Partenza alle prime luci dell'alba, perché i chilometri erano tanti e volevo comunque tenermi un oretta di tempo per fare la fotina fatta per bene.
La meta era questa
https://www.castellodipadernello.it/eco ... gilio.html, dispersa nella bassa bresciana.
Nelle prime due ore ha fatto freddo, malgrado la luce primaverile, e un caffè corretto grappa ha aiutato. Non sono un consumatore di super alcolici ma da questa parti la correzione è poco di più dello svezzamento.
Arrivato alla meta, dopo una pipì modello cascate delle marmore
, ho studiato il sito, andando avanti e indietro, e quando c'ho visto la fotina ho cominciato a mettere su il circo. Devo dire che l'app Viewfinder, suggerita tempo fa da
@MarcoA, è davvero comoda e fa risparmiare molto tempo: è possibile impostare il formato del negativo e le focali a disposizione, e questo consente di avere una preview affidabile di quanto si vedrà poi sul vetro smerigliato. Trovo che la funzione di simulazione delle pellicole in commercio sia un po' una pagliacciata ma quella esposimetrica è abbastanza affidabile (se si dimentica l'esposimetro a casa..) seppur con uno spot molto largo.
Con la Horseman mi trovo ogni volta sempre meglio: la uso a telemetro a mani libera o sul treppiede a banco ottico (i cui movimenti, che ovviamente non possono competere con quelli di un banco completo, sono sufficienti ami miei bisogni), a rulli 120 o a pellicola piana.
Oggi la fotina ha richiesto il 210, vecchiotto ma che va ancora benissimo.
La scena dava un contrasto normale.
Ieri ho caricato tutti gli chassis doppi, con la Fomapan 400 in un lato e la HP5 dall'altro (così porto avanti il confronti diretto finché non decido quale adottare in via definita) e esposte rispettivamente a 100 e 200 iso. Bracketing per entrambe di + mezzo stop. Le tratterò con l'HC110 1+39, col quale mi trovo davvero bene. La fotina ovviamente finirà su carta, bella o brutta che sia (sul vetro smerigliato il tutto sembrava molto figo ma a volte sono fin troppo ottimista
).
Dopo lo scatto, mentre metto via il circo, un passante incuriosito dall'attrezzatura mi suggerisce un passaggio per il "sentiero delle chiuse" che oggettivamente qualche spunto da studiare l'offriva
ma si era già fatta una certa e dovevo rientrare.
Interessante anche il vicino castello di Padernello, che mi era fino ad oggi sfuggito nel mio personale censimento (ma qui di castelli ce ne uno ogni cantone), e senz'altro meritevole di un nuovo giro mirato.
Alla fine i chilometri sono stati 93 e quei maccheroni al pomodoro che ho trovato a casa, con tanto peperoncino come piacciono a me
, li ho proprio graditi.
PS il sentiero delle chiuse, un po' accidentato, deve essere il posto in cui ho perso il treppiede (mannaggia...) perché legato male allo zaino. Ri-mannaggia...
Lorenzo.
Vieni a scoprire il 
)
, che temevo potesse aver velato la pellicola. 
