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Avrei intenzione di incorniciare qualche stampa baritata, ma ho sempre pensato di voler mettere qualche informazione sul restro della cornice, pensando che se magari un giorno finisse in mano a qualcuno, potesse avere delle utili informazioni riguardo la stampa, il soggetto, chi l’ha scattata, dove..

Peró non saprei proprio come fare.

È una cosa che si puó fare in casa, precompilando un foglio e metterlo dietro? Peró non credo sia molto acid free.
Molti utilizzano dei certificati di autenticità, credo fatti apposta, ma non só da chi.

Consigli?

Timbro a secco
Sul retro scrivi caricando una stilografica con inchiostro da ritocco

@Pierpaolo B quella del timbro è una soluzione che vorrei applicare dietro la stampa.

Ma io intendevo proprio dietro la cornice, una volta incorniciata ed appesa non posso più leggere dietro la stampa.
Se un giorno io o chiunque dovesse girare il quadro, mi piacerebbe ci fosse un foglio con tutte le informazioni utili riguardanti quella stampa. Titolo, luogo, data di scatto, di stampa, tecnica utilizzata.

Peró che ci metto? Esistono fogli precompilati appositi?
Si stampano? Li posso fare da me?
Molti utilizzano il cosiddetto certificato di autenticità, a me non interessa dimostrare nulla, ma il succo è quello..

Beh sietro alla cornice ci puoi fare ciò che vuoi. Se usi materiali af la scrittura a matita grassa è la soluzione più facile..... ma sul retro della cornice ci puoi pure scrivere a biro..... non penso che nel corso di qualche migliaio di anni i solventi dell'inchiostro passino i 3-5-7 mm di fondo af.
Per i precompilati ti fai con exel tutto ciò che vuoi però scritto a mano in bella calligrafia è tutt'altra storia.
....e la stilografica ha il suo perchè.

Per i timbri gli inchiostri da timbro sono malefici. Non farli sulle stampe. Parlavo di timbro a secco che è tutt'altra cosa.

Pierpaolo B ha scritto: ↑

20/02/2024, 23:00

Beh sietro alla cornice ci puoi fare ciò che vuoi. Se usi materiali af la scrittura a matita grassa è la soluzione più facile..... ma sul retro della cornice ci puoi pure scrivere a biro..... non penso che nel corso di qualche migliaio di anni i solventi dell'inchiostro passino i 3-5-7 mm di fondo af.
Per i precompilati ti fai con exel tutto ciò che vuoi però scritto a mano in bella calligrafia è tutt'altra storia.
....e la stilografica ha il suo perchè.

Per i timbri gli inchiostri da timbro sono malefici. Non farli sulle stampe. Parlavo di timbro a secco che è tutt'altra cosa.

Grazie @Pierpaolo B
Riguardo al timbro, ho visto in alcune fotografie di grandi fotografi un timbro dietro la stampa, chi al centro, chi in basso.

A me come idea piace, non al centro magari, forse in basso sul margine.

Il timbro a secco potrebbe essere un idea, mentre per il timbro classico se invece del suo inchiostro utilizzassi l’inchiostro da ritocco? Potrebbe essere un idea?

Non penso tu possa caricare un tampone per timbri con inchiostro da ritocco che in ogni caso non è un inchiostro per timbri.
Ho visto pure io quei timbri ma non mi piacciono. Hanno il sapore "da biblioteca"…… preferisco 100 volte la scrittura.

Se vuoi capire come funzionano i certificati di autenticità vai sul sito della Hahnemuhle. Sul certificato ci scrivi o stampi quello che ritieni importante. Se vuoi garantirti una certa durata incontaminata delle stampe dovresti seguire alcune regole. Io mi faccio fare delle cornici grezze che poi rifinisco con vernici all'acqua ma l'ideale sarebbe legno naturale che però presuppone il taglio delle vene quanto a costi. I passe-partout li faccio sempre da me con cartoni certificati museali così come le colle per gli angoli della fotografia e i nastri adesivi della cerniera dei PP. Per il retro utilizzo un apposito cartone barriera e sigillo tutto con il nastro adesivo delle cerniere il retro cornice per non far entrare polvere.

carlo60 ha scritto: ↑

21/02/2024, 6:58

Se vuoi capire come funzionano i certificati di autenticità vai sul sito della Hahnemuhle. Sul certificato ci scrivi o stampi quello che ritieni importante. Se vuoi garantirti una certa durata incontaminata delle stampe dovresti seguire alcune regole. Io mi faccio fare delle cornici grezze che poi rifinisco con vernici all'acqua ma l'ideale sarebbe legno naturale che però presuppone il taglio delle vene quanto a costi. I passe-partout li faccio sempre da me con cartoni certificati museali così come le colle per gli angoli della fotografia e i nastri adesivi della cerniera dei PP. Per il retro utilizzo un apposito cartone barriera e sigillo tutto con il nastro adesivo delle cerniere il retro cornice per non far entrare polvere.

Mmmmmh.... le vernici all'acqua mica sono neutre perchè "all'acqua"?.... può essere più conservativa una buona cornice in plastica e sicuramente ancora meglio una in alluminio ma il danno lo fanno soprattutto pass e fondo. Pure il legno massello non è per nulla adatto.... contiene composti organici, oli, resine, sostanze tannanti ecc.... direi che è il peggio.
Se si parla di conservazione si badi al fondo al pass e si prenda una cornice decente.

Sul retro un tempo scrivevo tutto.... numero di serie, data, luogo, pellicola, rivelatore, tempo di sviluppo, carta, filtro, tempo d'esposizione apparecchio di ripresa ecc.... questi dati ora li metto in un registro per le pellicole per la stampa non serve a nulla..... indico solo numero di serie (per trovare il negativo) luogo e data.

Curiosamente recentemente ho rifatto un tour tra vecchie stampe osservando le vecchie carte..... cherobaraga..... ci farò un post.

...quando parlo di cornici in legno, intendo quelle in faggio evaporato che vengono indicate come le più adatte alla conservazione. Peccato costino un botto.

@carlo60 I certificati che dici te li ho visti, ma costano un botto, puó essere 100 euro?

E comunque non vorrei tanto metterci i dati di scatto o di stampa, ma semplicemente il luogo, l’anno, la tecnica usata e l’anno di stampa. E la mia firma. Magari un giorno qualcuno si chiederà “ma di chi era stà foto? Che posto era?