Analogica.it

Data la mia sconfinata ignoranza in materia chiedo se tra voi ci sia un appassionato che mi consigli un telescopio sufficiente per poter distinguere le fasce equatoriali e la macchi di Giove e gli anelli di Saturno.....
....e volendo che sia decente per l'osservazione terrestre

impressionando ha scritto:Data la mia sconfinata ignoranza in materia chiedo se tra voi ci sia un appassionato che mi consigli un telescopio sufficiente per poter distinguere le fasce equatoriali e la macchi di Giove e gli anelli di Saturno.....
....e volendo che sia decente per l'osservazione terrestre

Ciao

Quello dell'astrofilia è un campo meraviglioso.
Per osservare gli oggetti vicini e compatti, Luna, Sole, pianeti ed ammassi di stelle galattici, è consigliabile un telescopio a bassa ostruzione e alta lunghezza focale, un rifrattore o un Maksutov.
Serve poi una montatura equatoriale motorizzata che ne regga il peso assieme ad eventuali accessori; anche gli oculari sono importanti, devono essere di buona qualità.
Per iniziare dovrebbero bastare meno di mille euro; la cifra può salire esponenzialmente per tubi di pregio e il necessario per l'astrofotografia.
Praticamente, una montatura come la EQ3 e un rifrattore da 9-10 cm di apertura fanno il loro lavoro per gli scopi da te proposti.
Soluzioni più economiche e classiche, come i newtoniani "114" su ballerine montature, secondo me, non valgono l'impegno.

Per il momento, come dicevo, non vorrei investirci molto..... poi se son rose fioriranno e le scimmie non mancheranno.
Un amico mi proponeva un Celestron Nexstar 130-650 sui 200trattabili....
...mi chiedevo se andasse bene per gli impieghi iniziali descritti sopra

impressionando ha scritto:Per il momento, come dicevo, non vorrei investirci molto..... poi se son rose fioriranno e le scimmie non mancheranno.
Un amico mi proponeva un Celestron Nexstar 130-650 sui 200trattabili....
...mi chiedevo se andasse bene per gli impieghi iniziali descritti sopra

Beh, è un newtoniano ipercomputerizzato. Per quella cifra ci può ben stare.
La qualità ottica non sarà probabilmente chi sa che però, e sarà decisamente difficile con 600 mm di focale raggiungere decentemente gli ingrandimenti necessari a godere discretamente della vista della divisione Cassini o dei dettagli fini delle rimae lunari.
Dalla sua ha un'altissima semplicità d'uso e di trasportabilità.
Di contro è un oggetto anti-apprendimento e decisamente privo di fascino classico.

Alla scimmia astrofila bisogna stare veramente molto, molto accorti, non esistono limiti di spesa...

Non avevo mai guardato attraverso un telescopio.... L'altro giorno me lo puntò verso la montagna (50km) e incredibilmente sono riuscito a vedere distintamente una seggiovia in funzione e il rifugio in cima coperto di ghiaccio..... meraviglia! Unico difetto vedere tutto al rovescio. Non riuscì a farmi vedere di notte perchè l'atmosfera tersa del giorno si rovinò verso sera e manco la luna uscì ma m'immagino lo spettacolo.
Guardando qualcosa di nuovo con focale più lunga, leggendo in giro, si parla bene di questo Orion skyquest 203-1200 xt8..... è nella decenza o è un giocattolo?

impressionando ha scritto:Non avevo mai guardato attraverso un telescopio.... L'altro giorno me lo puntò verso la montagna (50km) e incredibilmente sono riuscito a vedere distintamente una seggiovia in funzione e il rifugio in cima coperto di ghiaccio..... meraviglia! Unico difetto vedere tutto al rovescio. Non riuscì a farmi vedere di notte perchè l'atmosfera tersa del giorno si rovinò verso sera e manco la luna uscì ma m'immagino lo spettacolo.
Guardando qualcosa di nuovo con focale più lunga, leggendo in giro, si parla bene di questo Orion skyquest 203-1200 xt8..... è nella decenza o è un giocattolo?

Beh sì, le prime volte sono speciali.
Conserva il fiatone per quando guarderai Saturno...

Quest'altro qui è un Dobson: sempre un newtoniano ma su una pseudo-base altazimutale a movimento manuale, inizialmente nato con l'idea di essere autocostruito.
Il pregio del Dobson è che con relativa poca spesa (la montatura è estremamente essenziale e il tubo spesso fatto di tralicci a giorno) si può usufruire di ampi diametri (in genere dai 30-40 cm in su) e ampia libertà di spaziare senza impegno, per Il puro piacere di osservare. Danno il meglio di sé nelle osservazioni del deep-sky sotto cieli bui a campo medio-largo restituendo forme e colori difficilmente dimenticabili; campi larghi anche necessariamente, poiché non si possono "inseguire" gli oggetti se non spostandolo imprecisamente a mano.

Il modello in questione può andare bene per cominciare, come altri, però, nella fattispecie, direi che per i tuoi propositi osservativi non è uno strumento tecnicamente indicato.

Purtroppo il telescopio è un po' come l'ingranditore: per stampare qualcosa si stampa, ma con fuscelli leggeri si pena anche solo per mettere a fuoco, gli obbiettivi sono spesso mediocri e si è limitati nei formati, però si possono smontare e portare in giro; con bestioni massicci si stampa di tutto e molto bene, ma ogni pezzo costa un occhio e bisogna tenerli sempre montati.

P.S. tra i mille link su cosa scegliere, in questo http://www.danielegasparri.com/Italiano ... scopio.htm c'è un utile schemino che guida all'acquisto esemplificando praticamente circostanze, caratteristiche e obbiettivi.

Io suggerisco un Mak per averlo avuto (un 127): ottimo sui pianeti e praticamente inscollimabile.

Grazie ad entrambi...
....ho capito che non è un acquisto da fare in fretta.
Ci siamo accordati che la prima giornata (serata) limpida andiamo assieme in alta quota con due o tre (lui ne ha da vendere) pistoli in modo da vedere effettivamente le differenze sul campo.

impressionando ha scritto:Grazie ad entrambi...
....ho capito che non è un acquisto da fare in fretta.
Ci siamo accordati che la prima giornata (serata) limpida andiamo assieme in alta quota con due o tre (lui ne ha da vendere) pistoli in modo da vedere effettivamente le differenze sul campo.

La pratica è sempre la via migliore.
Come per la fotografia, la tecnica supporta la passione, che può essere ottima curiosità filosofica o avvincente voglia di competizione, e permette dei determinati risultati, scontrandosi con la difficoltà data dalla realtà dei fatti: costi, trasportabilità, scalabilità.
Come al solito, si può trovare il massimo divertimento e soddisfazione con un binocolo come con un proprio osservatorio remotizzato, o usarli male entrambi.
Quindi, veder montare, collimare, orientare dei telescopi e passare una buona nottata "from dusk till dawn" a spazzolarsi i principali oggetti Messier e planetari, benché in genere le relative condizioni atmosferiche ottimali siano antitetiche, darà probabilmente la maggior parte delle risposte.

Beh, @impressionando, dunque?
Hai potuto dare un occhio in qualche telescopio?