Analogica.it

lasciamo perdere la "poesia" facciamo qualche semplice considerazione tecnica. Lo specchio e il pentaprisma un "sistema ottico" esattamente come lo è il sistema di lenti del mirino telemetro, solo che ha lo scopo di farti vedere "ciò che stai fotogafando" non qualcosa "in qualche modo legato a ciò che stai fotografando" la visione reflex, specialmente sul vetro smerigliato, ti mostra come verranno focalizzate le varie costituenti dell'immagine e non solo "l'essere a fuoco" di un piccolo frammento

Al proposito, potrei azzardare tra reflex e altri sistemi di "traguardamento" un paragone informatico tra WYSIWYG e WYSIWYM, acronimi, del campo della videoscrittura o editing in generale, che in italiano sarebbero rispettivamente "ciò che vedi è ciò che ottieni" e "ciò che vedi è ciò che intendi"; tipico esempio è MS Word VS LaTeX.
Insomma, la visione reflex è totalmente illustrativa del risultato finale, le altre (telemetro, biottica...) pretendono uno passo immaginativo ed esperienziale ulteriore.

infatti non capisco la puntualizzazione di Graic. I vantaggi della reflex li condivido in pieno e l'ho anche detto precedentemente. Quindi sulle telemetro esistono semplicemente opinioni diverse, senza che nessuna abbia ragione sull'altra.

Non sono un amante del mirino/telemetro in generale e preferisco di gra lunga il vetro smerigliato ma nel video professionale (e in una qualche misura anche nel cinematografico quando questo era usato per le news) ciò che si vede in loupe è più grande di quello che si registra, si ha un'area di margine tutt'attorno all'area dell'inquadratura effettiva che nelle riprese dal vivo e nelle news può essere molto utile, permettendo di avere un'idea di quelllo che si sviluppa attorno all'inquadratura mentre si sta riprendendo.

Il famoso extracampo.
Cmq oltre le news tutte le mdp a pellicola avevano l'extracampo, e anche le arri digitali lo hanno (quelle ciofeche di Red no, ma che ve lo dico a fa...).
Si usa per vedere i limiti della scenografia prima di inquadrarli, vedere quando un attore sta entrando in campo prima che sia già dentro etc etc.

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Però il Chiaramonte lo conosco bene ed è un mago del parlato iperbolico. Quando ero suo studente era un fanatico delle hasselblad e del sistema Reflex. Poi in cinema, da che io sappia, non ha mai lavorato.

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Naturalmente esprimevo la mia idea sul "concetto", non certo sulla prosa di Chiaramonte, classico atteggiamento per vestire le cose di qualcosa che non hanno, o lo hanno entro limiti ben diversi da come lo si raffigura.
Ad ogni modo sia Diego che YuZa han espresso bene ciò che intendevo: l'extracampo.

L'extracampo è anche il motivo per cui io uso molto volentieri la Leica.
Trovo molto comodo vedere il crop che sto facendo a colpo d'occhio, soprattutto quando uso il 50mm, ma anche con il 35mm si ha già una buona idea di quello che sta dentro e quello che sta fuori.
In pratica, lasciando stare discorsi intellettualoidi sulla finestra, la visone diretta ecc. il vedere il ritaglio che sto facendo mi aiuta a comporre l'immagine in modo più consapevole e rapido.
Con le reflex, che comunque uso e mi piacciono, spesso però devo muovere la macchina in fase di composizione per vedere cosa c'è attorno e se val la pena metterlo dentro o lasciarlo fuori.

YuZa DFAAS ha scritto:Il famoso extracampo.

E le inifinite discussioni sulla safe area che i registi ancora non hanno capito cos'è e ti sbomballano perchè sul monitor (professionale di grado 1, che quindi ti dà anche l'extracampo) hanno vista "una sporcatura"

Tomash ha scritto:il vedere il ritaglio che sto facendo mi aiuta a comporre l'immagine in modo più consapevole e rapido.
Con le reflex, che comunque uso e mi piacciono, spesso però devo muovere la macchina in fase di composizione per vedere cosa c'è attorno e se val la pena metterlo dentro o lasciarlo fuori.

Qui entrano le preferenze personali ma, checcchè se ne dica, oggettivamente sia la traguardazione col mirino che il fuoco col telemetro sono intrinsecamente imprecisi e il fatto che leica ne abbia fatto un punto di forza rende merito al loro reparto marketing (ma a me non convincono neanche un po'...)
Personalmente l'inquadratura riesco a previsualizzarla prima quindi preferisco la precisione del vetro smerigliato; nondimeno in caso di fotografia d'azione, o quando si riprende un "evento," una extracampo nel mirino può aiutare .