Conservazione chimiche

Discussioni sui chimici puri e formule di preparazione delle soluzioni di sviluppo/arresto/fissaggio ed altro.

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carly28
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Conservazione chimiche

Messaggio da carly28 »

Buongiorno a tutti, avrei bisogno di chiarimenti riguardo queste due questioni.

- Per quanto tempo dopo l’apertura le chimiche Bellini C41 rimangono buone? Ho provato a chiederlo direttamente a loro ma non mi hanno risposto. E in generale per tutte le marche trascorso il lasso di tempo scritto dai produttori rimangono comunque utilizzabili (risultati non al top come prima ma comunque accettabili, se sì per quanto?) o conviene smaltirle?

- E poi, le chimiche risentono molto della temperatura in cui vengono conservate? In caso affermativo in quale range di temperature è bene tenerle? Io le sto tenendo ben riparate ma comunque all’esterno e non vorrei che il freddo possa comprometterle.


Grazie mille in anticipo!


Carlotta

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chromemax
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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da chromemax »

Strano non ti abbiano riposto, in genere sono abbastanza solerti, comunque il limite è scritto sulle istruzioni, 5 settimane dall'apertura.

Le indicazioni fornite dal fabbricante sono per forza di cose generiche e cautelative dato che non può sapere come ogni singolo utente conserva le soluzioni una volta aperte. Per lo stesso motivo non è possibile dare una risposta alla tua domanda dato che ci sono una miriade di variabili impossibili da controllare che influiscono sulla durata della soluzione aperta e/o già usata, quindi andando oltre il limite riportato dalle istruzioni si deve essere consapevoli che si entra in una fasci di rischio.

L'invecchiamento dei chimici è causato da una serie di reazioni chimiche che, in genere, aumentano in velocità all'aumentare della temperatura, per cui conservare la chimica al fresco, come in ogni caso riportato nelle istruzioni, è una cosa buona. Ma se la temperatura è troppo bassa possono verificarsi delle precipitazioni di chimichi solidi dalle soluzioni, che in genere sono abbastanza concentrate, che così si vedono modificate nella loro composizione. In questi giorni ha fatto un bel po' freddoper cui controlla bene se le soluzioni non presentano dei residui solidi all'interno.

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carly28
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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da carly28 »

Chiarissimo, grazie! Ma ipotizzando che i chimici siano tenuti nelle migliori condizioni possibili, a grandi linee quanto possono andare oltre le 5 settimane? Si parla di settimane, un paio di mesi? Sempre in termini di risultati accettabili ma non eccelsi ne disastrosi ovviamente. Il fatto è che non scatto con costanza e quindi non prendo nuove chimiche ogni volta che finisco quelle precedenti... di fatto allungarne di un po’ la vita talvolta mi verrebbe comodo. I residui solidi per fortuna non ci sono ma per un futuro nel caso che si fa? Le chimiche si possono salvare o sono da buttare? Altra cosa che però non c’entra niente ma è una curiosità: è lecito usare due marche di chimiche diverse durante lo sviluppo? Ad esempio un fix ars-imago con uno stab Bellini?
Carlotta

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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da chromemax »

