Santi numi però, torno a fare la stessa domanda: è così vitale definire cosa è cura? ...Sai perché il riff di Smome on the water lo suona pure chi non ha mai preso la chitarra in mano? Perché basta che gli dici "metti le dita così". Il ritornello uno ce l'ha in testa, quindi è fatta. Però per me quello non è suonare, ma produrre suoni: suonare impone un procedimento più attivo, quindi, ripeto, ho capito il discorso. Ma anche per "mettere le dita così " ci vuole cura: se su una chitarra elettrica le poggi male, quello che senti è un alveare di calabroni nell'ampliicatore.vngncl61 II° ha scritto:
Torni a contraddirti, suonare la chitarra in spiaggia, con tre accordi, comunque implica un minimo di "cura", usare una fotocamera "creativa", diciamo così, esula da qualsiasi uso del cervello, "quello che esce" non è tuo, manca persino il minimo dei 3 accordi.
Allo stesso modo, per quanto uno sia passivo nello scatto con una macchina giocattolo, deve metterci un minimo di cura per evitare di mettersi, non so, col sole che gli brucia la foto? Non vuoi chiamarla cura, chiamiamola "evitiamo di buttare un intero rullino", ma mi sembra un imputarsi sul sesso degli angeli se uno non è del settore.
È proprio quella! Ho guardato le foto su internet, sei Sherlock Holmes ...Quando andrò dai miei vedo se ce l'hanno ancora. Oppure è giusto un fermacarte?vngncl61 II° ha scritto:La fotocamera di tuo padre è senza dubbio una Praktica, probabilmente a vite M42X1, quelle a baionetta erano elettroniche e si guastavano in toto, non solo nell'esposimetro.