o la concausa del problema, in ogni caso prima o poi fanno danni.

Grazie mille @Silverprint per le preziose info. Proverò ad archiviare la foto fresca di stampa in un posto più sicuro. Vedremo tra un paio di mesi se si è conservata o se tenderà avrà comunque la tendenza al seppia

Leggevo in un sito che anche attaccare etichette sul retro delle foto può portare a conseguenze negative sulla conservazione. Io ho sempre attaccato etichette bianche dietro ogni mia stampa dove a penna ci scrivo il numero del pergamino corrispondente, i parametri di stampa usati nell'ingranditore e un titolo oltre che la data di stampa.
È così grave la cosa ai fini conservativi?

Hai agitato la carta in bacinella o la lasci ferma?
Ho visto tanti buttare la carta nel fix dopo lo stop come se con lo stop fosse tutto finito e lasciare la carta immobile nel fix. Il fix senza agitazione non fissa nulla.

Le etichette, a meno che non siano quelle fatte apposta di carta conservazione con adesivi neutri a base acquosa danneggeranno le stampe, non tanto le politenate, però. In ogni caso sul retro delle foto si può scrivere a matita, non con gli inchiostri comuni.

impressionando ha scritto: ↑

31/03/2020, 21:35

Hai agitato la carta in bacinella o la lasci ferma?
Ho visto tanti buttare la carta nel fix dopo lo stop come se con lo stop fosse tutto finito e lasciare la carta immobile nel fix. Il fix senza agitazione non fissa nulla.

Agito sempre e la capovolgo anche a metà fissaggio.

Ora che mi viene in mente ho lasciato 4 stampe 18x24 in una bacinella con 2/3 litri d'acqua e poi ho portato tutto a lavare a fine sessione (dopo qualche ora) . Potrebbe essere che abbia continuato ad agire il fissaggio o che sia penetrato più in profondità e quindi il classico lavaggio da 4 minuti non sia stato sufficiente? Il lavaggio lo faccio circa a 20 gradi

Per scrivere dietro alle stampe uso da sempre inchiostro da ritocco con cui carico una stilografica. Si scrive benissimo pure dietro alle politenate dove la matita fa fatica ad attaccare.
Quello a tono caldo poi è bellissimo.