gergio ha scritto: ↑19/07/2021, 9:41
herma ha scritto: ↑19/07/2021, 8:43
Lèggendo mi è venuto in mente che avevo un Takumar che uso raramente ma che tengo con tutta l’attrezzatura fotografica in casa. Si tratta di un Super Multi Coated Takumar 1/3.5/135. Non ho la possibilità di misurarne la radioattività @impressionando sapresti darmi tu qualche info? Ti ringrazio.
Richiesta ovviamente estesa a chiunque abbia notizie di questo obiettivo, grazie a tutti
Tempo fa ebbi la possibilità di effettuare una misura della radioattività che riportai qui:
https://www.gerardogiordano.com/gerardo ... /index.php
Come si vede dal grafico, la radioattività (Torio) di queste lenti è circa una ventina di volte la radioattività del fondo ambientale. In pratica dormendo con l'obiettivo sotto il cuscino per 1 anno si prende una dose pari a vent'anni di vita senza obiettivo
Ho cercato di informarmi quantitativamente sull'assorrbimento da parte del nostro corpo.
Consideriamo una radiografia come l'equivalente di 6 mesi di assorbimento della radioattività naturale. Se la radioattività del takumar misurata da gergio è attendibile, 9 giorni interi a contatto col takumar sono come una radiografia. (9x20=180gg =6 mesi). Forse 9 giorni interi a contatto col takumar sono circa una lunga vacanza (15 gg?) con la macchina sempre al collo nelle ore diurne.
È presumibile che 3/5 radiografie all'anno siano innocue per chiunque. Quindi per un amatore, che usa quell'obiettivo abbastanza intensamente, non ci sono problemi.
Sono calcoli fatti a spanne, ovviamente.
Mi sembra che dipenda anche molto dalla distanza da organi più o meno sensibili. La pelle (la più vicina alle fotocamere e per più tempo) è comunque uno dei più sensibili alle radiazioni. L'occhio ogni tanto si avvicina all'obiettivo, ma per poco tempo (probabilmente meno di un'ora al giorno).
Separandosi dall'obiettivo di qualche metro, la radioattività diventa insignificante, se vale la legge della diminuzione col quadrato della distanza. Infatti le rilevazioni si fanno a pochi cm dal corpo dell'obiettivo. Significa che a 1 o 1,5 m la radiazione assorbita è già diminuita a 1/100000 di quella misurata ad 1 o 1,5 cm, ossia infinitesimale rispetto a quella naturale. A 10 o 15 cm la radiazione è diminuita a 1/100 di quella misurata ad 1 o 1,5 cm. Se si riesce a tenere l'obiettivo a 5 cm dalla nostra pelle, in modo costante, il nostro corpo prende dal takumar una quantità di radiazioni analoga a quella ambientale.
Tutto molto a spanne.
Ciao!
A.