Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Alessandro_Roma
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Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da Alessandro_Roma »

so che non faccio la domanda originale del secolo, ma francamente ho sentito più stranezza su questo tema che su qualsiasi altro mistero :)) (abbiate pazienza sono agli inizi dello sviluppo casalingo)
L'argomento è la conservazione delle soluzioni, in particolare ho preparato 1 litro di arresto e di fissaggio, Ilfostop e Rapid Fixer in particolare. Ho fatto le soluzioni e le ho messe nelle bottiglie da 1 litro (non sottovuoto) e le conservo a temperatura ambiente. La domanda è legata ai tempi di conservazione, ovvero, quanto tempo possono restare nelle bottiglie prima che siano da buttare?
Ho ricevuto risposte che vanno da mezzora a 6 mesi e, francamente, non ci sto capendo niente

Ripeto, mi scuso per le banalità che possono avere le mie domande, ma appunto sono agli inizi (ho sviluppato solamente 2 rullini ad oggi ;)



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Alessandro_Roma
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da Alessandro_Roma »

scusate aggiungo un particolare, dopo aver arrestato e fissato un rullo, riverso il contenuto nella bottiglia fino al raggiungimento del numero max di rullini trattabili da ogni chimico rispettivamente, quindi i liquidi sono tutti in bottiglia a capienza massima

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-Sandro-
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da -Sandro- »

Il fatto è che non è possibile dirlo, la conservazione dipende, oltre che da temperatura ed umidità ambientali, anche da quanto tu abbia "usurato" i bagni. Fissare negativi sottoesposti consuma il bagno molto più che fissarne di sovraesposti.

La regola d'oro è conservare il meno possibile, ed usare bagni freschi il più possibile. So che non è la risposta che ti aspettavi, ma meglio gettare via un bagno usurato piuttosto che trovarsi i negativi da rifissare.

In linea di massima puoi provare il fissaggio immergendovi uno spezzone di pellicola vergine (per esempio la coda tagliata): quando il tempo che impiega a diventare totalmente trasparente raddoppia rispetto al bagno appena preparato, allora è da gettar via.
L'arresto, se non munito di colorante indicatore che cambia colore, puoi verificarlo con una cartina per pH. Al di sopra di pH 5 il bagno è esaurito.

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Alessandro_Roma
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da Alessandro_Roma »

ah guarda, fosse per me io preparerei i bagni al momento... la tipa del negozio dove mi rifornisco mi ha dato questa indicazione, ovvero di preparare i bagni da 1litro e poi usare quello che serve. E' un approccio che per chi sviluppa quotidianamente km di pellicola può anche aver senso, ma nel mio caso è giusto il guadagno di tempo. Immagina quanto ci posso fare con il Rapid Fixer, sviluppando si e no 3 pellicole al mese...
Io sono un amatore e niente più, non ho tempo e modo di chiedere e fare di più, quindi sviluppo in casa per divertimento e per poter ottenere cose diverse dal lab che, giustamente, usa il T-MAX che è lo sviluppo che gli permette di lavorare qualsiasi pellicola gli portino i clienti. Chissenefrega se devo usare 30cc in più di chimico
Seguirò le tue indicazioni allora e farò i prodotti al momento

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-Sandro-
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da -Sandro- »

Tieni presente che il fissaggio è il bagno più rognoso e può causare danni nel tempo che inizialmente non si notano.

Un ottimo indicatore del suo esaurimento, oltre la prova sulla coda, è quello di annusarlo: se puzza di zolfo è sicuramente da gettare (devi imparare a distinguere l'odore acido del metabisolfito da quello dello zolfo); in ogni caso un bagno parzialmente usato come fai tu, non lo conserverei più di 4 mesi, e molto meno in estate, quando la solfurazione diventa più rapida a causa della temperatura ambientale.

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Alessandro_Roma
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da Alessandro_Roma »

ok ricevuto. Grazie mille delle indicazioni!

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michelemf
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da michelemf »

Scusate se approfitto di questa discussione. Ho letto da qualche parte in rete che per verificare se l'arresto è ancora buono, si può far cadere qualche goccia su del bicarbonato di sodio e controllare se questo si scioglie creando effervescenza. E' una tecnica ragionevole secondo voi?
Grazie!

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-Sandro-
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da -Sandro- »

No, perché anche a pH 6 l'effervescenza si verifica, ma l'arresto è già inefficace.

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michelemf
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da michelemf »

Perfetto, chiarissimo.

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-Sandro-
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Re: Conservazione dei chimici - troppo "esperti"

Messaggio da -Sandro- »

Le soluzioni di arresto già pronte, tipo il tetenal indicet, costano relativamente poco, rendono tanto, ed hanno un colorante che passa dal giallo in ambiente acido a violetto in ambiente neutro (porpora di bromocresolo). L'unico aspetto negativo è che alcune carte da stampa possono tingersi di giallo, in tal caso è meglio diluirlo maggiormente.
Personalmente non ne faccio uso perché trovo più economico usare l'acido acetico e verificare il pH strumentalmente, ma io non faccio testo. :)

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