Analogica.it

Lollipop ha scritto:[
b) qualche info sul 3,5 cm? Sembra piuttosto datato.

Grazie

DI 2.8 35mm Miranda ne ha fatte diverse serie, il modello che hai tu potrebbe essere un modello precedente alla macchina infatti le ottiche destinate alla EE erano marcate E e avevano l'accoppiamento del diaframma per consentire l'esposizione automatica. Potrebbe essere un modello per la Sensorex II in quanto non ha la levetta di accoppiamrnto a tutta apertura esterna. Se è così è coevo alla macchina in quanto Sensorex EE e Sensorex II uscirono nello stesso periodo, in questo caso funziona tutto compresa la misura a tutta apertura ma non l'esposizione automatica.
Come ho detto in un'altra occasione l'errore più grande della Miranda fu quella di proporre sulle varie serie di apparecchi una serie di differenti attacchi per le ottiche che, pur essendo sempre compatibili dal punto di vista dell'innesto, non lo erano per lo sfruttamento delle potenzialità delle fotocamere (un poco come le Nikon dei primi tempi)
In ogni caso ti posso confermare che hai fatto un vero affare, la sensorex II e uno degli utimi modelli Miranda ed è quello in cui si assommano le esperienze di questo prestigioso marchio nel campo delle SRL a sistema. Infatti dopo di lei vi è solo la DX-3 (sto parlando di Miranda "vere") molto compatta e dotata di caratteristiche moderne ma in cui si rinuncia a qualcosa (i mirini intercambiabili) tanto per cambiare la DX-3 aveva un nuovo innesto denominato EC
Le ottiche Miranda sono complessivamente di qualità molto più che discreta e il fatto che si trovino a prezzo conveniente dipende dalla inadattabilitàtra ottiche Miranda e corpi di altre case.

graic ha scritto:

Lollipop ha scritto:[
b) qualche info sul 3,5 cm? Sembra piuttosto datato.

Grazie

DI 2.8 35mm Miranda ne ha fatte diverse serie, il modello che hai tu potrebbe essere un modello precedente alla macchina infatti le ottiche destinate alla EE erano marcate E e avevano l'accoppiamento del diaframma per consentire l'esposizione automatica. Potrebbe essere un modello per la Sensorex II in quanto non ha la levetta di accoppiamrnto a tutta apertura esterna. Se è così è coevo alla macchina in quanto Sensorex EE e Sensorex II uscirono nello stesso periodo, in questo caso funziona tutto compresa la misura a tutta apertura ma non l'esposizione automatica.
Come ho detto in un'altra occasione l'errore più grande della Miranda fu quella di proporre sulle varie serie di apparecchi una serie di differenti attacchi per le ottiche che, pur essendo sempre compatibili dal punto di vista dell'innesto, non lo erano per lo sfruttamento delle potenzialità delle fotocamere (un poco come le Nikon dei primi tempi)

Questo però è un f/3.5. Mi fa pensare a 10-15 anni prima della sensorex

Veramente la foto che hai postato racconta un f:2.8 35mm (che poi sarebbero 3.5cm)

graic ha scritto:Veramente la foto che hai postato racconta un f:2.8 35mm (che poi sarebbero 3.5cm)

Oh mamma che rimba-rinco che sono. Scusasse.

Complimenti per l’acquisto.
Per ripristinare la E mi sento di consigliarti i colori a tempera per modellismo.
Riempi bene lo scasso senza preoccuparti di sbavature esterne e poi, una volta asciutto, porti via l’eccesso con un fazzolettino di carta.
Sono idrosolubili e quindi se non ti soddisfera’ con una spugnetta umida puoi togliere tutto, l’unico problema e’ che poi non potrai portartela in doccia
Metodo già utilizzato più volte.
Saluti.
Max

Madmaxone ha scritto:Complimenti per l’acquisto.
Per ripristinare la E mi sento di consigliarti i colori a tempera per modellismo.
Riempi bene lo scasso senza preoccuparti di sbavature esterne e poi, una volta asciutto, porti via l’eccesso con un fazzolettino di carta.
Sono idrosolubili e quindi se non ti soddisfera’ con una spugnetta umida puoi togliere tutto, l’unico problema e’ che poi non potrai portartela in doccia
Metodo già utilizzato più volte.
Saluti.
Max

Oggi vado in colorificio e con qualcosa esco
Ne approfitto per condividere qualche impressione scaturita dal primo uso.
Premetto innanzitutto che ho cercato la sensorex per i seguenti motivi:
- la lettura spot
- la disponibilità di mirini diversi (ho già acquistato, in arrivo, il pozzetto)
- la bellezza dell’oggetto.
Come tutti i prodotti dell’epoca l’ergonomia delle forme è scarsa o nulla e dato il peso casca male in mano e gli spigoli mi risultano fastidiosi. Però, come dicevo, è cosa comune a tutte le reflex dell’epoca.
Ma non è spartana, è costruita con cura e progettisti si sono concessi qualche vezzo; come ad esempio la spia di otturatore carico, il pulsantone a fungo, la lente sulla finestra contapose e la pre-corsa della leva di carica.
Il mirino del pentaprisma non è luminosissimo, pur negli standard dell’epoca, ma così ampio da poter essere usato anche con gli occhiali (ma la regolazione diottrica sarebbe stata preferibile). In genere tutti gli azionamenti di ghiere e leve, pur non raggiungendo la sensazione di precisione assoluta delle Leica, trasmettono qualità nella costruzione.
L’uso è risultato, come da attese, piuttosto pratico: impostando gli iso a -2 stop rispetto alla sensibilità effettiva, mi è bastato cercare con lo spot (stretto per essere inbuilt) la zona III nella scena, premere a metà, ricomporre e fare click.
Il 50 è in ottime condizioni ottiche e meccaniche, il 35 invece ha le ghiere un po’ durette. Sulla resa mi esprimerò dopo la stampa.

Qualche scatto della striscia.
Kentmere 100 @50 sviluppato d76 1+1 per 6’50” (secondo i miei calcoli un n-2).

Per le batterie??
Zincoaria da 1,4V??
Max

Madmaxone ha scritto:Per le batterie??
Zincoaria da 1,4V??
Max

La macchina è arrivata con una LR44, da 1,5V. Forse perché a mezza carica, la lettura corrisponde a quelle del Gossen e della M6. Mi sono comunque arrivate le corrispondenti alle originali al mercurio da 1,35V della Weincell (carissime come sempre...).

Sempre che l’esposimetro non sia stato ritarato.