carly28 ha scritto:
16/02/2021, 21:20
ipotizzando che i chimici siano tenuti nelle migliori condizioni possibili, a grandi linee quanto possono andare oltre le 5 settimane? Si parla di settimane, un paio di mesi? Sempre in termini di risultati accettabili ma non eccelsi ne disastrosi ovviamente.
Purtroppo anche in questo caso nessuno può dare una risposta, ci sono una serie di variabili non controllabili di cui solo alcune possono essere da quanto tempo sono state prodotte (il produttore produce pochi grandi lotti all'anno), la freschezza delle materie prime utilizzate (su cui il produttore stesso ha poco o nessun controllo), come le soluzioni sono state conservate prima dell'acquisto (dal produttore stesso, dal grossista e dal negoziante), se hanno subito "scaldate" (magari perché lasciate nel camion o nel furgone dalle ditte trasportatrici), se sono state già usate, per quante volte e che tipo di pellicole sono state trattate, che, agitazione è stata usata, ecc, ecc.
Ogni trattamento di sviluppo ha in se una dose di rischio per le immagini che si stanno sviluppando, le indicazioni del fabbricante sono una linea guida che presumibilmente abbassano, ma non eliminano, questo rischio, allontanarsi da queste indicazioni aumenta il rischio in maniera proporzionale, tutto sta a definire fin dove siamo disposti a rischiare e la cosa, ovviamente, dipende anche dal tipo di immagini che ci sono nel rullino che stiamo sviluppando.
carly28 ha scritto:
16/02/2021, 21:20
Il fatto è che non scatto con costanza e quindi non prendo nuove chimiche ogni volta che finisco quelle precedenti... di fatto allungarne di un po’ la vita talvolta mi verrebbe comodo. I residui solidi per fortuna non ci sono ma per un futuro nel caso che si fa? Le chimiche si possono salvare o sono da buttare?
Vale quanto detto sopra; la fotografia analogica non è binaria, in genere "qualcosa" viene sempre, bisogna vedere se questo "qualcosa" ci basta. Con una chimica che ha cristallizato si può provare a disciogliere il solido scaldando a bagno maria ma, personalmente non userei quel bagno per sviluppare pellicole a cui tengo. Considera anche che in un rullino esposto il valore più grande non è il costo della pellicola ma soprattutto il tempo, la passione, il viaggio e le energie spese per scattare le foto che possono, ma la scelta è logicamente personale, valere tantissimo.

carly28 ha scritto:
16/02/2021, 21:20
Altra cosa che però non c’entra niente ma è una curiosità: è lecito usare due marche di chimiche diverse durante lo sviluppo? Ad esempio un fix ars-imago con uno stab Bellini?
Si, tutti i prodotti fotografici funzionano con tutte le pellicole. Comunque il fix è per il BN mentre lo stab è per il colore e in questi due campi le chimiche sono assolutamente diverse e non intercambiabili (a meno di non sapere bene quello che si fa) :)

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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da carly28 »

Grazie @chromemax :) sí sono assolutamente d’accordo sul fatto che il valore più grande in questi casi è il tempo e la passione posti dietro quella che è la fotografia in generale e in particolare quella analogica.

Non ho capito questo passaggio qui: “Comunque il fix è per il BN mentre lo stab è per il colore e in questi due campi le chimiche sono assolutamente diverse e non intercambiabili (a meno di non sapere bene quello che si fa)”

Il fissaggio nello sviluppo a colore è il passaggio prima dello stabilizzatore, quindi si usano entrambi, no? Mentre nel BN come dici tu c’è solo il fissaggio.
Carlotta

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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da chromemax »

E' un problema di nomi, il fix si usa sia nel colore che nel BN ma le chimiche per il BN e le chimiche per il colore non sono intercambiabili tra di loro, quindi è melgio no nusare un fix per il BN con le pellicole a colori, anche se a farlo funziona.
Il C-41, che è il trattamento colore, è molto standardizzato per cui è possibile usare il fix di una marca e lo stab di un altra (che poi è sempre Bellini che fa il kit di Ars-Imago), se poi ci fai un lavaggio in mezzo è pure meglio :)

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carly28
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Re: Conservazione chimiche

Messaggio da carly28 »

chromemax ha scritto:
17/02/2021, 10:15
E' un problema di nomi, il fix si usa sia nel colore che nel BN ma le chimiche per il BN e le chimiche per il colore non sono intercambiabili tra di loro, quindi è melgio no nusare un fix per il BN con le pellicole a colori, anche se a farlo funziona.
Il C-41, che è il trattamento colore, è molto standardizzato per cui è possibile usare il fix di una marca e lo stab di un altra (che poi è sempre Bellini che fa il kit di Ars-Imago), se poi ci fai un lavaggio in mezzo è pure meglio :)
Ah okok, sì infatti te lo chiedevo unicamente per il colore, non pensavo nemmeno potesse funzionare con quelle BN!
Un saluto :)
Carlotta

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